mercoledì 30 luglio 2014

Medio Oriente, Benedetto XVI: Nel nome di Dio mi rivolgo a tutti i responsabili di questa spirale di violenza, perché immediatamente si depongano le armi da ogni parte! (30 luglio 2006)

Grazie alla nostra Gemma rivediamo e riascoltiamo l'intervento di Benedetto XVI in occasione della recita dell'Angelus da Castel Gandolfo (30 luglio 2006). Esattamente otto anni fa il Papa rivolse un accorato appello ai Governanti affinché cessasse immediatamente la spirale di violenza in Medio Oriente. Si tratta di una presa di posizione quanto mai attuale. Il testo è consultabile qui.


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domenica 27 luglio 2014

venerdì 25 luglio 2014

“La chiesa non è un sanatorio”. Oltre la misericordia c’è di più. F.to Müller (Matzuzzi)

Clicca qui per leggere l'articolo segnalatoci da Gemma.

Papa, metri quadri e demagogia (Tosatti). Eh, cari media...

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Quante ricostruzioni fantasiose su appartamenti e suite ci tocca leggere...
Complimenti, come sempre, a Tosatti che ha il coraggio di cantare fuori da solito coro...
R.

Bianchi come Scalfari?

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Bianchi è stato recentemente nominato consultore del Pontificio Consiglio per l'unità dei cristiani, quindi, forse, le sue convinzioni non sono del tutto estranee al nuovo corso...
Per quanto riguarda Scalfari, non c'è stata smentita né richieste di precisazioni da parte della santa sede per cui considero il colloquio di due settimane fa perfettamente confermato.

lunedì 21 luglio 2014

Benedetto XVI ai cardinali: Vi prego, non fatemi mai mancare il vostro sostegno! (Youtube)

Grazie al lavoro della nostra Gemma rivediamo questo importante documento su cui tornerò nei prossimi giorni perché vorrei condividere con voi qualche riflessione.
Il 22 aprile 2005, tre giorni dopo la sua elezione, Benedetto XVI incontrava i cardinali presenti a Roma e chiedeva loro di non fargli mai mancare il sostegno necessario a guidare la chiesa. Sappiamo che purtroppo tale sostegno è venuto più volte meno nel corso degli otto anni di Pontificato di Papa Ratzinger a causa della debolezza e della mancanza di coraggio di molti uomini di chiesa.
Ecco la trascrizione integrale del discorso.




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Benedetto XVI ai cardinali: ...sono persuaso di poter contare, oltre che sull’indispensabile aiuto di Dio, anche sulla vostra generosa collaborazione. Vi prego, non fatemi mai mancare questo vostro sostegno!

Carissimi amici, rileggiamo il discorso che Benedetto XVI rivolse ai cardinali che lo avevano eletto pochi giorni prima.
Riflettiamo bene sulle parole del Pontefice e riflettano anche i cardinali su quanto hanno fatto e non fatto in otto anni.
Io personalmente dormirei sonni agitati...ma ne riparleremo in un altro post :-)
R.


DISCORSO DI SUA SANTITÀ BENEDETTO XVI AGLI EMINENTISSIMI SIGNORI CARDINALI PRESENTI IN ROMA

Sala Clementina

Venerdì, 22 aprile 2005


Venerati Fratelli Cardinali!

1. Vi incontro anche quest’oggi e vorrei farvi parte, in maniera semplice e fraterna, dello stato d’animo che sto vivendo in questi giorni. Alle intense emozioni provate in occasione della morte del mio venerato predecessore Giovanni Paolo II e poi durante il Conclave e soprattutto al suo epilogo si assommano un intimo bisogno di silenzio e due sentimenti tra loro complementari: un vivo desiderio del cuore di ringraziare e un senso di umana impotenza dinanzi all’alto compito che mi attende.

Innanzitutto la gratitudine. Sento, in primo luogo, di dover rendere grazie a Dio, che mi ha voluto, nonostante la mia umana fragilità, quale Successore dell’apostolo Pietro, e mi ha affidato il compito di reggere e guidare la Chiesa, perché sia nel mondo sacramento di unità per l’intero genere umano (cfr Lumen gentium, 1).
Ne siamo certi, è l’eterno Pastore a condurre con la forza del suo Spirito il suo gregge, ad esso assicurando, in ogni tempo, Pastori da Lui scelti.
In questi giorni si è levata corale la preghiera del popolo cristiano per il nuovo Pontefice e davvero emozionante è stato il primo incontro con i fedeli, l’altro ieri sera, in Piazza San Pietro: a tutti, Vescovi, sacerdoti, religiosi e religiose, giovani e anziani giunga il mio più sentito ringraziamento per questa loro spirituale solidarietà.

2. Un vivo ringraziamento sento di dover rivolgere a ciascuno di voi, venerati Fratelli, cominciando dal Signor Cardinale Angelo Sodano che, facendosi interprete dei comuni sentimenti, mi ha indirizzato poc’anzi affettuose espressioni e cordiali voti augurali. Con lui ringrazio il Signor Cardinale Camerlengo Eduardo Martínez Somalo, per il servizio generosamente reso in questa delicata fase di passaggio.

