Cari amici, la Santa Messa di questa mattina era gia' prevista nel calendario di appuntamenti di Benedetto XVI in occasione delle celebrazioni per l'Anno della Fede.
Mi dispiace molto non sentire mai alcun cenno a Benedetto XVI nelle omelie, nelle catechesi o negli interventi degli ultimi tempi.
Il fatto che Joseph Ratzinger abbia deciso di vivere "nascosto al mondo" non significa che la chiesa cattolica, anche ai massimi livelli, debba fare finta che non sia mai esistito.
Se c'e' un Papa che ha reso esplicito il senso dell'espressione "andare controcorrente", questi e' proprio Benedetto XVI.
Parole inutili ma e' bene scriverle a chiare lettere. Considero anche mio dovere raccogliere il disagio che leggo sul blog.
R.
Controcorrente, così, generico... Certo che ci guardiamo bene dal nominare i contenuti di quel controcorrente, eh?
RispondiEliminaCome per ogni precedente Pontefice, la grandezza dell'operato si sente nei cuori solo dopo la Sua dipartita. Credo che rimanere nell'ombra sia quanto Lui stesso desidera, ma sono certa che la grandezza ed il sostegno della Sua fede mancano a molti, così come a me giorno dopo giorno.
RispondiEliminaSottoscrivo il tuo commento Raffaella. Sì forse saranno parole inutili ma, è bene che almeno noi che abbiamo seguito e siamo con Benedetto scriviamo chiaramente queste parole se non noi chi? Ben fatto Raffaella!
RispondiEliminaDunque la piazza sarebbe stata lo stesso'stracolma'anche senza l'effetto PF,visto che erano tutti prenotati da tempo,forse avremmo assistito ad una cerimonia più religiosa,più raccolta,ascoltato un'omelia bellissima,e ci saremmo risparmiati la vista di quelle orribili magliette e quegli stupidi cartelloni e avuto silenzio e partecipazione.....ricordo una casula di BXVI,bianca(questo è il colore liturgico del periodo)con delle conchiglie dorate ricamate,era una gioa per gli occhi indossata da lui,non voglio farmi altro male,ma.... manca da morire.........(Brunelli qualcosa ha detto)GR2
RispondiEliminaIl dubbio c'è: ma questo modello di chiesa che "ci propongono"... è la stessa Chiesa fondata da Cristo? Scusatemi ma questa domanda me la devo porre perché faccio una fatica boia nel riconoscermi in essa!
RispondiEliminacredo che ognuno di noi abbia pensieri per la testa che galoppano e che conducono in posti dove non vorremmo arrivare. Io suggerisco di pregare con convinzione per cercare la giusta misura delle cose e anche un po' di fiducia. Perchè è quella che manca maggiormente. E' la nostra fiducia che facciamo fatica a ritrovare e a ricostruire.
RispondiEliminaAnch'io sono in stand by e ho paura che ci resterò un pezzo.
Mi aiuta la lettura delle vite dei grandi santi nella Chiesa. Tutti hanno avuto vita difficile; molti di loro hanno avuto un trattamento infame dalla Chiesa stessa quando erano in vita.
Poi mi piace leggere gli
Atti degli apostoli : in certe vicende della Chiesa nascente ritrovo tanto di quello che abbiamo visto in questi 8 anni.
Non è che questo consoli. Però qualche cosa spiega.
Sì, il silenzio di cui parla Raffaella fa dispiacere e sa di studiato come, a questo punto, sanno di studiato le citazioni dei primi giorni. Studiato, nel senso poi di non doverci pensare più.Insomma, un'incombenza da espletare.
Vedete, se ci fosse un po' di fiducia, questi pensieri non verrebbero.
E si parla già di un film su Papa Bergoglio, con la consulenza di...Tornielli che 15 giorni dopo l`elezione di Jorge Bergoglio già pubblicava un libro sul Papa che cambierà la storia!
