lunedì 18 novembre 2013

Benedetto XVI riceve il pallio e l'anello del Pescatore (YouTube)

Grazie al lavoro della nostra Gemma rivediamo un'altra parte della Santa Messa di inizio Pontificato di Benedetto XVI (24 aprile 2005). In questo video assistiamo alla consegna del pallio e dell'anello del Pescatore.



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23 commenti:

Arcangela ha detto...

Chissà perché si preferisce una liturgia sciatta e poco educativa a una elegante, ricca di simbologia e di spiritualità! Arcangela

laura ha detto...

Per Arcangela: i tempi sono cambiati definitivamente e si è perso per sempre il gusto del bello.

Anonimo ha detto...

Esistono concetti di bellezza oggettivi? Quale sono i parametri che lo definiscono?
I concetti di bellezza cambiano di cultura a cultura e in una stessa cultura con il passare del tempo.
Quindi, i concetti di bellezza non sono soggettivi???
A te piace questa messa pomposa, a me piace più semplice.
E perché dovresti avere ragione tu e non io???
Io rispetto la tua scelta di cosa è bello per te. Ma te, al dire "si è perso per sempre il gusto del bello", lasci intravedere tutto il tuo totalitarismo di pensiero, la tua chiusura mentale, la tua poca accettazione della diversità...

Anonimo ha detto...

beh, piano piano coi "per sempre"... il gusto del bello può sempre ritornare! Maria Pia

Raffaella ha detto...

Suvvia...esiste un concetto oggettivo di bello che non si puo' contestare!
R.

gemma ha detto...

dopo aver rifilato a qualcuno del : totalitarismo di pensiero, chiusura mentale, poca accettazione della diveristà, magari ci si firma, giusto per rispetto della diversità di pensiero dell'altro a cui si fanno questi complimenti. Anche perchè laura ha fatto un'affermazione secondo laura, scrivendo il suo nome

Anonimo ha detto...

La messa di inizio del ministero petrino di Benedetto XVI non è stata pomposa, ma solenne e ricca di simboli, spiegati da par suo dal Papa stesso, che richiamavano al Cristo, non al suo Vicario, all'unità fra gli apostoli e Pietro.
Non si è perso proprio nulla, come dice giustamente Maria Pia, perché c'è chi lavora perché il patrimonio di bellezza e fede non cada nel dimenticatoio. Lo si capirà meglio in futuro perché la fede inevitabilmente richiama al bello. Per il resto sono gusti e opinioni personali di cui non vale la pena discutere.
Alessia

maura ha detto...

Stupendo ! La compostezza solenne , l'atteggiamento ieratico , le mani giunte inducono l'assemblea al silenzio e alla preghiera , a volgere lo sguardo e il ringraziamento al Festeggiato . In alcuni momenti , ad esempio dopo il Gloria e il Vangelo in greco si alza lieve il venticello dello Spirito Santo che fa ondeggiare le casule . " Simone mi ami tu piu' di costoro "? Sì Signore , ti ha amato piu' di loro ! Lode e Gloria a Cristo Re dell'Universo !

mariateresa ha detto...

oltre il senso del bello si è perso anche il senso della buona educazione vedo, caro il mio antitotalitario blogger.

Arcangela ha detto...

Perchè non leggere "Introduzione allo spirito della liturgia " del Cardinal Ratzinger? Arcangela

mariateresa ha detto...

OT con miracolo: sul volantino contro il nostro Benedetto è intervenuto il SIR
http://t.co/MCm9l7w3IT

Anonimo ha detto...

OT segnalo articolo di gagliarducci wwww.mondayvatican.com.The pope's diplomacy serving the world.

laura ha detto...

Grazie Gemma. Rispettiamo la libertà di pensiero. Non voglio esere affatto totalitarista. cercherò di essere più attenta, ma vedo che è difficile.

nicoletta ha detto...