Desidero poi estendere la mia sincera riconoscenza a tutti i membri del Collegio Cardinalizio per l’attiva collaborazione da essi prestata alla gestione della Chiesa durante la Sede Vacante. Con particolare affetto vorrei salutare i Cardinali che, a motivo della loro età o per malattia, non hanno preso parte al Conclave. A ciascuno sono grato per l’esempio che hanno dato di disponibilità e di comunione fraterna, come pure per la loro intensa preghiera, espressioni entrambi di amore fedele alla Chiesa, sposa di Cristo.

Un grazie sentito non posso, inoltre, non rivolgere a quanti, con diverse mansioni, hanno cooperato all’organizzazione e allo svolgimento del Conclave, aiutando in molti modi i Cardinali a trascorrere nel modo più sicuro e tranquillo queste giornate cariche di responsabilità.

3. Venerati Fratelli, a voi il mio più personale ringraziamento per la fiducia che avete riposto in me eleggendomi Vescovo di Roma e Pastore della Chiesa universale.
E’ un atto di fiducia che costituisce un incoraggiamento a intraprendere questa nuova missione con più serenità, perché sono persuaso di poter contare, oltre che sull’indispensabile aiuto di Dio, anche sulla vostra generosa collaborazione. Vi prego, non fatemi mai mancare questo vostro sostegno!
Se da una parte mi sono presenti i limiti della mia persona e delle mie capacità, dall’altra so bene qual è la natura della missione che mi è affidata e che mi accingo a svolgere con atteggiamento di interiore dedizione.
Non si tratta qui di onori, bensì di servizio da svolgere con semplicità e disponibilità, imitando il nostro Maestro e Signore, che non venne per essere servito ma per servire (cfr Mt 20,28), e nell’Ultima Cena lavò i piedi degli apostoli comandando loro di fare altrettanto (cfr Gv 13,13-14). Non resta pertanto, a me e a tutti noi insieme, che accettare dalla Provvidenza la volontà di Dio e fare del nostro meglio per corrispondervi, aiutandoci gli uni gli altri nell’adempimento dei rispettivi compiti a servizio della Chiesa.

4. Mi è caro in questo momento riandare col pensiero ai venerati miei Predecessori, il beato Giovanni XXIII, i servi di Dio Paolo VI e Giovanni Paolo I e specialmente Giovanni Paolo II, la cui testimonianza nei giorni scorsi, più che mai, ci ha sostenuto e la cui presenza continuiamo ad avvertire sempre viva. Il doloroso evento della sua morte, dopo un periodo di grandi prove e sofferenze, si è rivelato in realtà con caratteristiche pasquali, come egli aveva auspicato nel suo Testamento (24.II - 1.III.1980). La luce e la forza di Cristo risorto sono state irradiate nella Chiesa da quella sorta di "ultima Messa" che egli ha celebrato nella sua agonia, culminata nell’"Amen" di una vita interamente offerta, per mezzo del Cuore Immacolato di Maria, per la salvezza del mondo.

5. Venerati Fratelli! Ciascuno tornerà ora nella rispettiva Sede per riprendere il suo lavoro, ma spiritualmente resteremo uniti nella fede e nell’amore del Signore, nel vincolo della celebrazione eucaristica, nella preghiera insistente e nella condivisione del quotidiano ministero apostolico. La vostra spirituale vicinanza, i vostri illuminati consigli e la vostra fattiva cooperazione saranno per me un dono del quale vi sarò sempre riconoscente e uno stimolo a portare a compimento il mandato affidatomi con totale fedeltà e dedizione.

Alla Vergine Madre di Dio, che ha accompagnato con la sua silenziosa presenza i passi della Chiesa nascente e ha confortato la fede degli Apostoli, affido tutti noi e le attese, le speranze e le preoccupazioni dell’intera comunità dei cristiani. Sotto la materna protezione di Maria, Mater Ecclesiae, vi invito a camminare docili e obbedienti alla voce del suo divin Figlio e nostro Signore Gesù Cristo. Invocandone il costante patrocinio, imparto di cuore la Benedizione Apostolica a ognuno di voi e a quanti la Provvidenza divina affida alle vostre cure pastorali.


Copyright © Libreria Editrice Vaticana

Galantino, buchi e toppe (peggiori...). Il commento di Marco Tosatti

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A volte è meglio tacere :-)
R.

domenica 20 luglio 2014

sabato 19 luglio 2014

Francesco parla, Scalfari trascrive, Brandmüller boccia (Magister)

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Il patriarca taglia il Marcianum e destina i fondi ai poveri. Chiesa come la società italiana?

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Un'altra brutta, pessima, notizia in questo sabato di luglio.
Del resto, forse, è il segno che non conta più studiare. La chiesa si è adattata completamente alla società dove conseguire un titolo di studio fa apparire "secchioni" mentre tutti bramano al talent o al reality show. Fa impressione constatare che, alla fine, la chiesa è arrivata nel punto stesso in cui si trova il nostro Paese. Che dire? Complimenti...
R.

Massima è la delusione...

Clicca qui per leggere la parte di una intervista.
E la delusione è doppia...
Si dica e si faccia cio' che si vuole. I FATTI parlano chiaro!
R.

venerdì 18 luglio 2014

Finita la tregua, riprende il tiro alla porpora? (Matzuzzi). Riflessioni (R.)

Clicca qui per leggere l'articolo segnalatoci da Laura.


