Oh cara Raffaella, si potrebbe giá iniziare con il nostro giochino preferito, Maga Maghella, do you remember? Peró siamo delle vecchie signore vedove e inconsolabili, novelle principesse rinascimentali e l' enciclica preferiamo leggerla. Vero?
Beh, se si trattasse di dare solo qualche pennellata e firmarla, pure io sarei in grado di pubblicare una Enciclica in meno di quattro mesi. Ripeto, sarà interessante ascoltarne la presentazione. Alessia
A parte interrogarsi sul perchè di tanta velocità, e le ipotesi non mancano, quel che mi dico leggendo l`articolo di Avvenire è che decisamente l`onestà intellettuale molti giornalisti l`hanno riposta in uno sgabuzzino chiuso a chiave, ma come si può scrivere, se si è onesti, frasi come:
"Si tratta dell’atteso testo che il Pontefice ha elaborato sulla base degli appunti estesi consegnatigli personalmente dal suo predecessore emerito"
Appunti? E così sarebbe papa Bergoglio ad aver elaborato quel testo? Quel testo era atteso perchè è Benedetto XVI ad averlo voluto e scritto!
"Si tratterà di «un testo non lungo nell’estensione», ha spiegato ieri il direttore della Sala Stampa vaticana padre Federico Lombardi, nel dare l’annuncio della pubblicazione. A confermare, quasi, lo stile tanto sintetico quanto denso al quale papa Francesco ci ha ormai abituato"
Ma non si vergognano? Ma non si vergogna Mazza di sminuire e quasi cancellare la realtà che quel testo lo ha scritto Benedetto XVI e che il contributo del suo successore è con ogni probabilità minimo? Stile denso e sintetico? Forse perchè non è quella l`enciclica che ha voglia di scrivere, quello il tema che vuole approfondire? Papa Benedetto non ha potuto finirlo, è un testo che molti di noi aspettavamo con impazienza in questo Anno della Fede, sembra che Papa Bergoglio non abbia voluto mettere troppo del suo, aspettiamo di leggere il testo, già ci faremo un`idea con la sua presentazione.
A te, Raffy. Sono di umore acidulo, peggio di Ma Pepinster :-) Non so cosa darei per trovare l'ispirazione per scrivere un articolo demolitorio sui vaticanisti, specie quelli che si credono scrittori. Alessia
Che ne dici di questo articolo di Schiavazzi? http://www.huffingtonpost.it/2013/07/01/papa-francesco-il-velo-di-bergoglio-a-ratzinger_n_3528711.html?utm_hp_ref=papa&utm_hp_ref=italy Alessia
sono un'altra vedova inconsolabile e lo dico anche in giro! lA COSA PIù GIUSTA SAREBBE LA PUBBLICAZIONE CON IL NOME DI Benedetto XVI tanto più che è ancora vivo, ma sarebbe un miracolo.
^__^ siamo nell'Anno della Fede.... è chiaro oramai da tempo che Benedetto XVI è stato "costretto" a dimettersi, anche se il pensiero è maturato nel tempo, la decisione è stata repentina e Benedetto XVI dimostra, con questa sua enciclica, di come abbia lavorato fino alla fine per la Chiesa...
Ritengo comunque che sia importante che il suo successore la firmi e la renda pubblica ;-) perchè altrimenti ci sarebbe stata negata questa ennesima perla preziosa ;-) direi IL TESTAMENTO culturale e spirituale di Benedetto XVI ;-) altro pilastro contro coloro che strumentalizzando Bergoglio erano arrivati a parlare già di una fede diversa ;-)
Qualche spunto interessante nell'articolo di Schiavazzi ma l'insieme non mi piace. Ancora una volta c'e' il tentativo di descrivere Ratzinger come piu' attento alle cose spirituali che ai problemi terreni, al futuro piuttosto che al presente. La strenua lotta alla pedofilia nella chiesa e l'imposizione della trasparenza nelle finanze vaticane contraddicono questo stereotipo. Direi che Benedetto XVI e' stato un Papa profeta ma anche un Papa pragmatico, realista e genialmente agostiniano. R.
