sabato 9 aprile 2016

Che confusione! (Raffaella)

Cari Amici,
come ogni mattina sto guardando la rassegna stampa su Skytg24 e su RaiNews e devo dire che sull'Esortazione Apostolica pubblicata ieri regna la massima confusione. La maggior parte dei giornaloni titola sulla grande apertura alla Comunione per i divorziati ma, a leggere i commenti delle fonti ufficiali, sembra che non ci sia stata nessuna rivoluzione. E allora?
Certo! Forse è meglio non soffermarsi sui commenti delle fonti cattoliche, perché preferisco rimanere fra "coloro che sono sospesi" piuttosto che leggere di un passo avanti pastorale che apre alla misericordia, lasciando intatta la dottrina. 
Come se gli altri Papi non fossero misericordiosi... 
Quando poi leggo di "fredda" teologia, beh, mi pare chiaro il riferimento o no? Si tratta ovviamente di una sciocchezza. E' come dire "freddo" diritto, senza tenere conto che non si può vivere in una società senza regole. E, a tale proposito, vorrei ricordare che anche la chiesa è una società di persone che, per funzionare, ha bisogno di norme. Siamo sicuri che questo "liberi tutti" (vedi Magister) faccia del bene ai fedeli e all'istituzione stessa? Si dirà che non è vero e che bisogna leggere il testo per intero. Giustissimo! Purtroppo però in una chiesa così fortemente legata ai media conta la prima impressione o, se si vuole, la "percezione". E la percezione è proprio il "rompete le righe" che si ricava dai titoloni dei giornali e dai riassunti dei telegiornali. Mi pare che ormai sia passata l'idea della rivoluzione e che d'ora in poi nessun sacerdote potrà tentare di spiegare la dottrina senza essere accusato di essere "fondamentalista", "retrogrado", non "in linea" con l'esortazione. Se poi ai fedeli non piacerà ciò che il parroco ha da dire, qual è il problema? Si cambia parrocchia e si fa un tour scegliendo chi ci piace di più. 
Aspettando il nuovo colpo di scena ad effetto che possa attirare fedeli che per ora latitano (il card. Dolan ha infatti osservato che fuori dalla cattedrale di New York non ci sono orde di fedeli desiderosi di entrare...), vorrei invitare tutti a leggere le bellissime parole che Papa Benedetto ha speso per i divorziati risposati (clicca qui e qui). Non sono mai state valorizzate a sufficienza ma che volete? Allora la "percezione" era diversa. 
Visto l'enorme appoggio mediatico di cui gode oggi la chiesa (per motivi che ormai tutti sappiamo), direi che sarebbe ora di usare questo vantaggio per aiutare vittime come Asia Bibi e per parlare chiaro contro il terrorismo di matrice islamica, magari usando per una volta proprio quest'ultimo aggettivo. Esistono vittime che meritano conforto non solo a Lampedusa o a Lesbo ma anche a Parigi, a Bruxelles e, non dimentichiamolo, a Colonia e in altre città della Germania.
R.

P.S. A proposito di "percezione" ho letto che i Lefebvriani non sono più considerati degli "appestati" e che possono essere ricevuti in Vaticano senza che da tutte le parti del mondo si alzino grida isteriche di indignazione. Non una parola nemmeno dagli amici ebrei (o forse nessuno è andato a chiedere un'opinione?). I Lefebvriani approfittino del momento favorevole in cui i media non sono occupati in pianta stabile nel tentativo di destabilizzare i Pontificati :-)

17 commenti:

  1. Articolo di Ferrara da applaudire sul Foglio di oggi. Inoltre mi permetto di consigliare le riflessioni di Monica Mondo su ilsussidiario.net di ieri a proposito dell'intervista RAI al figlio di Riina.
    Arcangela

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  2. Sì, c'è tanta confusione, ma ci sono anche tanti errori voluti che vanno a segno grazie all'ignoranza generale. Ieri sera, in un servizio del tg1, anche la necesssità per i coniugi di separarsi in certi casi passava come rivoluzione.
    L'unico messaggio chiaro di questa #babelecclesiale è la critica feroce a come la famiglia è stata trattata sinora dalla chiesa cattolica pre-bergogliana, ormai sempre l'unica ad uscirne con le ossa rotte.

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  3. Mi piacerebbe conoscere il pensiero di Papa Benedetto su tutto cio'. Temo pero' che il mio sia solo un pio desiderio!!Teresa

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  4. era logico che venissa strumentalizzata e usata a prprio piacimento.
    Nulla di nuovo, ma ormai, con papa Bergoglio tutto è nuovo. la misrsericordia prima non c'era mai stata.
    Mi dispiace tanto e non voglio fare polemica, ma in questo modo e con um'informazione così faziosa non si fa un buon servizio né alla Chiesa, né ai fedeli. credo che ogni sacerdote di buon senso abbia sempre usato nel confessionale il criterio della misericordia e del discernimento e abbia agito in base al singolo caso.

