PAPA: ANDARE CONTROCORRENTE PER TRASFORMARE IL MONDO
Salvatore Izzo
(AGI) - CdV, 28 apr.
"Scommettete la vita per grandi ideali: non siamo scelti dal Signore per cosine piccole, allora andate oltre, giocate la vita per grandi ideali". Papa Francesco si e' rivolto con queste parole ai 70 mila ragazzi di tutto il mondo presenti oggi in piazza San Pietro in occasione delle cresime.
"Lo Spirito Santo - ha spiegato il Pontefice - ci trasforma veramente e vuole trasformare, anche attraverso di noi, il mondo in cui viviamo". "Il Signore - ha scandito - ci da' il coraggio di andare controcorrente: questo fa bene al cuore, ma ci vuole il coraggio per andare controcorrente".
"Cari amici - ha esortato Francesco ncon le parole piu' famose di Giovanni Paolo II nella sua messa d'inizio Pontificato - spalanchiamo la porta della nostra vita alla novita' di Dio che ci dona lo Spirito Santo, perche' ci trasformi, ci renda forti nelle tribolazioni, rafforzi la nostra unione con il Signore, il nostro rimanere saldi in Lui: questa sara' una vera gioia". "Non ci sono difficolta'", ha assicurato spiegando che "la novita' di Dio non assomiglia alle novita' mondane, che sono tutte provvisorie, passano e se ne ricerca sempre di piu'". "Tribolazioni, incomprensioni non ci devono far paura se rimaniamo uniti a Dio come i tralci sono uniti alla vite, se non perdiamo l'amicizia con Lui, se gli facciamo sempre piu' spazio nella nostra vita". "Questo - ha ribadito - anche e soprattutto se ci sentiamo poveri, deboli, peccatori, perche' Dio dona forza alla nostra debolezza, ricchezza alla nostra poverta', conversione al nostro peccato". "Abbiamo fiducia nell'azione di Dio! Con Lui - ha concluso infine il nuovo Pontefice - possiamo fare cose grandi; ci fara' sentire la gioia di essere suoi discepoli, suoi testimoni".
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PAPA: OGNI GIORNO COMPIAMO ALMENO UN GESTO D'AMORE
Salvatore Izzo
(AGI) - CdV, 28 apr.
Nessuno dovrebbe lasciar tramontare il sole ogni giorno senza aver compiuto almeno una buona azione. Ne e' convinto Papa Francesco. "Che bello - ha detto ai 70 mila ragazzi presenti oggi in piazza San Pietro in occasione delle cresime - se ognuno di voi, alla sera potesse dire: oggi a scuola, a casa, al lavoro, guidato da Dio, ho compiuto un gesto di amore verso un mio compagno, i miei genitori, un anziano!". Papa Francesco ha esortato, nella sua omelia, a lasciare che "lo Spirito Santo trasformi le nostre zone d'ombra, i nostri comportamenti che non sono secondo Dio e lavi i nostri peccati".
Quello delle conversione, ha ammesso il nuovo Pontefice, "e' un cammino che incontra tanti ostacoli, fuori di noi, nel mondo in cui viviamo che spesso non ci comprende, e anche dentro di noi, nel nostro cuore". "Ma - ha rassicurato Francesco sempre rivolgendosi ai ragazzi - le difficolta', le tribolazioni, fanno parte della strada per giungere alla gloria di Dio, come per Gesu', che e' stato glorificato sulla Croce; le incontreremo sempre nella vita. Allora, ed e' un invito - ha spiegato - che rivolgo a voi cresimandi e cresimande e a tutti: rimanete saldi nel cammino della fede con la ferma speranza nel Signore. Qui sta il segreto del nostro cammino!".
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PAPA: BANGLADESH, FORTE APPELLO A TUTELA SICUREZZA LAVORO
Salvatore Izzo
(AGI) - CdV, 28 apr.
"Rivolgo dal profondo del cuore un forte appello affinche' sia sempre tutelata la dignita' e la sicurezza del lavoratore". Papa Francesco ha pronunciato queste parole al termine della messa in piazza San Pietro. "In questo momento - ha detto ancora - desidero elevare una preghiera per le numerose vittime causate dal tragico crollo di una fabbrica in Bangladesh. Esprimo la mia solidarieta' e profonda vicinanza alle famiglie che piangono i loro cari".
