Si ama non tanto la persona del Papa, ma il Papato, la funzione del Papa che agisce ed insegna come alter Christus. Io non lo amo coi sentimenti di Ferrara - che pure dimostra una lucida coerenza - ma con la devozione filiale di chi si attende d'esser confermato nella fede, giusta il comando a S. Pietro: e tu, convertito, conferma i tuoi fratelli. La funzione del papato è di governare la Chiesa, di ammaestrare tutte le genti, di aprire e chiuder le porte del Paradiso, presupposto della santificazione ricercata o respinta. Il Papa in quanto Papa, dev'esser amato e seguito quando le sue parole servono alla salvezza delle anime. In caso di istigazione al male, di esempi vergognosi, di ordini iniqui, o d'insegnamenti equivoci e pertanto perniciosi, lo si può, anzi si deve, riprenderlo, non si deve obbedirgli, restando ben fermi nella dottrina trasmessaci ininterrottamente
Sono (più o meno) d'accordo con l'articolo, anche se non userei la parola 'combattere', perché si combatte solo i nemici, e il Papa comunque non è un nemico. Il dire le cose che non vanno è un segno d'amore, molto più del fare i cortigiani o i buoni cagnolini obbedienti. Posso dire che amo il Papa alla follia e prego per lui (anzi, ormai prego quasi solo per lui), contemporaneamente aggiungo che sono deluso da lui - sabato e domenica scorsi sono stato in Piazza San Pietro, ma posso dire che l'entusiasmo era metà di quello che provavo ai tempi di Giovanni paolo II e di Benedetto XVI.
Cara Raffaella, cari amici. Voglio condividere con voi la grande soddisfazione- e gioia- che ho provato leggendo un opuscolo , con la trascrizione di una conferenza tenuta recentemente nel salone parrocchiale ,da un sacerdote amico del mio parroco, che insegna filosofia in un seminario nel Benin, in Africa, e che ora è a Brescia per un breve periodo di vacanza. Si tratta della presentazione e delle chiavi di lettura per capire l'enciclica Lumen Fidei. Io quella sera non avevo potuto partecipare ed ero curiosa di sapere che cosa avesse detto un "professore", esperto, su questo tema. Delle 16 pagine, una buona metà è dedicata al "vero" autore, Joseph Ratzinger; si parla della sua storia di teologo, del suo pensiero, del suo grande magistero, dell'importanza del suo pontificato. Viene detto espressamente che l'opera è -tutta,praticamente- di Benedetto XVI ! Poi sono spiegati alcuni concetti espressi nell'enciclica, lo schema seguito, gli autori di riferimento ecc. FINALMENTE QUALCUNO HA IL CORAGGIO di dire apertamente come stanno le cose! Questo sacerdote fa presente che lo stesso Papa firmatario ha detto e poi scritto questa verità : la maggio parte del lavoro è di Papa Benedetto - e si vede- e Papa Francesco l'ha conclusa e firmata, mettendo alla terza persona i riferimenti che il predecessore aveva fatto a se stesso e alle sue iniziative. Dato che non avrò occasione di rivedere il bravo don Mario Neva, in partenza per la sua missione in Benin, gli ho scritto una lunga mail per ringraziarlo e manifestare il mio apprezzamento per la sua obiettività ( a differenza di tanti suoi confratelli...) Un caro saluto! LiciaS.Devota di BXVI
Direi che questa volta non ha tutti i torti. Nessuno di noi, credo, ha dimenticato certi articoli di ratzingeriani di ferro e la loro ambiguità. http://vaticaninsider.lastampa.it/inchieste-ed-interviste/dettaglio-articolo/articolo/ratzinger-29300/ Alessia
Direi che questa volta non ha tutti i torti. Nessuno di noi, credo, ha dimenticato certi articoli di ratzingeriani di ferro e la loro ambiguità. http://vaticaninsider.lastampa.it/inchieste-ed-interviste/dettaglio-articolo/articolo/ratzinger-29300/ Alessia
Ma se Ferrara fu il primo a criticare Ratzinger perché troppo 'penitenziale' al tempo dello scandalo della pedofilia! Fu il primo a chiederne le dimissioni perché era sfuggito ai suoi schemi!
il discorso di Ferrara è un pararsi dalle accuse prossime venture di essere un malvagio avversario del Papa. L'altro articolo sui ratzingeriani mi lascia indifferente e irritata perchè col cavolo, scusate il francesismo, che credo ci sia preoccupazione a non travisare Ratzinger. Parlando in generale, non c'è stata per 8 anni questa preoccupazione, e continua a non esserci salvo se fa comodo per sancire l'ortodossia del Papa regnante. I ratzingeriani un tempo zelanti finiranno come i bergogliani zelanti e a volte sono le stesse persone.
Da un certo punto di vista fa sorridere che il Foglio alterni articoli ardentemente pro Bergoglio a quelli critici. Forse, appunto, per pararsi le terga da future accuse di essere dei cattivoni. Già, oggi lo sport in voga pare essere usare l'Emerito a mo di bollino di qualità per certificare il regnante. L'altro sport in voga usa la denigrazione del Predecessore per mostrare quanto tutto è più bello, buono, e profumato con il successore. Alessia
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Si ama non tanto la persona del Papa, ma il Papato, la funzione del Papa che agisce ed insegna come alter Christus.
