lunedì 23 settembre 2013

Benedetto XVI, la misericordia e la memoria cortissima dei mass media

Cari amici, ritengo doveroso scrivere questo post affinché possa restare "a futura memoria" come esempio di memoria selettiva dei mass media e della stessa chiesa. Qui non si tratta di volere dimostrare a tutti i costi una continuità fra Pontificati (non è nelle mie intenzioni almeno), ma di restituire luce alla verità facendola emergere dalle ombre che persone più o meno interessate vorrebbero mettere di fronte ai nostri occhi.
Innanzitutto ringrazio Gemma per il grande lavoro fatto nei giorni scorsi alla ricerca di documenti utilissimi e che non dovrebbero finire nel dimenticatoio.
Parliamo, quindi, del concetto di misericordia.
Quanto e' bella questa parola, quanto e' importante! Quanto puo' essere, pero', anche "vuota" se non si spiega bene che la misericordia di Dio non puo' mai essere a buon prezzo perche' e' costata il sangue di Cristo.
Detto questo, occorre gridare a gran voce che la chiesa non ha iniziato a parlare di misericordia il 13 marzo 2013. Anche prima i Papi hanno usato e spiegato il significato di questo straordinario vocabolo anche se tutti, dai mezzi di comunicazione alla stessa chiesa, hanno preferito evidenziare altri termini, altri concetti, altri ragionamenti. Vedremo come anche i media cattolici non si sono sottratti a questo gioco.
Ma rileggiamo qualche documento.

Anche Benedetto XVI e Giovanni Paolo II parlavano di misericordia verso le donne che avevano abortito.

Dall'udienza ai partecipanti all'Assemblea della Pontificia Accademia per la Vita (26 febbraio 2011):

.....È necessario che la società tutta si ponga a difesa del diritto alla vita del concepito e del vero bene della donna, che mai, in nessuna circostanza, potrà trovare realizzazione nella scelta dell’aborto. Parimenti sarà necessario - come indicato dai vostri lavori - non far mancare gli aiuti necessari alle donne che, avendo purtroppo già fatto ricorso all’aborto, ne stanno ora sperimentando tutto il dramma morale ed esistenziale. Molteplici sono le iniziative, a livello diocesano o da parte di singoli enti di volontariato, che offrono sostegno psicologico e spirituale, per un recupero umano pieno. La solidarietà della comunità cristiana non può rinunciare a questo tipo di corresponsabilità.
Vorrei richiamare a tale proposito l’invito rivolto dal Venerabile Giovanni Paolo II alle donne che hanno fatto ricorso all’aborto: "La Chiesa sa quanti condizionamenti possono aver influito sulla vostra decisione, e non dubita che in molti casi s’è trattato d’una decisione sofferta, forse drammatica. Probabilmente la ferita nel vostro animo non s’è ancor rimarginata. In realtà, quanto è avvenuto è stato e rimane profondamente ingiusto.
Non lasciatevi prendere, però, dallo scoraggiamento e non abbandonate la speranza. Sappiate comprendere, piuttosto, ciò che si è verificato e interpretatelo nella sua verità. Se ancora non l’avete fatto, apritevi con umiltà e fiducia al pentimento: il Padre di ogni misericordia vi aspetta per offrirvi il suo perdono e la sua pace nel sacramento della Riconciliazione. Allo stesso Padre e alla sua misericordia potete affidare con speranza il vostro bambino. Aiutate dal consiglio e dalla vicinanza di persone amiche e competenti, potrete essere con la vostra sofferta testimonianza tra i più eloquenti difensori del diritto di tutti alla vita
" (Enc. Evangelium vitae, 99).


http://magisterobenedettoxvi.blogspot.it/2011/02/il-papa-nella-coscienza-morale-dio.html 

A proposito di questa udienza è da segnalare il singolare atteggiamento anche dei media cattolici. Ecco come viene riassunto il discorso di Benedetto XVI:





Nessun cenno alla misericordia verso le donne che hanno abortito. Si punta invece l'accento sulla condanna dell'aborto. Non e' strano? 
Raccontando Francesco, la misericordia per il peccatore viene sempre messa al primo posto o fa addirittura il titolo (la condanna del peccato finisce invece occultata), con Benedetto valeva il contrario: contava solo la condanna, mai la misericordia. E in questo caso non parliamo dei media "laici".

Ed ecco come titolava il Corriere della sera in occasione della Gmg di Madrid del 2011: "Indulgenza per le donne e i medici dell'interruzione di gravidanza". Madrid, la Chiesa concede il perdono per gli aborti.