RispondiElimina25 millioni trovati, chissà chi sono quegli investitori europei!
Si investe su Bergoglio sicuri di ricevere un ampio riorno sull`investimento.
Bergoglio= un buon affare!
Spero che sia Bergoglio stesso a porre fine a questa sbornia mediatica, un`occasione per dar prova di quell`umiltà e semplicità così tanto sbandierate dai media.
Il titolo del servizio del Tg2 che si leggeva nei titoli era: "Bergoglio come Woytyla: aprite la porta a Dio". Come al solito dopo GPII c'è Francesco, in mezzo nessuno...
RispondiEliminaAvverto sempre più questo: dimenticare otto anni di Chiesa. Una parentesi superata. Ma non sarà così per tutti, chi ha preso qualche libro di BXVI non sarà semplice dimenticarli, anche se i media fanno di tutto! O chi ha scaricato e stampato qualche testo delle sue omelie e discorsi. Rimaranno per sempre! E nei momenti di sconforto della fede li rileggerò!
Marco
Sono come sempre d'accordo per questa cancellazione voluta o meno di Benedetto XVI come se non fosse mai esistito come se la Chiesa cominciasse con Bergoglio che,secondo i media ,è il primo a fare tutto.
RispondiEliminaIl primo a parlare di misericordia,il primo a parlare delle donne il primo a scendere alla Tomba di San Pietro!E' incredibile....ma quanto durerà questa sbornia?!!
Ricordo quante volte, con vero affetto, Benedetto XVI abbia ricordato "l'amato predecessore Giovanni Paolo II", lo faceva davvero con il cuore, in modo sentito, vero.
RispondiEliminaNon si può certo dire che a lui sia riservato lo stesso trattamento. E' vero che B16 e GP2 erano legati da una profonda e lunga amicizia, però lascia davvero perplessi e amaraggiati questo silenzio, questo non nominarlo mai. Solo in poche occasioni è stato ricordato il "venerato Benedetto XVI" però sinceramente troppo poco e, se posso dirlo, non in modo davvero convinto. Che tristezza! :-(
Caro e amato Benedetto XVI quanto ci manca!
Un po' di amarezza in più , ma non mi aspetto niente di diverso,dopo le generiche parole di circostanza dei primi tempi.Mi sono bastati il gelo e l'imbarazzo con cui sono stati rivolti gli auguri a Benedetto in una messa nel giorno del suo compleanno e il silenzio assoluto di quasi tutti gli organi di informazione il 19 di aprile. E pensare con quale amore , rispetto e venerazione Benedetto parlava dei suoi predecessori....Questa volta per di più il "predecessore" non è affatto "dipartito".Il TG2 ha detto qualcosa. Sappiano bene tutti che non sarà il loro silenzio a far dimenticare Benedetto XVI né a far diminuire l'affetto e l'ammirazione per lui , anzi.........
RispondiEliminaLa mancanza si fa più viva con ogni giorno che passa. Meno se ne parla più aumenta il senso di un vuoto e un silenzio assordanti. Sarà pure il momento di darci del latte spirituale, ma io ho nostalgia della carne, quella tosta ma digeribilissima di Benedetto XVI. E' vero che ci ha lasciato un tesoro in testi e libri, ma mi manca la sua voce, la sua mano benedicente, il sorriso..., la faccia felice di mons. Marini quando era insieme a lui. Insomma...
RispondiEliminaLa sua presenza da pontefice era tanto leggera e soave, quanto importante e preziosa. I riferimenti al suo precedessore Giovanni Paolo II erano frequenti e intrisi di affetto. L'umiltà fa fiorire tutto, la semplicità è un'altra cosa.
Va là che non lo farà. E' tutta buona stampa per la Chiesa. Fra l'altro il regista è un tedesco neo convertito al cattolicesimo fulminato appena lo ha visto apparire sul balcone.
