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Messori sta subendo attacchi anche pesanti che coinvolgono lui e persino Papa Benedetto e Giovanni Paolo II. Piena solidarietà a Messori da parte mia come piena è l'adesione al suo rispettosissimo articolo che però tocca più di un nervo scoperto.
Qualcuno si chiede chi sia il cattolico medio. Mi iscrivo senza riserve alla categoria.
R.
Io sono il cattolico medio, anzi forse sono sottomedia: sono quello pieno di dubbi che si sentiva rinfrancato dalla forza che promanava dalle parole difficili ma più ancora dal modo di essere di Benedetto. Messori non turba affatto la mia tranquillità, perché tranquillo non sono mai stato ma al contrario, appunto, pieno di dubbi. Dubbi che trovavano il principale ostacolo al loro dilagare nella tradizione, nel punto fermo rappresentato dal Papa, coi suoi riti, i suoi paludamenti e le sue parole che non cambiano mai. Ora la diga non c'è più, la tradizione è stata posta all'indice e con Francesco pare essere stata fondata una religione nuova, che nulla ha a che fare con quella dei miei vecchi. O meglio, vi si richiama genericamente, con gli appelli alla tenerezza, alla solidarietà, al buonismo che caratterizzano tutte le ONG, tutte le società che non vogliano essere politicamente scorrette. Dovrei credere alla sua, di religione? A quella che mi propone con le sue interviste a Scalfari? E perché? Resta il fatto che l'applauso unanime del pubblico che ha trovato in lui il suo nuovo beniamino, è il segnale più emblematico di quello che abbiamo perso. Provo una grande nostalgia di BXVI, ma non posso nascondermi che quello che ha fatto ritirandosi è, a mio sommesso avviso, imperdonabile. Mi dispiace. Molto.
RispondiEliminaMarco
Mi associo anche io e sono irritata e avvilita per certe stroncature becere
RispondiEliminaveramente su web tocca di leggere di tutto su Messori , sembra di essere tornati ai tempi di Rapporto sulla fede quando ormai doveva girare con i baffi finti per non essere linciato.
RispondiEliminaMessori ha espresso una riflessione personale, lo dice chiaramente all'inizio:non ha chiamato il popolo a raccolta o fondato un'altra religione.
Ha pesato le parole e si vede bene.
Ma anche cosi' non e' accettabile nella chiesa di oggi.
Qualunque critica ormai colloca il malcapitato autore tra i nemici del popolo.
E non parliamo di Socci.
Proprio qui e' superfluo ricordare quali improperi, insulti, bassezze e menzogne sono state usate contro Benedetto XVI senza che in certi ambienti si udisse un refolo di indignazione.
E' un po' troppo.
Benedetto 2005 "Il Papa non è un sovrano assoluto, il cui pensare e volere sono legge. Al contrario, il ministero del Papa è garanzia dell'obbedienza verso Cristo e la sua parola. Egli non deve proclamre le proprie idee, bensì vincolare se stesso e la Chiesa all'obbedienza verso la Parola di Dio" Chi glielo ricorda all'attuale?
RispondiEliminaArcangela
Se devo essere sincera la categoria del "cattolico medio" mi lascia perplessa, le catalogazioni in genere mi lasciano perplessa, ferma restando la solidarietà a Vittorio Messori che non merita di essere trattato con greve sarcasmo, o peggio, a cui mi auguro risponda.
RispondiEliminaPiuttosto ci sarebbe da domandarsi cosa tema il folto gruppo di vestali della cosiddetta "nuova chiesa". Perché scandalizzarsi per le civilissime domande, dubbi, perplessità che le anomalie di questo pontificato fanno sorgere nei pochissimi che hanno il coraggio di esternarle? Non è poi così strano, in epoca di globalizzazione, che un papa venga "discusso", fa specie che avvenga il contrario, fa specie si pretenda quasi avvenga il contrario. Perché nessuno (o pochissimi) alzava gli scudi e la voce quando a essere "discussi" erano i Predecessori? Qualcuno ricorda gli attacchi volgari e ingiusti subiti da Pio XII, Paolo VI, Giovanni Paolo II e, in particolare, da Benedetto che ancora non viene lasciato in pace a quasi due anni dalla rinuncia?