"...confessori con un' autorità eccezionale, autorizzati a concedere il perdono («se il rimorso è autentico e con una penitenza adeguata») anche alle donne che hanno abortito e ai medici che le hanno aiutate..."

http://archiviostorico.corriere.it/2011/agosto/15/Madrid_Chiesa_concede_perdono_per_co_8_110815020.shtml

E qui un bollettino della chiesa di Milano

http://www.chiesadimilano.it/polopoly_fs/1.70629.1360580522!/menu/standard/file/1002MI74_2.pdf

Si parla delle modalità dell'indulgenza plenaria concessa da Papa Benedetto per l'Anno della Fede (ormai caduto nel dimenticatoio) con riferimento anche alla confessione per le donne che hanno abortito e chiedono l'assoluzione. Altro punto: attenzione cordiale verso chi si è risposato.
Il bollettino porta la data del 10 febbraio 2013, il giorno precedente la rinuncia di Benedetto XVI.

Sempre a proposito del concetto di misericordia e della distinzione fra peccato e peccatore, dovremmo rileggere tutti il testo del bellissimo Angelus del 21 marzo 2010. Benedetto XVI ebbe a dire, fra l'altro: "Cari amici, impariamo dal Signore Gesù a non giudicare e a non condannare il prossimo. Impariamo ad essere intransigenti con il peccato – a partire dal nostro! – e indulgenti con le persone". Di seguito il video integrale.




E passiamo alla misericordia verso i divorziati risposati.

Dovremmo tutti rileggere il meraviglioso colloquio di Benedetto XVI con i parroci della diocesi di Aosta (25 luglio 2005). Da cardinale Joseph Ratzinger tento' di trovare una soluzione per alleviare la sofferenza di questi fedeli ma lascio' intendere di essere stato in qualche modo "frenato" dai "colleghi". Anche durante il Sinodo sull'Eucarestia del 2005 si parlo' di possibili aperture del Papa ma furono gli stessi vescovi a ribadire il divieto di accostarsi all'Eucarestia da parte dei divorziati risposati.
Di misericordia per questi fedeli Benedetto XVI parlò anche rispondendo a Milano ad una domanda in occasione della Veglia per l'Incontro Mondiale delle Famiglia (2 giugno 2012). 
Clicca qui per leggere il testo e vedere la registrazione. 
La stessa Esortazione "Sacramentum Caritatis" fa piu' volte riferimento alla misericordia verso i fedeli che vivono questa condizione di sofferenza.

Come abbiamo visto, la misericordia verso i peccatori non e' spuntata come un fungo il 13 marzo 2013 ma affonda le radici nell'intero Magistero dei Papi.
Certo! Fa comodo presentare Benedetto XVI come il "cattivo" e Francesco come il "buono" ma le persone che usano la testa dovrebbero porre fine a questo giochetto che fa del male a tutti.
Da marzo ad oggi e' sicuramente cambiata la percezione a proposito della chiesa e dei suoi insegnamenti.
Prima la chiesa era matrigna, brutta ed arcigna, oggi e' madre, bella e misericordiosa.
E' bastato davvero poco per convincere i media a dimenticare tutto cio' che e' stato riversato su Benedetto XVI in otto anni. 
Attenzione: io non sto dando ai media tutta la responsabilita'. Diciamo che, a mio avviso, c'e' un incastro perfetto, una comunione di intenti, fra la chiesa ed il mondo della comunicazione.
Ma forse e' giusto cosi'...chissa'! Non possiamo certo essere noi a giudicare cio' che e' giusto e cio' che e' sbagliato. Spero solo che in futuro nessun altro Papa debba patire la sofferenza di Benedetto XVI. A volte mi chiedo a che cosa sia servita la sua pena e, in fondo, anche la nostra.
Raffaella

16 commenti:

  1. "E' bastato davvero poco per convincere i media", scrivi Raffaella.
    E' bastato volerlo.
    Quando leggo che "è cambiata la percezione" anche da parte di padre Lombardi e altre candide osservazioni mi viene voglia di mandare rispettosamente a quel paese.
    Le stesse parole e gli stessi argomenti in un caso snobbati o addirittura nascosti e nell'altro enfatizzati la dicono lunga sull'ipocrisia di certi commenti e sono contenta di vedere che, almeno all'estero, qualcuno l'ha notato.
    La semplice verità è che si è giocato sporco e non solo in certe redazioni.