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PAPA: CAMMINARE SECONDO LO SPIRITO SANTO
Salvatore Izzo
(AGI) - CdV, 28 apr.
"Maria vi aiuti ad essere attenti a quello che il Signore vi chiede, e a vivere e camminare sempre secondo lo Spirito Santo!". E' questo l'augurio che Papa Francesco ha rivolto oggi al termine della messa di piazza San Pietro ai 70 mila giovani presenti in occasione delle cresime. "Prima di concludere questa celebrazione - ha detto il Pontefice dopo aver salutato uno ad uno i 44 ragazzi ai quali ha conferito personalemnte il sacramento della confermazione - vorrei affidare alla Madonna i cresimati e tutti voi". "La Vergine Maria - ha ricordato - ci insegna che cosa significa vivere nello Spirito Santo e che cosa significa accogliere la novita' di Dio nella nostra vita: lei ha concepito Gesu' per opera dello Spirito, e ogni cristiano, ognuno di noi, e' chiamato ad accogliere la Parola di Dio, ad accogliere Gesu' dentro di se' e poi portarlo a tutti". E come Maria ha invocato lo Spirito con gli Apostoli nel cenacolo cosi' - ha concluso Bergoglio - anche noi, ogni volta che ci riuniamo in preghiera, siamo sostenuti dalla presenza spirituale della Madre di Gesu', per ricevere il dono dello Spirito e avere la forza di testimoniare Gesù risorto".
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quante volte benedetto xvi ha detto di andare controcorrente?
RispondiEliminapeccato che ormai non lo citi più nessuno nè francesco nè i vaticanisti.
tutto sembra nuovo, come si legge nella seconda lettura di oggi, ma, in quel caso è il Signore che rinnova e trasforma. Qui, di nuovo non c'è niente. Solite parole... Beati colro che riescono ad entusiasmarsi-
RispondiEliminaNo, no: è stato citato appena ora da...TG2! Sono rimasta stupefatta del fatto che un TG si ricordi e citi, nel bene, Benedetto XVI! Hanno detto che lui ha ideato questa celebrazione per l'Anno della Fede (di nuovo nominato dopo un bel po' di silenzio). Beh, è una piccola cosa, ma mi ha reso più contenta. :-)
RispondiEliminaSull'omelia, eh: Papa Francesco ha citato in modo più che evidente Giovanni Paolo II, ma mica l'ha detto apertamente (tipo introducendo la frase con: diceva Papa Wojtyla)... ;-)
E, ad ogni modo, anche se i Papi non sono citati, chi ama non dimentica: questa, secondo me, è una grande consolazione! :-)
Ester. :-)
Mi pare che Brunelli su rai due abbia detto che questa celebrazione era stata decisa da Bendetto nel contesto dell'anno della fede.
RispondiEliminaLeggo qualche titolo che dice: Francesco come Wojtyla dice ai giovani di andare controcorrente. Vero, ma quante volte Benedetto ha detto ai giovani di andare controcorrente...mi pare di vivere davvero in uno strano limbo, dove tutto ciò che c'è sempre stato è improvvisamente nuovo. Per rigor di cronaca poi andrebbe ricordato cosa per Giovanni Paolo era controcorrente, vero è che veniva spesso ridotto a slogan, ma le sue richieste ai giovani erano davvero molto esigenti, non solo su questioni prettamente spirituali
ragazze, devo fare una confessione. ogniqualvolta vedo spuntare Francesco in televisione, cambio canale; non riesco a leggere (e a reggere), se non di sguincio, articoli su di lui. premetto di (auto)biasimare il mio atteggiamento: non e' bene e non e' giusto. ma non riesco proprio a correggermi. non c'e' niente da fare: fino a quando non mi ritorneranno i conti lasciati in sospeso da Papa Benedetto, io rimarro' in stand-by.
RispondiEliminaNon sarai sola carmelina
RispondiElimina"Vi voglio tutti santi,non lasciatevi trasportare dal fiume delle idee imperanti,scegliete di seguire altre strade,scegliete la santità, seguite Cristo e lui vi condurrà lontano"....quante volte l'ha deto BXVI ai ragazzi di tutto il mondo...PF mi sembra il vescovo della mia città,che si chiama pure lui Francesco,gira in bici,ha una croce di legno a forma di tau e non quella d'argento,ma quando amministra le Cresime si veste con rara eleganza ,da far luccicare gli occhi persino al più sofisticato dei tradi,Cristo merita il meglio nelle liturgie,almeno quello....