Non piango di certo nel vedere i cardinali bersagliati. Fino ad un anno e mezzo fa era il Papa a finire sotto il tiro incrociato dei mass media e i porporati erano ben lieti di prendere le distanze dal bersaglio. A tal proposito mi togliero' parecchi sassolini nei prossimi giorni...
E' certamente singolare che il Papa scelga come interlocutore proprio il fondatore di Repubblica, giornale che fa parte del Gruppo Espresso, il cui settimanale di punta più di altri si sta occupando di faccende cardinalizie.
La cosa che mi dispiace di più, però, a livello personale, è che questo Gruppo sta di nuovo prendendo di mira Benedetto XVI senza che vi sia la minima reazione da parte di chi conosce perfettamente la verità. E dispiace anche che i vaticanisti che ben dovrebbero conoscere come stanno le cose cerchino di sminuire tutto il lavoro fatto da Ratzinger, cardinale e Papa, contro i preti pedofili.
I fatti parlano chiaro....
Vogliamo fare il solito ripasso?


LE DECISIONI E L'ESEMPIO DI PAPA BENEDETTO XVI NEL COMBATTERE LA PIAGA DELLA PEDOFILIA NELLA CHIESA. CRONOLOGIA



Ah, già che ci siamo ricordiamo che uno degli incontri di Papa Benedetto con le vittime di abusi avvenne proprio in Vaticano.
Clicca qui.   



SULLA QUESTIONE "LOTTA DI BENEDETTO XVI ALLA PEDOFILIA" NON TRANSIGO E, CONCEDETEMELO, NON AMMETTO CONFRONTI.
R.

giovedì 17 luglio 2014

Colloquio con Scalfari a Santa Marta, intervista a Vittorio Messori

Clicca qui per leggere l'intervista a Vittorio Messori pubblicata da Libero.

Rullo di tamburi: l'intervista di Scalfari a Papa Bergoglio (ottobre 2013) nuovamente rimossa dal sito del vaticano

Grazie a Fausto, Alessia e Giu veniamo a sapere in tempo reale della rimozione dell'intervista dell'ottobre scorso di cui abbiamo parlato ieri.
Per fortuna abbiamo anche la foto ;-)
Cliccando sul link si viene catapultati nella home page della santa sede.
Certo che certi scivoloni non erano mai avvenuti in passato: MAI era accaduto che un discorso di un Papa venisse pubblicato fra i discorsi ufficiali del Santo Padre per poi venire rimosso salvo poi ricomparire "magicamente" e successivamente essere cestinato di nuovo.
Nell'epoca della "grande comunicazione primaverile" non ci si fa una bella figura :-)
Che confusione...
R.

Che papocchio!!! Colpo basso in vaticano dei tifosi di "papa Scalfari" (Socci)

Clicca qui per leggere l'articolo gentilmente segnalatoci.
Sono tante le risposte che attendiamo ma probabilmente resteremo con il punto interrogativo in mano :-)
R.



Benedetto XVI ai giovani polacchi: nessun Pietro sarà mai contro la costruzione di una casa durevole sulla roccia (YouTube)

Nel corso del meraviglioso incontro con i giovani polacchi a Cracovia, Benedetto XVI pronunciò parole commoventi sul ruolo di Pietro e di tutti i suoi Successori: "Voi giovani avete conosciuto bene il Pietro dei nostri tempi. Perciò non dimenticate che né quel Pietro che sta osservando il nostro incontro dalla finestra di Dio Padre, né questo Pietro che ora sta dinanzi a voi, né nessun Pietro successivo sarà mai contro di voi, né contro la costruzione di una casa durevole sulla roccia. Anzi, impegnerà il suo cuore ed entrambe le mani nell'aiutarvi a costruire la vita su Cristo e con Cristo".
Clicca qui per leggere il testo integrale. Grazie ancora una volta a Gemma :-)
R.




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Card. Brandmüller: "Noi sacerdoti, celibi come Cristo" (Il Foglio)

Clicca qui per leggere l'articolo gentilmente segnalatoci.

mercoledì 16 luglio 2014

Benedetto XVI: l’unità (della Chiesa) ha un contenuto: la fede che gli Apostoli ci hanno trasmesso da parte di Cristo (YouTube)



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Grazie al lavoro della nostra Gemma riascoltiamo l'omelia che Benedetto XVI tenne il 29 giugno 2005, in occasione della Santa Messa per la Solennità dei Santi Pietro e Paolo (la prima del suo Pontificato). In essa il Santo Padre spiega in modo limpido e chiarissimo il senso della Confessione  in favore della Chiesa una, santa, cattolica e apostolica. Clicca qui per leggere il testo integrale.
R.


Ricompare magicamente sul sito del vaticano l'intervista di Scalfari a Papa Bergoglio dell'ottobre scorso. Caso chiuso? (R.)