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  2. Allora dovremmo chiederci se sia servita la pena ed il sacrificio di Cristo....no,Raffaella nella mente per noi insondabile di Dio tutto ha una sua logica,niente va perduto,Lui conta una per una anche le lacrime versate e fatte versare,a me importa che BXVI sia sereno e in pace con la sua coscienza,il resto non mi tange,ho sofferto abbastanza,la mia rabbia è grande perchè impotente,ma resta la speranza,"in spe salvi facti sumus",facciamoci coraggio,A' da passà a'nuttata,però sarà lunga.Non smettete ,tu e Gemma ,di mandare i video e quant'altro,perchè noi non lo vogliamo dimenticare,perchè non si può.Grazie e scusa la lunghezza.GR2

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  3. ...mi sto scervellando per capire il perchè di questa "comunione" tra media e papa...quali atti concreti determinerà! ma non ci riesco, non riesco a capire ...

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  4. Come sempre, Raffaella, il tuo lavoro è imponente, documentatissimo e importante perchè rende un servizio alla verità La tua domanda circa il senso del sacrificio di Papa Benedetto credo si possa trovare nelle parole scritte da Lui nella meditazione della prima stazione della via crucis del 2005, testo ineguagliabile e sonvolgente, profetico e "scandaloso", coraggioso e consolante). Il nostro piccolo sacrificio, anche se il tuo è stato grande in termini di lavoro, è servito solo per non farlo sentire solo e spero che abbia sentito tutto il nostro affetto. Ecco il testo del card. Ratzinger:

    "...............Il Giudice del mondo, che un giorno ritornerà a giudicare tutti noi, sta lì, annientato, disonorato e inerme davanti al giudice terreno. Pilato non è un mostro di malvagità. Sa che questo condannato è innocente; cerca il modo di liberarlo. Ma il suo cuore è diviso. E alla fine fa prevalere sul diritto la sua posizione, se stesso. Anche gli uomini che urlano e chiedono la morte di Gesù non sono dei mostri di malvagità. Molti di loro, il giorno di Pentecoste, si sentiranno “trafiggere il cuore” (At 2, 37), quando Pietro dirà loro: “Gesù di Nazareth – uomo accreditato da Dio presso di voi – … voi l’avete inchiodato sulla croce per mano di empi…” (At 2, 22s). Ma in quel momento subiscono l’influenza della folla. Urlano perché urlano gli altri e come urlano gli altri. E così, la giustizia viene calpestata per vigliaccheria, per pusillanimità, per paura del diktat della mentalità dominante. La sottile voce della coscienza viene soffocata dalle urla della folla. L’indecisione, il rispetto umano conferiscono forza al male.

    PREGHIERA

    Signore, sei stato condannato a morte perché la paura dello sguardo altrui ha soffocato la voce della coscienza. Accade sempre così, lungo tutta la storia, che degli innocenti vengano maltrattati, condannati e uccisi. Quante volte abbiamo, anche noi, preferito il successo alla verità, la nostra reputazione alla giustizia. Dona forza, nella nostra vita, alla sottile voce della coscienza, alla tua voce. Guardami come hai guardato Pietro dopo il rinnegamento. Fa’ che il tuo sguardo penetri nelle nostre anime e indichi la direzione alla nostra vita. A coloro che il Venerdì santo hanno urlato contro di te, il giorno di Pentecoste hai donato la commozione del cuore e la conversione. E così hai dato speranza a tutti noi. Dona anche a noi, sempre di nuovo, la grazia della conversione.l'

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  5. Raffella condivido le tue perplessità soprattutto per quello che riguarda la parte cattolica media, sala stampa vaticana, consacrati etcc. a volte quando proprio non riesco a capire e anche le più fantasiose giustificazioni vengono meno mi dico che forse hanno capito l’errore fatto con Benedetto XVI il non averlo protetto mai e che quindi ora difendono a spada tratta questo papa a qualsiasi costo . In fin dei conti si impara dagli errori e con Benedetto ne sono stati fatti a bizzeffe e sentendosi in colpa cercano ora di rimediare come possono . Fin qui la parte razionale che si rifiuta di pensare che persone cattoliche facciano giochetti. Poi però interviene il cuore ed allora tutto cambia e ritornano i pensieri e i perché del tanto male fatto con costanza scientifica atto solo a far cedere quel santo uomo di papa Raztinger che ha osato toccare tre temi che purtroppo coinvolgono forti poteri anche nella chiesa; sesso, soldi, potere. Alla fine hanno vinto, il Papa ha ceduto e se ne andato forse ha ragione GR2 ora lui è sereno e in pace e noi dobbiamo farcene una ragione. Ma il cuore piange e ci si continua a chiedere come sarebbe ora se lui fosse ancora una presenza in mezzo a noi e potesse ancora parlare, chissà magari ci potrebbe dare una sua chiave di lettura su tutto quello che sta succedendo, quanto bisogno ci sarebbe di una sua guida. La confusione è tanta. Come sempre un grazie per il lavoro immenso che fai e per non cedere mai, un saluto Vighi

