Cari amici,
devo confessare che nel 2010 avevo paura di collegarmi con i siti dei maggiori quotidiani italiani perchè c'era sempre il rischio di qualche "novità" su Papa Benedetto, novità poi puntualmente smentita dai fatti...
Di solito i "suggeritori" erano i grandi giornali americani, in particolare il New York Times.
A volte mi capitava di fare il percorso contrario: mi collegavo prima con il NYT, trovavo la notizia-bomba (e già mi preparavo a controbattere) e aspettavo "ansiosa" che il botto arrivasse in Italia. Non ci voleva molto. Diciamo una mezzoretta o, al massimo, un'ora.
I tempi, cari amici, sono decisamente cambiati per il Papato.
Da ore e ore il sito del New York Times e quello del Washington Post rilanciano una notizia della Associated Press che circola da ieri sera.
Qui la news sul NYT.
Trovate la vicenda perfettamente spiegato da Marco Tosatti in questo post.
Sicuramente ci verrà data una spiegazione a tutto ciò (oppure no?). Sta di fatto che i siti dei grandi quotidiani italiani ignorano completamente la notizia.
Ma come? Il NYT non è la "Bibbia" del giornalismo? Non era oro colato ai tempi di Papa Benedetto? Non era un'autorità indiscussa quando criticava Ratzinger?
Si vede che i tempi cambiano e anche i giornalisti...
Solo una cosa resta intatta: la "beata" coerenza dei media. Eh sì...vabbè!
R.
p.s. quanto riportato sui giornali online stranieri è falso? Bene...lo si dica e si spieghi tutta la faccenda. Il silenzio può andare bene solo ad alcuni commentatori "interessati".
http://www.lanuovabq.it/it/abusi-il-silenzio-sulle-proposte-dei-vescovi-usa
RispondiEliminaGià lo dissi, fa come il suo idolo indiscusso, Peron 'Non rispondere mai neanche una parola, alla fine avrai sempre ragione'........meditare, meditare.A.
RispondiEliminaOT hai letto l'ultimo articolo di Magister? Magistrale......A.
RispondiEliminaOrdini di scuderia: silenzio stampa.
RispondiEliminaOrmai è chiaro. Certe notizie non devono essere diffuse e conosciute Ne verrebbe compromessa l'immagine di Bergoglio-
Si devono conoscere solo i gesti di misericordia