Salvatore Izzo
(AGI) - CdV, 25 mag.
"Quanti si avvicinano alla Chiesa trovino le porte aperte e non dei controllori della fede". Lo chiede Papa Francesco, nell'omelia pronunciata questa mattina durante la messa a Santa Marta.
"Pensiamo - suggerisce Francesco ai fedeli presenti alla messa di questa mattina a Santa Marta, della quale Radio Vaticana ha diffuso l'omelia - a Gesu', che sempre vuole che tutti ci avviciniamo a Lui; pensiamo al Santo Popolo di Dio, un popolo semplice, che vuole avvicinarsi a Gesu'; e pensiamo a tanti cristiani di buona volonta' che sbagliano e che invece di aprire una porta la chiudono, di buona volonta'. E chiediamo al Signore che tutti quelli che si avvicinano alla Chiesa trovino le porte aperte, trovino le porte aperte, aperte per incontrare questo amore di Gesu'. Chiediamo questa grazia".
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PAPA: NON SI PUO' NEGARE IL BATTESIMO A FIGLIO RAGAZZA MADRE
Salvatore Izzo
Papa Francesco chiede alle parrocchie di non respingere mai "una ragazza madre, che va in chiesa dicendo: 'Voglio battezzare il bambino'". Puo' capitare, denuncia, che si senta rispondere: "No, tu non puoi perche' non sei sposata!". Per il nuovo Pontefice e' assurdo "che questa ragazza che ha avuto il coraggio di portare avanti la sua gravidanza e non rinviare il suo figlio al mittente" trovi poi "una porta chiusa!". "Questo - afferma - non e' zelo! Allontana dal Signore! Non apre le porte!". "Quando noi siamo su questa strada, in questo atteggiamento, noi - lamenta - non facciamo bene alle persone, alla gente, al Popolo di Dio". Infatti "Gesu' si indigna quando vede queste cose - sottolinea il Papa - perche' chi soffre e' il suo popolo fedele, la gente che Lui ama tanto".
E' noto che da arcivescovo di Buenos Aires e presidente della Conferenza Episcopale Argentina, Jorge Mario Bergogio e' stato in piu' occasioni molto duro con il clero che rifiutava il battesimo ai bambini delle ragazze madri. Un atteggiamento ritenuto ipocrita dal futuro Papa che ricordava in questo casi come nel Vangelo sia raccontato che Gesu' baciava i lebbrosi e mangiava con le prostitute.
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PAPA: BASTA CON "DOGANE PASTORALI" E "CONTROLLORI DELLA FEDE"
Salvatore Izzo
"Gesu' ha istituito sette sacramenti e noi istituiamo l'ottavo: il sacramento della dogana pastorale!". E' la denuncia che Papa Francesco formula nell'omelia della messa di questa mattina alla Domus Santa Marta, criticando l'atteggiamento da "controllori della fede" che assumono tanti parroci, che arrivano - osserva - anche a respingere ingiustamente la richiesta di una ragazza madre che vuole battezzare il suo bambino. Ed anche molti loro collaboratori laici. Ha concelebrato con il Pontefice il cardinale Agostino Cacciavillan, presidente emerito dell'Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica.
Oltre al caso della ragazza madre respinta, il Papa fa un altro esempio e racconta quando due futuri sposi si presentano all'Ufficio parrocchiale: "Buonasera, buongiorno, noi due, fidanzato e fidanzata, vogliamo sposarci". E si sentono rispondere invece di un "ma che bello!", un piu' freddo: "ah, benissimo, accomodatevi. Se voi volete la messa, costa tanto". Altre volte, invece di ricevere una accoglienza buona, con la sottolineatura che "e' cosa buona sposarsi!", ricevono un quesito burocratico: "avete il certificato di Battesimo, tutto a posto". Altre volte ancora "trovano una porta chiusa. Quando questo cristiano e questa cristiana - invece - ha la possibilita' di aprire una porta, ringraziando Dio per questo fatto di un nuovo matrimonio". "Siamo tante volte - lamenta Francesco - controllori della fede, invece di diventare facilitatori della fede della gente". "E' una tentazione che c'e' da sempre - conclude il Papa - che e' quella di impadronirci, di appropriarci un po' del Signore".
