il saggio di Papa Benedetto sta facendo notevolmente discutere. Si tratta di un evento positivo perché, finalmente, si sente qualcosa di diverso dal solito applauso incondizionato.
Attenzione però: è lecita ogni critica mentre non è accettabile l'offesa personale e il tentativo di screditare Papa Benedetto. Questo, cari signori, proprio no!
State dimostrando di non sapere controbattere con argomenti solidi a riflessioni razionali.
Si vede che non siete abituati...
Ci sono anche buoni spunti naturalmente.
Vi invito, per esempio, a leggere l'editoriale di stamattina di Massimo Franco a questo link. L'articolo è in buona parte condivisibile e ha il grande pregio di essere rispettoso delle opinioni altrui, atteggiamento rarissimo nei commentatori di cose vaticane.
Secondo me, però, non stiamo assistendo alla contrapposizione fra i "nostalgici" di Ratzinger e i membri del "cerchio magico", ma fra liberali e altri non altrettanto liberali.
Noi "ratzingeriani" (lo ha dimostrato anche l'esperienza di questo blog) non vogliamo togliere il diritto di parola a nessuno. Quando, durante il Pontificato di Benedetto XVI, venivano pubblicati articoli critici, se non denigratori, verso il Papa, nessuno di noi ha mai preteso che gli autori venissero costretti al silenzio. E valeva non solo per i giornalisti ma anche per gli alti prelati in pensione.
Quante volte abbiamo preso posizione nei confronti di certe uscite del card. Martini? Mai e poi mai abbiamo chiesto il suo silenzio. Abbiamo segnalato, commentato e discusso. Al limite possiamo avere ignorato certe uscite ma non ci siamo mai permessi di affermare che il cardinale avrebbe dovuto tacere in quanto vescovo emerito.
Quando ci sono opinioni diverse dalle nostre è buona norma rispondere con argomenti solidi non con le offese personali e, tanto meno, con la richiesta del silenzio.
Leggo che ci vorrebbe una costituzione apostolica (o qualcosa del genere) per disciplinare lo status di Papa emerito. Ma va là! Alcuni vorrebbero semplicemente una legge "contra personam" per obbligare Benedetto a tacere. Se non futuro ci dovesse essere un altro Papa emerito non dovrebbero sorgere problemi: potrà parlare quanto vuole a patto di dire ciò che piace alla gente che piace. Perché questo è il punto! Non dà fastidio che il Papa abbia parlato ma che abbia detto cose urticanti per i commentatori in voga. Se poi questo Papa si chiama Ratzinger...
Quanti post frignanti, quanta indignazione nei tweet: taccia! Non ha il diritto di parlare!
Dice cose assurde! Quel testo non l'ha scritto lui! E' manipolato! Sono cose già sentite (e ci mancherebbe! In quel saggio non c'è nulla di non cattolico!).
Ma smettetela! Imparate a rispetterare le opinioni altrui e scendete da quel piedistallo di sabbia che vi siete costruiti.
Solo chi non ha letto il testo o è in malafede può scrivere che Ratzinger dà la colpa della pedofilia ai movimenti del 1968. Il Papa sta semplicemente analizzando come e in che misura un certo tipo di mentalità è entrata nella chiesa. Vogliamo forse negare che prima del 2001 c'era più di una tolleranza nei confronti dei preti pedofili e che questa tolleranza spesso derivava da una interpretazione del tutto scorretta del concetto di misericordia? Dai, non prendiamoci in giro!
Fu proprio Ratzinger a cambiare le regole del gioco nel 2001 e a sottrarre ai vescovi diocesani la competenza in materia di pedofilia. Questa è storia, cari signori!
Ciò non significa che prima del 1968 non ci fossero pedofili e infatti Benedetto nel testo non afferma MAI una cosa del genere.
Mi domando però quali siano le ragioni profonde di un odio così radicato nei confronti di Joseph Ratzinger. Posso solo azzardare delle ipotesi.
1) Joseph Ratzinger, per il solo fatto di esistere, ricorda a tutti quanto sia immensa la sua cultura e quanto forte sia la sua fede. Tutto ciò è insopportabile;
2) Joseph Ratzinger è stato Prefetto della Congregazione per la dottrina della fede. Questo ruolo suscita di per sé odio e risentimento. Ops...ho sbagliato il tempo del verbo...suscitava;
3) Joseph Ratzinger si è dimesso ma parla ancora. Intollerabile;
4) Joseph Ratzinger vive ancora. Situazione problematica.
Tutte ipotesi ma, secondo me, ancora insufficienti a spiegare la valanga di odio, insulti e risentimento che stiamo leggendo in questi giorni. In fondo i commentatori che piacciono alla gente che piace non dovrebbero prendersela tanto. Quando Ratzinger era Papa potevano criticarlo a volontà e senza conseguenze. Dal marzo 2013 vedono realizzati i loro sogni più segreti e intimi. Perché quindi sono così agitati?
Mi viene in mente un'altra spiegazione.
