Io non averi risposto ad Odifreddi. Perchè dare risalto ad un incompetante che gode del prestigio dei media solo perchè fautore e sostenitore della dittatura del relativismo?
So che non è molto brillante come esclamazione ma ... accidenti. Che i due, Papa regnante e Papa emerito si siano messi d'accordo? Io mi cucino Scalfari, tu Odifreddi. Non è facile lasciarmi a bocca aperta, solo il nostro Joseph poteva riuscirci. Ammesso, naturalmente, non si tratti di una bufala. Al corrierone saranno verdi. Alessia
lo scambio è bellissimo. Papa Benedetto èsempre più grande e odifreddi, una volta tanto, ha capito che non può provocare. grazie per la bellissima segnalazione, anche se non credo che questo scabio avrà alcuna risonanza mediatica.
Una cosa è certa, verrà fatto tutto il possibile per tenere sottotono questa notizia. Non sia mai che possa oscurare l'altro carteggio che, se non sbaglio, è successivo di pochi giorni a questo. Alessia
Siccome prevenire è meglio che curare, è bene mettere subito i puntini sulle i: la lettera Benedetto-Odifreddi è stata protocollata il 30/08/13, la lettera Francesco-Scalfari è datata 4/9/2013. S.
Alcune voci avevano criticato il fatto che Papa Francesco avesse scritto a un ateo confesso, per di più su Repubblica. Io dopo questa bellissima lettera di Papa Benedetto (di cui non vedo l'ora possa essere disponibile la versione integrale) posso solamente dire che reputo questo un tempo di grazia per la Chiesa, che - con linguaggi e registri sicuramente diversi, ma certa della luce della Sua fede - si pone in dialogo con il mondo.
secondo me si dirà che il Benedetto emerito ha scopiazzato lo stile di Francesco. E per un giorno i media riscopriranno l'argomento abusi sui minori. Io però mi voglio leggere questa perla in santa pace. Un abbraccio, cara Lella
a me non sembra una bufala, lo stile è benedettiano, almeno per come io l'ho sempre conosciuto. E quando torna a fare il prof. Ratzinger è pure di quelli severi : D
bisogna riconoscere una certa eleganza di Odifreddi che prima di dare alle stampe la lettera di Benedetto si è assicurato che quest'ultimo non avesse nulla in contrario. E per come conosco la personalità del Papa emerito non escludo che prima di dare il via libera abbia chiesto il "permesso" al Papa attuale.
Hai ragione, medievAle. Penso dovrebbe riprendere a fare l'intellettuale, il professore, ributtarsi nella mischia, togliersi dalla clausura del Mater Ecclesiae. La sua mente è splendidamente affilata, la sua energia spirituale sembra essersi ricaricata e anche fisicamente pare non cavarsela male. Che spreco un uomo simile avvolto dal silenzio. Molti saranno scontenti di questa sortita estorceranno il nasino. Alessia
"Papa Francesco aveva scritto ad Eugenio Scalfari. E Joseph Ratzinger avrà pensato: “E io chi sono, il figlio della serva?”. Per questo SUBITO DOPO avrà preso carta e penna per rispondere a Piergiorgio Odifreddi..."
Lezione n. 1) UMILTA': ancora una volta confermata ed elevata all'ennesima potenza l'umiltà di Benedetto XVI: perchè io mi chiedo: come si fa a prendere sul serio e a rispondere con tanta passione e tanto rispetto ad uno che ha passato gli ultimi otto anni della sua vita, non a contestarlo come accademico, ma a denigrarlo, come uomo e come vicario di Cristo?! Lezione n.2 PERDONO: nel senso di dimenticare i torti ricevuti e trattare Odifreddi "alla pari"(come ha dichiarato di volere lo stesso matematico). Lezione n. 3 RISPETTO a furia di rispettare amorevolmente e discretamente tutti, Benedetto XVI finisce inevitabilmente per raccoglierne i primi frutti: nel commento di Odifreddi è scomparso a mio avviso ogni astio, ogni provocazione, ogni ironia, per inchinarsi costernato ed emozionato dinanzi alla sorpresa di una tale risposta. Lezioni che sono innanzitutto per noi, prima che per Odifreddi. perchè davvero la prima reazione a pelle sarebbe stata di dire: ma chi glielo ha fatto fare a rispondere! Beh, il Chi lo sappiamo. e noi ci inchiniamo ancor più di Odifreddi dinanzi al papa emerito, in più abbiamo la grazia di poter continuare a lodare Dio per un simile dono. scusate se sono stata un po' sconclusionata, ma volevo scrivere le prime sensazioni a caldo. ... certo che trovarmi d'accordo per la seconda volta con Odifreddi, in pochi giorni, mi dà da pensare. Maria Pia
Comunque grazie a Dio e pure a Odifreddi se lo sentiamo ancora parlare. Monumentale, come direbbe Raffaella. E' sempre lui e vi si avverte di nuovo quell'ironia così tipica del mio cardinal Ratzinger, che rimpiangevo un po' negli anni del Pontificato. Suppongo che il tutto sarà liquidato come un "passatempo" da intellettuali. Ma chissenefrega! E' la sua voce: limpida e certa. Fede e ragione alleate per il bene degli uomini.
Adesso si capisce meglio il "Ridateci Ratzinger". http://odifreddi.blogautore.repubblica.it/2013/09/11/la-predica-del-parroco-di-santa-marta/comment-page-9/ Alessia
Io, come altri, ero rimasto un po' perplesso di fronte al fatto che un Papa avesse ritenuto degni di attenzione gli sproloqui di uno Scalfari... però ora sono convintissimo che i due abbiano agito di comune accordo, perché sarebbe una coincidenza troppo strana. Me li immagino, i Papi Benedetto e Francesco, che discutono insieme e decidono di scrivere contemporaneamente a due atei incalliti, immaginando la faccia che farà il mondo! La lettera di Benedetto, poi, sembra bellissima e anch'io non vedo l'ora di leggerla (sperando che venga pubblicata online, perché di comprarmi il libro di Odifreddi non ho una gran voglia, ad essere sincero, anche se va notato che intellettualmente mi sembra più onesto rispetto a Scalfari: nei passi che ha riportato non ha nascosto le critiche rivoltegli da Benedetto e non cerca di fargli dire cose che non dice). L'unica cosa che mi spiace è che Odifreddi abbia aspettato fino ad ora, così nell'opinione pubblica passerà l'impressione che Benedetto abbia "copiato" l'idea di Francesco...
chi ha criticato il carteggio Francesco-Scalfari, per coerenza, dovrebbe criticare anche quello Benedetto-Odifreddi. io sono tra quelli. un papa non deve abbassarsi a dialogare con certi individui.