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PAPA: NON ALLONTANARE DALLA CHIESA LE PERSONE CON FEDE SEMPLICE
Salvatore Izzo
Papa Francesco esorta a non allontanare dalla Chiesa le persone che hanno una fede piu' semplice. Il Pontefice ricorda in proposito l'episodio del Vangelo con Gesu' che rimprovera i discepoli perche' vogliono allontanare i bambini che la gente porta al Signore. "Gesu' li abbraccia, li baciava, li toccava, tutti. Ma si stancava tanto e i discepoli volevano impedirlo", spiega e sembra parlare anche un po' di se stesso e degli uomini della sicurezza preoccupati della pressione della gente che vuole avvicinarsi durante le udienze. "Gesu' - ricorda infatti nell'omelia diffusa dalla Radio Vaticana - si arrabbiava, alcune volte e diceva: 'Lasciate che vengano a me, non glielo impedite. A chi e' come loro, infatti, appartiene il Regno di Dio'". "La fede del Popolo di Dio - osserva Francesco - e' una fede semplice, e' una fede forse senza tanta teologia, ma con una teologia dentro che non sbaglia, perche' c'e' lo Spirito dietro". Bergoglio cita anche il Concilio Vaticano I e il Vaticano II che dice: "il popolo santo di Dio non puo' sbagliarsi nel credere". E per spiegare questa formulazione teologica aggiunge: "Se tu vuoi sapere chi e' Maria vai dal teologo e ti spieghera' bene chi e' Maria. Ma se tu vuoi sapere come si ama Maria vai dal Popolo di Dio che lo insegnera' meglio". Il popolo di Dio - prosegue il Papa - "sempre si avvicina per chiedere qualcosa a Gesu': alcune volte e' un po' insistente in questo". "Ma - sottolinea - e' l'insistenza di chi crede". "Ricordo una volta - racconta Bergoglio - che uscendo nella citta' di Salta, dopo la Festa patronale, c'era una signora umile che chiedeva a un prete la benedizione. Il sacerdote le diceva: 'Bene, ma signora lei e' stata alla messa' e le ha spiegato tutta la teologia della benedizione nella messa. 'Ah, grazie padre; si' padre', diceva la signora. Quando il prete se ne e' andato, la signora si rivolse ad un altro prete: 'Mi dia la benedizione!'. E tutte queste parole non sono entrate, perche' lei aveva un'altra necessita': la necessita' di essere toccata dal Signore. Quella - conclude il Pontefice - e' la fede che troviamo sempre e questa fede la suscita lo Spirito Santo. Noi dobbiamo facilitarla, farla crescere, aiutarla a crescere".
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si possono avere i numeri dei battesimi rifiutati ai figli di coppie non sposate? Grazie
RispondiEliminaMa non facciamo passare la chiesa per peggio di quello che e' per favore. Sono stata per un po' figlia di ragazza madre e nessuno mi ha negato nulla. Ed e' accaduto tanti anni fa
RispondiEliminaA me è capitato lo stesso ed era il 1958. Fra l'altro sono stata battezzata il giorno stesso a causa della mia immaturità. I miei giovanissimi genitori sono stati trattati con dolcezza e comprensione. Davvero non si può generalizzare.
RispondiEliminaAlessia
Concordo con Gemma: sono nata nel 1963 e figlia di ragazza madre.... sono stata battezzata dopo una settimana dalla nascita, ancora con il rito antico, la riforma liturgica non era stata portata a termine e il Catechismo era quello di san Pio X.... e non ho mai avuto problemi per l'inserimento nella Chiesa
RispondiEliminaNon comprendo oggi queste "dogane pastorali".... faccio la catechista da 24 anni e non ho mai sentito che il Battesimo non si da a chi, chiedendolo, non appartiene ad una famiglia regolare....
Il Battesimo è un Sacramento che può essere perfino dato, in caso di urgenza e di necessità, sia da un laico che pure da un non cattolico, purchè sia dato con l'acqua e la formula Trinitaria completa con le intenzioni della Chiesa....
Diverso è parlare degli altri Sacramenti quali la Confessione, l'Eucaristia la Cresima e pure il matrimonio il quale infatti, per essere fatto occorre avere tutti gli altri Sacramenti.... e quindi una preparazione più accurata...
Diverso poi a chi chiede il Battesimo da adulti, è ovvio che occorre una preparazione, ma se dei genitori o uno dei due anche NON cattolici, chiedessero il battesimo al proprio figlio, la Chiesa LO HA SEMPRE DATO...