RispondiEliminaI tedeschi che hanno gettato buano a tonnellate sul "loro" Papa ora gettano petali profumati sul successore che piace a Kung. Vediamo se e quanto durerà.
Alessia
Dubito,vista la felicità con la quale ci sguazza...
RispondiEliminaIo sono disperata altro che "non fatevi rubare la speranza" me l'hanno già rubata senza Benedetto!Potete far sapere a papa Francesco di benedire anzichè solo salutare in S.Pietro?Lo stadio di Piazza S.Pietro è la Chiesa?Gesù Cristo avrebbe fondato quella Chiesa lì?Quante parole generiche!Vaghe!Indeterminate!Ma lo spettacolo va avanti....
RispondiEliminaE ' giusto e doveroso ricordare Papa Benedetto. é un servizio alla verità'
RispondiEliminaL'eredità di Papa Benedetto: Fede e Futuro. I sei temi essenziali e duraturi del pontificato del Papa emerito
RispondiEliminahttp://www.catholicworldreport.com/Item/2204/pope_benedict_xvis_legacy_faith_and_future.aspx
Qui sull'Enciclica sulla Fede che è abbozzata e che secondo il commentatore conterrà alcuni o molti dei punti trattati da Papa Benedetto nella lettera Porta Fidei per l'indizione dell'Anno della Fede. Ho il vago sospetto, speranza direi, che l'enciclica,
che si pensa in uscita entro il 2013, vedrà la (segreta) ricomposizione del duo Ratzinger-Fisichella. Beh, Fides et Ratio docet :-)
http://www.catholicworldreport.com/Blog/2211/pope_francis_to_finish_encyclical_on_faith_started_by_benedict_xvi.aspx
Alessia
Oggi è un giornata tristissima per me....non so ma sono sprofondata in una depressione terribile. Anche solo sentire nominare papa Benedetto sarebbe un sollievo. Invece niente.............ma perché..perché..perché..
RispondiEliminaIl perché è la domanda che ci facciamo tutti! Ma, di cui forse sappiamo già la risposta una risposta che non ci piace.
RispondiEliminaJoseph Ratzinger e' già Santo E' un grande uomo e un grande papa e la chiesa si è' dimostrata così piccola che non riesce a ...contenerlo. Benedetto vola altissimo su tutti!
RispondiEliminaanche per me é un periodo difficile, non é questione di feeling, io ero credente da prima di Ratzinger grazie all'esempio evangelico del mio parroco. GPII l'ho visto come un grande uomo, rispettato come papa, benedetto per inteleltto l'ho sentito da subito vicino, mi sentivo fiero e a mio agio nell'essere cattolico, nonostante tutto il fango che arrivava. Ho imparato tantissimo dalle sue parole, letture innovative di passi evangelici e poi questo suo essere agnello ra i lupi, eterno cireneo me 'ha fatto sentire ancora più vicino. La sua decisione l'ho capita, la rispetto ma ne voglio ancora tanto a Gesuù per quanto ha chiesto a joseph ratzinger. Sicuramente il successore sarebbe stato diverso, anche Scola, Dolan, non sarebbero stati lo stesso per me che ratzinger, come per altri il contrario. Ma l'avrei accettato e rispettato, con un po' di malinconia nel cuore. Ma qui é diverso, sono le stesse basi della mia fede e delle fede cattolica che son messe in discusissione e non da un pretino di campagna, ma dal papa stesso e dai vescovi. E oltre all'anima spersa, ho anche il cuore e l'inteleltto inviperito per questi fratelli di giuseppe, che lo buttano in un pozzo, poi lo vendono agli egizi e dicono a giacobbe che é morto. Oggi mi sento come quel giacobbe a cui raccontano che il suo prediletto é morto, sperando che sparisca in me il suo ricordo mentre invece lui é ancora vivo
RispondiEliminaMax
Bellissimo commento Max. Credo che molti di noi si riconoscano in quello che hai scritto.