Non sono d'accordo sullo scopiazzamento,lo stile di Ratzinger è inimitabile,per profondità di pensiero,conoscenza,cultura e classe innata nell'esposizione altamente accademica delle tesi da confutare,poi l'elegante nonchalance con cui di fatto 'stronca'il libro di odifredddi,mi pregio dirlo,è unica ed inarrivabile....vorrei avere a disposizione il testo intero,perchè va meditato e riletto e riletto ancora,ma,mi sia concesso,quando herr Professor scende in campo,non ce n'è per nessuno....intelligenti pauca.Grazie ancora,Raffy,non mollare.GR2
2 ottimi servizi tg rai2(molto meglio)e tg rai1,che è di valli,quindi scivola via quasi subito sul messaggio di PF,ma almeno se n'è parlato,c'era anche un odifreddi emozionato,il che è tutto dire....alla prossima,e che il silenzio di Ratzinger che rimbomba comunque in tutto il web,cessi,che Dio solo sa se c'è bisogno delle sue parole...Lupus et agnus
Chi volesse far passare l'idea della scopiazzatura farebbe una figuraccia barbina. Questa lettera di risposta a al libro di Odifreddi di due anni fa, sino ad oggi inedita, è precedente a quella di Bergoglio a Scalfari e lo stile è, senza ombra di dubbio, di Ratzinger. Quello che io trovano criticabile del carteggio Bergoglio-Scalfari era a) l'opportunità di rispondere a chi sino al giorno prima aveva sputato sul predecessore b) l'eccessiva "cortesia" e "condiscendenza" reciproca che tendeva a celare le differenze. Qui il confronto è senza sconti, il linguaggio usato pure e, per questo, molto stimolante e godibile. Alessia
La UAAR, di cui Odifreddi è presidente onorario, è deliziata da questo confronto fra Papi, fondatori e matematici. Mai mi era capitato di leggere toni tanto positivi sui quei lidi. Sin che dura ... http://www.uaar.it/news/2013/09/24/ratzinger-risponde-odifreddi/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=ratzinger-risponde-odifreddi Alessia
Voglio i particolari. Voglio una trasmissione televisiva dove odifreddi racconti per filo e per segno: 1) chi ha contattato per inviare il libri a Benedetto 2) quando e come ha ricevuto il plico 3) quando precisamente ha parlato della lettera alla redazione di repubblica e a chi si è rivolto.
Non mi stupirei se, quando si è saputo che Benedetto aveva risposto a Odifreddi, qualcuno nella Santa Sede avesse pensato di batterlo sul tempo...
In ogni caso è provvidenziale questo duplice scambio epistolare, perchè mette chiaramente in luce due concezioni diversissime del DIALOGO...
Quello di Benedetto si rifà chiaramente al concetto della filosofia classica platonica e aristotelica, si fonda sulla logica, vale a dire sul LOGOS (che per Benedetto ha anche un Nome, e ha come fine la ricerca della Verità.
Quello di Francesco sembra rifarsi al concetto illuminista moderno (o a Gorgia e ai Sofisti se vogliamo trovare una radice nel mondo classico), si fonda sui LOGOI (parole, discorsi, opinioni) e ha come fine la ricerca di un accordo compromissiorio.
Per maggiore chiarezza, riporto qui quanto avevo scritto al proposito sul Blog di Mic dopo la lettera di Francesco a Scalfari:
"...Dei LOGOI che devono sostituire il LOGOS ne parlava la Arendt (intellettuale liberal-radicale ebrea che fu amante del nazista Heidegger) tessendo l'elogio dell'illuminista Lessing, in favore di "un pensiero completamente libero, che non utilizza come sostegno né la storia, né il rigore logico", vale a dire "una presa di partito per il mondo" che può "spingersi fino al punto di sacrificare il principio di non contraddizione". Diceva Lessing: "Non ho il dovere di risolvere le difficoltà che creo. Le mie idee possono anche essere sempre un po' sconnesse, o sembrare anche contraddirsi: conta solo che siano idee in cui i lettori possano trovare materia per pensare da sè". Dice ancora la Arendt di lui: "Considerava la tirannia di doloro che cercano di dominare il pensiero con il ragionamento...molto più pericolosa dell'ortodossia per la libertà... invece di affermare la sua identità nella storia con un sistema perfettamente coerente, non fece altro, come sapeva bene, che seminare nel mondo fermenta cognitionis.." Perchè più mi rileggo "L'umanità in tempi bui" della Arendt, da cui ho tratto le citazioni, e più mi pare che questo Papa gesuita rappresenti perfettamente la proiezione di questo illuminismo relativista? Di fatto questo Papa sembra far propria l'antinomia lessinghiana tra verità e umanità, ove per umanità si intende la "filantropia, questa umanità che si realizza nel dialogo dell'amicizia", "comprenendo e giudicando ogni cosa in base alla sua posizione nel mondo in un momento dato" (il protorelativista Gorgia parlava di "Etica della situazione"), una visione in cui la saggezza consiste "unicamente nell'essere disposto a sacrificare la verità all'amicizia" e in cui "la verità se esistesse, potrebbe essere sacrificata all'umanità senza esitazione, alla possibilità dell'amicizia e del dialogo tra gli uomini"... Però questo è umanitarismo massonico non cattolicesimo. Vale la pena di rileggersi tutti gli scritti profetici di Benedetto XVI sulla dittatura del relativismo e anche "Memoria e Identità" di Giovanni Paolo II."
A mio avviso nei due scambi epistolari queste due impostazioni sono evidentissime. Ma l'impostazione del pensiero filosofico e del concetto di "dialogo" con il mondo, ha poi delle ricadute molto nette nella prassi..
Per esempio io scorgo questa diversità di relazionarsi al mondo e alla verità, nelle diverse parole, nei diversi toni e nelle scelte opposte (dire o non dire che le vittime sono Cristiani, rivolgere appelli alle autorità o non farlo) utilizzate da Benedetto e da Francesco davanti agli attentati ai Cristiani...
Il messaggio di pace è comune, ma nel caso di Francesco sembra che la verità venga mutilata in ossequio al politicamente corretto.
anonimo delle 11:36, forse dici bene, un papa non deve abbassarsi a dialogare con certi individui. Però il problema è di Bergoglio, a questo punto, visto che lui è il Papa della Chiesa Cattolica, Ratzinger è "quello di prima".
@anonimo delle 11.36 Il carteggio Francesco-Scalfari in me personalmente aveva suscitato perplessità non per il carteggio in se ma per l'interpretazione che ne era scaturita. Al contrario di lei penso che i papi oggi debbano dialogare, non possano più chiudersi sul trono nel palazzo come in passato, ma credo che questo debba avvenire senza inchini e compiacenze o alla ricerca del compromesso che metta d'accordo I dialoganti. Scalfari è ancora convinto della novità e della discontinuità rispetto ai suoi predecessori presenti nell'essenza della lettera di papa Francesco. Odifreddi ha portato a casa solo il risultato della risposta, ma le distanze tra lui e Benedetto sono rimaste immutate. Odifreddi è insopportabile, ha insultato un po' tutti i cristiani nella sua carriera, ci ha dato anche dei cretini in un suo libro, ma non ha mai scelto così meticolosamente un unico Papa contro cui accanirsi con tono sprezzante come Scalfari con Benedetto. Per questo, quando uscì la corrispondenza tra i due, la cosa che non mi è piaciuta è che questo onore fosse stato riservato a Scalfari e la discussione si fosse conclusa secondo la percezione di molti, mai smentita peraltro, a tarallucci e vino Sono forse una delle poche che aveva letto il libro di Odifreddi, passatomi da passante, non c'è nessun avvicinamento tra i due grazie a questo scambio, solo disputa, come probabilmente ce n'erano tante ai tempi di San Paolo. E come fece notare spesso passante mi ero sempre meravigliata dell'esclusione di quelli come Odifreddi dal cortile dei gentili, nella realtà più spesso rappresentato da Ravasi come un salotto fra amici atei e clericali dissidenti
Dirò la verità questa lettera mi ha spiazzato molto più dell'altra. Bergoglio e Scalfari come capacità intellettuali non sono diversi, amo papa Francesco ma è evidentemente una persona "normale". Tra Ratzinger e Odifreddi (ma anche Scalfari) ci sono cubiti e cubiti di distanza e, pur comprendendo lo zelo pastorale, mi sarebbe piaciuto che si fosse tenuto lontano da uno come Odifreddi...qui mi autocensuro perché se dicessi quello che penso di Odifreddi sarei troppo pesante, ma ovviamente Benedetto ad imitazione di Gesù ama anche un @*!! come Odifreddi, e devo ancora una volta cercare di imparare.
