giovedì 6 luglio 2017

Pasticci su pasticci in vaticano, errori di comunicazione ma la colpa è sempre di Ratzinger (e Wojtyla)

Cari amici, su segnalazione di Carmelina sono andata a leggere gli articoli di ieri a firma di Massimo Franco sul Corriere (clicca qui) e di Politi sul Fatto (clicca qui).
In effetti salta subito all'occhio la differenza di trattamento riservata ai Pontefici. 
Quando Benedetto XVI era il Papa non si lesinavano espressioni del tipo: "incapacità di comunicare", "incapacità di scegliere i collaboratori", "volontà di scegliere sempre i collaboratori fra le persone di cui ci si fida", "isolamento del Papa", "accesso di pochissime persone all'Appartamento del Papa", ecc. ecc. ecc.
In tutta onestà la situazione attuale della chiesa non ha precedenti quanto a crisi eppure si cerca (e si trova!) sempre una giustificazione. 
Chiaramente il nuovo corso primaverile non ha mai colpe. La responsabilità va forse ricercata nei "vertici curiali così come si sono formati nell’era di Wojtyla e Ratzinger" (cit. Politi) o nella "vecchia guardia" (cit. Franco)? Ma di che cosa stiamo parlando?
Il card. Muller, chiamato da Papa Benedetto alla Congregazione per la dottrina della fede, è stato congedato in tutta fretta e quindi non costituisce più un problema, almeno questo è ciò che molti credono e sperano. Il resto dei curiali non rema di certo contro la brezza di primavera.
Pell? E' stato chiamato a Roma dopo il Conclave del 2013. Si parlava di lui come successore di Re ma Benedetto XVI scelse altrimenti e ricordo perfettamente che già allora giravano voci piuttosto "critiche" contro l'arcivescovo di Sydney. Colpa di Ratzinger la crisi della scorsa settimana? Ci vuole un bel coraggio anche solo a insinuarlo!
Milone? E' una nomina recente. Che c'entrano Ratzinger e Wojtyla?
La confusione generata dalla vicenda del piccolo Charlie? Beh! Regnanti Benedetto e Giovanni Paolo, i fedeli non avrebbero sentito la necessità di intasare i centralini della segreteria di stato e dell'albergo Santa Marta. La sensazione è quella di un intervento tardivo e sollecitato da pressioni non mediatiche ma popolari (e questo è grave per un pontificato che crede di avere il consenso unanime dei fedeli).
La questione pedofilia? Benedetto XVI aveva affrontato con decisione il problema sradicandolo alla radice, riducendo allo stato laicale centinaia di preti e allontanando decine di vescovi. La competenza era ed è della CDF che agisce contando sull'esperienza e la competenza maturata in anni di duro lavoro. La famosa commissione sugli abusi può affiancare ma di certo non sostituire la Congregazione che, alla scuola di Ratzinger, sa bene come agire.
Essa, con l'approvazione totale di Benedetto XVI, ridusse allo stato laicale Inzoli a cui poi venne data la possibilità di appellarsi ma dopo la rinuncia del Papa e non per volontà della CDF. Anche qui è colpa di Ratzinger?
Dispiace la polemica sul Prefetto Ladaria che ha agito applicando le norme in vigore. Che cosa può fare di più il vaticano se non spretare un pedofilo? Non è possibile che la CDF denunci direttamente il cittadino di un Paese straniero. Può farlo il vescovo locale ma ricordiamoci che in Italia non c'è obbligo di denuncia se non per i pubblici ufficiali (e i vescovi non lo sono). 
Non ci piace questa norma? E' giusto! Ciascuno può discutere e proporre di cambiare le leggi per adattarle alle nuove esigenze, ma il cambiamento spetta allo Stato e non alla chiesa. In Francia vige per i vescovi l'obbligo di denuncia perché essi sono considerati pubblici ufficiali, in Italia no. Si cambi la legge.
Fa sorridire che si insista sull'isolamento con l'immagine suggestiva del tavolo da pranzo appartato.
Regnante Benedetto, si sarebbe scritto che il Papa vuole isolarsi e non accetta il confronto con gli altri. Oggi sono gli altri a essere i cattivi. 
Chissà che cosa si sarebbe detto di Ratzinger se si fosse rifiutato di confrontarsi con i cardinali o se avesse mandato via un Prefetto o un Presidente di curia che gli erano ostili (e ce n'erano tanti...). Chissà come avrebbero reagito i giornali alla notizia che Castel Gandolfo non avrebbe più goduto della presenza del Papa togliendo così il lavoro a tanti esercizi commerciali o al licenziamento in tronco di alcuni ottimi collaboratori della CDF.
Altri tempi...ora capiamo meglio che cosa intendeva Benedetto parlando di "anticipo di simpatia" senza il quale è impossibile ogni confronto.
Comunque l'immagine del tavolo appartato suggerisce che sia venuta meno l'esigenza di risiedere a Santa Marta. Perchè non tornare nel Palazzo Apostolico? Isolamento per isolamento...
In questo modo l'hotel resterebbe vuoto e ci si potrebbero ospitare tanti migranti...giusto per dare il buon esempio :-)
Idem per le case dei cardinali. Potrebbero vivere in cinque o sei in ogni appartamento liberando così molto alloggi. Fatti non parole...
R.

