Carissimi amici,
è di ieri la notizia di un nuovo libro pubblicato dalla Libreria Editrice Vaticana. Questo il titolo: Francesco, "Interviste e conversazioni con i giornalisti", LEV, ottobre 2014.
Nulla di strano...nulla di male se non per un piccolo particolare: nel volume sono riportate anche le interviste rilasciate dal Papa ad Eugenio Scalfari.
Ne parla anche Socci in un suo "pepato" commento tutto da leggere anche perché ripercorre la storia di questi "colloqui" fra il fondatore di Repubblica ed il Pontefice: testi che prima compaiono sul sito del Vaticano per poi scomparire miracolosamente...
In mezzo a tanta confusione una domanda sorge spontanea: come dobbiamo considerare questi colloqui? Padre Lombardi disse che "l'intervista (la prima) è attendibile in senso generale, ma non nelle singole valutazioni...".
Ora però entrambe le interviste di Scalfari vengono pubblicate in pompa magna non dalla casa editrice di "vattelapesta", ma da quella del vaticano. Si è così deciso di rivestire di ufficialità quei colloqui. Fine della discussione a quanto pare.
Ovviamente dobbiamo accettare il fatto che essi riflettono perfettamente il pensiero del Papa e che Scalfari ha riportato fedelmente il contenuto delle conversazioni. Se così non fosse, non si comprende come mai la LEV abbia deciso di mandare alle stampe due testi controversi.
A questo punto però consentitemi di manifestare la mia sofferenza per questa decisione del vaticano.
Da una parte si attua una censura preventiva nei confronti del libro di Antonio Socci e dall'altra si concede il timbro dell'ufficialità a due interviste realizzare da un giornalista che ha attaccato duramente e spesso offeso i predecessori del Papa attuale.
Non posso certo dimenticare quando definì Benedetto XVI modesto teologo (clicca qui) o quando, all'indomani della morte di Giovanni Paolo II, definì la missione del suo Pontificato sostanzialmente fallita (clicca qui).
Certamente ciascuno è libero di muovere le critiche che ritiene opportuno però quelle parole scritte da Scalfari su Benedetto XVI ci ferirono profondamente e personalmente posso dire che oggi sono decisamente rammaricata nel sapere che questo giornalista viene rivestito di una corona di ufficialità che lascia stupefatti anche alla luce di un recentissimo articolo di Scalfari che possiamo leggere qui.
Ancora una volta Scalfari riporta i suoi colloqui col Papa e trae conclusioni alquanto discutibili (vedi il passaggio sulla "Verità") ma non una parola di precisazione e di smentita è arrivata dal Vaticano. E' quindi ragionevole supporre che Scalfari abbia riportato esattamente il pensiero di Bergoglio. La notizia della pubblicazione delle due interviste ad opera della Libreria Editrice Vaticana chiude definitivamente il cerchio. Non giudichiamo (chi siamo noi per giudicare?) ma speriamo di essere ancora liberi di manifestare il nostro dispiacere.
Forse Papa Benedetto meritava ben altra considerazione visto che, fra l'altro, è ancora in vita ma evidentemente molti di noi sono troppo "sensibili".
Ma a parte la sensibilità, che è sentimento personale, penso di non sbagliare affermando che in tanti siamo confusi e non riusciamo a capire il senso di quelle che ci sembrano delle contraddizioni anche perché non vengono spiegate e quindi ciascuno è libero di interpretare in un modo ed esattamente al contrario.
R.
Dal 1 marzo 2013, primo giorno della sede vacante, la barca di Pietro ha perso la bussola einvertito la rotta. Siamo in mare aperto. Ognuno è libero e costretto ad arrangiarsi in qualche modo per mettersi in salvo.
RispondiEliminaBenedetto il 17 gennaio 2008 "Il pericolo del mondo occidentale -per parlare solo di questo- è oggi che l'uomo, proprio in considerazione del suo sapere e potere, si arrenda davanti alla questione della verità. E ciò significa allo stesso tempo che la ragione, alla fine, si piega davanti alla pressione degli interessi e all'attrattiva dell'utilità, costretta a riconoscerla come criterio unico"
RispondiEliminaArcangela
Beh nell'articolo del 28 ottobre il giovane Scalfari e' chiarissimo , piu' chiaro di così..!!!
RispondiEliminaOT senti questa Raffaella 'Benedetto parla poco e quando lo fa, si sente tutta la potenza della Chiesa di Dio'.
RispondiEliminaA questo punto, al vaticano (minuscolo) non importa niente se questo libro contribuisce ad aumentare la confusione e lo scandalo tra i fedeli! Si vede che la salvezza delle anime non è più una priorità ma il dio denaro!
RispondiEliminaQuesta vicenda mi sembra emblematica di un certo clima in questo pontificato.
RispondiEliminaSi sentono o si vedono, con riferimento al Pontefice, cose imbarazzanti o che disorientano o che richiederebbero spiegazioni , non ne arriva mezza, si va avanti come se niente fosse mentre ,per tutto il tempo, lavorano alacramente battaglioni di pompieri che spengono I flebili focolai di critica o instancabili normalizzatori,magari interiormente destabilizzati, che pero' assicurano sempre sulla interpretazione piu' tranquillizzante, stemperano la tensione, stendono un balsamo tranquillante.
Qualcuno prova anche a riderci sopra prendendo per matti i preoccupati.
Poi, spesso, come in questo caso, arriva il calcio che rovescia il tavolo e che sveglia di colpo. Quello che si temeva, semplicemente,e' vero.
Allora scatta un altro meccanismo che ho verificato diffondersi a macchia d'olio: si fa finta di niente, si parla d'altro e non si trae nessuna conclusione. Sperando non ricapiti presto.
Questo permanere con la testa sotto la sabbia e il sedere all'aria,come gli struzzi, e'un atteggiamento deprimente a vedersi e Dio non voglia che , quando un bel giorno la testa uscira'fuori dalla sabbia, il paesaggio intorno non risulti completamente cambiato.
Proprio un altro mondo.
parole sante, maritassero. parole sante
RispondiEliminascusami, MARIATERESA
RispondiEliminaE adesso alla Chiesa toccherà chiedere scusa perfino a Scalfari.
RispondiEliminaChi è che fa manipolazioni per lettori ingenui???