Anche a me sarebbe piaciuto che Francesco si tenesse alla larga da uno come Scalfari, che ha finito per usare il concetto di coscienza cristiana a suo modo, col risultato che nel sentire comune generale alla fine lui e il Papa la penserebbero allo stesso modo. Al bar dicono che non essendo arrivata smentita, le cose stanno proprio così. E poi, ti pareva che Benedetto non sbagliava ancora. Riesce a sbagliare anche quando fa le cose che fa Francesco
Gemma, scusa, lo so per te sono segnato, perché ho detto che amo Papa Francesco e nel tuo assurdo modo di amare Benedetto per questo mi consideri un nemico del Papa emerito. Io ho più volte spiegato in questo blog che viviamo nell'epoca d'oro del papato, nella mia vita ho avuto una grande grazia, i papi sono stati Paolo VI, GPI, GPII, BXVI e, per primi mesi di Francesco, posso dire che la grazia continua. Ma soprattutto se io chiudo una frase affermando che devo imparare da una persona, come puoi dedurne che io consideri quello che ha fatto quella persona uno sbaglio? non sono così egocentrico da considerare le cose che non mi piacciono sbagli degli altri, ma specie nel caso di un Maestro come Benedetto, cose che devo imparare.
Perdonami fileno. Vorrei ricordarti che Benedetto/Ratzinger ha avuto modo di confrontarsi pure con flores d'arcais, un altro grandissimo'@!!!. Benedetto non ha problemi a confrontarsi con nessuno. Sono gli altri ad avere problemi a confrontarsi con lui. Ed è questo ciò che mi fa andare in bestia. Hai un uomo di Dio disposto a comunicare la propria sapienza e passione e in cambio ad ascoltare senza pregiudizi il punto di vista, conoscenza e coscienza del suo interlocutore, chiunque esso sia, e in cambio lo ricambi con sputi e insulti. E' INTOLLERABILE!!!!
.. non mi pare che Fileno si sia espresso contro PB !...io credo che i due papi vadano abbastanza d'accordo e che semplicemente si siano "confrontati" poiché è strano che le 2 risposte siano arrivate in un arco di tempo così ristretto. Io non ho voglia di contrapporre le capacità dei due (papi), non mi va! ! certamente la risposta di PB è stratosferica...lascia niente all'interpretazione e questo mi rassicura e dà un appiglio razionale al mio cervello piccolo piccolo ..che è sempre alla ricerca di risposte ai suoi dubbi. Io non ho purtroppo le vostre certezze ..la mia fede spesso traballa davanti alla ragione che vuole prevalere, solo Ratzinger è in grado di tranquillizzarmi. Paradossalmente però le "debolezze", le incongruità, l'incapacità di PF , lo sforzo, forse vano, di voler attirare, scegliendo una via comoda, le persone a Cristo ; non mi lasciano indifferente...
"segnato", "assurdo", ma su, Fileno, non puoi reggere un po' di confronto sugli argomenti, devi per forza passare all'attacco personale nei confronti di chi ha un affetto per Benedetto?
Piergiorgio Odifreddi 24 settembre 2013 alle 16:06 caro cabellen,
a dire il vero, è me, che hanno fatto sospirare. prima, nell’attesa del permesso di rendere pubblica la lettera, e poi, nell’attesa che fosse pubblicata. e poiché doveva uscire da un giorno all’altro, aspettavo ad aprire un nuovo thread. ma comunque non è stato tempo sprecato, visto che abbiamo battuto tutti i record di risposte, almeno per questo sito… Nel blog odifreddi, segnalo questa risposta del tipo ad un suo lettore. Scusate non vi sembra strano che su un giornale hanno a disposizione la possibilità di pubblicare di fatto un saggio di Benedetto, in risposta alla lettera di uno che scrive per loro, e la rimandano in continuazione ??? Ma non vi sembra alquanto strano!!!!!!
Quando non conosco qualcuno non mi addentro nel giudicare l'assurdo modo di amare di qualcuno. Non sappiamo manco chi siamo, lasciamo perdere la psicanalisi sui mostri modi di amare. Il problema per quanto mi riguarda non è Francesco, ma Scalfari e il suo modo assurdo di diprezzare Ratzinger, criticare anche se in modo piu soft chi lo ha preceduto, e fino a poco tempo fa la Chiesa intera, e ciò che è uscito da quel dialogo, con cui mi capita di confrontarmi tutti i giorni. Grazie a quel dialogo, gente come Odifreddi ora ogni giorno pretende di insegnarci gongolante cosa intende il Papa per coscienza e cosa deve essere il cristianesimo. Dovrei dire che questo mi fa piacere? Che ne sono contenta? Mi spiace, non so mentire. Mi pare che proprio lei ieri abbia scritto che da quando ha capito che Ferrara non è in sintonia con Francesco le piace di più, senza amare Ferrara, potrò dire che da quando Francesco appare in sintonia con Scalfari ci sono rimasta molto male? Dire questo non mi pare sia assurdo modo di amare chi lo precedeva, ma un ragionare sugli eventi e su questo altrettanto assurdo impazzìmento generale che non comprendo e al quale, mi spiace, non mi adeguo. Che poi possa aver mal compreso ciò che lei da un livello piu alto di me voleva dire, può starci , ma questo non giustifica il giudicare il mio modo di amare qualcuno.
Ho detto senza offendere nessuno quello che avevo nel cuore, dalle critiche ricevute, specie da Carmelina che qualifica le mie parole come sputi e insulti (!?), ho capito che molti non hanno letto il mio primo intervento, che quindi invito a leggere.
no, ratzinger cita un’opera in quattro volumi su gesù. anche se quella su paolo l’ho vista tradotta, mi sembra addirittura in italiano, e dunque forse è più popolare, o di maggior successo. o, più semplicemente, più corta…
sull’essere entrato nei libri di “storia della chiesa”, le interesserà sapere che è stata la prima reazione di mancuso, quando gli ho fatto vedere la lettera tempo fa… ('Sta lettera vagava nella redazione di repubblica da settimane)
caro tommaso.croce,
si, l’onore delle armi. anche perché un “alto prelato” mi ha raccontato che ad agosto era andato a trovare ratzinger, dopo aver accompagnato bergoglio nel suo viaggio in brasile. e dopo aver parlato di varie cose, gli ha fatto la domanda di prammatica: “e ora che cosa sta facendo?”. e mi ha confessato che è rimasto di stucco, quando la risposta è stata: “sto rispondendo a odifreddi”…
Ogni commento ormai ovunque si apre con amo Francesco, Francesco è grande, Francesco è fantastico, è santo, ho letto pure Francesco è bello, e proprio lei Fileno si immagina segnato per aver detto quello che si sente ovunque?
