Grazie al lavoro della nostra Gemma rivediamo questo stralcio tratto dall'intervista concessa da Benedetto XVI nell'agosto 2006 in vista del viaggio in Baviera del mese successivo.
Due cose colpiscono: la grande fiducia che traspare dal volto del Santo Padre, sereno e pieno di speranza per il futuro, e le parole di accoglienza e di affetto verso il prossimo. Mi dispiace molto che l'essenza di certi discorsi di Benedetto XVI non sia stata colta (i media hanno una grande e grave responsabilita' nella costruzione della leggenda nera) e che, piano piano, quella fiducia si sia affievolita non tanto in Benedetto XVI quanto in noi o, meglio, in me...
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Ho appena letto un articolo di Tornielli che non sa più che cosa trovare come" argomento" per screditare e-o ridicolizzare chi non condivide il suo stesso entusiasmo acritico per papa Bergoglio.
RispondiEliminaA quel vaticanista, che ho sempre stimato (a parte la sua poca simpatia e rispetto per i cattolici tradizionali) per il suo equilibrio nel commentare e riportare l`attualità di Benedetto XVI, vorrei semplicemente dire che quelli che lui definisce "ratzingeriani", che sono cattolici che hanno amato, seguito con attenzione il Magistero di Benedetto XVI, e che non lo dimenticano, sanno perfettamente tutto quel che descrive nel suo articolo!
Non siamo certo noi a imprigionare Benedetto XVI in clichés riduttori e talvolta anche sprezzanti, non siamo noi ad esprimerci come se il suo Pontificato fosse stato un cupo e pesante momento da dimenticare al più presto, non siamo noi ad usare parole che in modo nemmeno velato sono altrettanti apprezzamenti negativi nei suoi confronti.
Che Tornielli si guardi attorno, non ha bisogno di guardare lontano, che rivolga le sue critiche e lamentele ai suoi colleghi che stanno facendo di papa Bergoglio un eroe da fumetto che rende nuova e splendente ogni cosa.
Si sbaglia di bersaglio, sono altri che deve prendere di mira, sono altri che "riducono" Papa Ratzinger, sono altri che "schiacciano la ricchezza del suo magistero facendolo coincidere con certe gabbie ideologiche", sono altri che lo "rinchiudono in uno schema precostituito".
Ma Benedetto non era il Papa e la Chiesa dei NO!??? che rabbia, di fronte alla meschinità dei media e ai tanti, troppi cattolici che sempre conoscono e giudicano la Chiesa attraverso i giornaloni, nel bene e nel male.
RispondiEliminacomunque grazie per l'instancabile lavoro di chi riesce poi a proporci queste "chicche", che sempre ci scaldano il cuore, non come nostalgici, ma come cercatori della Verità. Maria Pia
ringrazio come sempre te e Gemma per tutta questa fatica ingrata di dover testimoniare l'ovvio, e cioè che la misericordia, l'umanità e la vicinanza alla sofferenza non sono arrivate al soglio di Pietro solo lo scorso 13 marzo.
RispondiEliminaI media hanno sì una grande e grave responsabilità, ma mai quanto i cattolici che (per usare le parole di Benedetto all'indomani della revoca della scomunica ai lefebvriani) avrebbero dovuto e potuto sapere meglio come stanno le cose.
Medievale:
RispondiEliminaci sono i cattolci come lei ed altri qui, che si documentano, leggono, studiano, cercano di vivere la loro Fede con intelligenza, oltre che amore. Ci sono i cattolci credenti, ma non praticanti, ed oramai ci sono, più numerosi di tutti, i praticanti non credenti, detti anche popolo bue, che si lasciano trasportare da una parte all'altra dalla TV, dai giornali, dalle riviste tipo Fanghiglia cattolica, da quel che dice l'ultimo sacrista della parrocchia, incapaci di ragionare non solo sulla Chiesa, ma sulla vita stessa, sempre pronti a saltar sul carro del vincitore, a sventolare l'ultima bandierina alla moda.
Avremmo dovuto stargli più vicino, fargli sentire di più la nostra voce, scrivere a destra e a manca, "far casino" tutte le volte che sentivamo la sua difficoltà, vedevamo com'era accusato e mal trattato, non aspettandoci che qualcuno, dal Vaticano, lo difendesse ed aiutasse. Lo hanno usato, e poi gettato via come uno straccio.
Rosa
Cosa pensi abbia fatto questo blog per otto anni, Rosa?
RispondiEliminaAlessia
Cara Luisa, mi hai letto nel pensiero! Dopo aver letto l'articolo di Tornielli , volevo scrivergli le stesse cose che hai detto tu, ma non sapevo dove scrivergli, soprattutto, a quest'ora...Comunque, tu hai colto proprio nel segno: quello che lui imputa ai così detti "ratzingeriani" ( io penso che si riferisca a certi "atei devoti" che avrebbero voluto fare del Papa un"giustiziere" secondo i loro gusti ; credo che non si riferisca ai "semplici " fedeli che amano il Papa emerito )quello che rinfaccia a loro, è speculare a quello che fanno i media - cattolici in primis- e tanti ecclesiastici di ogni ordine e grado. Questi, riducono Benedetto XVI all'accusatore della società NON per lamentarsi che Papa Francesco non fa altrettanto, MA per far credere che FINALMENTE il "cattivo e severo Papa" è stato sostituito dal "buono e comprensivo Francesco", che- lui sì- preferisce fare proposte positive!
RispondiEliminaRagazzi, inutile farci venire il sangue amaro, non possiamo far cambiare idea a chi non vuole...Intanto, qua e là, scopro che alcuni cominciano a "ritrovare la memoria" e, se vogliono approfondire la loro fede con qualcosa di "sostanzioso " , vanno a cercare RATZINGER!
Un caro saluto a tutti!
LiciaS.Devota di BXVI
Che dire preziosissima Gemma : GRAZIE !! Ho rivisto questo video piu' e piu' volte ! Mi fa bene all'anima ascoltarlo , meditare le sue parole .I suoi insegnamenti mi mantengono nella retta dottrina.
RispondiEliminaMi piace godere del suo delicato riso , del suo garbo ,
della sua indulgenza . I suoi modi , il suo rispetto mi parlano della tenerezza di Dio . Non ci ha mai imposto nulla , ci ha invitato ad usare la ragione . Mi piace parlare e parlare di lui . Grazie Gemma e Raffaella
Maura,
RispondiEliminaSono 100 percento d'accordo. Grazie tanto Gemma e Rafaella. Dio vi benedica perche in questo modo tante persone possono mantenere la loro fede. Con questo blog sono tangibili le parole di BXVI " Chi crede non e mai solo"
E
Ormai è tutto ribaltato, lo stato si occupa di vita, morte, coscienza e su questo legifera, il Papa della dea tangente e contro questa lancia anatemi che manco a dirlo piacciono tanto ai giornalisti alla Zucconi. Lo stato si occupa di etica della vita e il Papa di politica economica. Non solo, quei laici che ancora lottano per certi principi extra caritas, non solo vengono censurati, insultati, ma anche ridicolizzati da chi prende come pretesto per farlo la predicazione di Francesco. Sui social i laici cattolici battagliano per vita, matrimonio, le agenzie sulle parole del Papa vanno in tutt'altra direzione, è la realtà, e i milioni di neo followers sono espressione anche di questa realtà, solo mi chiedo perché ci si ostini a negarla e a dar dei visionari a quelli che la vivono sulla loro pelle tutti i giorni. Tra un pò di anni forse sarà dura spiegare che Cristo non è Che Guevara e che per essere un buon Papa o un santo non è necessario saper improvvisare anche le gag
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