RispondiEliminaLo stesso succede a me. Cambio canale o stanza, se sono in macchina frequenza. Rimango in attesa di sapere chi è veramente, i segnali sono contraddittori e il fatto che abbia attaccato Papa Benedetto per Regensburg è una macchia. Lo riconosco come papa, ma non desidero farmi coinvolgere, non sono stata felice quando ho sentito il suo nome quel 13 marzo.
RispondiEliminaAlessia
Neanche io sono stata felice quel 13 marzo cara Alessia
Eliminaa me e' piaciuto il suo (di Francesco) modo di presentarsi subito dopo l'elezione a pontefice. e' un vescovo abituato a vivere e mischiarsi con e tra parrocchiani di ogni categoria e risma (ricordiamoci che e' un sudamericano, radicato in un ambiente politico-culturale intriso sì di cattolicesimo, ma anche di un feroce sentire anticlericale). e' uno che si corcia le maniche senza badare troppo alle formalita'; insomma ad andare al sodo nel suo relazionarsi con i fedeli e con i confratelli. io questo lo capisco e non metto in dubbio che una simile attitudine portera' frutto alla chiesa. ma Benedetto mi ha lasciato un gusto e una consapevolezza della parola evangelica che non mi permettono piu' di accontentarmi di un ministero petrino nel segno di una rassicurante e cameratesca paternita'. non lo voglio un padre, una madre, un fratello: ce li ho gia' e non necessito di surrogati religiosi. ho bisogno di sentire ancora quel senso di eternita', di avventura e liberta' (di luoghi senza limiti e confini) che papa Benedetto riusciva a far trasparire dal vangelo e dal suo modo di essere sacerdote e che gente senza scrupoli e con il cuore e il cervello in un posto dove non batte il sole, mi/ci ha strappato con la violenza ed arroganza.
RispondiEliminaSarò sincero,non vorrei sembrare irrispettoso,ma io,mentre ero rimasto fulminato dal card.Ratzinger ai funerali di GP2,sono rimasto delusissimo dalla scelta dei cardinali,perchè parlare di spirito santo in questo caso mi sembra fuori luogo,non mi è piaciuto fin da subito,non credo riusciranno mai a farmelo piacere,soprattutto se continuano con questi sdilinquimenti stomachevoli,non amo particolarmente i sudamericani e il loro modo di essere,mi manca l'eleganza,la classe,la levità e la sapienza inimitabile di Ratzinger,ho fatto una fatica boia a tornar in CC,l'ho fatto solo per lui e per lui prego e spero che il Signore mi aiuti,ma per me adesso è black out assoluto,non ascolto e guardo più niente,nemmeno più radio,la notte,dopo il rosario da lui detto,ascolto musica,non voglio più sentire altro,il giorno,quando posso,leggo i suoi libri,mi fanno stare meglio,ma mi manca la sua dolce cantilena e la sua buffa pronuncia di certe parole,mi manca soprattutto lui come figura referente,a me PF lascia indifferente,mi scivola via.Ho scritto quello che provo, Raffy ,se lo ritieni in qualche modo offensivo,cancella pure.GR2
RispondiEliminaImmaginate come posso sentirmi io, essendo argentina, il giorno ch'è stato eletto Bergoglio... La mattina intuivo qualcosa di brutto per la sera e non ho voluto assolutamente accendere la TV. Mia madre mi ha dato la notizia telefonandomi da Buenos Aires. Sono scoppiata in un pianto pieno d'incredulità e, quasi direi, di disperazione! Mi hanno telefonato e scritto in tanti per congratularsi pensando che io fosse contenta o chiedermi un parere ed io dovevo dire... la verità! Conoscevo Bergoglio dal 1998 ed ho dovuto subire le sue ingiuste decisioni che tanto mi hanno fatto soffrire! Condivido in pieno quello che pensate ed io continuerò ad dirvi di non farvi illusioni su di lui! So bene quello che sto dicendo! Faccio come molti di voi che cambiate canale quando compare lui, che non guardate foto, video, o che non leggete niente. Mi voglio risparmiare ulteriori sofferenze! E' triste vedere ed sperimentare il senso di una mancanza di autorevolezza e paternità universale come l'aveva Benedetto, pienamente cosciente di essere rivestito del mandato per cui è stato eletto! Mi manca la sua sicurezza, mi manca il punto di riferimento che un cattolico dovrebbe avere riguardo il Papa! Forse non mi stancherò mai di dirlo ma mi manca Benedetto e tutto il suo solido magistero, la sua timidezza, la sua umiltà, il suo simpatico "cari amici"... Mi dispiace ma sono pesimista! Il Signore ci assista!
