Uno dei soliti articoli pro Bergoglio a firma di Massimo Franco mi offre l'occasione, cari amici, di scrivere questo post che medito da qualche giorno.
Innanzitutto noto, come sempre, la "punta" di veleno riservata a Papa Benedetto: "Dire che sta per esplodere un nuovo Vatileaks trasmette invece l’impressione che, Bergoglio o Ratzinger, non cambia nulla"...
Eh, caro Franco, cio' che conta è sempre l'impressione,vero? E la realta'?
Io, per esempio, vedo una realta' molto diversa da quella che vaticanisti e giornalisti tentano disperatamente di rappresentare in ogni modo ed in ogni luogo.
Bergoglio è cosi' diverso da Ratzinger? Beh, questo è ovvio...
Ma in che senso? Si vuole dare ad intendere a chi ha seguito il Pontificato di Benedetto che ora ci sia pulizia e che i problemi siano stati risolti per magia, per cosi' dire, primaverile? Ma per favore...
Lo Ior? E' ancora li'?
Le struttura elefantesca della curia? Ancora li'!
Il calo delle vocazioni? Sempre presente anzi...la situazione sta peggiorando.
La partecipazione dei fedeli alle messe domenicali? In ulteriore calo.
I preti pedofili? Mi risulta che il campione nella lotta agli abusi sia Joseph Ratzinger anche se tutti fingono di dimenticarsene.
Sotto il suo Pontificato sono finiti tutti sotto il fuoco mediatico: non solo i colpevoli ma anche chi è stato anche minimamente sfiorato dalle inchieste.
Che cosa sarebbe successo se fosse stato lui a invitare al sinodo certe persone? Apriti, Cielo! Titoloni sopra titoloni, prime pagine, dibattiti televisivi alla presenza di Cecchi Paone. E invece ora tutto è normale perchè, come dice Thompson...ehi, qui si tratta di Francesco!
Siccome il papa e le idee dei suoi più convinti elettori piacciono alla gente che piace allora si sorvola su tutto.
Regnante Benedetto, alcuni ecclesiastici che oggi siedono all'assise sarebbero finiti nel tritacarne nel 2015 come nel 2010 perchè la priorità sarebbe stata quella di mettere in difficoltà Ratzinger.
Ma poi che cosa c'entra l'opposizione all'opera di pulizia con la lettera dei cardinali consegnata all'inizio del sinodo?
Si trattava di una lettera privata che è stata pubblicata, non di una cospirazione. Chi ha sottoscritto quel testo (chiunque sia) ci ha messo la faccia. Non si è nascosto negli angoli bui del Vaticano a sussurrare, a spettegolare ed a tramare.
Ieri sera un signore che a suo tempo intervistò Paolo Gabriele (con tutte le conseguenze che sappiamo...) è andato in tv a parlare di opposizione al Papa, di grandezza di Bergoglio...ma che cosa c'entra?
Che cosa c'entra una lettera che puntualizza alcune falle nei lavori del sinodo con una possibile cospirazione (che non c'e') contro il Papa regnante?
Ma la cosa divertente, come giustamente osserva MedievAle, è che ciò che fino a tre anni fa sarebbe stato considerato un atto di coraggio e di legittimo dissenso ora viene interpretato come "atto di disturbo". Troppo comodo!
Quanto è piaciuto a vaticanisti e giornalisti strizzare l'occhio ai corvi nel 2012, farsi risatine alle spalle di Benedetto e puntare il dito su Bertone (che comunque NON è mia intenzione difendere in nessun modo!). Ora tutti sono allineati nell'indignazione. Addirittura parlano di cospirazione dimenticando che fra i presunti firmatari della presunta lettera ci sono cardinali che hanno speso tutta la loro vita per la Chiesa (maiuscolo) e per la fede in Cristo.
Ciò che prima sarebbe stato considerato accettabile e mediaticamente appetibile oggi diventa scandaloso e stigmatizzabile in tutti i modi possibili e mediaticamente efficaci.
Una chiesa difesa dai poteri forti si era mai vista negli ultimi decenni?
Ai posteri l'ardua sentenza come il giudizio su cio' che sta accadendo in questi anni.
