Riceviamo e con grande piacere e gratitudine pubblichiamo:
Lev pubblica sesto volume Opera omnia Ratzinger, che riunisce la trilogia del “Gesù di Nazaret”
Città del Vaticano, 21 novembre 2013
Prosegue presso la Libreria Editrice Vaticana la pubblicazione dei volumi di Joseph Ratzinger inseriti nell’Opera omnia. Dopo il volume XI, “Teologia della liturgia” (2010), e il XII, “Annunciatori della Parola e Servitori della vostra gioia” (2013), esce il primo dei due tomi che compongono il sesto volume. S’intitola “Gesù di Nazaret – La figura e il Messaggio” e presenta riuniti i tre volumi su Gesù di Joseph Ratzinger-Benedetto XVI, apparsi nel 2007, nel 2011 e nel 2012, in “ultima edizione riveduta e corretta”. Il secondo tomo, in fase di traduzione, conterrà ulteriori contributi di Joseph Ratzinger sulla cristologia e avrà il sottotitolo “Scritti di cristologia”.
“Nell’assumere, nell’Opera omnia, i tre volumi su Gesù di Nazaret, pubblicati nel corso del pontificato di papa Benedetto XVI – annota nella Prefazione l’arcivescovo Gerhard Ludwig Müller, prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede e curatore dell’Opera omnia –, si vuole rendere omaggio a questa inesausta ricerca che ha guidato Joseph Ratzinger nella stesura del suo manoscritto. Da sessant’anni i vari temi della cristologia stanno al centro della sua attività e del suo insegnamento come professore universitario, come vescovo e come Papa”.
“L’ordine temporale adottato nel raccogliere e presentare i tre libri – è specificato nelle indicazioni editoriali – non corrisponde all’effettivo ordine cronologico della loro pubblicazione; segue, bensì, la cronologia dei Vangeli. In tal senso, il libro più recente, L’Infanzia di Gesù, è posto all’inizio del presente tomo. Segue Dal battesimo al Giordano fino alla Trasfigurazione e, infine, Dall’ingresso in Gerusalemme fino alla Risurrezione”. “La trilogia su Gesù di Nazaret è stata assunta nell’Opera omnia di Joseph Ratzinger benché la pubblicazione dei singoli libri sia avvenuta durante il pontificato di Benedetto XVI. È lo stesso autore, nella premessa al primo di essi, a chiarire la motivazione alla base della genesi dei tre volumi. Essi «in alcun modo sono un atto magisteriale, ma unicamente espressione della mia ricerca personale del ‘volto del Signore’»”. Inoltre, è ancora precisato nelle indicazioni editoriali, “rispetto alle precedenti edizioni dei singoli libri della trilogia, tutte le citazioni della Bibbia in lingua italiana sono state aggiornate alla traduzione ufficiale della Bibbia della Conferenza Episcopale Italiana 2008”.
“Con i suoi tre libri sulla figura centrale della nostra fede – si legge nella Prefazione –, Joseph Ratzinger/Benedetto XVI ha stimolato un dibattito durevole su Gesù di Nazaret”. E in un altro passaggio monsignor Müller scrive: “Lo sguardo a sei decenni di intenso approfondimento spirituale e scientifico degli ambiti tematici della cristologia, rivela, nell’opera teologia di Joseph Ratzinger, la continuità del suo pensiero. Traspare, dai suoi scritti, quel prolungato confronto con la figura di Gesù cui egli stesso fa riferimento nel primo volume della sua trilogia su Gesù di Nazaret pubblicato nel 2007. (…) Egli si oppone con decisione a un’epoca intrisa di scetticismo, che non crede che Dio si è manifestato definitivamente nel suo Figlio”. “Con la chiarezza che deriva dal credo della Chiesa – continua il curatore –, egli sviluppa, a partire dalle acquisizioni storiche e dai racconti dei Vangeli, una visione complessiva sulla persona di Gesù di Nazaret tanto invitante quanto stimolante per l’ulteriore riflessione”.
Ieri ho voluto assistere alla messa di chiusura dell'anno della fede. Non posso che ribadire la mia delusione e la mia estraneità a questo pontificato. Non mi piace questo papa contraddittorio, questo papa troppo esaltato come se tutti i suoi gesti fossero una prima, come se i papi precedenti avessero agito in modo diverso, non mi piace questa "nuova chiesa" e mi domando, ogni giorno di più, perché resto cattolica che assiste silente (e compiaciuta) alla persecuzione a cui viene tutt'ora, anzi forse con accanimento ancora maggiore perché ora viene toccata la persona, sottoposto l'amato Papa emerito.
RispondiEliminaAlessia
manca un pezzo:
RispondiEliminaperché resto cattolica "in una chiesa" che assiste silente (e compiaciuta) alla persecuzione a cui viene tutt'ora, anzi forse con accanimento ancora maggiore "di prima" perché ora viene toccata la persona, sottoposto l'amato Papa emerito.
Alessia
Perchè siamo ancora nella Chiesa- J Ratzinger
RispondiEliminada una conferenza del 1970:
"Di motivi per non essere più nella Chiesa oggi ce ne sono molti e diversi tra loro. A voltare le spalle alla Chiesa si sentono spinti non più solo coloro ai quali la fede della Chiesa è diventata estranea, ai quali la Chiesa appare troppo arretrata, troppo medioevale, troppo ostile al mondo e alla vita, bensì anche coloro che amarono nella Chiesa la sua figura storica, la sua liturgia, la sua inattualità, il suo riverbero di eternità.
A questi ultimi sembra che la Chiesa stia tradendo la propria vera natura, che si stia svendendo alla moda e stia quindi perdendo la propria anima: sono delusi come un innamorato che deve vivere il tradimento di un grande amore e considerano seriamente il voltarle le spalle.
D’altra parte però vi sono anche motivi molto contrastanti per rimanere nella Chiesa: in essa restano non solo quelli che conservano in modo instancabile la loro fede nella sua missione, o quelli che non si vogliono staccare da una vecchia e cara abitudine (anche se ne fanno scarso uso).
Oggi rimangono in essa con maggior vigore proprio coloro che rifiutano la sua intera essenza storica e contestano con passione il significato che i suoi ministri cercano di darle o di conservarle. Sebbene essi vogliano rimuovere ciò che la Chiesa fu ed è, sono anche determinati a non lasciarsi mandare fuori da essa, per trasformarla in ciò che secondo loro essa dovrebbe diventare."
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"sono nella Chiesa perché credo che, ora come prima e a prescindere da noi, dietro la “nostra Chiesa” vive la “ Sua Chiesa”, e che io non posso stare vicino a Lui se non rimanendo vicino e dentro la Sua Chiesa. Sono nella Chiesa perché, nonostante tutto, credo che nel profondo essa non sia nostra, bensì proprio “Sua”
da rileggere:)
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