Grazie alla segnalazione di un amico/a del blog è stato possibile verificare che l'intervista rilasciata da Papa Bergoglio a Scalfari nell'ottobre 2013 è magicamente ricomparsa fra i discorsi ufficiali sul sito della santa sede. Clicca qui per accedere al testo. Nella foto la schermata con la data e l'ora in cui è stata scattata. Quel testo era stato rimosso come segnalato da Antonio Socci dopo la smentita di Lombardi (clicca qui).
Inoltre si parla di intervista e non di colloquio. Alla luce di questi eventi per me il caso è chiuso anche per quanto riguarda il "colloquio" di domenica scorsa. Ciascuno puo' dire e fare cio' che più gli piace a patto che se ne assuma pienamente e PERSONALMENTE la responsabilità (Ratzinger docet) senza dare la croce addosso agli altri. Consiglio ai commentatori, soprattutto cattolici, di evitare di attaccare Scalfari colpevole, a quanto pare, solo di avere fatto il suo lavoro di giornalista.
Giusto? Sbagliato? Boh! Tutto e' nebuloso. Non leggo rettifiche da parte di Repubblica né richieste di ristabilire la verità dalla santa sede. Vedo solo ricomparire la famosa intervista di qualche mese fa.
Va bene tutto, cari amici, ma le prese in giro proprio no :-)
R.

Il celibato sacerdotale nelle risposte del card. Ratzinger a Peter Seewald nel libro-intervista "Il sale della terra" (1996)



II. Problemi della Chiesa cattolica

Il celibato

Stranamente niente provoca più rabbia nella gente che il problema del celibato. Anche se questo riguarda solo una minima parte della popolazione della Chiesa. Perché esiste il celibato?

Esso è legato a una frase di Cristo: Ci sono coloro - si legge nel Vangelo- che per amore del regno dei cieli, rinunciano al matrimonio e, con tutta la loro esistenza, rendono testimonianza al regno dei cieli.
La Chiesa è arrivata molto presto alla convinzione che essere sacerdoti significa dare questa testimonianza per il regno dei cieli. Essa poteva riallacciarsi analogamente a un parallelo veterotestamentario di altra natura. Israele entra nella terra promessa, undici tribù ricevono ciascuna la propria porzione di territorio; solo la tribù di Levi, quella dei sacerdoti, non riceve territorio né eredità; la sua eredità è solo Dio.
Praticamente ciò significa che i suoi membri vivono solo dei doni del culto e non, come le altre famiglie, della coltivazione della terra. Il punto essenziale è che essi non hanno alcuna proprietà. Il salmo 16 dice: tu sei la mia parte di eredità e il mio calice, ti ho ricevuto in sorte, Dio è la mia terra. Questa figura, che cioè nell’Antico Testamento il sacerdote non ha terra e vive, per così dire, di Dio – e perciò lo testimonia davvero –in seguito, in riferimento alla parola di Gesù è stata interpretata così: la porzione di terra in cui vive il sacerdote è Dio stesso.
Oggi possiamo capire con difficoltà questa rinuncia, poiché il rapporto con il matrimonio e i figli si è modificato. Dover morire senza figli, un tempo voleva dire aver vissuto senza scopo: una volta dispersa la traccia della mia vita, io sono morto del tutto. Se invece ho dei figli, continuerò a vivere in loro, grazie a una specie di immortalità, ottenuta attraverso la discendenza. Perciò è una superiore condizione di vita l’aver eredi e restare, attraverso di loro, nella terra dei viventi.
La rinuncia al matrimonio e alla famiglia è quindi da intendersi nella seguente prospettiva: rinuncio a ciò che per gli uomini non solo è l’aspetto più normale, ma il più importante. Rinuncio a generare io stesso vita dall’albero della vita, ad avere una terra in cui vivere e vivo con la fiducia che Dio è davvero la mia terra. Così rendo credibile anche agli altri che c’è un regno dei cieli.
Non solo con le parole, ma con questo tipo di esistenza sono testimone di Gesù Cristo e del Vangelo e gli metto così a disposizione la mia vita.
Il celibato ha dunque un significato contemporaneamente cristologico e apostolico. Non si tratta solo di risparmiare tempo - ho un po’ di tempo a disposizione perchè non sono un padre di famiglia – il che sarebbe troppo banale e pragmatico. Si tratta di un’esistenza che punta tutto sulla carta di Dio, e tralascia proprio quanto normalmente rende matura e promettente un’esistenza umana.

D’altra parte qui non si tratta di un dogma. Il problema sarà forse, un giorno, aperto al dibattito, nel senso di una libera scelta tra una forma di vita celibataria e una non celibataria?

Si, certo, non si tratta di un dogma. E’ una consuetudine venutasi a creare assai presto nella Chiesa, a seguito di sicuri riferimenti biblici. Ricerche più recenti dimostrano che il celibato risale a molto prima di quanto permettono di riconoscere le fonti del diritto di solito conosciute, fino al secondo secolo.
Anche in Oriente era molto più diffuso di quanto potevamo sapere finora. Qui solo nel secolo VII le due strade si separano. Da sempre in Oriente il monachesimo rappresenta la base portante del sacerdozio e della gerarchia e, per questo, aanche lì il celibato ha davvero grande importanza.
Non è un dogma, è un modo di vivere che è cresciuto nella Chiesa e che naturalmente comporta sempre il pericolo di una caduta. Se si punta così in alto, ci possono essere delle cadute. Penso che ciò che oggi irrita la gente nei confronti del celibato è che essa vede quanti preti non sono interiormente d’accordo e lo vivono ipocritamente, male, o non lo vivono affatto o solo con tormento e dicono…