Solo Benedetto XVI ha il dono di non lasciare indifferente NESSUNO. Si può amare, si può anche odiare, ma di sicuro non si può ignorare.
Basta che Joseph Ratzinger dica una parola e tutti "si risvegliano": chi lo ama torna a commentare e riacquista fiducia e serenità; chi lo detesta mette una pomata antidolofica sulle mani troppo usurate dagli applausi e decide di rimettersi a scrivere. Peccato che ciò che scrive non sia all'altezza di chi si vuole denigrare. Ma questa è un'altra storia...
Benedetto ha il potere di farci riflettere, ha il dono di costringerci a mettere in discussione le nostre comodità (e spesso le nostre banalità) e ha il carisma di arricchirci sempre di più e sempre in modo diverso. Grazie, Santità!
Temo che tutto ciò sia intollerabile per molti e credo che la maggiorparte dei commentatori si sia illusa di potere imporre a tutti i Cattolici una certa visione della Chiesa e del Cristianesimo. E' assai probabile che essi non abbiano messo in conto il fatto che gli otto anni di Pontificato "benedettiano" non sono passati invano e che c'è ancora qualcuno che bada alla sostanza e si pone parecchie domande. Forse da questo nasce una certa frustrazione.
Di prove ce ne sono parecchie: ci sono stati e sono in agenda molti viaggi papali ma tutti aspettano solo il momento della conferenza stampa "ad alta quota" (il resto non conta). Nonostante il martellamento mediatico l'audience televisiva latita e il numero dei fedeli non registra quel boom che solitamente la pubblicità garantisce. Anche gli eventi "choccanti", come il bacio dei piedi, non sortiscono più quell'effetto che si aveva solo tre o quattro anni fa.
E invece...
Basta che Benedetto scriva una parola che tutti tornano ai loro posti, magari su fronti contrapposti ma tutti sull'attenti. Ecco il grande dono di Ratzinger, il professore, il vescovo, il Papa :-)
Attenzione, quindi, a tentare di ridurre al silenzio una voce tanto carismatica! In questi sei anni egli ha parlato poco, ma tutti noi sappiamo che c'è e ci sarà sempre attraverso la sua testimonianza e i suoi scritti. Rassegnatevi, quindi, e state calmi :-)
Buona giornata.
Raffaella
Raffaella se i un MITO.
RispondiEliminaCondivido tutto
Ratzinger è troppo grande e suscita invidia. Chi non Lo ama, Lo odia.
D'altronde, Gesù è stato crocifisso e chi lo segue davvero ha stessa sorte e la stessa croce.
Noi dobiamo ringrazire in ginocchio papa Benedetto che ancora, vecchio e, credo malato, senta l'urgenza di intervenire e mettere tuti in guardia. La posta in gioco è troppo alta. Bergoglio non lo sa fare e non si rende conto dei veri problemi. E' una figura che non dà fastidio, anche se nn serve a molto
Purtroppo la fede di molto sta morendo e che ama davvero la Chiesa soffre pre questo vero collasso morale anche in essa.
Tutto è banalizzato comprese Messa ed Eucaristia,
Un abbraccio a te Raffaella e preghiere per papa Benedetto per il Suo prossimo compleanno.
Se ancora vive significa che il Signore ha deciso di non abbandonare la Sua Chiesa
Scusate la confusione
raffaella,
RispondiEliminadici bene. la figura di Benedetto è scandalosa.
ma questo non nasce dalla sua profonda intelligenza o da un carisma. si origina dal suo essere cristiano, dal suo essere lavoratore della vigna.
quando si presentò come tale all'inizio del pontificato non si comprese bene cosa intendesse.
ecco ora lo stiamo capendo.
Benedetto ha creato con il suo essere operaio una sorta di biforcazione e una biforcazione impone una scelta dolorosa e rischiosa. questo è il motivo per cui è profondamente odiato. in questo momento c'è gente tra i suoi confratelli che di certo gli sta augurando la morte. è tragico ma purtroppo vero.
Bergoglio è un buon sacerdote e vescovo che come ogni vecchio restauratore (perchè questo è di fatto) agisce per la normalizzazione dell'esistente.
e sarebbe pure cosa buona e giusta agire in quella direzione ma la biforcazione posta da Benedetto ha reso questa operazione un inutile intonacamento del sepolcro.
Benedetto ci ha ricordato che essere cristiani è vivere nel costante pericolo, essere dei "pessimi elementi". non è per cuori deboli e senili.
https://roma.corriere.it/notizie/cronaca/19_aprile_12/ratzinger-pedofiliasprona-chiesa-reagire-1a128e7e-5d56-11e9-a667-fe16632539a8.shtml
RispondiEliminahttp://www.marcotosatti.com/2019/04/13/super-ex-la-rabbia-di-falasca-e-benedetto-ha-parlato-perche-tacere-ormai-e-impossibile-una-poesia-di-indelicato/
RispondiEliminahttp://magister.blogautore.espresso.repubblica.it/2019/04/12/%e2%80%9ctolleranza-zero%e2%80%9d-addio-ma-la-%e2%80%9ctrasparenza%e2%80%9d-e-ancora-di-la-da-venire/?refresh_ce
RispondiEliminaCara Raffaella,
RispondiEliminati segnalo questa intervista al card. Müller sugli attacchi allo scritto di Benedetto.
http://www.kath.net/news/67624
Purtroppo finora l'ho trovata solo in tedesco.