RispondiEliminaIo sono rimasto molto perplesso anche di fronte alla scelta di tenere tutta la liturgia in italiano, comprese la preghiera eucaristica (se nemmeno il Vaticano userà più il latino in casi come questi, chi lo farà?), il rito della Cresima (ancora una volta, perché non usare il latino, che è la lingua della Chiesa? Non mi si dica che i cresimandi capivano meglio l'italiano: non è vero, tanto che alcuni rispondevano in inglese! E allora perché non va bene il latino?) le letture e perfino le preghiere dei fedeli: e con il libretto tornato ad essere tutto e soltanto in italiano, senza più traduzioni (ci diranno che è stata una scelta di sobrietà per dare in beneficenza i soldi risparmiati sulla carta?)! Ma l'assemblea di stamattina era decisamente internazionale e come tale andava trattata... a me sembra anche una questione di rispetto, semplicemente riconoscere il dato di fatto che in quella Piazza NON ci sono solo "i fedeli della Diocesi di Roma", ma pellegrini venuti a Roma da tutto il mondo per una celebrazione con il Successore di Pietro! Non hanno diritto di essere riconosciuti come figli amati e sentirsi accolti anche loro? Devono sentirsi intrusi nella celebrazione privata di un'altra Diocesi? O capire che devono stare a casa e dare in beneficenza i soldi del viaggio? Il che mi fa pensare... probabilmente gli inviti ai cresimandi erano partiti già ben prima di febbraio, quando Benedetto ha deciso di fare questa celebrazione. Francesco avrebbe invitato questa folla di cresimandi da tutto il mondo o si sarebbe limitato ai romani? Il dubbio, alla luce della liturgia del tutto italocentrica, è più che lecito... Non lo so. Io cerco di cogliere tutto quel che di positivo Francesco può darmi, tant'è che oggi mi sono messo davanti alla televisione per seguire la celebrazione. Poi però resto deluso di fronte a certe cose... Io non sono di Roma, non sono neanche italiano, sono cattolico e vorrei semplicemente sapere che il Vescovo di Roma è anche il mio Papa, si rivolge anche a me e anch'io, come cattolico, sono importante per lui. Invece ogni tanto ho l'impressione di essere un intruso che vuole intromettersi nel dialogo privato tra il Vescovo di Roma e il popolo della sua Diocesi... :-(
RispondiEliminaCara Raffaella,
RispondiEliminaquesta notte mi sono tornate in mente le tue parole su scuse attese e mai arrivate:è vero e allora lo faccio io che pure ho seguito e amato Papa Benedetto XVI ma che avverto un certo senso di colpa per non aver preso carta,penna e tastiera prima ed espresso su giornali e web tutto il disagio e il dolore di certi momenti.
Scusa ,Santo Padre , la meschinità,le cattiverie e soprattutto la superficialità.
Perdona chi veramente non ti ha capito ,chi ancora non capisce e non capirà , chi ha capito fin troppo bene e proprio per questo ti ha combattuto e chi ha cercato di strumentalizzarti per i suoi piccoli e meschini interessi;chi ha compreso ma taciuto.
Perdonaci tutti ,Benedetto :che tu possa vivere sereno e in pace e,se vuoi, qualche volta pensa ancora a noi.
Non sono di Roma e non sono nemmeno Italiana, sottoscrivo il commento di Franck.
RispondiEliminaFrank ha capito benissimo! Brutta cosa per un cattolico non italiano sentirsi un intruso nel cuore della cattolicità!
RispondiEliminaMa vorrei capire! Qualcuno fa leggere le espressioni dispiaciute e a tratti disperate che compaiono su questo e su altri blog? Non ha niente da dire al proposito? E' contento dello sconcerto che sta attraversando una parte (almeno) della Chiesa? Non crede di dover fare qualcosa (fare, non dire) per "metterci una pezza". O va bene così?