E questo, Raffy? http://www.ilsussidiario.net/News/Editoriale/2013/7/2/I-silenzi-di-Bergoglio-e-l-esempio-di-Ratzinger/407969/ A mio modesto avviso essere espliciti è importante. E' importante sempre anche se può costare impopolarità e damnatio memoriae. Sarebbe un bel segno se dopo Lampedusa il Papa si esprimesse anche riguardo ad altri valori, importanti quanto la solidarietà, con pari forza. Alessia
L'Enciclica sulla fede secondo me a marzo era bell'e pronta, però se è tanto sintetica può anche darsi sia stata accorciata. Comunque su come sia giunta a conclusione l'Enciclica "a quattro mani" per ora ci sono solo supposizioni. Gli unici dati certi sono che Papa Benedetto aveva consegnato il testo di un'Enciclica (e non degli appunti)a Papa Francesco (“Dicono che sia scritta a quattro mani, ma Benedetto me l’ha consegnata. È un documento forte e io scriverò solo che ho ricevuto questo grande lavoro. Spiegherò che lui l’ha fatto e io l’ho portato avanti”) e che sono passati pochi mesi in cui, secondo le parole di Papa Francesco, quel testo è stato "portato avanti" da lui, mentre secondo Ponzio Lombardi, è stato trattato come un insieme di "appunti" elaborato in Enciclica da Papa Francesco, nel consueto "stile tanto sintetico quanto denso al quale papa Francesco ci ha ormai abituato". Personalmente preferisco non prendere troppo sul serio le parole di Lombardi... voi ve la immaginate un'Enciclica di Benedetto tradotta nel 'pastiche' di Santa Marta?! Sulla formazione di questa Enciclica sapete che ho espresso le mie preoccupazioni sin da quando hanno dato l'annuncio e oggi mi faccio ancora meno illusioni di poter leggere l'Enciclica di Benedetto XVI. Attendo di leggere l'Enciclica di Papa Francesco, sperando di sbagliarmi su tutti i fronti. Se mi sbaglio, sarò felice di fare pubblica ammenda per le mie inutili ed ingiustificate preoccupazioni.
PF che corregge BXVI ? Intanto sappiamo che era gia' pronta. Ma figurarsi se uno come BXVI ,abituato alla disciplina , a lavorare alacremente e umilmente non l'aveva gia' portata a termine . Proseguendo l'enciclica di GPII (Novo millennio...) ha voluto rimarcare che a Gesu' non si arriva che per la via della fede . Secondo me non ci sarebbe stato nulla di strano a dire la vera verita' eppoi per quel che mi riguarda era piu' ad hoc l'altro titolo.......
Alessia capisco che è un po' strano veder ricondurre al solo privato la nostra fede proprio da chi ha sempre inteso la politica come via privilegiata della fede (o forse di più il contrario), ma cos'altro possiamo aspettarci da Vittadini e da quella parte di CL che ama i compromessi storici con il mondo? Dopo CDO, Cooperative bianco-rosse e Governo Letta, possiamo aspettarci che questa gente desideri parole chiare, inequivocabili e divisive? Non bisogna disturbare i manovratori... oggi i matrimoni innaturali vanno molto di moda, anche quelli d'interesse.
vedo che continuate a parlare di cambio di titolo. Forse mi sbaglio io, ma non mi sembra ci siano dichiarazioni ufficiali, precedenti, che parlano di un titolo diverso, ma solo supposizioni giornalistiche (e, visto il grande lavoro di corretta informazione che ha sempre fatto questo blog, credo sia sbagliato andargli appresso). Inoltre, se non sbaglio, le encicliche prendono il "titolo" dalla prima frase: se è vero come qualcuno ha scritto che Francesco ha scritto l'introduzione, è più che normale che il titolo provenga dal suo scritto... non ci vedo nulla di strano. Un ultima cosa: è così importante quale frase ha scritto Benedetto e quale Francesco? Cambia qualcosa all'insegnamento che entrambi i due nostri Papi ci vogliono trasmettere?