…che distrugge gli uomini…

Quanto più un’epoca è povera di fede, tanto più frequenti sono le cadute.
Così il celibato perde di credibilità e il suo vero messaggio non viene alla luce. Si deve chiarire che i periodi di crisi del celibato corrispondono sempre a periodi di crisi del matrimonio. Infatti oggi non viviamo solo la crisi del celibato, lo stesso matrimonio viene sempre più messo in discussione come fondamento della nostra società.
Nelle legislazioni degli Stati occidentali esso è sempre più messo allo stesso livello di altri stili di vita e viene così dissolto anche come forma giuridica. La fatica di vivere veramente il matrimonio non è in fondo da meno. In pratica, con l’abolizione del celibato assisteremmo solo alla nascita di un nuovo tipo di problematica, quella dei preti divorziati. La Chiesa evangelica conosce bene questo problema. Se ne deduce che le forme elevate di esistenza umana sono sempre soggette a qualcosa che le minaccia. La conseguenza che ne trarrei, non è, però, di perdere la speranza e dire: “non ci riusciamo più”, ma dobbiamo tornare a credere, ad avere più fede. E, ovviamente, dobbiamo essere ancora più cauti nella scelta degli aspiranti sacerdoti. L’importante è che uno scelga davvero liberamente e non dica: “ si, voglio diventare prete, e allora mi carico anche di questo”, oppure; “in fondo le ragazze non mi interessano più di tanto, quindi non sarà un gran problema”. Questo non è un corretto punto di partenza. L’aspirante sacerdote deve riconoscere nella sua vita la forza della fede e deve sapere che solo in essa può vivere il celibato. Allora il celibato può diventare una testimonianza che dice qualcosa agli uomini e che riesce anche a dar loro coraggio in relazione al matrimonio. Entrambe le istituzioni sono strettamente legate l’una all’altra. Se una fedeltà non è più possibile, anche l’altra non ha più senso: l’una sostiene l’altra.

Suppone quindi che esista una relazione tra la crisi del celibato e quella del matrimonio

Mi sembra molto evidente.
In entrambi i casi la persona singola si trova di fronte al problema di una scelta di vita definitiva: a 25 anni posso già disporre di tutta la mia vita? E’ qualcosa di commisurato all’uomo? C’è la possibilità di farcela, di crescere e di maturare in modo vivo oppure devo tenermi costantemente aperto per nuove possibilità? La domanda fondamentale è la seguente: può l’uomo prendere una decisione definitiva per quel che riguarda l’aspetto centrale della sua vita? Può egli sostenere per sempre un legame nella decisione circa il modo della sua vita? Al riguardo mi permetto due osservazioni: lo può solamente se è ancorato saldamente alla fede; secondo: solo in questo caso egli perviene alla piena dimensione dell’amore e della maturazione umana. Tutto ciò che resta al di sotto del matrimonio monogamico è comunque troppo poco per l’uomo.

Ma se i numeri sulle infrazioni del celibato sono esatti, allora, de facto, esso è già fallito da molto tempo. Per ripeterlo ancora una volta: forse un giorno si arriverà ad aprire il dibattito circa la possibilità di una libera scelta?

Libera deve esserlo in ogni caso. Infatti, prima dell’ordinazione si deve confermare con una promessa solenne che lo si fa e lo si vuole in tutta libertà. Ho sempre una brutta sensazione, quando in seguito si dice che si è trattato di un celibato forzato, che è stato imposto. Ciò va contro la parola che si è data all’inizio. Nell’educazione dei sacerdoti si deve far attenzione che questa promessa sia presa sul serio. Questo è il primo punto. Il secondo è che dove vive la fede e nella misura in cui una Chiesa vive la fede, allora vien fuori anche la forza di sostenere queste scelte.
Credo che, rinunciando a questa convinzione, non migliori nulla, ma si finisca per passare sopra a una crisi della fede. Naturalmente si tratta di una tragedia per una Chiesa, quando molti conducono, più o meno, una doppia vita.
Non sarebbe, purtroppo, la prima volta che accade. Nel tardo medioevo abbiamo avuto una situazione simile, che poi fu una delle cause che portarono alla Riforma protestante. Si tratta di un avvenimento tragico sul quale bisogna riflettere, anche per amore degli uomini che poi soffrono davvero molto profondamente. Ma credo, e stando ai risultati dell’ultimo sinodo questo è anche il convincimento della grande maggioranza dei vescovi, che il vero problema sia la crisi della fede, e che non si hanno preti migliori e più numerosi dissociando il ministero e lo stato di vita, perché in tal modo si finisce solo per ignorare una crisi di fede e per farsi ingannare da soluzioni solo apparenti.

Ritorniamo ancora alla mia domanda: crede che i preti forse un giorno potranno scegliere liberamente tra una vita celibataria ed una non celibataria?

