questa storia diventa ogni giorno più triste e squallida. siamo addirittura alle denunce e agli interrogatori, davvero è difficile capire il motivo di tanta acredine non solo contro un ordine ecclesiale ma pure contro le persone che chiedono solo di sapere le motivazioni del commissariamento. Tutti questi segreti ed azioni di forza non fanno altro che alzare muri, alimentare i dubbi e squalificare chi tira i fili di questa faccenda. Speriamo che qualcuno che ha autorità si metta la mano sul cuore ed intervenga perché le acque si calmino e si torni su livelli accettabili e degni di fratelli in Cristo. Non conosco il Sig. Colafemmina ma da parte mia tutta la massima solidarietà Vighi
nel decalogo per essere felici che ha illustrato alla stampa latinoamericana giorni fa, il Papa ha inserito l'adagio "vivi e lascia vivere" assime ad altri consigli e considerazioni senza mai,detto per inciso, nominare la parola "Dio" che forse con la felicita' sembra non avere niente a che fare Sembra pero' che tra i suoi sostenitori e collaboratori questo consiglio del lasciar vivere non venga seguito per alcune categorie di persone giudicate forse pericolose o pazze o altro di innominabile. Si pretende che avvengano fatti pesanti e laceranti nel silenzio piu' acquiescente, si vanno a controllare le opinioni circolanti e si interviene, questo in vari ambiti , (anche su twitter), e per varie vicende. Credo che stavolta si sia esagerato. Sembra che con il "nuovo corso" tutti siano attraenti ed edificanti tranne certi cattolici che ormai si pensa di dirottare direttamente ai carabinieri. Ma ci faccino il piacere direbbe Toto'
Piena solidarietà all'amico Francesco e alla moglie. La nuova chiesa (minuscolo voluto) del dialogo evangelizza a suon di denunce: bavaglio o minaccia di denunce penali. Al p. Alfonso Bruno vorrei suggerire di andarsi a rilegger i Fioretti di S. Francesco per rispolverar la "perfetta letizia", che era umiliazione, rigetto, battiture, offese ecc. Non v'era compresa la denuncia per i critici dell' operato di frati.
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questa storia diventa ogni giorno più triste e squallida. siamo addirittura alle denunce e agli interrogatori, davvero è difficile capire il motivo di tanta acredine non solo contro un ordine ecclesiale ma pure contro le persone che chiedono solo di sapere le motivazioni del commissariamento. Tutti questi segreti ed azioni di forza non fanno altro che alzare muri, alimentare i dubbi e squalificare chi tira i fili di questa faccenda. Speriamo che qualcuno che ha autorità si metta la mano sul cuore ed intervenga perché le acque si calmino e si torni su livelli accettabili e degni di fratelli in Cristo. Non conosco il Sig. Colafemmina ma da parte mia tutta la massima solidarietà Vighi
RispondiEliminaNon capisco. Si torna all'inquisizione?
RispondiEliminaArcangela
nel decalogo per essere felici che ha illustrato alla stampa latinoamericana giorni fa, il Papa ha inserito l'adagio "vivi e lascia vivere" assime ad altri consigli e considerazioni senza mai,detto per inciso, nominare la parola "Dio" che forse con la felicita' sembra non avere niente a che fare
RispondiEliminaSembra pero' che tra i suoi sostenitori e collaboratori questo consiglio del lasciar vivere non venga seguito per alcune categorie di persone giudicate forse pericolose o pazze o altro di innominabile. Si pretende che avvengano fatti pesanti e laceranti nel silenzio piu' acquiescente, si vanno a controllare le opinioni circolanti e si interviene, questo in vari ambiti , (anche su twitter), e per varie vicende.
Credo che stavolta si sia esagerato.
Sembra che con il "nuovo corso" tutti siano attraenti ed edificanti tranne certi cattolici che ormai si pensa di dirottare direttamente ai carabinieri.
Ma ci faccino il piacere direbbe Toto'
Piena solidarietà all'amico Francesco e alla moglie. La nuova chiesa (minuscolo voluto) del dialogo evangelizza a suon di denunce: bavaglio o minaccia di denunce penali.
RispondiEliminaAl p. Alfonso Bruno vorrei suggerire di andarsi a rilegger i Fioretti di S. Francesco per rispolverar la "perfetta letizia", che era umiliazione, rigetto, battiture, offese ecc. Non v'era compresa la denuncia per i critici dell' operato di frati.
Arcangela, l'Inquisizione era una cosa seria.
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