Il dolore per la sua dipartita è grande, ma sono contento per lui, ha finito di soffrire, sono sicuro che sarà in Paradiso, se lo è meritato in tutti gli anni vissuti. Riposi in pace, Santità amatissima, ci mancherà, pregheremo sempre per Lei, si ricordi di farlo per noi. A.
Bellissimo il tweet del card. Sarah che, dopo aver raccomandato a Dio l'anima di Papa Benedetto, gli dedica i versetti della II lettera di S. Paolo a Timoteo 'E' giunto il momento di sciogliere le vele, ho terminato la mia corsa, ho combattuto la buona battaglia, ho conservato la fede', sono quelli che preferisco, bello anche l'addio di Accattoli, non certo un fan ratzingeriano, 'Un bacio a Benedetto che se ne va' uscirà sul Corsera il 2 gennaio. A.
Santo Padre, Santita', amato Santo Padre...come ci si rivolge ad un Pontefice? Non lo so ! Avrei voluto tanto vederVi, vedere i Vostri occhi buoni ed indulgenti quando, seguitando il programma stabilito per Papa Giovanni Paolo II, Vi hanno portato a visitare la mia Parrocchia. Ero lì, in terza fila,all'uscita della Chiesa, e dicevo tra me e me che se anche la marea della gente mi avesse impedito di vederVi mi sarebbe bastato toccare la Vostra tunica per riempirmi il cuore di gioia, così come avvenne all'emorroissa.. .Non e' accaduto niente di quanto avevo vagheggiato. In seguito ho desiderato di scriverVi e di inviarVi in dono un piccolo ramoscello di ulivo abilmente prodotto dai maestri vetrai di Murano, ma, a causa della mia timidezza, neanche questo si e' potuto concretizzare. Papa Benedetto XVI " De Gloria Olivae".... . Santo Padre, amato Santo Padre, (bambino mio come Vi chiamavo in segreto a causa della manifesta Vostra fragilita'), ora affido al mio Angelo Custode di manifestarVi finalmente il mio amore filiale,il mio affetto, la mia gratitudine per quel 2005, il mio anno dell'Effata'. Grazie Santo Padre , riposate in pace !
Al centro c’è una piccola parola che riassume tutto il messaggio e tutta l’opera di Cristo. Marco la riporta nella lingua stessa in cui Gesù la pronunciò: «effatà», che significa: «apriti». C’è una chiusura interiore, che riguarda il nucleo profondo della persona, quello che la Bibbia chiama il «cuore». E’ questo che Gesù è venuto ad «aprire», a liberare, per renderci capaci di vivere pienamente la relazione con Dio e con gli altri. Ecco perché dicevo che questa piccola parola, «effatà - apriti», riassume in sé tutta la missione di Cristo. Egli si è fatto uomo perché l’uomo, reso interiormente sordo e muto dal peccato, diventi capace di ascoltare la voce di Dio, la voce dell’Amore che parla al suo cuore, e così impari a parlare a sua volta il linguaggio dell’amore, a comunicare con Dio e con gli altri. Per questo motivo la parola e il gesto dell’«effatà» sono stati inseriti nel Rito del Battesimo, come uno dei segni che ne spiegano il significato: il sacerdote, toccando la bocca e le orecchie del neo-battezzato dice: «Effatà», pregando che possa presto ascoltare la Parola di Dio e professare la fede. Mediante il Battesimo, la persona umana inizia, per così dire, a «respirare» lo Spirito Santo, quello che Gesù aveva invocato dal Padre con quel profondo sospiro, per guarire il sordomuto. Benedetto XVI
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Il dolore per la sua dipartita è grande, ma sono contento per lui, ha finito di soffrire, sono sicuro che sarà in Paradiso, se lo è meritato in tutti gli anni vissuti. Riposi in pace, Santità amatissima, ci mancherà, pregheremo sempre per Lei, si ricordi di farlo per noi. A.
RispondiEliminaBellissimo il tweet del card. Sarah che, dopo aver raccomandato a Dio l'anima di Papa Benedetto, gli dedica i versetti della II lettera di S. Paolo a Timoteo 'E' giunto il momento di sciogliere le vele, ho terminato la mia corsa, ho combattuto la buona battaglia, ho conservato la fede', sono quelli che preferisco, bello anche l'addio di Accattoli, non certo un fan ratzingeriano, 'Un bacio a Benedetto che se ne va' uscirà sul Corsera il 2 gennaio. A.
RispondiEliminaSanto Padre, Santita', amato Santo Padre...come ci si rivolge ad un Pontefice? Non lo so ! Avrei voluto tanto vederVi, vedere i Vostri occhi buoni ed indulgenti quando, seguitando il programma stabilito per Papa Giovanni Paolo II, Vi hanno portato a visitare la mia Parrocchia. Ero lì, in terza fila,all'uscita della Chiesa, e dicevo tra me e me che se anche la marea della gente mi avesse impedito di vederVi mi sarebbe bastato toccare la Vostra tunica per riempirmi il cuore di gioia, così come avvenne all'emorroissa.. .Non e' accaduto niente di quanto avevo vagheggiato. In seguito ho desiderato di scriverVi e di inviarVi in dono un piccolo ramoscello di ulivo abilmente prodotto dai maestri vetrai di Murano, ma, a causa della mia timidezza, neanche questo si e' potuto concretizzare. Papa Benedetto XVI " De Gloria Olivae".... . Santo Padre, amato Santo Padre, (bambino mio come Vi chiamavo in segreto a causa della manifesta Vostra fragilita'), ora affido al mio Angelo Custode di manifestarVi finalmente il mio amore filiale,il mio affetto, la mia gratitudine per quel 2005, il mio anno dell'Effata'. Grazie Santo Padre , riposate in pace !
RispondiEliminaAl centro c’è una piccola parola che riassume tutto il messaggio e tutta l’opera di Cristo. Marco la riporta nella lingua stessa in cui Gesù la pronunciò: «effatà», che significa: «apriti». C’è una chiusura interiore, che riguarda il nucleo profondo della persona, quello che la Bibbia chiama il «cuore». E’ questo che Gesù è venuto ad «aprire», a liberare, per renderci capaci di vivere pienamente la relazione con Dio e con gli altri. Ecco perché dicevo che questa piccola parola, «effatà - apriti», riassume in sé tutta la missione di Cristo. Egli si è fatto uomo perché l’uomo, reso interiormente sordo e muto dal peccato, diventi capace di ascoltare la voce di Dio, la voce dell’Amore che parla al suo cuore, e così impari a parlare a sua volta il linguaggio dell’amore, a comunicare con Dio e con gli altri. Per questo motivo la parola e il gesto dell’«effatà» sono stati inseriti nel Rito del Battesimo, come uno dei segni che ne spiegano il significato: il sacerdote, toccando la bocca e le orecchie del neo-battezzato dice: «Effatà», pregando che possa presto ascoltare la Parola di Dio e professare la fede. Mediante il Battesimo, la persona umana inizia, per così dire, a «respirare» lo Spirito Santo, quello che Gesù aveva invocato dal Padre con quel profondo sospiro, per guarire il sordomuto.
Benedetto XVI
sarà lui ora a pregare per la Chiesa,
RispondiEliminaLivio dal Myanmar
Grazie al nostro Papa Benedetto e grazie Raffaella.
RispondiEliminaAmen.
RispondiElimina... Cara Raffaella, torno qui a prender fiato, tra chi lo ha sempre amato...