Raffaella
Ottimo, Raffy, hai scritto tutto quello che c'era da scrivere! La faccenda sta diventando stucchevole, come stucchevoli sono i papisti dell'ultima ora e i loro stracciamenti di vesti. Intanto chi ci va di mezzo è la Chiesa, la Chiesa di Cristo!
RispondiEliminaAlessia
Secondo Damian Thompson la Chiesa è piombata nel caos e di questo è da biasimare il Papa.
RispondiEliminaSpiega la sua posizione in 5 punti (seri errori di giudizio) che ti sintetizzo al massimo:
1. visibilità del card. Kasper vecchio oppositore di papa Benedetto; 2. ruolo del card. Baldisseri e mons. Forte; 3. la riconferma dei medesimi; 4. le modifiche apportate alle procedure del sinodo che potrebbero far pensare a un risultato predeterminato anche se così non è; 5. l'invito personale al card. Danneels.
Ora, Damian Thompson non è un anti papa Francesco, al contrario, dimostra di apprezzarlo. Infatti così conclude:
... "These serious errors have been seized on by conservatives, as you’d expect. But if I were a liberal (and, for what it’s worth, I do favour some of the changes espoused by the radicals) I’d be furious that the stubbornness and questionable judgment of a good and holy man, Pope Francis, has turned sensitive debates into ideological warfare."
http://blogs.new.spectator.co.uk/2015/10/this-week-the-catholic-church-is-in-chaos-and-pope-francis-is-to-blame/
Alessia
la storia di questi ultimi giorni mi sta facendo salire un profondo senso di nausea e basta. non mi interrogo neanche più su cosa di fatto stia realmente accadendo dentro e fuori del Sinodo, dentro la Chiesa, in generale. mi torna sempre più in mente quell'"Angeli e demoni" di Dan Brown, in cui colui che sembrava l'unico giusto e il salvatore della chiesa e della cristianità, risulta essere, invece, il primo e peggior cospiratore contro di essa. quando ho visto il film (regnante il nostro amato Benedetto) mi sono indignata; oggi ... quasi quasi penso che abbia un non so che di profetico. spero che davvero gli inciuci siano solo opera di giornalisti asserviti ai poteri forti e non anche interni alla Chiesa, almeno non cosìvirulenti come appaiono ... ;Maria Pia
RispondiEliminaCara Raffaella, una volta tanto sono non sono del tutto d'accordo con te.
RispondiEliminaOvvero lo sono su tutto tranne sul fatto che questa non sia un'azione di disturbo ed anche deliberata (ma benedetta!).
Rivediamo cosa è successo: un certo numero di porporati di primissima grandezza manda al papa una lettera privata piuttosto critica. Non lasciamoci ingannare dall’inevitabile linguaggio diplomatico: i rilievi mossi sono molto pesanti. Ovvero che il testo base della discussione, le modalità di lavoro e la composizione dei relatori finali siano concepiti per indirizzare il sinodo in una direzione ben precisa. E siccome tutti sanno che il papa ha avallato direttamente tutte queste scelte, la critica anche se non lo può fare esplicitamente è indirizzata a lui.
Nessun cardinale avrebbe accettato di aderire pubblicamente a una tale lettera: non è così che funziona in Vaticano, non si mette un papa con le spalle al muro pubblicamente. Molti cardinali infatti non hanno avuto nemmeno il coraggio di aderire esplicitamente nella forma privata…
A questo punto la lettera viene consegnata privatamente al papa e il papa cosa fa? Il giorno successivo interviene, in maniera irrituale, al sinodo e rispedisce tutte le critiche al mittente: le procedure le ho approvate io e vanno bene così, nessuno intende toccare la dottrina (ma de che…) e voi siete dei complottisti (oltre al danno, la beffa…).
Ora, ieri Doolan, nel suo solito apparente candore, ha dichiarato che era del tutto soddisfatto della risposta del papa (“I said ‘Way to go, Pope Francis. You told us to be honest; we were. You answered right to the heart, I’m grateful that you paid attention, let’s get on with the work.’”), ma tu ci credi davvero?!