Quel che importa è la trasparenza, è l`onestà, è che in quel testo, che era, ed è, così atteso perchè voluto e scritto non solo da un grandissimo teologo ma da un uomo di Dio, vi sia unità, continuità, che non sia stato "bâclé" (finito alla bell`e meglio)per essere pubblicato in fretta e lasciare lo spazio libero ad una eventuale prossima enciclica di papa Bergoglio. Resta il fatto che, volente o nolente, che piaccia o meno, non sarà difficile riconoscere il pensiero, lo "stile", i contenuti, forma e sostanza, di Benedetto XVI, sempre che nessuno sia passato per alterarlo, diluirlo o troncarlo.
L'unica cosa importante, Francesco, è che non cambi la dottrina. Il Papa ha "la missione di custodire la fede nella sua integrità e di confermare i suoi fratelli" (CCC 552) e questa è un'enciclica sulla fede. Per questo dall'inizio ho detto che non mi importava tanto chi scrivesse cosa, quanto che l'ultima occhiata la desse Benedetto, perchè Papa Francesco non è teologo e l'enciclica sulla fede non è l'omelia di Santa Marta.
cari amici. Non e possibile per Francesco scrivere niente in periodo cosi breve - guardate: scrivere, verificare nel Doctrina Fidei, tradurre - tutto tutto in 3 mesi? Mentre c'e tanto lavoro altro? è ridicolo. Io penso che l'enciclica sara senza suo intervento. Ma certamenti tutti diranno, che Francesco e un teologo geniale. ingiustizia!!!!
Una volta tanto sono stata troppo sintetica:) provo a spiegare il mio punto di vista: dietrologie preventive ora sono inutili e si corre il rischio di doversi smentire dopo. Il circondario non mi da' troppo affidamento, ma di Francesco mi pare evidente la sincerità, sulle modalità dell'enciclica penso faccia testo quel che dice e dira' lui e non quel che infiocchettano i portavoce e su cui ricamano i cronisti. Spesso dico a me stessa che dovrei ricordarmi di più quel che è stato fatto a Benedetto, quando tutto veniva incartato con carta vetrata, ora accade qualcosa di simile ma con carta decorata, in entrambe i casi il contenuto reale passa in secondo piano ma è quello a contare
D'accordo con chi scrive che le Encicliche portano il titolo delle prime parole in latino e quindi se la presentazione la scrive Papa Francesco, forse il titolo si rifà alle sue prime parole... Nessuno - se non voci giornalistiche - parlavano di un titolo "Fidem serbavi", però questo - se fosse stato vero - sarebbe stato bello, pensando alla storia e travaglio suo di tanti mesi e forse anni di Bened. XVI fino a quella decisione della rinuncia... Accogliamo comunque quanto ci sarà donato come dono del Signore
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Oh cara Raffaella, si potrebbe giá iniziare con il nostro giochino preferito, Maga Maghella, do you remember? Peró siamo delle vecchie signore vedove e inconsolabili, novelle principesse rinascimentali e l' enciclica preferiamo leggerla. Vero?
RispondiEliminaBeh, se si trattasse di dare solo qualche pennellata e firmarla, pure io sarei in grado di pubblicare una Enciclica in meno di quattro mesi. Ripeto, sarà interessante ascoltarne la presentazione.
RispondiEliminaAlessia
:-)))
RispondiEliminaBuongiorno carissime!
R.