@marika Personalmente non ho certezze granitiche, e non ho giudicato in alcun modo i contenuti delle lettere, entrambe troppo alte per me, ma ho espresso la mia opinione sui destinatari e sulle conseguenze che mi pare di aver percepito. Dispiace che ogni volta che si esprime un'opinione si prenda come spunto per la costituzione di tifoserie a difesa di Francesco o di Benedetto, nessuno dice a nessuno che non deve amare Francesco. Ama e fa' cio che vuoi. Ho sempre più netta la sensazione che questo posto distante dal coro principale, nonostante cosi piccolo, rechi fastidio,per quanto mi riguarda ho una mia vita molto normale alla quale posso tornare a tempo pieno in qualunque momento.
Una ulteriore "prova" della storicità di Gesù di Nazaret è il suo genio come è narrato dai Vangeli. Perché aveva un’intelligenza simile nel metodo a quella di Leonardo da Vinci e Michelangelo Buonarroti, che stupidi non erano. Come dimostra Ravecca Massimo nel suo ebook: Tre uomini un volto: Gesù, Leonardo e Michelangelo. Un intelligenza che si esplicava in processi ricorsivi, giochi di specchi. Nella parabola di Lazzaro e il ricco epulone, Lazzaro resuscita, poi resuscita l'amico Lazzaro, e come profetizzato nella parabola, Gesù non viene creduto, ma anzi condannato a morte. Dopodiché resuscita Lui, è attualmente non molti gli credono... Un intelligenza nel metodo comune a tutti i principali geni della storia che non poteva essere invenzione di qualche evangelista. A prescindere da molte altre considerazioni, questa è una prova indiretta ulteriore dalla storicità di Gesù di Nazaret. Saluti
Fileno, temo che tu abbia compreso male le mie parole. Se avessi voluto insultarti, sarei stata diretta. Quando parlo di sputi e insulti sto parlando di tutte quelle persone che hanno voluto vedere e continuano a vedere Benedetto come un despota orgoglioso e chiuso in se stesso. Era un modo per dirti che non riesco a capire la tua meraviglia: possibile che non hai ancora compreso che Benedetto è' un uomo totalmente libero da sovrastrutture e convenzioni???? Se proprio devi offenderti, almeno fallo per il motivo giusto.
Gesù quando parlava con qualcuno non stava a pensare se era troppo alto o basso per lui, simpatico o antipatico, devoto o no, di destra o di sinistra. Circolano strane concezioni in giro per cui di mattina si discetta di misericordia, poi di pomeriggio con alcuni ci si mescola o si parla, con altri no, alcuni li si giudica dal pulpito e la sera si capisce che la misericordia la si è usata solo con se stessi. Se aspettiamo di trovare quelli di pari livello, simpatia o schieramento politico per parlare, parliamo da soli che è meglio. C'è troppa confusione in giro, questa lettera resterà a memoria chiarificatrice
Scusate l'OT (ma solo in parte, è in gioco uno degli atti più importanti del pontificato di Benedetto): noto che sui blogs amici si parla pochissimo del pellegrinaggio a Roma di fine ottobre "Una cum Papa nostro". Credo invece che in un momento come questo sarebbe molto importante promuovere una partecipazione al pellegrinaggio la più ampia possibile. Mettendo da parte le perplessità e i distinguo, che pure sono legittimi, in particolare sul ruolo dei 'Coordinamenti', ritengo che sia necessario che questa volta a San Pietro si presenti una massa di persone, quantitativamente e qualitativamente qualificata, con molti giovani e molti sacerdoti, con molti religiosi, e con tante famiglie, in modo che l'idea probabilmente falsata che il S. padre ha dei 'tradizionalisti' possa uscirne ridimensionata. Credo che qul giorno si possa giuocare un momento importante di quello che avverrà in futuro alla Messa VO e al Summorum Pontificum, e quindi a buona parte della magistrale eredità lituirgica lasciataci dal nostro amato Papa emerito
Verrebbe da pensare che la tempistica e tutto l'ambaradam creato dalle affinità elettive di Scalfari con Papa Francesco, siano stati motivati anche dallo scopo di annacquare la lettera di Papa Benedetto al povero Odifreddi che, prima di laurearsi in matematica, era geometra e non è onnisciente e onnipotente come l'exguffino Fondatore.Eufemia
l'abbiamo pensato in tanti eufemia, ma perchè si ostinano tutti a pubblicare su repubblica? peggio per odifreddi, pessima scelta, un arguto furbacchione come lui dovrebbe saperlo che il più bello del reame è il fondatore
carmelina: Voglio i particolari. Voglio una trasmissione televisiva dove odifreddi racconti per filo e per segno: 1) chi ha contattato per inviare il libri a Benedetto 2) quando e come ha ricevuto il plico 3) quando precisamente ha parlato della lettera alla redazione di repubblica e a chi si è rivolto.
Carmelina ... ieri sera Odifreddi ha raccontato come ha ricevuto il plico con la lettera di PB...e tutti i particolari in una trasmissione televisiva...che tu abbia doti di veggente?
Che ci vuoi fare marika!!!! Parafrasando il famoso detto andando con lo zoppo si impara a zoppicare, ne potremmo ricavare un principio direttamente proporzionale in senso positivo: andando con un profetico pontefice emerito dottore della chiesa, si impara a preconizzare (nel proprio piccolo... Ma proprio piccolo)..
Non gli va poi così male. Ripubblicherà il suo libro con la risposta di Papa Benedetto che, editorialemente parlando, tira parecchio anche se il mercato è invaso dalle sviolinate al suo successore. Alessia
Il tuo commento sarà pubblicato al più presto. Non sono ammessi messaggi contenenti parolacce, insulti, accuse senza fondamento o provocazioni gratuite.
Ma non è' giusto. Uno si sforza a non amarlo più benedetto e poi se ne esce con l'ennesima genialata e una come me lo ama ancora di più.
RispondiEliminaIo non averi risposto ad Odifreddi. Perchè dare risalto ad un incompetante che gode del prestigio dei media solo perchè fautore e sostenitore della dittatura del relativismo?
RispondiEliminaSo che non è molto brillante come esclamazione ma ... accidenti. Che i due, Papa regnante e Papa emerito si siano messi d'accordo? Io mi cucino Scalfari, tu Odifreddi.
RispondiEliminaNon è facile lasciarmi a bocca aperta, solo il nostro Joseph poteva riuscirci. Ammesso, naturalmente, non si tratti di una bufala. Al corrierone saranno verdi.
Alessia
Monumentale Papa Benedetto!!
RispondiEliminalo scambio è bellissimo. Papa Benedetto èsempre più grande e odifreddi, una volta tanto, ha capito che non può provocare. grazie per la bellissima segnalazione, anche se non credo che questo scabio avrà alcuna risonanza mediatica.
RispondiEliminaUna cosa è certa, verrà fatto tutto il possibile per tenere sottotono questa notizia. Non sia mai che possa oscurare l'altro carteggio che, se non sbaglio, è successivo di pochi giorni a questo.