RispondiEliminax Anonimo delle 13:05
RispondiEliminaMi sa che quello che succede su internet, dove liberamente possiamo esternare le nostre preoccupazioni e perplessità, forse non conviene che esca alla "superficie", non sia che si rovini la "fiesta"!
I giornali, i vescovi e i cardinali sono contenti, i confessionali e le piazze sono tornati pieni, anonimo delle 13.05, "va bene" così.
RispondiEliminaSiamo nella Chiesa, io almeno ho proprio scelto di starci in un suo momento per niente roseo e li' resto, ma per la mia stessa sopravvivenza mi fa bene un po' di digiuno della parte gerarchica. Vado avanti con il mio buon parroco che grazie a Dio continua a respirare come respirava prima, a celebrare come faceva prima e a confessare con misericordia come faceva prima
non credo che vada bene così. La cattolicità è grande e tutti i confessionali sono pieni dove?
RispondiEliminaA me sembra che molti commentatori giudichino guardando solo il proprio ombelico che magari sarà un po' più grosso, ma è sempre un ombelico.
Eppoi come sta la Chiesa nel mondo? Sta così bene? Sicuri?
In molte parti del mondo i cristiani sono fatti a pezzi e non vorrei che in mezzo all'attuale gaudio ci si dimentichi di quanti soffrono che magari non leggono Vaticaninsider e non sanno come è iniziata la primavera.
Ma è vero anche che l'attuale quotidiana sviolinatura fa comodo alla Chiesa dopo mesi di scandali, maggiordomi, gotti tedeschi e bertoni malvagi. E fa comodo anche ad altri per altre svariate ragioni.
Ma noi cerchiamo di conservarci il cervello e magari un parroco normale come Gemma, che non cada in deliquio per l'aria nuova.
A dire la verità qui i confessionali e le chiese sono sempre vuote,non ci sono state conversioni in massa,sarà che questo è il triangolo rosso dei'duri e puri',ma per me sono bubbole fatte uscire ad arte....GR2
RispondiEliminaAlcune osservazioni in risposta ai commenti su fb (parlo a titolo del tutto personale e ringrazio il blog per l'ospitalità)
RispondiElimina1)Non c'è bisogno che ricordiate che Cristo è il centro :lo so da me ma so anche di non essere esattamente come Santa Teresa d'Avila e non ho la presunzione di arrivare da sola a tutto;sono una persona comune che cerca una guida proprio in materia di fede(per altri aspetti posso arrivare da sola a fare 2+2) e che non ha avuto la fortuna di trovarla in associazioni , movimenti o parrocchie(anzi) e che si è affidata agli insegnamenti di un papa che rispondeva alle sue esigenze anche sotto il profilo della comunicazione.Non sono io ,dunque,che ho scambiato e scambio l'inquilino x Il Padrone di Casa!
2)Vogliamo smettere di fingere che la situazione sia normale?che non abbia provocato sconcerto ,lacerazioni ,dubbi e suscitato domande fino ad ora senza risposte? che tutto questo rende difficile la "convivenza" con gerarchie già a fatica accettate e di cui parecchi esponenti hanno comportamenti inaccettabili?
3)Una persona singola o una minoranza che non si riconosce nel "nuovo" non ha diritto all'attenzione di nessuno e forse neanche quello di esprimersi?
Allora tanto più rimpiango chi mi aveva dato la speranza di poter partecipare anche con la mia specificità (Nella chiesa c'è posto per tutti,aveva detto una volta da cardinale).
4)Che male c'è ad espimere affetto e stima per una persona la cui assenza pesa?
5)Confrontarmi con altre persone e scoprire che vivono le mia stessa esperienza mi conferma che non sono di colpo impazzita né ho allucinazioni.
P.S. Sicuramente Benedetto non sarebbe felice per i nostri atteggiamenti,ma forse sorriderebbe per le "sciocchezze" che a volte scriviamo , comprendendo che lo facciamo solo per amore.