Questo l’avevo già capito. Dovevo solo chiarire che, comunque, secondo quel che ciascuno dice prima di essere ordinato sacerdote, non ci sono persone costrette al celibato. Si viene accettati come prete solo se lo si vuole spontaneamente.
La domanda è allora: quanto profondamente sono legati tra loro sacerdozio e celibato? La volontà di optare soltanto per uno solo dei due termini non implica già di per sé una minore considerazione del sacerdozio? Credo che su questo punto non ci si possa richiamare semplicemente alle Chiese ortodosse e alla cristianità protestante. Quest’ultima ha una visione completamente diversa del ministero: è una funzione, un servizio derivato dalla comunità, ma non è un sacramento, non è il sacerdozio in senso proprio.
Nella Chiesa ortodossa, abbiamo, da un lato, la forma perfetta di sacerdozio, cioè i preti-monaci, gli unici che possono diventare vescovi. Accanto a loro ci sono i preti secolari che, se vogliono sposarsi, devono farlo prima della loro consacrazione; essi si occupano poco della cura delle anime, ma propriamente, sono solo ministri del culto.
Per questo aspetto è quasi un’altra concezione di sacerdozio. Noi, invece , riteniamo che chiunque sia sacerdote, deve esserlo nella maniera di un vescovo e che non deve esistere una tale divisione.
Nessuna consuetudine di vita della Chiesa deve essere interpretata come un assoluto, per quanto sia profondamente radicata e fondata. Sicuramente la Chiesa si dovrà porre ancora il problema, lo ha già fatto recentemente in due sinodi. Ma penso che a partire da tutta la storia della cristianità occidentale e anche dall’intima concezione che sta alla base di tutto ciò, la Chiesa non deve credere di ottenere molto orientandosi verso la dissociazione di sacerdozio e celibato; se lo facesse, finirebbe comunque per perdere qualcosa.

Si può quindi concludere che Lei non crede che un giorno ci saranno preti sposati nella Chiesa cattolica?

Comunque non in un futuro prevedibile. Per essere sincero, devo dire che abbiamo già dei preti sposati, arrivati a noi come convertiti dalla Chiesa anglicana o da diverse comunità evangeliche. Quindi, in casi eccezionali, questo è possibile, ma si tratta, appunto, di eccezioni. E penso che anche in futuro rimarranno tali.

Ma l’obbligo del celibato non dovrebbe venire meno, anche solo in considerazione del fatto che la Chiesa, diversamente, non avrà più preti?

Non credo che quest’argomento sia veramente adeguato.
Il problema delle vocazioni sacerdotali va visto sotto molti aspetti. Ha prima di tutto a che fare con il numero di bambini. Quando oggi il numero medio di bambini per famiglia è 1,5, il problema dei candidati al sacerdozio si pone in modo ben diverso dai periodi in cui le famiglie erano notevolmente più numerose.
Nelle famiglie, poi, ci sono ben altre aspettative. Oggi sperimentiamo che i maggiori ostacoli al sacerdozio frequentemente vengono dai genitori, che hanno ben altre attese per i loro figli. Questo è il primo punto. Il secondo è che il numero di cristiani praticanti è molto diminuito e perciò si è ridotta anche la base di selezione. Considerato il numero dei bambini e il numero dei praticanti, probabilmente il numero dei nuovi sacerdoti non è affatto diminuito. Quindi bisogna tener conto di questa proporzione. La prima domanda allora è: ci sono credenti? Solo dopo viene la seconda domanda: da essi escono dei sacerdoti?



Da Joseph Ratzinger, "Il sale della terra: Cristianesimo e Chiesa cattolica nel XXI secolo" – Un colloquio con Peter Seewald, Edizioni San Paolo 2005

martedì 15 luglio 2014

Scalfari e il Papa, "manipolazioni per lettori ingenui" (Introvigne)

Clicca qui per leggere il commento.
Mah...dopo la prima "smentita" del Vaticano, mi pare che nessuno ai piani ecclesiali alti si sia strappato i capelli per l'intervista. Deduco che forse il tutto fa parte di una strategia comunicativa che però non sta dando i frutti sperati visto che non tutti vivono nel paese dei balocchi.
Nessuno ha alzato un dito per ricordare che il campione della lotta antiabusi si chiama Ratzinger, mai citato, e che la cifra del 2 % offende la stragrande maggioranza del clero.
Ovvio che la smentita abbia toccato solo i cardinali (credo che non serva spiegarne la ragione...).
La questione del celibato non può essere liquidata in due parole, ma non mi pare che il Vaticano stia tirando fuori i documenti su questa tradizione apostolica.
Non mi piace nemmeno l'atteggiamento di gettare la croce solo addosso a Scalfari. Che doveva fare? E' un giornalista e ha riportato il contenuto di un colloquio. Ha sbagliato? C'era un accordo di non divulgazione? Finchè non vedo diffide formali continuerò a pensare che in fondo la cosa faccia comodo a tutti. Se poi ci sarà un quarto "colloquio"...
R.

Oggi la Chiesa festeggia San Bonaventura da Bagnoregio. L'omaggio di Joseph Ratzinger-Benedetto XVI

Buongiorno a tutti. Nel giorno in cui la Chiesa ricorda San Bonaventura da Bagnoregio, uno dei Maestri di Benedetto XVI, ripercorriamo l'intenso rapporto fra Joseph Ratzinger e il Santo.


JOSEPH RATZINGER E SAN BONAVENTURA DA BAGNOREGIO: LO SPECIALE DEL BLOG


"Io son la vita di Bonaventura
da Bagnoregio, che ne’ grandi offici
sempre pospuosi la sinistra cura.
...


(Io sono Bonaventura da Bagnoregio, che nelle importanti cariche ricoperte non diedi mai importanza alle cose mondane...).


Dante Alighieri, Paradiso, Canto XII.

lunedì 14 luglio 2014

Abusi sessuali dei preti, chi dà i numeri al Papa? (Tosatti). Non è il caso di chiarire? (R.)