A parte interrogarsi sul perchè di tanta velocità, e le ipotesi non mancano, quel che mi dico leggendo l`articolo di Avvenire è che decisamente l`onestà intellettuale molti giornalisti l`hanno riposta in uno sgabuzzino chiuso a chiave, ma come si può scrivere, se si è onesti, frasi come:
RispondiElimina"Si tratta dell’atteso testo che il Pontefice ha elaborato sulla base degli appunti estesi consegnatigli personalmente dal suo predecessore emerito"
Appunti? E così sarebbe papa Bergoglio ad aver elaborato quel testo?
Quel testo era atteso perchè è Benedetto XVI ad averlo voluto e scritto!
"Si tratterà di «un testo non lungo nell’estensione», ha spiegato ieri il direttore della Sala Stampa vaticana padre Federico Lombardi, nel dare l’annuncio della pubblicazione. A confermare, quasi, lo stile tanto sintetico quanto denso al quale papa Francesco ci ha ormai abituato"
Ma non si vergognano?
Ma non si vergogna Mazza di sminuire e quasi cancellare la realtà che quel testo lo ha scritto Benedetto XVI e che il contributo del suo successore è con ogni probabilità minimo?
Stile denso e sintetico?
Forse perchè non è quella l`enciclica che ha voglia di scrivere, quello il tema che vuole approfondire?
Papa Benedetto non ha potuto finirlo, è un testo che molti di noi aspettavamo con impazienza in questo Anno della Fede, sembra che Papa Bergoglio non abbia voluto mettere troppo del suo, aspettiamo di leggere il testo, già ci faremo un`idea con la sua presentazione.
A te, Raffy.
RispondiEliminaSono di umore acidulo, peggio di Ma Pepinster :-) Non so cosa darei per trovare l'ispirazione per scrivere un articolo demolitorio sui vaticanisti, specie quelli che si credono scrittori.
Alessia
Che ne dici di questo articolo di Schiavazzi?
RispondiEliminahttp://www.huffingtonpost.it/2013/07/01/papa-francesco-il-velo-di-bergoglio-a-ratzinger_n_3528711.html?utm_hp_ref=papa&utm_hp_ref=italy
Alessia
Secondo Grana, Papa Francesco si è limitato a integrare con una introduzione:
RispondiEliminahttp://www.ilfattoquotidiano.it/2013/07/01/enciclica-a-quattro-mani-sulla-fede-di-bergoglio-e-ratzinger/643220/
sono un'altra vedova inconsolabile e lo dico anche in giro!
RispondiEliminalA COSA PIù GIUSTA SAREBBE LA PUBBLICAZIONE CON IL NOME DI Benedetto XVI tanto più che è ancora vivo, ma sarebbe un miracolo.
^__^ siamo nell'Anno della Fede....
RispondiEliminaè chiaro oramai da tempo che Benedetto XVI è stato "costretto" a dimettersi, anche se il pensiero è maturato nel tempo, la decisione è stata repentina e Benedetto XVI dimostra, con questa sua enciclica, di come abbia lavorato fino alla fine per la Chiesa...
Ritengo comunque che sia importante che il suo successore la firmi e la renda pubblica ;-) perchè altrimenti ci sarebbe stata negata questa ennesima perla preziosa ;-) direi IL TESTAMENTO culturale e spirituale di Benedetto XVI ;-)
altro pilastro contro coloro che strumentalizzando Bergoglio erano arrivati a parlare già di una fede diversa ;-)
Qualche spunto interessante nell'articolo di Schiavazzi ma l'insieme non mi piace.
RispondiEliminaAncora una volta c'e' il tentativo di descrivere Ratzinger come piu' attento alle cose spirituali che ai problemi terreni, al futuro piuttosto che al presente.
La strenua lotta alla pedofilia nella chiesa e l'imposizione della trasparenza nelle finanze vaticane contraddicono questo stereotipo.
Direi che Benedetto XVI e' stato un Papa profeta ma anche un Papa pragmatico, realista e genialmente agostiniano.
R.
