Rileggiamo insieme alcuni punti fondamentali della dottrina cattolica.
"Desidero parlavi oggi del primo di questi cammini: la famiglia basata sul matrimonio, come "alleanza coniugale nella quale l'uomo e la donna si danno e si ricevono" (cfr. Gaudium et spes, n. 48). Istituzione naturale confermata dalla legge divina, la famiglia è ordinata al bene dei coniugi e alla procreazione ed educazione della prole, che costituisce il suo coronamento (cfr. Ibidem, n. 48). Ponendo in discussione tutto ciò, vi sono forze e voci nella società attuale che sembrano impegnate a demolire la culla naturale della vita umana. I vostri resoconti e i nostri colloqui individuali hanno ripetutamente affrontato questa situazione di assedio alla famiglia, con la vita che esce sconfitta da numerose battaglie; tuttavia è incoraggiante percepire che, nonostante tutte le influenze negative, il popolo dei vostri Regionais Nordeste 1 e Nordeste 4, sostenuto dalla sua caratteristica pietà religiosa e da un profondo senso di solidarietà fraterna, continua a essere aperto al Vangelo della Vita".
"Tuttavia, mentre la Chiesa paragona la vita umana con la vita della Santissima Trinità - prima unità di vita nella pluralità delle persone - e non si stanca di insegnare che la famiglia ha il proprio fondamento nel matrimonio e nel piano di Dio, la coscienza diffusa nel mondo secolarizzato vive nell'incertezza più profonda e tale riguardo, soprattutto da quando le società occidentali hanno legalizzato il divorzio.
L'unico fondamento riconosciuto sembra essere il sentimento, o la soggettività individuale, che si esprime nella volontà di convivere. In questa situazione, diminuisce il numero dei matrimoni, poiché nessuno impegna la propria vita con una premessa tanto fragile e incostante, crescono le unioni di fatto e aumentano i divorzi. In questa fragilità si consuma il dramma di tanti bambini privati del sostegno dei genitori, vittime del malessere e dell'abbandono, e si diffonde il disordine sociale.
La Chiesa non può restare indifferente di fronte alla separazione dei coniugi e al divorzio, di fronte alla rovina delle famiglie e alle conseguenze che il divorzio provoca sui figli. Questi, per essere istruiti ed educati, hanno bisogno di punti di riferimento estremamente precisi e concreti, vale a dire di genitori determinati e certi che, in modo diverso, concorrono alla loro educazione. Ora è questo principio che la pratica del divorzio sta minando e compromettendo con la cosiddetta famiglia allargata e mutevole, che moltiplica i "padri" e le "madri" e fa sì che oggi la maggior parte di coloro che si sentono "orfani" non siano figli senza genitori, ma figli che ne hanno troppi.
Questa situazione, con le inevitabili interferenze e l'incrociarsi di rapporti, non può non generare conflitti e confusioni interne, contribuendo a creare e imprimere nei figli una tipologia alterata di famiglia, assimilabile in un certo senso alla stessa convivenza a causa della sua precarietà.
È ferma convinzione della Chiesa che i problemi che oggi i coniugi incontrano e che debilitano la loro unione, hanno la loro vera soluzione in un ritorno alla solidità della famiglia cristiana, ambito di mutua fiducia, di dono reciproco, di rispetto della libertà e di educazione alla vita sociale. È importante ricordare che, "l'amore degli sposi esige, per sua stessa natura, l'unità e l'indissolubilità della loro comunità di persone che ingloba tutta la loro vita" (Catechismo della Chiesa Cattolica, n. 1644). In effetti, Gesù ha detto chiaramente: "l'uomo non divida quello che Dio ha congiunto" (Mc 10, 9), e ha aggiunto: "Chi ripudia la propria moglie e ne sposa un'altra, commette adulterio verso di lei; e se lei, ripudiato il marito, ne sposa un altro, commette adulterio" (Mc 10, 11-12).
Con tutta la comprensione che la Chiesa può provare dinanzi a simili situazioni, non esistono coniugi di seconda unione, ma solo di prima unione; l'altra è una situazione irregolare e pericolosa, che è necessario risolvere, nella fedeltà a Cristo, trovando con l'aiuto di un sacerdote, un cammino possibile per salvare quanti in essa sono implicati".
Oltre che dottrina il ricordo della serena e felice infanzia con genitori buoni e gentili
RispondiEliminaArcangela
leggi questa Raffaella:http://www.ilfoglio.it/articoli/v/121183/rubriche/papa-francesco-papa-nullo-e-ratzinger-ancora-lo-e.htm
RispondiEliminain uscita: Non è Francesco di Antonio Socci