Alberto
Dal link di Massimo Franco :
RispondiEliminaIn realtà, Benedetto ha inviato le diciotto pagine e mezzo sulla pedofilia «per cortese conoscenza» al segretario di Stato, cardinale Pietro Parolin, prima della riunione globale delle conferenze episcopali, per farlo conoscere anche a Francesco. E con una lettera successiva a quel vertice, ha fatto sapere a entrambi di volerla rendere di pubblico dominio, ricevendo un via libera.
L’agape, è un amore generoso, che viene da Dio.
S. Paolo ci prende per mano e ci aiuta a comprendere esattamente che cosa significa per il cristiano «amare il prossimo»
Chi è mosso dalla carità mostra un atteggiamento d’illimitata comprensione e fiducia nel fratello e non si arrende mai di fronte a nessuna difficoltà. Perfino la fede e la speranza non reggono di fronte alla carità, che è un amore che abbraccia tutti, che non può escludere nessuno e “che non avrà mai fine”.
La carità è il frutto di un cuore disponibile e comprensivo che cerca, a imitazione di Cristo, solo il bene dei fratelli. La carità è discriminante nella vita del cristiano. “Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli: se avete amore gli uni per gli altri”. (Gv 13, 35) “… perché siano una sola cosa come noi siamo una sola cosa. Io in loro e tu in me, perché siano perfetti nell’unità e il mondo conosca che tu mi hai mandato e che li hai amati come hai amato me”. (Gv 17, 22-23)
Papa Benedetto dimostra di vivere l'agape fraterna .
Tutto per Te, mio Dio, amore immenso, quanto faccio, dico, soffro e penso. Ad ogni mio respiro intendo, o mio Signore, donarTi l'anima mia e consacrarTi il cuore, così che cresca sempre in me il Tuo santo amore.
Beh, dovevi sentire Melloni che deglutiva e si imponeva un tono calmo, troppo calmo per dissertare sul fatto che ormai è una fissa di Ratzinger da 50 anni, il '68 non gli è mai andato giù, che no, non è un attacco alla chiesa e men che meno all'attuale inquilino santamartiano, troncare sopire sopire troncare, ma, ma stavolta la botta è stata bella forte, a proposito non perderti Dossier stasera rai2 h.23.20, parlano di lui.....sperùma in bén. A.
RispondiEliminaMi sembra che comincino le “grandi manovre”, vedi
RispondiEliminahttps://www.lastampa.it/2019/04/14/vaticaninsider/francesco-e-lombra-di-ratzinger-la-coesistenza-che-pesa-sul-vaticano-ayS9bsh1YLjHYbwnTtxzNM/premium.html
Forse le esternazioni via Twitter della Falasca erano solo il primo passo, probabilmente pilotato, per preparare il terreno. Elisabetta
https://www.lastampa.it/2019/04/14/vaticaninsider/la-coabitazione-tra-i-due-papi-possibile-solo-se-quello-emerito-sa-restare-invisibile-8XxFlkKapudtVHbBEWqGCO/pagina.html
RispondiEliminahttps://www.youtube.com/watch?v=3lFfFENGaQ8
Scritto perfetto, Raffaella, complimenti. Buona domenica delle palme a tutti!
RispondiEliminaEcco l’audio da RomaRadioLibera del professor Roberto de Mattei
RispondiEliminahttps://www.radioromalibera.org/cultura-cattolica/analisi-e-commenti/benedetto-xvi-parla/
In qualita' di ingenua , mi permetto di rispondere al Prof. De Mattei : "Come l'amore della Madre di Dio alle nozze di Cana fece sì che Gesu' anticipasse i miracoli , come l'amore e la nostalgìa della Madre di Dio abbrevio' il tempo di Gesu' nel sepolcro , così l'amore di Pietro per la Sposa di Cristo , con il suo gesto ha reso visibile tutto cio' che era trattenuto dietro le sue spalle ,la necessaria sofferenza/penitenza , l'agognato/sospirato avvento del Cuore Immacolato di Maria . Lo leggo come uno squillo di tromba .
Non facciamo come le vergini stolte , facciamoci trovare pronti , con le lampade piene dell'olio della fede .
"chi lo ama torna a commentare e riacquista fiducia e serenità"
RispondiEliminaLa sua parola è come acqua nel deserto.
Accende il cuore, la fede, il fervore, lo spirito in un mondo arido e mediocre. Le sue parole non passeranno, tutti i suoi oppositori e le vanità che li circondano sì. Ciao Raffaella.
Grazie per tutti questi chiarimenti che ho appreso sia dal testo del post che dai commenti che ho letto. Grazie e buona Pasqua di risurrezione a tutti! Silvana
RispondiElimina