E questo, Raffy?
RispondiEliminahttp://www.ilsussidiario.net/News/Editoriale/2013/7/2/I-silenzi-di-Bergoglio-e-l-esempio-di-Ratzinger/407969/
A mio modesto avviso essere espliciti è importante. E' importante sempre anche se può costare impopolarità e damnatio memoriae. Sarebbe un bel segno se dopo Lampedusa il Papa si esprimesse anche riguardo ad altri valori, importanti quanto la solidarietà, con pari forza.
Alessia
L'Enciclica sulla fede secondo me a marzo era bell'e pronta, però se è tanto sintetica può anche darsi sia stata accorciata.
RispondiEliminaComunque su come sia giunta a conclusione l'Enciclica "a quattro mani" per ora ci sono solo supposizioni. Gli unici dati certi sono che Papa Benedetto aveva consegnato il testo di un'Enciclica (e non degli appunti)a Papa Francesco (“Dicono che sia scritta a quattro mani, ma Benedetto me l’ha consegnata. È un documento forte e io scriverò solo che ho ricevuto questo grande lavoro. Spiegherò che lui l’ha fatto e io l’ho portato avanti”) e che sono passati pochi mesi in cui, secondo le parole di Papa Francesco, quel testo è stato "portato avanti" da lui, mentre secondo Ponzio Lombardi, è stato trattato come un insieme di "appunti" elaborato in Enciclica da Papa Francesco, nel consueto "stile tanto sintetico quanto denso al quale papa Francesco ci ha ormai abituato".
Personalmente preferisco non prendere troppo sul serio le parole di Lombardi... voi ve la immaginate un'Enciclica di Benedetto tradotta nel 'pastiche' di Santa Marta?!
Sulla formazione di questa Enciclica sapete che ho espresso le mie preoccupazioni sin da quando hanno dato l'annuncio e oggi mi faccio ancora meno illusioni di poter leggere l'Enciclica di Benedetto XVI.
Attendo di leggere l'Enciclica di Papa Francesco, sperando di sbagliarmi su tutti i fronti.
Se mi sbaglio, sarò felice di fare pubblica ammenda per le mie inutili ed ingiustificate preoccupazioni.
PF che corregge BXVI ? Intanto sappiamo che era gia' pronta. Ma figurarsi se uno come BXVI ,abituato alla disciplina , a lavorare alacremente e umilmente non l'aveva gia' portata a termine . Proseguendo l'enciclica di GPII (Novo millennio...) ha voluto rimarcare che a Gesu' non si arriva che per la via della fede . Secondo me non ci sarebbe stato nulla di strano a dire la vera verita' eppoi per quel che mi riguarda era piu' ad hoc l'altro titolo.......
RispondiEliminaAlessia capisco che è un po' strano veder ricondurre al solo privato la nostra fede proprio da chi ha sempre inteso la politica come via privilegiata della fede (o forse di più il contrario), ma cos'altro possiamo aspettarci da Vittadini e da quella parte di CL che ama i compromessi storici con il mondo? Dopo CDO, Cooperative bianco-rosse e Governo Letta, possiamo aspettarci che questa gente desideri parole chiare, inequivocabili e divisive?
RispondiEliminaNon bisogna disturbare i manovratori... oggi i matrimoni innaturali vanno molto di moda, anche quelli d'interesse.
vedo che continuate a parlare di cambio di titolo.
RispondiEliminaForse mi sbaglio io, ma non mi sembra ci siano dichiarazioni ufficiali, precedenti, che parlano di un titolo diverso, ma solo supposizioni giornalistiche (e, visto il grande lavoro di corretta informazione che ha sempre fatto questo blog, credo sia sbagliato andargli appresso).
Inoltre, se non sbaglio, le encicliche prendono il "titolo" dalla prima frase: se è vero come qualcuno ha scritto che Francesco ha scritto l'introduzione, è più che normale che il titolo provenga dal suo scritto... non ci vedo nulla di strano.
