domenica 10 febbraio 2019

Le assurde e irrazionali critiche al Card. Müller e al "Manifesto della Fede". Il prossimo passo sarà criticare il Catechismo? (Raffaella)

Cari amici, trovo particolarmente "divertenti" e irrazionali le critiche mosse al Card. Müller e al "Manifesto della Fede" il cui testo è consultabile qui.
Mi piace la scelta del termine "Manifesto" che dà proprio l'idea di divulgare in modo chiaro e indiscutibile ciò che è ovvio ed evidente.
Sì, perché nel Manifesto, l'ex Prefetto della Congregazione della dottrina della fede non enuncia una sua teoria, non propaganda il suo pensiero, ma, semplicemente, mette per iscritto alcune Verità che sono evidenti nel Magistero e nel Catechismo.
Non c'è una parola nel testo "contro" qualcuno. Semplicemente e opportunamente il cardinale ribadisce ciò che alcuni ignorano, altri hanno dimenticato e altri ancora fanno finta di non sapere.
Leggo qua e là (e per poco non cado dalla sedia per le risate) che il "Manifesto della Fede" non sarebbe altro che l'ennesimo tentativo dei tradizionalisti più estremi di frenare la grande rivoluzione del nuovo corso.
Come? Che cosa sentono le mie orecchie? Che cosa leggono i miei occhi? Müller sarebbe un pericoloso tradizionalista? Prima di finire di rotolarmi dalle risate, vorrei ricordare che il suddetto cardinale fu oggetto di aspre critiche da parte del mondo tradizionalista fin dai tempi in cui era vescovo di Ratisbona. 
La sua nomina a Prefetto della CDF fu vissuta come un pugno nello stomaco perché l'allora monsignore era considerato troppo progressista. 
Possibile che oggi qualcuno voglia far passare la vulgata secondo la quale saremmo di fronte a un attacco dei tradizionalisti? Ma perché non si risponde al Manifesto invece di sparare sugli avversari o presunti tali? 
Possibile che nessuno possa più dire una parola senza essere accusato di lesa maestà?
I professionisti della tastiera vogliono avere la bontà di spiegarci in che cosa il cardinale sbaglia? In quali punti del Manifesto dice qualcosa di non cattolico?
Analizziamo.

È compito proprio dei pastori guidare gli uomini loro affidati sulla via della salvezza, e ciò può avvenire solamente se tale via è conosciuta e se loro per primi la percorrono. A proposito ammoniva l’Apostolo: «A voi infatti ho trasmesso, anzitutto, quello che anch’io ho ricevuto» (1Cor 15,3).

Non fa una piega. Qui addirittura viene citato San Paolo. Tradizionalista?

Oggi molti cristiani non conoscono più nemmeno i fondamenti della fede, con un pericolo crescente di non trovare più il cammino che porta alla vita eterna. Tuttavia, compito proprio della Chiesa rimane quello di condurre gli uomini verso Gesù Cristo, luce delle genti (vedi LG 1). In questa situazione, ci si chiede come trovare il giusto orientamento.

Sbaglio o LG sta per Lumen Gentium, cioè un documento del Concilio? Pericoloso tradizionalismo?

Vedo poi molti "numeretti" fra parentesi. Che saranno mai? Date di scadenza? Ah...no...cerca cerca e ho trovato: sono i riferimenti al Catechismo! Non sarà per caso espressione dei tradizionalisti ad oltranza?

Vedo anche riferimenti al Vangelo. Caspita! Il cardinale Müller è proprio "pericoloso".

In conclusione: siamo davvero sicuri che i critici del porporato rendano un buon servizio al nuovo corso?
Buona domenica a tutti.
R.

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