RispondiEliminaAlessia
Siccome prevenire è meglio che curare, è bene mettere subito i puntini sulle i: la lettera Benedetto-Odifreddi è stata protocollata il 30/08/13, la lettera Francesco-Scalfari è datata 4/9/2013.
RispondiEliminaS.
Alcune voci avevano criticato il fatto che Papa Francesco avesse scritto a un ateo confesso, per di più su Repubblica.
RispondiEliminaIo dopo questa bellissima lettera di Papa Benedetto (di cui non vedo l'ora possa essere disponibile la versione integrale) posso solamente dire che reputo questo un tempo di grazia per la Chiesa, che - con linguaggi e registri sicuramente diversi, ma certa della luce della Sua fede - si pone in dialogo con il mondo.
secondo me si dirà che il Benedetto emerito ha scopiazzato lo stile di Francesco.
RispondiEliminaE per un giorno i media riscopriranno l'argomento abusi sui minori.
Io però mi voglio leggere questa perla in santa pace.
Un abbraccio, cara Lella
@Fabio, non dubito che avrai sicuramente scritto la stessa cosa a proposito del carteggio Francesco-Scalfari
RispondiEliminaa me non sembra una bufala, lo stile è benedettiano, almeno per come io l'ho sempre conosciuto. E quando torna a fare il prof. Ratzinger è pure di quelli severi
RispondiElimina: D
Non so ancora se questa notizia mi piace o no: quel che è certo è che BXVI è sempre un incredibile trendsetter
RispondiEliminabisogna riconoscere una certa eleganza di Odifreddi che prima di dare alle stampe la lettera di Benedetto si è assicurato che quest'ultimo non avesse nulla in contrario. E per come conosco la personalità del Papa emerito non escludo che prima di dare il via libera abbia chiesto il "permesso" al Papa attuale.
RispondiEliminaHai ragione, medievAle. Penso dovrebbe riprendere a fare l'intellettuale, il professore, ributtarsi nella mischia, togliersi dalla clausura del Mater Ecclesiae. La sua mente è splendidamente affilata, la sua energia spirituale sembra essersi ricaricata e anche fisicamente pare non cavarsela male. Che spreco un uomo simile avvolto dal silenzio. Molti saranno scontenti di questa sortita estorceranno il nasino.
RispondiEliminaAlessia
ehehehe, c.v.d.
RispondiElimina"Papa Francesco aveva scritto ad Eugenio Scalfari. E Joseph Ratzinger avrà pensato: “E io chi sono, il figlio della serva?”. Per questo SUBITO DOPO avrà preso carta e penna per rispondere a Piergiorgio Odifreddi..."
http://www.giornalettismo.com/archives/1122605/lex-papa-ratzinger-scrive-a-odifreddi/
Lezione n. 1) UMILTA': ancora una volta confermata ed elevata all'ennesima potenza l'umiltà di Benedetto XVI: perchè io mi chiedo: come si fa a prendere sul serio e a rispondere con tanta passione e tanto rispetto ad uno che ha passato gli ultimi otto anni della sua vita, non a contestarlo come accademico, ma a denigrarlo, come uomo e come vicario di Cristo?!
RispondiEliminaLezione n.2 PERDONO: nel senso di dimenticare i torti ricevuti e trattare Odifreddi "alla pari"(come ha dichiarato di volere lo stesso matematico).
Lezione n. 3 RISPETTO a furia di rispettare amorevolmente e discretamente tutti, Benedetto XVI finisce inevitabilmente per raccoglierne i primi frutti: nel commento di Odifreddi è scomparso a mio avviso ogni astio, ogni provocazione, ogni ironia, per inchinarsi costernato ed emozionato dinanzi alla sorpresa di una tale risposta.
Lezioni che sono innanzitutto per noi, prima che per Odifreddi. perchè davvero la prima reazione a pelle sarebbe stata di dire: ma chi glielo ha fatto fare a rispondere! Beh, il Chi lo sappiamo. e noi ci inchiniamo ancor più di Odifreddi dinanzi al papa emerito, in più abbiamo la grazia di poter continuare a lodare Dio per un simile dono.
scusate se sono stata un po' sconclusionata, ma volevo scrivere le prime sensazioni a caldo.
... certo che trovarmi d'accordo per la seconda volta con Odifreddi, in pochi giorni, mi dà da pensare. Maria Pia
Capito il "ridateci Ratzinger"?
RispondiEliminaComunque grazie a Dio e pure a Odifreddi se lo sentiamo ancora parlare.
Monumentale, come direbbe Raffaella.
E' sempre lui e vi si avverte di nuovo quell'ironia così tipica del mio cardinal Ratzinger, che rimpiangevo un po' negli anni del Pontificato.
Suppongo che il tutto sarà liquidato come un "passatempo" da intellettuali.
Ma chissenefrega!
E' la sua voce: limpida e certa. Fede e ragione alleate per il bene degli uomini.
Adesso si capisce meglio il "Ridateci Ratzinger".
RispondiEliminahttp://odifreddi.blogautore.repubblica.it/2013/09/11/la-predica-del-parroco-di-santa-marta/comment-page-9/
Alessia
L'unico problema e' che per leggerla tutta ci tocca aspettare il libro di Oddifreddi.
RispondiEliminahttp://marioadinolfi.ilcannocchiale.it/2013/09/24/la_lezione_ratzingeriana_a_pap.html
RispondiEliminaAlessia
Io, come altri, ero rimasto un po' perplesso di fronte al fatto che un Papa avesse ritenuto degni di attenzione gli sproloqui di uno Scalfari... però ora sono convintissimo che i due abbiano agito di comune accordo, perché sarebbe una coincidenza troppo strana. Me li immagino, i Papi Benedetto e Francesco, che discutono insieme e decidono di scrivere contemporaneamente a due atei incalliti, immaginando la faccia che farà il mondo! La lettera di Benedetto, poi, sembra bellissima e anch'io non vedo l'ora di leggerla (sperando che venga pubblicata online, perché di comprarmi il libro di Odifreddi non ho una gran voglia, ad essere sincero, anche se va notato che intellettualmente mi sembra più onesto rispetto a Scalfari: nei passi che ha riportato non ha nascosto le critiche rivoltegli da Benedetto e non cerca di fargli dire cose che non dice). L'unica cosa che mi spiace è che Odifreddi abbia aspettato fino ad ora, così nell'opinione pubblica passerà l'impressione che Benedetto abbia "copiato" l'idea di Francesco...
RispondiEliminachi ha criticato il carteggio Francesco-Scalfari, per coerenza, dovrebbe criticare anche quello Benedetto-Odifreddi. io sono tra quelli. un papa non deve abbassarsi a dialogare con certi individui.