Essere consumati affabulatori, oggi si dice avere il carisma della comunicazione, alla lunga può far correre rischi di non poco conto. Uno di questi è la perdita di credibilità e autorevolezza.
Alessia
Dopo essere stati classificati come cristiani inamidati, di sacrestia, imbiancati, clericali, pocomisericordiosi e anzi giudicanti, persino poco intelligenti, adesso siamo addirittura massoni e sostenitori della vecchia curia piena di intrallazzi, disonesta, tutta sesso, droga e lussuosa ...
RispondiEliminaroba che belzebù davanti a noi arrossisce di vergogna.
Quindi Messori può stare tranquillo: almeno è in buona compagnia. Maria Pia
Il condizionale va usato quando ci sono perplessità e dubbi. Quando però le parole, anche del papa, contrastano platealmente non solo con quelle del predecessore, ma con tutto il Magistero ininterrotto e con la Sacra Scrittura allora il condizionale va messo da parte.
RispondiEliminaChe ci si vuol fare? Chi da cattolico dissidente riteneva fino al febbraio 2013 un diritto fare critica dura e militante, ora al cattolico sedicente medio non concede manco onore di critica timida e sofferta. Per bene che vada ne propone Il bavaglio mediatico, insieme alla chiesa vecchia e ai papi vecchi che viene accusato di tutelare. Forse sono gli stessi che insultavano Messori per Rapporto sulla fede solo che ora forse inviano materiale per encicliche. E la chiamano continuità... In realtà piace presentarla come discontinuità, ma per chi si preoccupa è subito disponibile il giorno dopo la versione continuità. Uno grande o disincantato se ne fa una ragione di questa strana stagione che viviamo e tira avanti, ma uno piccolo può uscirne a pezzi
RispondiEliminaMa chi mai, oggi, può ritenersi 'cattolico medio'?
RispondiEliminaOggi, se si pensa qualcosa di cattolico ci si sente protestanti, se invece si pensa qualcosa di protestante, ci si sente pienamente cattolici.
Chi è mai, oggi, il ‘cattolico’?
Anzi, meglio, oggi, tutti (o quasi) si sentono 'cattolici', pur non sforzandosi di esserlo nella vita. Oggi è nato il 'cattolico di piazza'. Pronto ad andare sotto le finestre del papa, ma assolutamente invisibile in chiesa, a Messa (la frequenza alle Messe è rimasta quella che era, anzi…). Pronto a sentirsi pieno di misericordia, ma refrattario a chiedere Misericordia (i confessionali sono rimasti vuoti come prima se non più di prima…)…
In questo scenario, di nuovo c’è solo l’apoteosi mediatica di questo papato e i fuochi fatui delle parole di Bergoglio.
Mi sembra proprio, ormai, che il 'fumo di Satana' si sia impadronito non solo del mondo, ma anche della Chiesa.
Non c'è più ‘religione’! I pochi cattolici doc (intendo quelli 'putrefatti nel cuore' che con fatica e tra mille dubbi, si sforzano di credere ancora che esista una Verità, una Rivelazione, una Salvezza, una dottrina, una morale, che vanno a Messa, si comunicano e confessano, che cercano di esercitare carità...), ecco costoro si convincano: per loro c'è solo dolore e irrisione. Essi sono un passato da cancellare come si cancellano le mozzette, i simboli del Papato e tutto quello che è stato cancellato da un anno e mezzo a questa parte.
Che Dio ci perdoni tutti!
… Detto questo, in compagnia di pochi, mi risiedo, buono-buono, sulla mia panca laggiù in fondo, nella penombra, in attesa...