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  5. http://magister.blogautore.espresso.repubblica.it/2016/04/08/amoris-l%c3%a6titia-misericordia-per-tutti-tranne-che-per-i-figli-obbedienti/

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  6. http://www.lastampa.it/2016/04/08/vaticaninsider/ita/vaticano/schoenborn-francesco-supera-lartificiale-divisione-tra-regolare-e-irregolare-mIsnpfFFUbvWOeRLK1Tq6M/pagina.html


    il caos regna sovrano

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  7. Leggere i due ultimi articoli di Socci su LO STRANIERO
    Arcangela

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  8. http://www.lanuovabq.it/it/articoli-amoris-laetitia-tre-note-per-la-guerra-delle-interpretazioni-15819.htm



    non ho capito nulla

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  9. http://www.antoniosocci.com/golpe-nella-chiesa-ribelliamoci-alla-dittatura-del-relativismo-distrugge-cattolicesimo-la-nostra-civilta/
    articolo forte, ma vero purtroppo.

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  10. http://www.acistampa.com/story/monsignor-vigano-assumiamoci-il-rischio-di-comunicare-in-maniera-proattiva-3051#.VwtaEKvK46Q.twitter

    speriamo bene!!!!!!!!!!

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  11. http://ilsismografo.blogspot.it/2016/04/vaticano-madre-teresa-e-i-papi.html

    si ricorda nche papa Benedetto............

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  12. http://www.ilsussidiario.net/News/Cultura/2016/4/12/LETTURE-Da-Benedetto-XVI-a-Francesco-solo-l-amore-gratuito-vince-il-Nulla/2/695431/

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  13. LA LEGGE NATURALE.....E LA FAMIGLIA
    La legge naturale....è scritta nel cuore dell’uomo ed è, di conseguenza, anche oggi non semplicemente inaccessibile. Questa legge ha come suo primo e generalissimo principio quello di “fare il bene ed evitare il male”. E’, questa, una verità la cui evidenza si impone immediatamente a ciascuno. Da essa scaturiscono gli altri principi più particolari, che regolano il giudizio etico sui diritti e sui doveri di ciascuno. Tale è il principio del rispetto per la vita umana dal suo concepimento fino al suo termine naturale, non essendo questo bene della vita proprietà dell’uomo ma dono gratuito di Dio. Tale è pure il dovere di cercare la verità, presupposto necessario di ogni autentica maturazione della persona. Altra fondamentale istanza del soggetto è la libertà. Tenendo conto, tuttavia, del fatto che la libertà umana è sempre una libertà condivisa con gli altri, è chiaro che l’armonia delle libertà può essere trovata solo in ciò che è comune a tutti: la verità dell’essere umano, il messaggio fondamentale dell’essere stesso, la lex naturalis appunto. E come non menzionare, da una parte, l’esigenza di giustizia che si manifesta nel dare unicuique suum e, dall’altra, l’attesa di solidarietà che alimenta in ciascuno, specialmente se disagiato, la speranza di un aiuto da parte di chi ha avuto una sorte migliore? Si esprimono, in questi valori, norme inderogabili e cogenti che non dipendono dalla volontà del legislatore e neppure dal consenso che gli Stati possono ad esse prestare. Sono infatti norme che precedono qualsiasi legge umana: come tali, non ammettono interventi in deroga da parte di nessuno...La legge iscritta nella nostra natura è la vera garanzia offerta ad ognuno per poter vivere libero e rispettato nella propria dignità. Quanto fin qui detto ha applicazioni molto concrete se si fa riferimento alla famiglia, cioè a quell’“intima comunità di vita e d’amore coniugale, fondata dal Creatore e strutturata con leggi proprie” (Cost. past. Gaudium et spes, 48). Il Concilio Vaticano II ha, al riguardo, opportunamente ribadito che l’istituto del matrimonio “ha stabilità per ordinamento divino”, e perciò “questo vincolo sacro, in vista del bene sia dei coniugi e della prole che della società, non dipende dall’arbitrio dell’uomo” (ibid.). Nessuna legge fatta dagli uomini può perciò sovvertire la norma scritta dal Creatore, senza che la società venga drammaticamente ferita in ciò che costituisce il suo stesso fondamento basilare. Dimenticarlo significherebbe indebolire la famiglia, penalizzare i figli e rendere precario il futuro della società.
    BXVI -DISCORSO 12 FEBBRAIO 2007

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  14. http://www.antoniosocci.com/12-aprile-anniversario-dellapparizione-delle-tre-fontane-un-libro-adesso-rivela-bruno-cornacchiola-ebbe-la-rivelazione-un-futuro-papa-eretico/

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  15. http://magister.blogautore.espresso.repubblica.it/2016/04/14/ancora-sullincredibile-nota-329-della-amoris-l%c3%a6titia-una-lettera-un-racconto

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  16. http://magister.blogautore.espresso.repubblica.it/2016/04/17/insomma-si-o-no-la-comunione-ai-divorziati-risposati-papa-francesco-si-punto/

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