RispondiEliminaNon sono d'accordo sullo scopiazzamento,lo stile di Ratzinger è inimitabile,per profondità di pensiero,conoscenza,cultura e classe innata nell'esposizione altamente accademica delle tesi da confutare,poi l'elegante nonchalance con cui di fatto 'stronca'il libro di odifredddi,mi pregio dirlo,è unica ed inarrivabile....vorrei avere a disposizione il testo intero,perchè va meditato e riletto e riletto ancora,ma,mi sia concesso,quando herr Professor scende in campo,non ce n'è per nessuno....intelligenti pauca.Grazie ancora,Raffy,non mollare.GR2
RispondiEliminauno telefona, l'altro scrive..che momento si sta vivendo ragazzi!Che Papi! Per quanto mi riguarda, applausi
RispondiElimina2 ottimi servizi tg rai2(molto meglio)e tg rai1,che è di valli,quindi scivola via quasi subito sul messaggio di PF,ma almeno se n'è parlato,c'era anche un odifreddi emozionato,il che è tutto dire....alla prossima,e che il silenzio di Ratzinger che rimbomba comunque in tutto il web,cessi,che Dio solo sa se c'è bisogno delle sue parole...Lupus et agnus
RispondiEliminaChi volesse far passare l'idea della scopiazzatura farebbe una figuraccia barbina. Questa lettera di risposta a al libro di Odifreddi di due anni fa, sino ad oggi inedita, è precedente a quella di Bergoglio a Scalfari e lo stile è, senza ombra di dubbio, di Ratzinger. Quello che io trovano criticabile del carteggio Bergoglio-Scalfari era a) l'opportunità di rispondere a chi sino al giorno prima aveva sputato sul predecessore b) l'eccessiva "cortesia" e "condiscendenza" reciproca che tendeva a celare le differenze. Qui il confronto è senza sconti, il linguaggio usato pure e, per questo, molto stimolante e godibile.
RispondiEliminaAlessia
è semplicemente incomparabile. sono davvero felice di aver potuto leggere queste sue parole.
RispondiEliminadaria
La UAAR, di cui Odifreddi è presidente onorario, è deliziata da questo confronto fra Papi, fondatori e matematici. Mai mi era capitato di leggere toni tanto positivi sui quei lidi. Sin che dura ...
RispondiEliminahttp://www.uaar.it/news/2013/09/24/ratzinger-risponde-odifreddi/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=ratzinger-risponde-odifreddi
Alessia
Voglio i particolari. Voglio una trasmissione televisiva dove odifreddi racconti per filo e per segno: 1) chi ha contattato per inviare il libri a Benedetto 2) quando e come ha ricevuto il plico 3) quando precisamente ha parlato della lettera alla redazione di repubblica e a chi si è rivolto.
RispondiEliminaNon mi stupirei se, quando si è saputo che Benedetto aveva risposto a Odifreddi, qualcuno nella Santa Sede avesse pensato di batterlo sul tempo...
RispondiEliminaIn ogni caso è provvidenziale questo duplice scambio epistolare, perchè mette chiaramente in luce due concezioni diversissime del DIALOGO...
Quello di Benedetto si rifà chiaramente al concetto della filosofia classica platonica e aristotelica, si fonda sulla logica, vale a dire sul LOGOS (che per Benedetto ha anche un Nome, e ha come fine la ricerca della Verità.
Quello di Francesco sembra rifarsi al concetto illuminista moderno (o a Gorgia e ai Sofisti se vogliamo trovare una radice nel mondo classico), si fonda sui LOGOI (parole, discorsi, opinioni) e ha come fine la ricerca di un accordo compromissiorio.
Per maggiore chiarezza, riporto qui quanto avevo scritto al proposito sul Blog di Mic dopo la lettera di Francesco a Scalfari:
"...Dei LOGOI che devono sostituire il LOGOS ne parlava la Arendt (intellettuale liberal-radicale ebrea che fu amante del nazista Heidegger) tessendo l'elogio dell'illuminista Lessing, in favore di "un pensiero completamente libero, che non utilizza come sostegno né la storia, né il rigore logico", vale a dire "una presa di partito per il mondo" che può "spingersi fino al punto di sacrificare il principio di non contraddizione".
Diceva Lessing: "Non ho il dovere di risolvere le difficoltà che creo. Le mie idee possono anche essere sempre un po' sconnesse, o sembrare anche contraddirsi: conta solo che siano idee in cui i lettori possano trovare materia per pensare da sè".
Dice ancora la Arendt di lui: "Considerava la tirannia di doloro che cercano di dominare il pensiero con il ragionamento...molto più pericolosa dell'ortodossia per la libertà... invece di affermare la sua identità nella storia con un sistema perfettamente coerente, non fece altro, come sapeva bene, che seminare nel mondo fermenta cognitionis.."
Perchè più mi rileggo "L'umanità in tempi bui" della Arendt, da cui ho tratto le citazioni, e più mi pare che questo Papa gesuita rappresenti perfettamente la proiezione di questo illuminismo relativista?
Di fatto questo Papa sembra far propria l'antinomia lessinghiana tra verità e umanità, ove per umanità si intende la "filantropia, questa umanità che si realizza nel dialogo dell'amicizia", "comprenendo e giudicando ogni cosa in base alla sua posizione nel mondo in un momento dato" (il protorelativista Gorgia parlava di "Etica della situazione"), una visione in cui la saggezza consiste "unicamente nell'essere disposto a sacrificare la verità all'amicizia" e in cui "la verità se esistesse, potrebbe essere sacrificata all'umanità senza esitazione, alla possibilità dell'amicizia e del dialogo tra gli uomini"...
Però questo è umanitarismo massonico non cattolicesimo.
Vale la pena di rileggersi tutti gli scritti profetici di Benedetto XVI sulla dittatura del relativismo e anche "Memoria e Identità" di Giovanni Paolo II."
A mio avviso nei due scambi epistolari queste due impostazioni sono evidentissime.
Ma l'impostazione del pensiero filosofico e del concetto di "dialogo" con il mondo, ha poi delle ricadute molto nette nella prassi..
Per esempio io scorgo questa diversità di relazionarsi al mondo e alla verità, nelle diverse parole, nei diversi toni e nelle scelte opposte (dire o non dire che le vittime sono Cristiani, rivolgere appelli alle autorità o non farlo) utilizzate da Benedetto e da Francesco davanti agli attentati ai Cristiani...
Il messaggio di pace è comune, ma nel caso di Francesco sembra che la verità venga mutilata in ossequio al politicamente corretto.
anonimo delle 11:36, forse dici bene, un papa non deve abbassarsi a dialogare con certi individui. Però il problema è di Bergoglio, a questo punto, visto che lui è il Papa della Chiesa Cattolica, Ratzinger è "quello di prima".
RispondiElimina@anonimo delle 11.36
RispondiEliminaIl carteggio Francesco-Scalfari in me personalmente aveva suscitato perplessità non per il carteggio in se ma per l'interpretazione che ne era scaturita. Al contrario di lei penso che i papi oggi debbano dialogare, non possano più chiudersi sul trono nel palazzo come in passato, ma credo che questo debba avvenire senza inchini e compiacenze o alla ricerca del compromesso che metta d'accordo I dialoganti. Scalfari è ancora convinto della novità e della discontinuità rispetto ai suoi predecessori presenti nell'essenza della lettera di papa Francesco. Odifreddi ha portato a casa solo il risultato della risposta, ma le distanze tra lui e Benedetto sono rimaste immutate.