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  6. A parte che la Chiesa ha sempre - anche molto, moplto prima degli ultimi papi - distinto tra peccato e peccatore ed ha accolto i peccatori a braccia aperte, credo che qualcuno più in alto di noi dovrebbe ricordare a Francesco che se la misericordia è infinita è infinita anche la giustizia.
    Il messaggio che si vuol far passare è che atei, peccatori non pentiti son destinati alla salvezza. Una Chiesa molto, troppo rassicurante che causerà la rovina di tante anime.

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  7. Innazitutto cara Raffaella, ancora una volta grazie per il tuo fedele e costante impegno al servizio della verità, quella verità così calpestata e tradita dai media, cattolici e laici, e anche dalla gerarchia della Chiesa troppo felice di approfittare del vento di simpatia che accompagna i passi di papa Bergoglio, e poco importa se vengono usati quelli che sono ormai diventati dei clichés triti e ritriti.
    E la gerarchia e i media non hanno perso la memoria, inventano, travestono, mentono, tacciono, sanno di farlo e perchè lo fanno.
    Disegnano una nuova chiesa , tutta linda, aperta e misericordiosa, come se Bergoglio con la sua bacchetta magica avesse fatto sparire tutti i problemi della Chiesa, quei problemi che occupavano le loro pagine, come se prima tutto fosse cupo, irrespirabile e pesante, con dei confessori che ricattavano i fedeli (letto su vatican insider), con i sacerdoti che distribuivano bastonate e sbattevano le porte in faccia ai poveri e agli ultimi ( di fatto lo facevano,e lo fanno, ma a dei cattolici ben precisi...), come se durante otto anni avessimo avuto un Papa troppo intellettuale (!), lontano, rigido, intransigente, senza pietà, insensibile ai lontani e alle nostre ferite, che mai parlava di misericordia, che mai si rivolgeva ai piccoli, ai lontani agli ultimi, che mai accarezzava i bimbi e i malati, insomma una caricatura stomachevole tanto è menzognera.
    Noi lo sappiamo, loro lo sanno ma se ne infischiano, altri sono gli interessi in gioco, chiare le aspettative.
    Quel che mi consola è che non siamo i soli e le sole su questo blog, e in Italia, a renderci conto delle derive assurde e demenziali dei media, non tutti i cattolici son d`accordo di mandare il cervello e la memoria in vacanza.

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  8. Carissimi amici, anch'io ringrazio la BRAVISSIMA RAFFAELLA E , ANCHE, GEMMA per l'immane lavoro che stanno svolgendo! Purtroppo, io sono troppo "ignorante" in materia di blog, link ecc! Se fossi capace, le aiuterei, con tutto il materiale che ho...Comunque, proprio oggi , rileggevo i MAGNIFICI interventi fatti dal NOSTRO AMATISSIMO E RIMPIANTISSIMO Papa Benedetto nel suo viaggio a Parigi e a Lourdes, nel settembre 2008. Proprio a Parigi, con i Vescovi, il 14 settembre, ha parlato dell'accoglienza ai divorziati risposati; nell'omelia della Messa sulla spianata des Invalides, a Parigi, il 13, parlava della misericordia, della regola cristiana di NON condannare Mai il peccatore MA il peccato. Per non parlare di Lourdes. Anche là ha continuato a parlare di accoglienza, vicinanza, amore di Dio che ha mandato il Figlio NON per giudicare MA per salvare il mondo. E poi mi sono ormai STUFATA di rileggere tutti gli interventi fatti da Papa Benedetto su qualsiasi argomento e che ADESSO sono svaniti dalla memoria collettiva ( salvo CONSOLANTI ECCEZIONI!!! ), come bolle di sapone! Ma si potrebbe dire questo "slogan"- ampliando ciò che si diceva di GP II : " In qualsiasi luogo si vada, Giovanni Paolo c'è GIA' stato!- io aggiungo- Qualsiasi cosa ( inerente la fede, ragione, Chiesa ecc.) si dica, Benedetto XVI l'ha GIA' detta, e BENISSIMO!!!
    Ieri, un missionario che celebrava nella mia parrocchia, all'omelia ha detto, a proposito delle "eclatanti novità" che i media e tanta gente attribuisce alle parole di Papa Francesco : " Questa gente che dice - Che cose straordinarie insegna Papa Francesco sulla misericordia , amore , ecc.!- questa gente, dovrebbe tornare al catechismo con voi bambini! Queste cose NON le ha inventate P F , le ha insegnate 2000 anni fa un tale GESU' e la CHIESA le ha ripetute in tutto questo tempo! " .
    Penso che anche molti preti, adesso, comincino a "stufarsi" per tutte le lagne melense che circolano, perché , girando varie chiese , non li sento più citare " Papa Francesco ha detto...;come ha detto Papa Francesco..."
    In tarda mattinata ho seguito su Tele Padre Pio la Messa del card. Antonelli. Mi è piaciuto vedere che aveva - sopra la casula- la sua bella croce DORATA ; che all'Offertorio, ha ricevuto varie persone, anche famiglie , cordiale e sorridente ; che alla Comunione, ha distribuito LUI l'Ostia Santa a tanti fedeli...
    Mi fermo qui...Un caro abbraccio a tutti voi!
    LiciaS.Devota di BXVI