Raffaella scrive:
"Suvvia… esiste un concetto oggettivo di bello che non si può contestare!"
In quale cultura e in quale tempo? Ribadisco le domande dell'anonimo delle 18:17, però mi firmo (e non cambia poi molto, rispetto alla bontà dell'argomentazione).
Il concetto oggettivo di bello non esiste – o meglio, esiste per un certo popolo che appartiene a una certa cultura e vive in un certo periodo storico. E persino ciò che per noi "eurocentrici" è bello adesso, non lo era duemila anni fa e non lo sarà tra mille anni!
Esiste magari una "sensazione oggettiva" di bello, che si estrinseca attraverso un semplice mi piace/non mi piace: a me, per esempio, non piace la messa tridentina; ma aborro le chitarre in chiesa – a meno che non le suonino Crosby, Stills & Nash! – e i belati domenicali che le accompagnano. È un sentimento personale e insindacabile, che però nulla ha a che fare con quel concetto oggettivo di bello che tu pretendi e al quale accenna Laura.

Raffaella ha detto...

Osserva il David di Michelangelo, la Pietà che si trova in San Pietro, i quadri di Raffaello o di Caravaggio o di Monet o la Paolina Borghese del Canova. C'e' qualcuno che pensa che queste opere non siano belle?
R.

Anonimo ha detto...

E gli affreschi della Cappella Sistina? Qualcuno può razionalmente pensare che fra un secolo non piaceranno più? che ci sia chi può trovarli sgradevoli oggi? Ci sono opere entrate nell'eternità forse perché ispirate direttamente da Dio.
Alessia

Anonimo ha detto...

Lodate Dio con arte.
La bellezza della musica sacra e del canto gregoriano, elevano l'anima a Dio.
Nelle solenni celebrazioni di Benedetto XVI c'era tutto questo. Neri

Fabiola ha detto...

Se il bello oggettivo non esiste non esiste neppure il buono e il vero.
Tutti a casa, ragazzi.

Potrei argomentare di più ma è inutile. In genere sfido i miei alunni, che ripetono questa storiella del "è bello ciò che piace A ME" a dirmi, con onestà, perché in fatto di donne o di maschietti il loro soggettivismo va a farsi benedire. Ma hanno 14 anni.

Anonimo ha detto...

E l'opera della creazione?
il concetto di bello oggettivo è molto di più di un mi piace o non mi piace. "la bellezza ci salverà" diceva Dostoevskij: si riferiva forse a ciò che piaceva a lui o non piuttosto alla bellezza di Dio che, nonostante tutto, promana dalle sue creature? Maria Pia

Anonimo ha detto...

Non esiste il concetto di bello assoluto nel senso che non esiste una decodificazione di cosa è bello in senso assoluto ma è innegabile che alcune opere trascendano lo spazio e il tempo.

Alcuni esempi li ha fatti Raffaella e l'elenco potrebbe essere lungo.

Penso a Mozart, Beethoven, alle sculture Greche che sono diventati canoni di bellezza e di stupore nei secoli.

Non ci vedo niente di male.

Così come nella storia sono nate persone che per capacità di ingegno si sono "elevate" rispetto alle altre allo stesso modo esistono opere d'arte che in maniera universale si "elevano" e si affermano nel tempo.

Luca

medievAle ha detto...

lascia perdere, lella, tanto è una partita persa in partenza, tra un po' ti sentirai dire chi sei tu per giudicare, e se persino il Papa ammette che ognuno percepisce il bene e il male a modo proprio figuriamoci cosa può succedere con la percezione di bello e brutto.

Anonimo ha detto...

Secondo questo bifolco evidentemente ai predecessori/e stavano più a cuore le cianfrusaglie della sostanza.
http://www.repubblica.it/sport/rugby/2013/11/18/news/bergamasco-71267928/
Alessia

Luisa ha detto...

Cara Alessia, ho aperto il link che hai dato, non so chi sia l`intervistato ma so che con quella frase sulle cianfrusaglie ha mostrato di essere un grande ignorante che ripete come un pappagallo quello che da mesi persone che ignoranti non sono ci martellano, se per l`intervistato l`ignoranza può essere una scusante, per gli altri i loro mantra stucchevoli sono solo finalizzati a quel che, ne sono convinti, papa Bergoglio realizzerà.
Non tutti si son bevuti il cervello, non tutti hanno mandato i loro neuroni in vacanza, il troppo è da tempo che storpia, per il momento fanno finta di non rendersene contro, sono troppo occupati a raccogliere le briciole del "successo" di papa Bergoglio.