Ps: Beh, però, già che ci sono, posso augurare 'buon anno' a Papa Benedetto, a Messori, a Socci, a te, Raffaella, e a tutti voi, amici?
oggi e' il 31 dicembre 2014..... eppure non mi cala il rospo. anzi pare che il rospo si sia moltiplicato in gola. di più'. al rospo di vedere scambiare il legno secco per verde e quello verde per secco, c'e' anche la noia nera di una Chiesa inutilmente verbosa e pedante. un piccolo esempio? ma avete visto la nuova versione di " a sua immagine"?
RispondiEliminaun tempo il sabato c'era la lettura del Vangelo della domenica e l'esegesi tenuta all'interno di chiese, conventi, abbazie ecc in giro per l'Italia. a volte le esegesi non erano un granché' ma perlomeno ti rifacevi con gli occhi. oggi con i nuovi standard clericali, non si capisce se si sta commentando un passo del Vangelo o un articolo del codice civile o penale. i luoghi scelti per l'esegesi (che si rivela un ripetitivo pistolotto contro "l'illegalità'" ecc ecc) sono carceri, vecchi casermoni e roba simile nell'intento di rendere visivamente il "beati i poveri". nella realta' cio' che rendi visivamente e' l'insipienza del credo di quei funzionari di stato col collarino.
un incubo!!
Mi associo a tutti i vostri commenti e me ne torno sul monte con Benedetto.
RispondiEliminaVi voglio bene amiche mie benedette.
Preghiamo le une per le altre.
Buon Anno.
Vediamo se questo è un blog dove c'è il diritto a replica.
RispondiEliminaSe, secondo voi, si può dissentire con il Papa, tanto più si potrebbe dissentire da questo Blog...
Perché non pubblicate la risposta di L. Boff a V. Messori?
http://leonardoboff.wordpress.com/2014/12/27/appoggio-al-papa-francesco-contro-un-scrittore-nostalgico/
Angelina
Benedetto 2006 "Anche nel ministero di Pietro si rivela, da una parte, la debolezza di ciò che è proprio dell'uomo, ma insieme anche la forza di Dio: proprio nella debolezza degli uomini il Signore manifesta la sua forza; dimostra che è Lui stesso a costruire mediante uomini deboli, la sua Chiesa"
RispondiEliminaArcangela
Buon anno, Raffaella a te e famiglia, sperando sia meno peggio di questo.A.
RispondiElimina
RispondiEliminaDov`erano i critici di Messori, e di chiunque osi esprimere un dissenso, quando il Papa era Benedetto XVI?
Dov`erano quando Benedetto XVI era non solo criticato in modo violento e astioso, ma ostacolato in modo determinato?
Dov`erano?
Dove erano l`agenzia Fides, Zenit, vaticanisti e media vari?
Li abbiamo forse visti salire al fronte, armi alla mano, per difendere Benedetto XVI?
Hanno forse preso tempo e scritto articoli per criticare e etichettare in modo sprezzante chi non si privava di criticare il Papa che ci ricordava i fondamenti della nostra Fede, il valore della famiglia, del matrimonio, della vita?
Dov`erano?
Non comprendo come sia venuta fuori la favola, con intenti offensivi, delle scarpe rosse di Prada, quando è notorio fossero opera di un artigiano di Borgo Pio. E l'offesa continua ai nostri giorni col paragone volgare con un paio di scarpe ortopediche marroni generalmente osannate!
RispondiEliminaArcangela
Angelina, ho letto l'articolo da lei linkato. Ognuno porta la sua parte di veleno: Messori contro Bergoglio e Boff contro Ratzinger. Per quanto riguarda l'azione dello Spirito Santo mi trovo d'accordissimo! La "fantasia di Dio" non ha limiti, tanto che io (ex laicista di sinistra pro aborto pro eutanasia pro divorzio etc etc) sono stata convertita dall'odiato Ratzinger. Devo dire che lo Spirito ha un gran senso dell'umorismo...