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  9. Buongiorno a tutti. Segnalo questo:
    http://www.repubblica.it/la-repubblica-delle-idee/societa/2013/09/24/news/lettera_ratzinger_a_odifreddi-67140416/?ref=HRER2-1

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  10. ma l'aborto non comporta la scomunica latae sententiae?

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  11. ma infatti, avevo letto l'enciclica di GP2 e anche i riferimenti di Benedetto. ma la "percezione" di tutto questo da parte dei fedeli era nettamente diversa rispetto a quella di oggi. in realtà Francesco non ha cambiato nulla nei fatti, ma è cambiato tutto a livello di "comunicazione". per inciso, ricordo che anche Wojtyla è stato moolto criticato anni fa per il suo libro Memoria e identità, nel quale c'erano alcuni passaggi su alcuni temi "scottanti" e in cui paragonava l'aborto all'olocausto. solo che allora il potere di Internet era praticamente inesistente, oggi ci sarebbe stato un putiferio enorme.

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  12. ok, abbiamo capito che quello che conta è la percezione. Allora visto che Francesco, come dici tu, rosalia, non ha cambiato nulla nella sostanza, però è l'unico Papa della storia che riesce a far percepire le cose come si deve, ci sarebbe da aspettarsi che da oggi tutti seguano la dottrina e la morale cattolica (che non è cambiata, giusto?), ma che tutti hanno finalmente recepito e percepito grazie a uno che la sa comunicare. Però, però... tu hai letto titoli che parlano di conversione e perdono dei peccati? Io ho visto l'ennesimo allisciamento a Bergoglio perché, come scrive il Corriere, "accetta il mondo così com'è". Secondo me il Corriere ha percepito male, ma, tu m'insegni, è la percezione che conta.

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  13. oltre alla "percezione" usiamo magari il ragionamento. Io dico che è meglio,
    perchè la percezione può anche essere, in generale, il risultato della manipolazione e del pensiero unico nei giornali.Vedo che è molto facile , in tutti gli ambiti, creare una precisa e voluta percezione. E se un giorno arrivasse un bel Manipolatore globale, è meglio per noi avere sviluppato una qualche forma di discernimento, otre la percezione.

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  14. Raffaella,
    Il tuo lavoro adesso e piu importante che mai. Non scoraggiarti. Noi su questo blog e pochi altri sappiamo la verita. Papa Benedetto e un profeta-e come ha detto il Maestro, il profeta non e mai accolto nella propria casa. Questo blog e eccezionale. Non esiste niente del simile negli USA. Continua vostro lavoro. Il Signore vi benedica.
    E

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  15. Carissimi,
    Grazie a questo blog vado qualche volta a Benoit e moi anche se il francese lo conosco poco. Beatrix ha un bellissimo video di BXVI che parla con la gente Roma in un udienza per loro e dice loro"Siete al cuore della Chiesa". Mi sono commossa tanto vedendo questo video e vedendo che cuore di padre e pastore ha quest' uomo. E poi arrabbiata che nessuno ( tranne qualche blog) ha mai notato questi interventi di Carita. Si BXVI era un pastore--un pastore tedesco che "ha l'odore della sua gregge". guardando che gentilezza e compassione con cui parla di una donna Roma anziana mi fa venire lacrime negli occhi. Ogni volta che lo rivedo o leggo qualcosa di lui, sono piu convinta che e un santo. Ho letto da Padre Schall, un professore americano ( anche gesuita) che nel futuro diranno che eravamo fortunati di vivere nel epocha di Benedict.
    E

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