Non so Doolan, ma mi sembra evidente che qualcuno degli altri ci sia rimasto male e che magari i timori siano anche aumentati, visto quello che ne frattempo continuava a succedere intorno (i pasticci intorno alla Relatio Finalis? La comunicazione pilotata dalla sala stampa vaticana? Ecc…).
Rendere pubblica la lettera oggi, mette in grande difficoltà il papa (ma anche molti dei cardinali firmatari, che certamente non avevano intenzione di farsi strumentalizzare), crea confusione soprattutto in chi gestisce il sinodo e aumenta l’attenzione dei media sulle possibili manipolazioni. E' un atto deliberato, per lo meno per chi ha deciso di passare la lettera a Magister. Chiamala pure “strategia della tensione”… Come si dice: “a bandito, bandito e mezzo”…
Anche se onestamente ne condivido la finalità, non posso dire che il sistema mi piaccia. Ne che mi faccia piacere che Magister si sia prestato (sebbene in fondo abbia fatto il suo lavoro di giornalista). È triste vedere la chiesa ridotta così.
signor enrico,
RispondiEliminaun conto e' una guerra di correnti all'interno di un sinodo, nel quale il pontefice (Totem Bergoglio) sceglie di aderire apertamente ad una di queste, e le conseguenti azioni di attacco e contrattacco esterne e interne al luogo di battaglia (il sinodo).
un conto e' una guerriglia permanente, per meta' di un pontificato, silente e, per l'altra meta', plateale allo scopo di boicottare un pontificato (Benedetto).
bergoglio ha scelto di porsi nella mischia e in quanto tale di esporsi consapevolmente alla contraerea dei suoi "avversari". la pubblicazione della lettera "incriminata" e' stata frutto di malafede ma e' quello che si potrebbe definire un semplice effetto collaterale dell'esistenza di un pontefice che non accetta il suo ministero.
la tragedia della situazione sta nel fatto che i media sono talmente intenti a cantare le gesta agiografiche di bergoglio, dell'uomo solo contro tutti, da non capire una emerita mazza di quanto sta avvenendo dietro le mura vaticane.
in breve, la cronaca di quanto avviene in vaticano e' di fatto censurata da 10 anni a questa parte per:
ieri, la strumentalizzazione delle informazioni al fine di sp...re la figura di benedetto;
oggi, la strumentalizzazione in funzione dell'appoggio incondizionato alla figura politica (sottolineo, politica) di bergoglio.
Se il giornalista a cui si far riferimento nel post è Nuzzi, non so se la notizia era arrivata (non mi pare di averla vista tradotta in italiano), comunque ha già pronto un nuovo libro giusto giusto per la fine del sinodo:
RispondiEliminahttp://www.washingtontimes.com/news/2015/sep/10/behind-vatican-walls-book-coming-in-nov/
Sulla questione della lettera, non credo che abbia molto senso cercare di ricostruire tutto oggi: mancano troppe tessere. Io dico solo che una dozzina di uomini intelligenti sanno che se mettono nome e cognome su un pezzo di carta si espongono ad attacchi strumentali. Per cui penso che abbiano messo in conto la possibilità che la lettera fosse pubblicata. D'altronde l'effetto positivo è che un più ampio numero di persone può rendersi conto delle manipolazioni in corso, visto che la cosa è arrivata su tutti i giornali e le televisioni (pur se distorta).
In Vaticano non si mette mai un papa colle spalle al muro pubblicamente?
RispondiEliminaMa l'hanno fatto con Ratzinger, altro che spalle al muro, lapidato metaforicamente e non, vedremo se la lettera avrà un seguito con iniziative altrimenti, Parole, parole, parole, cantava Mina anni fa.A.
L'articolo di Magister è successivo ad un'altro. Dunque?
RispondiEliminahttp://chiesaepostconcilio.blogspot.it/2015/10/la-congiura-dei-tredici-ecco-chi-lha.html
Alessia
Sono sicura che sta tornando dall'aver recitato il S.Rosario alla piccola grotta di Lourdes . Padre Georg occulta come puo' il girello del Santo Padre , ma , mi duole dirle caro Padre Georg che l'ombrello e' insufficiente a riparare entrambi ! Me lo sta facendo bagnare come un pulcino !