Clicca qui per leggere la puntuale analisi di Marco Tosatti.
La situazione che si è creata dopo l'intervista a Scalfari mi pare piuttosto seria. Non sto ovviamente parlando dell'Italia in cui vige una pax mediatica assoluta, che impedisce qualsiasi critica al Papa e, di riflesso (e almeno per ora), alla chiesa. Mi riferisco all'estero dove la mediaticità del Pontefice può coprire la sua persona ma non la struttura ecclesiale. Ecco che allora leggiamo articoli come questo (La BBC che si occupa proprio di tale argomento!) o come questo.
Forse sarebbe il caso di chiarire bene i numeri perché non è giusto che a pagare siano i preti onesti e che si diffondano cifre false che non si sa bene da dove saltino fuori.
Avviso a chiesa e vaticano: la pax può venire meno per un motivo o per l'altro e quindi...attenzione! Lo dico senza ansia ed eccessiva preghiera (come invece avrei fatto un tempo) ma lo dico comunque.
R.

Nomen omen breve storia dei 16 Papi col nome Benedetto - Benedetto XVI

Clicca qui per leggere l'analisi segnalataci da Francesco :-)

La bellissima foto del tramonto sul "Cristo Redentore" e la Germania Campione del Mondo :-)



Carissimi amici, vi propongo queste due bellissime immagini scattate ieri sera durante la finale dei Mondiali: il tramonto sulla statua del Cristo Redentore di Rio.
Complimenti alla Germania che conquista la Coppa del Mondo dopo la riunificazione del Paese confermandosi locomotiva d'Europa anche nel calcio.
Quanti volti messi...ops....mesti stamattina in televisione :-)
Non c'è canale che non proponga musi lunghi fino a terra ahahahah
Tutti pronti a festeggiare la vittoria dell'Argentina e invece...particolarmente fastidiosa la tipa che conduce Uno Mattina. Abbiamo capito per chi tifava...basta!
C'èra poi tutto il variegato mondo del web pronto a pubblicare vignette al limite del buon gusto...tutti impegnati a cancellare le immagini dalle cartelle?
Anche i più attivi sono scomparsi :-)
Non oso immaginare come sarebbe stato interpretato il tramonto sul Cristo Redentore se avesse vinto l'Argentina...quello che poteva essere visto come un "miracolo" si è trasformato in un evento naturale :-)
In questi giorni ho letto e sentito servizi giornalistici particolarmente imbarazzanti (quasi mi sono vergognata per i poveri cronisti...). Penso che da almeno per oggi torneranno tutti sulla terra e probabilmente riassorbiranno quella lingua lunga tre metri che non serviva solo per parlare ahahahahh
Felicissima quindi per la vittoria della Germania non solo perché sono europea ma anche perché il livello di esaltazione mediatica avrebbe raggiunto punti mai visti se avesse vinto l'Argentina.
Da oggi si parli di cose serie, non di improbabili derby poi persi miseramente e che stamattina, ovviamente, nessuno cita più...
Non dimentichiamoci che nei giorni in cui il vescovo di Mosul lanciava appelli disperati per la sua diocesi e la situazione in Medio Oriente si faceva esplosiva c'era chi postava vignette sui Mondiali di calcio.
Tutti sulla terra, lingue ritirate...e ancora complimenti alla Germania :-)
R.

domenica 13 luglio 2014

Lo strano caso dei "colloqui di Santa Marta" nel monumentale commento di Marco Tosatti

Clicca qui per leggere il commento di Marco Tosatti a cui vanno fatti nuovamente i complimenti per il coraggio e l'intelligenza esplicativa :-)


In particolare:


Purtroppo restano tante domande. La prima: dal momento che l’episodio non è nuovo (è la seconda volta che ciò accade) perché permetterlo?


Gia'...perché?


Se l’interlocutore, per motivi suoi, disdegna l’uso del registratore, e dal momento che già nel primo incontro ci sono stati problemi, forse sarebbe opportuno che la Santa Sede ne comprasse uno. Per difendere "i lettori ingenui", e per non sembrare – la seconda volta che succede – di passare per ingenui. A meno che, e anche questa è una possibilità, che il tutto faccia parte di una strategia. Lanciare frasi o mezze frasi, che vengono ghermite avidamente, e lasciare alla volenterosa responsabilità dell’interlocutore il compito di renderle più clamorose di quanto esse fossero all’inizio, per poi smentirle. Forse anche, come cantava l'indimenticabile Jannacci, "per vedere l'effetto che fa".


Esattissimo!!! :-)


Ma di incertezza, e non solo, nel mondo dei credenti ce n’è già abbastanza.

Amen!
R.



Si può parlare di bastone contro i preti pedofili senza citare il campione antiabusi Benedetto XVI?