Odifreddi è insopportabile, ha insultato un po' tutti i cristiani nella sua carriera, ci ha dato anche dei cretini in un suo libro, ma non ha mai scelto così meticolosamente un unico Papa contro cui accanirsi con tono sprezzante come Scalfari con Benedetto. Per questo, quando uscì la corrispondenza tra i due, la cosa che non mi è piaciuta è che questo onore fosse stato riservato a Scalfari e la discussione si fosse conclusa secondo la percezione di molti, mai smentita peraltro, a tarallucci e vino
Sono forse una delle poche che aveva letto il libro di Odifreddi, passatomi da passante, non c'è nessun avvicinamento tra i due grazie a questo scambio, solo disputa, come probabilmente ce n'erano tante ai tempi di San Paolo. E come fece notare spesso passante mi ero sempre meravigliata dell'esclusione di quelli come Odifreddi dal cortile dei gentili, nella realtà più spesso rappresentato da Ravasi come un salotto fra amici atei e clericali dissidenti
Dirò la verità questa lettera mi ha spiazzato molto più dell'altra. Bergoglio e Scalfari come capacità intellettuali non sono diversi, amo papa Francesco ma è evidentemente una persona "normale". Tra Ratzinger e Odifreddi (ma anche Scalfari) ci sono cubiti e cubiti di distanza e, pur comprendendo lo zelo pastorale, mi sarebbe piaciuto che si fosse tenuto lontano da uno come Odifreddi...qui mi autocensuro perché se dicessi quello che penso di Odifreddi sarei troppo pesante, ma ovviamente Benedetto ad imitazione di Gesù ama anche un @*!! come Odifreddi, e devo ancora una volta cercare di imparare.
RispondiEliminaAnche a me sarebbe piaciuto che Francesco si tenesse alla larga da uno come Scalfari, che ha finito per usare il concetto di coscienza cristiana a suo modo, col risultato che nel sentire comune generale alla fine lui e il Papa la penserebbero allo stesso modo. Al bar dicono che non essendo arrivata smentita, le cose stanno proprio così.
RispondiEliminaE poi, ti pareva che Benedetto non sbagliava ancora. Riesce a sbagliare anche quando fa le cose che fa Francesco
Perche' non e' Francesco...come avrebbe detto Battisti (al femminile).
RispondiElimina:-)
R.
Gemma, scusa, lo so per te sono segnato, perché ho detto che amo Papa Francesco e nel tuo assurdo modo di amare Benedetto per questo mi consideri un nemico del Papa emerito. Io ho più volte spiegato in questo blog che viviamo nell'epoca d'oro del papato, nella mia vita ho avuto una grande grazia, i papi sono stati Paolo VI, GPI, GPII, BXVI e, per primi mesi di Francesco, posso dire che la grazia continua. Ma soprattutto se io chiudo una frase affermando che devo imparare da una persona, come puoi dedurne che io consideri quello che ha fatto quella persona uno sbaglio? non sono così egocentrico da considerare le cose che non mi piacciono sbagli degli altri, ma specie nel caso di un Maestro come Benedetto, cose che devo imparare.
RispondiEliminaPerdonami fileno. Vorrei ricordarti che Benedetto/Ratzinger ha avuto modo di confrontarsi pure con flores d'arcais, un altro grandissimo'@!!!. Benedetto non ha problemi a confrontarsi con nessuno. Sono gli altri ad avere problemi a confrontarsi con lui. Ed è questo ciò che mi fa andare in bestia. Hai un uomo di Dio disposto a comunicare la propria sapienza e passione e in cambio ad ascoltare senza pregiudizi il punto di vista, conoscenza e coscienza del suo interlocutore, chiunque esso sia, e in cambio lo ricambi con sputi e insulti. E' INTOLLERABILE!!!!
RispondiElimina.. non mi pare che Fileno si sia espresso contro PB !...io credo che i due papi vadano abbastanza d'accordo e che semplicemente si siano "confrontati" poiché è strano che le 2 risposte siano arrivate in un arco di tempo così ristretto. Io non ho voglia di contrapporre le capacità dei due (papi), non mi va! ! certamente la risposta di PB è stratosferica...lascia niente all'interpretazione e questo mi rassicura e dà un appiglio razionale al mio cervello piccolo piccolo ..che è sempre alla ricerca di risposte ai suoi dubbi. Io non ho purtroppo le vostre certezze ..la mia fede spesso traballa davanti alla ragione che vuole prevalere, solo Ratzinger è in grado di tranquillizzarmi. Paradossalmente però le "debolezze", le incongruità, l'incapacità di PF , lo sforzo, forse vano, di voler attirare, scegliendo una via comoda, le persone a Cristo ; non mi lasciano indifferente...
RispondiElimina"segnato", "assurdo", ma su, Fileno, non puoi reggere un po' di confronto sugli argomenti, devi per forza passare all'attacco personale nei confronti di chi ha un affetto per Benedetto?
RispondiElimina
RispondiEliminaPiergiorgio Odifreddi 24 settembre 2013 alle 16:06
caro cabellen,
a dire il vero, è me, che hanno fatto sospirare. prima, nell’attesa del permesso di rendere pubblica la lettera, e poi, nell’attesa che fosse pubblicata. e poiché doveva uscire da un giorno all’altro, aspettavo ad aprire un nuovo thread. ma comunque non è stato tempo sprecato, visto che abbiamo battuto tutti i record di risposte, almeno per questo sito…
Nel blog odifreddi, segnalo questa risposta del tipo ad un suo lettore. Scusate non vi sembra strano che su un giornale hanno a disposizione la possibilità di pubblicare di fatto un saggio di Benedetto, in risposta alla lettera di uno che scrive per loro, e la rimandano in continuazione ??? Ma non vi sembra alquanto strano!!!!!!
Quando non conosco qualcuno non mi addentro nel giudicare l'assurdo modo di amare di qualcuno. Non sappiamo manco chi siamo, lasciamo perdere la psicanalisi sui mostri modi di amare. Il problema per quanto mi riguarda non è Francesco, ma Scalfari e il suo modo assurdo di diprezzare Ratzinger, criticare anche se in modo piu soft chi lo ha preceduto, e fino a poco tempo fa la Chiesa intera, e ciò che è uscito da quel dialogo, con cui mi capita di confrontarmi tutti i giorni. Grazie a quel dialogo, gente come Odifreddi ora ogni giorno pretende di insegnarci gongolante cosa intende il Papa per coscienza e cosa deve essere il cristianesimo. Dovrei dire che questo mi fa piacere? Che ne sono contenta? Mi spiace, non so mentire. Mi pare che proprio lei ieri abbia scritto che da quando ha capito che Ferrara non è in sintonia con Francesco le piace di più, senza amare Ferrara, potrò dire che da quando Francesco appare in sintonia con Scalfari ci sono rimasta molto male? Dire questo non mi pare sia assurdo modo di amare chi lo precedeva, ma un ragionare sugli eventi e su questo altrettanto assurdo impazzìmento generale che non comprendo e al quale, mi spiace, non mi adeguo. Che poi possa aver mal compreso ciò che lei da un livello piu alto di me voleva dire, può starci , ma questo non giustifica il giudicare il mio modo di amare qualcuno.
RispondiEliminaHo detto senza offendere nessuno quello che avevo nel cuore, dalle critiche ricevute, specie da Carmelina che qualifica le mie parole come sputi e insulti (!?), ho capito che molti non hanno letto il mio primo intervento, che quindi invito a leggere.