;-)
Se la cronaca riportata è fedele ai fatti il papa cita male il Concilio il quale afferma si che il Popolo di Dio non sbaglia nel credere ma specifica che questo "popolo" non è senza la gerarchia ma comprensivo della gerarchia ! Solo se c'è questa unanimità c'è infallibilità. Ma Lasciamo parlare il testo della Lumen Gentium :
RispondiEliminala totalità dei fedeli, avendo l'unzione che viene dal Santo, (cfr. 1 Gv 2,20 e 27), non può sbagliarsi nel credere, e manifesta questa sua proprietà mediante il senso soprannaturale della fede di tutto il popolo, quando « dai vescovi fino agli ultimi fedeli laici » [22] mostra l'universale suo consenso in cose di fede e di morale. E invero, per quel senso della fede, che è suscitato e sorretto dallo Spirito di verità, e sotto la guida del sacro magistero, il quale permette, se gli si obbedisce fedelmente, di ricevere non più una parola umana, ma veramente la parola di Dio (cfr. 1 Ts 2,13), il popolo di Dio aderisce indefettibilmente alla fede trasmessa ai santi una volta per tutte (cfr. Gdc 3), con retto giudizio penetra in essa più a fondo e più pienamente l'applica nella vita.
...mi sembra un'altra cosa ...don Giuseppe
Idem mia sorella, figlia di ragazza madre nel 59, ultimi mesi di gravidanza in convento, battesimo e prima comunione senza nessun problema.
RispondiEliminaMa citare un caso limite, talmente limite che in effetti non accade, non rischia di diventare il veicolo di un messaggio più generale che ingenererà ancora più confusione di quanta già non ve ne sia nell'accesso ai Sacramenti?
Neanche a farlo apposta, non sapendo nulla di questa uscita del Vescovo di Roma, oggi mi è capitato di passare alcune ore a discutere con un mio conoscente per difendere un prete che pretende che il padrino o la madrina di un battesimo sia in regola con i Sacramenti...
Il conoscente mi diceva che se così fosse il principio dovrebbe valere anche per i genitori (mentre chiaramente il prete non aveva negato il battesimo benchè i genitori fossero "irregolari") e io avevo risposto di no, perchè in quel caso prevale l'interesse del bambino a ricevere il Sacramento, mentre il ruolo di una madrina o di un padrino è una specie di servizio "aggiuntivo" che viene svolto più o meno in rappresentanza della Chiesa stessa e quindi deve esserci una coerenza tra la persona e la funzione.
Parlavo più per deduzione che non per conoscenza dottrinale, ma sono stata poi contenta di trovare conferma nel Catechismo della Chiesa Cattolica:
1255 - Perché la grazia battesimale possa svilupparsi è importante l'aiuto dei genitori. Questo è pure il ruolo del padrino o della madrina, che devono essere dei credenti solidi, capaci e pronti a sostenere nel cammino della vita cristiana il neo-battezzato, bambino o adulto [Cf ⇒ Codice di Diritto Canonico, 872-874]. Il loro compito è una vera funzione ecclesiale (“officium”) [Cf Conc. Ecum. Vat. II, Sacrosanctum concilium, 67]. L'intera comunità ecclesiale ha una parte di responsabilità nello sviluppo e nella conservazione della grazia ricevuta nel Battesimo.
Ora, come si vede, il Catechismo impone la solidità della fede e della pratica religiosa come condizione per l'officio ecclesiale di padrino o madrina e non come condizione dei genitori per poter far battezzare il loro bambino, benchè sia chiaro che i genitori abbiano poi un ruolo importante nello sviluppo della fede del bambino.
Ma a questo punto il messaggio: "basta con dogane pastorali e controllori della fede" è talmente assonante con le obiezioni che mi muoveva oggi il mio interlocutore ["Dio è più grande di queste cose... Chi lo dice che la persona divorziata non sia un cristiano migliore di quello sposato ma immorale... Queste sono imposizioni e chiusure arroganti dei preti, mentre Gesù non rifiuta nessuno... ecc ecc] che credo mi tocchi rimangiarmi tutto.
Non so se sono pronta ad una Chiesa 2.0, lasciate ogni certezza o voi che entrate...