RispondiEliminaAnche io ,cari amici ,sono in stand-by. Non sono proprio coinvolta , anzi molto infastidita, dall'entusiasmo giulivo dilagante nei media (ma forse nella realtà meno diffuso di quanto si voglia far credere ,anche se devo ammettere di aver litigato con la metà dei miei conoscenti per questo motivo ;qualche mio collega-insegnante!-addirittura non mi saluta più ,ma di questo sorrido).Di Benedetto XVI mi manca tutto :spirtualità,intelligenza, profondità,discernimento,concretezza , chiarezza,cultura,serietà,discrezione,dolcezza,disponibilità,capacità di accoglienza,sorriso e sguardo ,per non dire del suo modo di celebrare,di rendere vitale la liturgia (devo solo a lui e a ciò che mi ha fatto comprendere con omelie,discorsi e letture se sono tornata alla partecipazione e alla pratica religiosa e ancora oggi persevero,nonostante tutto):insomma mi manca lui.Forse non avrei accolto con grande entusiasmo nessun altro al suo posto-non "dopo" di lui ,non dimentichiamolo-,ma gli atteggiamenti di Bergoglio non mi aiutano. Vi faccio un esempio. Mio padre era un diacono,ordinato quando avevo 16 o 17 anni (oggi ne ho 52);è morto quando ne avevo 28 e prima di morire ,in ospedale ,mentre lo trasferivano nel reparto di terapia intensiva dal quale non sarebbe uscito vivo , mi ricordò che doveva essere sepolto con la tunica e la stola e mi chiese espressamente di mettergli non quella viola ma "quella con i fregi dorati,quella che si usa a Pasqua per la Resurrezione".Cosi' si rivolse proprio a me , che a quell'epoca ero lontana da qualunque forma di partecipazione ma che tante volte da ragazza avevo visto mio padre indossare quella stola nella Veglia della Notte. Poi sono ritornata alla pratica religione e alla riconsiderazione di tante cose importanti proprio attratta da quel papa "controcorrente" e atipico nella personalità (perdonatemi,ma nel mondo cattolico non si incontrano molte persone con le qualità di Benedetto XVI). Immaginate quale ferita è stata per me ,abituata a considerare i paramenti un elemento sostanziale e non formale ,liturgico e non "protocollare" come si sente dire oggi,vedere la mattina di Pasqua del 2013 uno che si affaccia dalla Loggia delle Benedizioni della Basilica di San Pietro in veste bianca (che ,perdonatemi ancora, in quel momento mi è sembrata una camicia da notte)e vuole impartirmi la benedizione Urbi et Orbi indossando solo all'ultimo momento una stola , come fosse un accessorio.Forse sarebbe stato il caso di considerare un po' più attentamente l'impatto di certe forme di semplicità o semplificazione. Con questi presupposti , penso che difficilmente riuscirò a prestare attenzione a Francesco ,tanto più che trovo i suoi interventi molto generici e neutri. Mi scuso con tutti per questo lungo sfogo.
RispondiEliminaNon scusarti, Anna Maria, io ti ringrazio per la tua testimonianza, sappi che molte e molti si ritroveranno nelle tue parole.
RispondiEliminaPapa Benedetto ci manca, sentiamo la mancanza non solo della sua persona, ma di tutto ciò che hai tu stessa indicato, la sua profondità, la chiarezza con la quale ci accompagnava anche su terreni non facili, la sua grande umiltà e qualla dolcezza che chi ha avuto la gioia di vederlo da vicino ha potuto quasi toccare tanto è palpabile, e non dimentico il suo amore per la sacra Liturgia ben celebrata.
Non sei sola, Anna Rita, stiamo vivendo una situazione particolare, direi anomala, che tutto il clamore mediatico, e la frenetica adulazione per il nuovo Papa, non riesce a mascherare, anzi, la rende ancor più difficile da vivere.