Attila |
si può dire che certe affermazioni sono quanto meno offensive per il popolo italiano o è lesa maestà? Credo sia vera la seconda ipotesi visto che nessuno (dai giornaloni in sù) si è sentito in dovere di dire una sola parola...
Per chi non avesse seguito la vicenda rimando a questi articoli pienamente esaustivi e, naturalmente, alla fonte:
IL VIDEO ORIGINALE
Il commento di Giuseppe Rusconi
Il commento di Marco Tosatti
Per la verità anch'io ho pensato subito alla mafia di San Gallo :-)
Si può scrivere o è vietato?
Il commento di Aldo Maria Valli
La domanda sorge spontanea: ma gli altri vaticanisti? Tacciono? Dormono? Eppure non sono passati poi molti anni da quanto si stracciavano le vesti per le falle della comunicazione vaticana. Ora tutto va bene? Ma che strano. Sia ben chiaro: lungi da me anche solo l'idea di difendere la strategia comunicativa del vaticano ai tempi di Benedetto, ma adesso siamo andati ben oltre...
Eppure tutto tace...che silenzio, che armonia. Peccato che ci sia quella guastafeste della Rete :-)
Ha ragione Valli: è tutto davvero molto triste.
E' anche vero che parlare "a braccio" può essere molto pericoloso perchè è come sostenere ogni volta un esame di maturità o universitario (sarà per questo che sono intervenuti immediatamente i maestrini con la penna rossa?).
Anche Benedetto parlava spesso e volentieri "a braccio" ed erano momenti di straordinaria efficacia comunicativa. Si ascoltava e si imparava. In Joseph Ratzinger c'era e c'è una cultura talmente vasta che "parlare a braccio" è un arricchimento, non certo un pericolo. Purtroppo non tutti se lo possono permettere.
R.
Nessun commento:
Posta un commento
Il tuo commento sarà pubblicato al più presto. Non sono ammessi messaggi contenenti parolacce, insulti, accuse senza fondamento o provocazioni gratuite.