RispondiEliminaAuguro Buon Anno a Raffaella, Gemma e a tutti gli amici del blog. Vi seguo sempre, andate avanti così
sabrina
Vabbè, lasciamo perdere......buon anno a tutto il blog, speciali auguri a Raffaella e Gemma, di cuore all'amatissimo e sempre più rimpianto papa Benedetto. Lupus et Agnus.
RispondiEliminaLeonardo Boaff non è uno che fa fatica a trovare voce ovunque, la stampa lo coccolava in passato e lo coccola oggi. Le coccole da questo blog no, eh? Non ce ne voglia Angiolina. In quanto al blog, ne ha ricevute eccome di repliche, critiche e insulti in passato, pure insulti personali del genere che normalmente i fautori del sacerdozio femminile in pubblico dedicano in privato alle donne quando non concordano. In passato ci insultavano perché sostenevamo Benedetto e non concordavamo con Boaff, lo si faceva in pochi, oggi come ieri evidentemente continuiamo a trovarci controcorrente.
RispondiEliminaBuon anno
Il commento di don Antonio Livi alle boffate dell'ex francescano Boff.
RispondiEliminahttp://www.lanuovabq.it/mobile/articoli-difendo-messoricontro-i-falsi-dogmi-di-leonardo-boff-11380.htm#.VKagvSuG_To
Alessia
Da parte non credente quel che sta accadendo può essere visto come divertente o (per me) deprimente, a seconda dei casi. Non ci si fidi di chi applaude alla nuova era, è perché sente finalmente odore di perdita di sacralità da parte della chiesa, una chiesa in cui non sarebbe più Dio ma l'uomo a dettare le sue regole, non necessariamente l'uomo fedele. È strano e forse anche un pò irrazionale vedere coalizzati contro Messori con toni prossimi all'irrisione i figli non dico di Benedetto XVI ma di Giovanni Paolo II, papa che ha plasmato più di una generazione, con Boaff, Adista, preti dissidenti che si prodigavano in preghiere perché il Signore affrettasse il momento di prenderlo con sè per il bene della chiesa. Capisco la fede, ma le argomentazioni di Boaff contro Messori chiamano in causa la teologia dei papi precedenti e diventano il solito reiterato attacco al passato. Questa sbandierata chiesa non dogmatica, del dialogo e della libertà di coscienza, sta di fatto facendo della persona del papa un dogma intoccabile. Tutto può essere messo in discussione della chiesa tranne il papa nella persona di Bergoglio, questo, se si pensa alla discussione che sempre c'è stata in passato, pare un passo indietro. Se poi è vero come scrive anche Socci che a Boaff è stato chiesto di inviare materiale per prossima enciclica, beh.., quantomeno qualcuno potrebbe notare che continua a non esserci serenità di giudizio da parte sua nei confronti del vecchio nonno saggio di casa. E continua a dire boiate sulle scarpe di Prada. Scusate, ma io nei confronti del nonno saggio, anche quando non la penso in tutto come lui, esigo come minimo rispetto
RispondiEliminaPensavo non valesse la pena scrivere più, ma visto che passante nomina i nonni...:) Una volta si diceva che le vie del Signore sono infinite e tante sono le vie che portano al Signore, oggi si vuole ingabbiare la via in un solo papa. Non capisco questa scelta della chiesa di ridurre tutto all'unico papa che parlerebbe ai cuori, slogan reiterato dal giorno dopo l'elezione. Le vie che portano gli uomini al Signore sono sempre esistite, non sono iniziate ora con la predicazione della fantasia dello Spirito. Così come sono sempre esistiti poveracci come me che restano nella Chiesa anche quando il papa, come ora, non gli parla al cuore. Per favore, quelli che contano, cambino slogan, non c'è bisogno degli slogan, non siamo una spa che deve fare utili terreni da esibire a fine anno agli azionisti
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