RispondiEliminaIo non lo amo coi sentimenti di Ferrara - che pure dimostra una lucida coerenza - ma con la devozione filiale di chi si attende d'esser confermato nella fede, giusta il comando a S. Pietro: e tu, convertito, conferma i tuoi fratelli. La funzione del papato è di governare la Chiesa, di ammaestrare tutte le genti, di aprire e chiuder le porte del Paradiso, presupposto della santificazione ricercata o respinta. Il Papa in quanto Papa, dev'esser amato e seguito quando le sue parole servono alla salvezza delle anime. In caso di istigazione al male, di esempi vergognosi, di ordini iniqui, o d'insegnamenti equivoci e pertanto perniciosi, lo si può, anzi si deve, riprenderlo, non si deve obbedirgli, restando ben fermi nella dottrina trasmessaci ininterrottamente
Sono (più o meno) d'accordo con l'articolo, anche se non userei la parola 'combattere', perché si combatte solo i nemici, e il Papa comunque non è un nemico. Il dire le cose che non vanno è un segno d'amore, molto più del fare i cortigiani o i buoni cagnolini obbedienti.
RispondiEliminaPosso dire che amo il Papa alla follia e prego per lui (anzi, ormai prego quasi solo per lui), contemporaneamente aggiungo che sono deluso da lui - sabato e domenica scorsi sono stato in Piazza San Pietro, ma posso dire che l'entusiasmo era metà di quello che provavo ai tempi di Giovanni paolo II e di Benedetto XVI.
Tutti i Papi amano i bambini, in questo video ritroviamo la tenerezza di Benedetto XVI:
RispondiEliminahttp://www.gloria.tv/?media=303623
Cara Raffaella, cari amici. Voglio condividere con voi la grande soddisfazione- e gioia- che ho provato leggendo un opuscolo , con la trascrizione di una conferenza tenuta recentemente nel salone parrocchiale ,da un sacerdote amico del mio parroco, che insegna filosofia in un seminario nel Benin, in Africa, e che ora è a Brescia per un breve periodo di vacanza. Si tratta della presentazione e delle chiavi di lettura per capire l'enciclica Lumen Fidei. Io quella sera non avevo potuto partecipare ed ero curiosa di sapere che cosa avesse detto un "professore", esperto, su questo tema. Delle 16 pagine, una buona metà è dedicata al "vero" autore, Joseph Ratzinger; si parla della sua storia di teologo, del suo pensiero, del suo grande magistero, dell'importanza del suo pontificato. Viene detto espressamente che l'opera è -tutta,praticamente- di Benedetto XVI !
RispondiEliminaPoi sono spiegati alcuni concetti espressi nell'enciclica, lo schema seguito, gli autori di riferimento ecc.
FINALMENTE QUALCUNO HA IL CORAGGIO di dire apertamente come stanno le cose! Questo sacerdote fa presente che lo stesso Papa firmatario ha detto e poi scritto questa verità : la maggio parte del lavoro è di Papa Benedetto - e si vede- e Papa Francesco l'ha conclusa e firmata, mettendo alla terza persona i riferimenti che il predecessore aveva fatto a se stesso e alle sue iniziative. Dato che non avrò occasione di rivedere il bravo don Mario Neva, in partenza per la sua missione in Benin, gli ho scritto una lunga mail per ringraziarlo e manifestare il mio apprezzamento per la sua obiettività ( a differenza di tanti suoi confratelli...)
Un caro saluto!
LiciaS.Devota di BXVI
grazie Licia, davvero. E' bello ogni tanto leggere qualcosa di buono.
RispondiEliminaDirei che questa volta non ha tutti i torti. Nessuno di noi, credo, ha dimenticato certi articoli di ratzingeriani di ferro e la loro ambiguità.
RispondiEliminahttp://vaticaninsider.lastampa.it/inchieste-ed-interviste/dettaglio-articolo/articolo/ratzinger-29300/
Alessia
Direi che questa volta non ha tutti i torti. Nessuno di noi, credo, ha dimenticato certi articoli di ratzingeriani di ferro e la loro ambiguità.
RispondiEliminahttp://vaticaninsider.lastampa.it/inchieste-ed-interviste/dettaglio-articolo/articolo/ratzinger-29300/
Alessia
Ammetto di trovare un po' sconclusionato il discorsi di Ferrara e che il "combatterlo" non mi attrae punto.
RispondiEliminaAlessia
Ma se Ferrara fu il primo a criticare Ratzinger perché troppo 'penitenziale' al tempo dello scandalo della pedofilia! Fu il primo a chiederne le dimissioni perché era sfuggito ai suoi schemi!
RispondiEliminail discorso di Ferrara è un pararsi dalle accuse prossime venture di essere un malvagio avversario del Papa. L'altro articolo sui ratzingeriani mi lascia indifferente e irritata perchè col cavolo, scusate il francesismo, che credo ci sia preoccupazione a non travisare Ratzinger. Parlando in generale, non c'è stata per 8 anni questa preoccupazione, e continua a non esserci salvo se fa comodo per sancire l'ortodossia del Papa regnante.
RispondiEliminaI ratzingeriani un tempo zelanti finiranno come i bergogliani zelanti e a volte sono le stesse persone.
Da un certo punto di vista fa sorridere che il Foglio alterni articoli ardentemente pro Bergoglio a quelli critici. Forse, appunto, per pararsi le terga da future accuse di essere dei cattivoni.
RispondiEliminaGià, oggi lo sport in voga pare essere usare l'Emerito a mo di bollino di qualità per certificare il regnante. L'altro sport in voga usa la denigrazione del Predecessore per mostrare quanto tutto è più bello, buono, e profumato con il successore.
Alessia