15 commenti:

  1. Iniziano a mancare aggettivi squalificati per descrivere la situazione tragicomica di questa chiesetta mediaticamente costruita.
    Alessia

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  2. Purtropo , a me la situuazione più che tragicomica sembra tragica. Essere Papa non è facile e i nemici ci son sempre. Non si può fare tuto da soli. Non capisco se ci fanno leggere solo quello che vogliono loro. Che Bergoglio sia un depresso e un isolato, lo si capisce subito. Chiaramente, il potere compensa taale stato e lo fa diventare maniacale, ma le difficoltà lo demliscono e allora torna depresso. E' un debole come tuti gli accentratori. Forse chiederà consiglio a papa Benedetto................. speriamo, visto che che Lo definisce il Nonno saggio e mi sembra che Lo rispetti.

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  3. Sì, però vengono meno tutti i protagonisti partecipi dei due pontificati precedenti, ora restano in 3 e Ratzinger è sempre più solo, senza amici di cui fidarsi e senza qualcuno su cui poggiare, purtroppo la chiesucola è ancora potente, anche se iniziano i primi scricchiolii, Repubblica critica le recenti nomine e in USA si levano molte voci autorevoli di protesta, Polonia, Croazia e l'Africa fanno resistenza, ma.........la St.Gallen mafia resiste.....preghiamo che il Signore ci lasci Benedetto in buone condizioni per altro tempo. A.

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  4. OT pare che a chiamare i poliziotti per il casino nel palazzo appartenente alla Cdf, ma in territorio italiano, sia stato Müller.......attendo conferme, ma......2+2 fa sempre 4, alla faccia dei gesuitanti.....A.

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  5. IL FOGLIO "Le differenze tra Navarro Valls e il marasma mediatico di oggi"
    Arcangela

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  6. Grazie al Santo Padre Benedetto XVI
    Per la maggior gloria di Dio .
    http://blog.messainlatino.it/2017/07/dieci-anni-fa-il-motu-proprio-summorum.html#more

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  7. Per tutti quelli che gli hanno disubbidito ed ostacolato
    perche' NSGC dia loro il dono di calde lacrime per
    avere favorito l'inaridimento delle anime e principalmente per la mia conversione :
    http://blog.messainlatino.it/2017/07/x-anniversario-del-motu-proprio.html

    EVVIVA!
    GRAZIE, BENEDETTO XVI!
    A.M.D.G.

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  8. In Vaticano ormai, c'è solo confusione, purtroppo e tutti se ne sono accorti.

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  9. http://www.tempi.it/lunica-cosa-che-fa-pensare-di-tutta-la-non-intervista-di-scalfari-al-papa#.WWIa4LZLdLM
    meglio non commentare.

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  10. http://www.marcotosatti.com/2017/07/09/rvc-oggi-ci-parla-di-spirito-santo-e-di-teologi-evoluzionisti-tenetevi-saldi-cambia-tutto/

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  11. http://magister.blogautore.espresso.repubblica.it/2017/07/10/in-curia-non-piu-di-cinque-anni-e-poi-via-dice-il-papa-ma-dal-dire-al-fare%e2%80%a6/

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  12. http://www.ilfoglio.it/chiesa/2017/07/09/news/il-tribuno-del-nuovo-gesuitismo-che-recupera-con-lutero-anche-pascal-143705/

    una dietro l'altra e poi notate il portavoce!!!!!!!!

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  13. Non mi sembra che i miei commenti siano così poco in sintonia con il resto di quello che leggo, o siano pieni di insulti. Eppure non vengono mai pubblicati. Sinceramente mi sembra una censura senza senso, dispiace molto l'impossibilità di dialogo.

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  14. http://www.fondazioneratzinger.va/content/fondazioneratzinger/it/news/notizie/un-inserto-su-benedetto-xvi-nel-nuovo-trimestrale--urbi-et-orbi-.html

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  15. http://www.farodiroma.it/2017/07/09/lumanita-la-fede-lumorismo-navarro-assomigliava-sempre-piu-al-suo-papa-s-izzo/

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