Un ultima cosa: è così importante quale frase ha scritto Benedetto e quale Francesco? Cambia qualcosa all'insegnamento che entrambi i due nostri Papi ci vogliono trasmettere?
Quel che importa è la trasparenza, è l`onestà, è che in quel testo, che era, ed è, così atteso perchè voluto e scritto non solo da un grandissimo teologo ma da un uomo di Dio, vi sia unità, continuità, che non sia stato "bâclé" (finito alla bell`e meglio)per essere pubblicato in fretta e lasciare lo spazio libero ad una eventuale prossima enciclica di papa Bergoglio.
RispondiEliminaResta il fatto che, volente o nolente, che piaccia o meno, non sarà difficile riconoscere il pensiero, lo "stile", i contenuti, forma e sostanza, di Benedetto XVI, sempre che nessuno sia passato per alterarlo, diluirlo o troncarlo.
L'unica cosa importante, Francesco, è che non cambi la dottrina.
RispondiEliminaIl Papa ha "la missione di custodire la fede nella sua integrità e di confermare i suoi fratelli" (CCC 552) e questa è un'enciclica sulla fede.
Per questo dall'inizio ho detto che non mi importava tanto chi scrivesse cosa, quanto che l'ultima occhiata la desse Benedetto, perchè Papa Francesco non è teologo e l'enciclica sulla fede non è l'omelia di Santa Marta.
Aspettassimo che esce? Che ne dite?
RispondiEliminacari amici. Non e possibile per Francesco scrivere niente in periodo cosi breve - guardate: scrivere, verificare nel Doctrina Fidei, tradurre - tutto tutto in 3 mesi? Mentre c'e tanto lavoro altro? è ridicolo. Io penso che l'enciclica sara senza suo intervento. Ma certamenti tutti diranno, che Francesco e un teologo geniale. ingiustizia!!!!
RispondiEliminaUna volta tanto sono stata troppo sintetica:) provo a spiegare il mio punto di vista: dietrologie preventive ora sono inutili e si corre il rischio di doversi smentire dopo. Il circondario non mi da' troppo affidamento, ma di Francesco mi pare evidente la sincerità, sulle modalità dell'enciclica penso faccia testo quel che dice e dira' lui e non quel che infiocchettano i portavoce e su cui ricamano i cronisti. Spesso dico a me stessa che dovrei ricordarmi di più quel che è stato fatto a Benedetto, quando tutto veniva incartato con carta vetrata, ora accade qualcosa di simile ma con carta decorata, in entrambe i casi il contenuto reale passa in secondo piano ma è quello a contare
RispondiEliminacioè è un modo per dire che se sarà bella è merito di Benedetto, se non ci piacerà sarà colpa di Francesco? :))
RispondiEliminaFuor di battuta, sarebbe bello poterla leggere e apprezzare per quello che è e per i doni che darà...
cioè è un modo per dire che se sarà bella è merito di Benedetto, se non ci piacerà sarà colpa di Francesco? :))
RispondiEliminaFuor di battuta, sarebbe bello poterla leggere e apprezzare per quello che è e per i doni che darà...
Ciao Raffaella,
RispondiEliminasottoscriverei il tuo commento del 02 luglio 2013 10:39!
Grazie e cordiali saluti,
Diego
D'accordo con chi scrive che le
RispondiEliminaEncicliche portano il titolo delle
prime parole in latino e quindi
se la presentazione la scrive
Papa Francesco, forse il titolo
si rifà alle sue prime parole...
Nessuno - se non voci giornalistiche - parlavano di un titolo "Fidem serbavi", però
questo - se fosse stato vero - sarebbe stato bello, pensando alla
storia e travaglio suo di tanti
mesi e forse anni di Bened. XVI fino a quella decisione della rinuncia...
Accogliamo comunque quanto ci
sarà donato come dono del Signore