RispondiEliminacaro numeroka,
RispondiEliminano, ratzinger cita un’opera in quattro volumi su gesù. anche se quella su paolo l’ho vista tradotta, mi sembra addirittura in italiano, e dunque forse è più popolare, o di maggior successo. o, più semplicemente, più corta…
sull’essere entrato nei libri di “storia della chiesa”, le interesserà sapere che è stata la prima reazione di mancuso, quando gli ho fatto vedere la lettera tempo fa…
('Sta lettera vagava nella redazione di repubblica da settimane)
caro tommaso.croce,
si, l’onore delle armi. anche perché un “alto prelato” mi ha raccontato che ad agosto era andato a trovare ratzinger, dopo aver accompagnato bergoglio nel suo viaggio in brasile. e dopo aver parlato di varie cose, gli ha fatto la domanda di prammatica: “e ora che cosa sta facendo?”. e mi ha confessato che è rimasto di stucco, quando la risposta è stata: “sto rispondendo a odifreddi”…
Ogni commento ormai ovunque si apre con amo Francesco, Francesco è grande, Francesco è fantastico, è santo, ho letto pure Francesco è bello, e proprio lei Fileno si immagina segnato per aver detto quello che si sente ovunque?
RispondiElimina@marika
RispondiEliminaPersonalmente non ho certezze granitiche, e non ho giudicato in alcun modo i contenuti delle lettere, entrambe troppo alte per me, ma ho espresso la mia opinione sui destinatari e sulle conseguenze che mi pare di aver percepito. Dispiace che ogni volta che si esprime un'opinione si prenda come spunto per la costituzione di tifoserie a difesa di Francesco o di Benedetto, nessuno dice a nessuno che non deve amare Francesco. Ama e fa' cio che vuoi.
Ho sempre più netta la sensazione che questo posto distante dal coro principale, nonostante cosi piccolo, rechi fastidio,per quanto mi riguarda ho una mia vita molto normale alla quale posso tornare a tempo pieno in qualunque momento.
Una ulteriore "prova" della storicità di Gesù di Nazaret è il suo genio come è narrato dai Vangeli. Perché aveva un’intelligenza simile nel metodo a quella di Leonardo da Vinci e Michelangelo Buonarroti, che stupidi non erano. Come dimostra Ravecca Massimo nel suo ebook: Tre uomini un volto: Gesù, Leonardo e Michelangelo. Un intelligenza che si esplicava in processi ricorsivi, giochi di specchi. Nella parabola di Lazzaro e il ricco epulone, Lazzaro resuscita, poi resuscita l'amico Lazzaro, e come profetizzato nella parabola, Gesù non viene creduto, ma anzi condannato a morte. Dopodiché resuscita Lui, è attualmente non molti gli credono... Un intelligenza nel metodo comune a tutti i principali geni della storia che non poteva essere invenzione di qualche evangelista. A prescindere da molte altre considerazioni, questa è una prova indiretta ulteriore dalla storicità di Gesù di Nazaret. Saluti
RispondiEliminaFileno, temo che tu abbia compreso male le mie parole. Se avessi voluto insultarti, sarei stata diretta. Quando parlo di sputi e insulti sto parlando di tutte quelle persone che hanno voluto vedere e continuano a vedere Benedetto come un despota orgoglioso e chiuso in se stesso. Era un modo per dirti che non riesco a capire la tua meraviglia: possibile che non hai ancora compreso che Benedetto è' un uomo totalmente libero da sovrastrutture e convenzioni???? Se proprio devi offenderti, almeno fallo per il motivo giusto.
RispondiEliminaPensa te quanto tempo è che si sapeva negli ambienti vaticani e di repubblica che Ratzinger stava rispondendo ad Odifreddi....
RispondiEliminaGesù quando parlava con qualcuno non stava a pensare se era troppo alto o basso per lui, simpatico o antipatico, devoto o no, di destra o di sinistra. Circolano strane concezioni in giro per cui di mattina si discetta di misericordia, poi di pomeriggio con alcuni ci si mescola o si parla, con altri no, alcuni li si giudica dal pulpito e la sera si capisce che la misericordia la si è usata solo con se stessi. Se aspettiamo di trovare quelli di pari livello, simpatia o schieramento politico per parlare, parliamo da soli che è meglio. C'è troppa confusione in giro, questa lettera resterà a memoria chiarificatrice
RispondiEliminaScusate l'OT (ma solo in parte, è in gioco uno degli atti più importanti del pontificato di Benedetto):
RispondiEliminanoto che sui blogs amici si parla pochissimo del pellegrinaggio a Roma di fine ottobre "Una cum Papa nostro".
Credo invece che in un momento come questo sarebbe molto importante promuovere una partecipazione al pellegrinaggio la più ampia possibile.
Mettendo da parte le perplessità e i distinguo, che pure sono legittimi, in particolare sul ruolo dei 'Coordinamenti', ritengo che sia necessario che questa volta a San Pietro si presenti una massa di persone, quantitativamente e qualitativamente qualificata, con molti giovani e molti sacerdoti, con molti religiosi, e con tante famiglie, in modo che l'idea probabilmente falsata che il S. padre ha dei 'tradizionalisti' possa uscirne ridimensionata. Credo che qul giorno si possa giuocare un momento importante di quello che avverrà in futuro alla Messa VO e al Summorum Pontificum, e quindi a buona parte della magistrale eredità lituirgica lasciataci dal nostro amato Papa emerito
Verrebbe da pensare che la tempistica e tutto l'ambaradam creato dalle affinità elettive di Scalfari con Papa Francesco, siano stati motivati anche dallo scopo di annacquare la lettera di Papa Benedetto al povero Odifreddi che, prima di laurearsi in matematica, era geometra e non è onnisciente e onnipotente come l'exguffino Fondatore.Eufemia
RispondiEliminal'abbiamo pensato in tanti eufemia, ma perchè si ostinano tutti a pubblicare su repubblica? peggio per odifreddi, pessima scelta, un arguto furbacchione come lui dovrebbe saperlo che il più bello del reame è il fondatore
RispondiEliminacarmelina:
RispondiEliminaVoglio i particolari. Voglio una trasmissione televisiva dove odifreddi racconti per filo e per segno: 1) chi ha contattato per inviare il libri a Benedetto 2) quando e come ha ricevuto il plico 3) quando precisamente ha parlato della lettera alla redazione di repubblica e a chi si è rivolto.
Carmelina ... ieri sera Odifreddi ha raccontato come ha ricevuto il plico con la lettera di PB...e tutti i particolari in una trasmissione televisiva...che tu abbia doti di veggente?
Che ci vuoi fare marika!!!! Parafrasando il famoso detto andando con lo zoppo si impara a zoppicare, ne potremmo ricavare un principio direttamente proporzionale in senso positivo: andando con un profetico pontefice emerito dottore della chiesa, si impara a preconizzare (nel proprio piccolo... Ma proprio piccolo)..
RispondiEliminaNon gli va poi così male. Ripubblicherà il suo libro con la risposta di Papa Benedetto che, editorialemente parlando, tira parecchio anche se il mercato è invaso dalle sviolinate al suo successore.
RispondiEliminaAlessia
Comunque sempre meglio Odifreddi dei Melloni (che magari escono bianchi e non sai con chi pigliartela). Eufemia
RispondiElimina