RispondiEliminahttps://it-it.facebook.com/vignadelsignore
Grazie Vigna , Dio ti benedica !
Questo nuovo articolo di Magister
RispondiEliminahttp://magister.blogautore.espresso.repubblica.it/2015/10/14/la-congiura-dei-tredici-ecco-chi-lha-raccontata-per-primo/
aggiunge l'ultimo tassello mancante: la probabile causa scatenante.
Infatti due giorni dopo la risposta del Papa, Torinielli, il ventriloquo di Santa Marta, sputtana i tredici rappresentandoli come una lobby di congiurati. Probabilmente per qualcuno, che aveva già mal digerito la rispostaccia del papa, non ci ha visto più ed ha deciso che era ora di rimettere le cose a posto, pubblicando la lettera. La quale in effetti, per quanto la critica sia feroce, è scritta con molto garbo e "parresia"...
Ma abbiano il coraggio di apportare le modifiche necessarie alla disciplina del Matrimonio e dei Sacramenti!
RispondiEliminaSe la frattura è irrimediabile, e nel divorzio lo è sempre, nessuno si separa per capriccio, facciano come le Chiese Ortodosse: ammettano le unioni successive, nei debiti limiti e con le opportune dispense.
Non si può mandare all'inferno le persone con l'aria di chi vuole "accoglierle"!
http://www.antoniosocci.com/retroscena-dellesplosiva-lettera-dei-cardinali-e-cosa-accadra-ora-al-sinodo-e-alla-chiesa/
RispondiEliminaIo la "critica feroce" l'ho vista applicata solo nei confronti di Benedetto. Sarebbe troppo lungo ricordare tutte le contumelie che il nostro Papa ha ricevuto. Comunque, c'è il nutrito archivio di Raffaella a partire da Ratisbona in crescendo
RispondiEliminaAlessia
RispondiEliminaRiccardo Cascioli onestamente ricostruisce i fatti :
http://www.lanuovabq.it/it/articoli-un-gran-polverone-per-nullama-le-famiglie-dove-sono-14115.htm
A me sembra che l'accusa ventilata , come un boomerang , sia ritornata al mittente .
Piuttosto torniamo alla famiglia :
http://www.lanuovabq.it/it/articoli-i-coniugi-martin-primi-santi-sposi-nella-chiesala-loro-famiglia-e-una-strada-per-il-sinodo-14110.htm
Caro anonimo delle 21.21, non voglio essere ingiusta, irriguardosa e indelicata nei confronti di quanti si separano con enormi sofferenze e per motivi gravi; ma ti assicuro, purtoppo, che ultimamente questi casi sono i meno frequenti: spesso ci si separa per motivi futili o semplicemente perchè si crede di non amare più la persona con cui si è sposati. certo anche in questi casi c'è tanta sofferenza, ma la realtà è che si è diffusa la mentalità che per risolvere qualsiasi problema di coppia la via migliore sia la separazione e non impegnarsi reciprocamente con coraggio a risolvere i problemi. ammettere le unioni successive, sarebbe da parte della Chiesa un ulteriore atto di superficialità e di svilimento del matrimonio che, forse, è l'unico "sacramento" sul quale Gesù si è impuntato senza se e senza ma. inoltre, non sarà certo la Chiesa, rifiutando le seconde nozze, a mandare all'inferno qualcuno ... Maria pia
RispondiEliminap.s. scusate l'O.T. e scusate anche l'estrema sintesi e incompletezza del mio commento.
Anonimo delle 21.21, la Chiesa non condanna nessuno all'inferno. Chi ci va (e giudice è Cristo, quello stesso Cristo che sull'argomento ha parlato molto chiaro), lo fa per le proprie scelte personali. La Chiesa ha l'unico scopo di rendere attente queste persone e salvare le loro anime, non un'accoglienza indiscriminata qui e ora che però potrebbe tramutarsi in dannazione eterna.
RispondiEliminahttp://magister.blogautore.espresso.repubblica.it/2015/10/16/sinodo-e-omosessualita-la-parola-a-san-paolo-senza-censure/
RispondiEliminaSinodo e omosessualit . La parola a san Paolo, senza censure - Settimo Cielo - Blog - L Espresso