Buona domenica cari amici!
La risposta alla domanda del titolo è: sì...non sono si può ma è stato fatto (clicca qui).
Personalmente mi sento profondamente ferita. Non giudico (chi sono io per giudicare?), ma di fronte a certe omissioni provo tristezza...per usare un eufemismo.
Il fenomeno della pedofilia nella chiesa non è più al primo posto nell'agenda semplicemente perché i media hanno cessato di parlarne tutti i giorni con buona pace delle vittime che personalmente ho sempre sostenuto e difeso.
C'è stato un Papa che ha usato il bastone contro i pedofili (clicca qui) e che nello stesso tempo è stato "crocifisso" per mesi sui giornali e alla televisione.
Mi dispiace che non sia stato citato nemmeno per sbaglio. La cosa mi rattrista. No...forse è meglio usare la parola giusta: mi offende! Anche in considerazione di tutto il lavoro fatto su questo blog negli anni scorsi...
Ma che vuoi? Penserà e dirà qualcuno...
Che diritto hai? Il diritto di chi era in prima linea (insieme ai tanti amici del blog) quando chi di dovere taceva non alzando un dito per ristabilire la verità su tutto il lavoro fatto da Ratzinger, cardinale e Papa, contro i preti pedofili.
Non ci sto a far passare sotto silenzio questi miei sentimenti....
R.


Nota di Lombardi...sempre fulminea la sala stampa quando si tratta di Papa Francesco (quando chiedevamo la stessa celerità per Benedetto...vabbè...). Ovvio che al Vaticano prema fare precisazioni su presunti cardinali pedofili e celibato sacerdotale. Non un cenno alle omissioni sulla lotta antiabusi di Benedetto XVI. Del resto non ci aspettavamo nulla di diverso...
La vulgata è comunque passata al di là di ogni precisazione. Una domanda falsamente ingenua: perché permettere a Scalfari di riportare, a modo suo, i colloqui per poi smentire e/o precisare? Non occorre risposta :-)
R.

Benedetto XVI spiega Tommaso d'Aquino: innamoriamoci del Sacramento dell'Eucarestia! (YouTube)

Grazie al lavoro della nostra Gemma rivediamo e riascoltiamo la bellissima catechesi tenuta da Benedetto XVI il 23 giugno 2010 sulla figura di San Tommaso d'Aquino. Si tratta del terzo intervento del Papa sul grande Dottore della Chiesa.
R.





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venerdì 11 luglio 2014

Quaerere Deum. Lo storico discorso di Benedetto XVI al Collège des Bernardins di Parigi (YouTube)

In occasione della Festività di San Benedetto, Patrono d'Europa e Fondatore del Monachesimo Occidentale, rivediamo e riascoltiamo una delle pietre miliari del Pontificato di Benedetto XVI: lo storico discorso al Collège des Bernardins di Parigi (12 settembre 2008). Qui la trascrizione integrale.
Grazie a Gemma per il lavoro :-)
R.





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Oggi è San Benedetto :-)

Nel giorno in cui la Chiesa festeggia il Patrono d'Europa, San Benedetto, facciamo gli auguri di buon onomastico al Papa Emerito che ha scelto come nome da Pontefice proprio quello del Santo di Norcia, fondatore del monachesimo occidentale e grande protagonista della cultura europea.


JOSEPH RATZINGER E SAN BENEDETTO DA NORCIA: LO SPECIALE DEL BLOG


«Con quale nome vuoi essere chiamato?» «Vocabor Benedictus XVI», «Mi chiamerò Benedetto XVI» (Udienza generale, 27 aprile 2005)

giovedì 10 luglio 2014

E noi che imploravamo comunicati sulla lotta alla pedofilia! Ora si parla di Mondiali di calcio :-)

Clicca qui per leggere il commento segnalatoci da Laura.
Che dire? C'è stato un tempo (nel 2010 ma anche prima e dopo l'anno orribile...) in cui questo blog implorava una parola da parte del Vaticano che spiegasse tutto il lavoro fatto da Ratzinger, cardinale e Papa, contro la pedofilia nella Chiesa (clicca qui).
La risposta ai nostri appelli è sempre stata il silenzio ma ora il "giro del fumo" è cambiato e si risponde anche a domande sui Mondiali di calcio :-)
Del resto ormai non esiste più il problema della pedofilia nella Chiesa (ma per i media, nel 2010, era più importante dare la voce alle vittime o attaccare Benedetto XVI?) e anche tutto il resto fila liscio come l'olio e si può parlare liberamente di calcio. Sbaglio? :-)
R.

mercoledì 9 luglio 2014

Gian Franco Svidercoschi si pone qualche domanda...

Clicca qui per leggere il commento.
Che dire? E' un piacere notare che qualcuno comincia a porsi ed a porre delle domande.
Svidercoschi, sempre critico verso Benedetto XVI, dovrebbe però anche dire che di solito il Papa regnante viene criticato e paragonato, in negativo, al predecessore o ai predecessori.
Da un anno e mezzo sta accadendo il contrario :-)
Non c'e' polemica, solo descrizione dei fatti...
R.

LE DECISIONI E L'ESEMPIO DI PAPA BENEDETTO XVI NEL COMBATTERE LA PIAGA DELLA PEDOFILIA NELLA CHIESA. CRONOLOGIA

Carissimi amici, giustamente ieri dopo moltissimo tempo si è tornati a parlare di lotta alla pedofilia nella Chiesa. Nel suo piccolo questo blog, nel corso degli anni, ha raccolto molto materiale che mi pare giusto riproporre.
Raffaella


I sei commoventi incontri di Papa Benedetto con le vittime di abusi del clero



LE DECISIONI E L'ESEMPIO DI PAPA BENEDETTO XVI NEL COMBATTERE LA PIAGA DELLA PEDOFILIA NELLA CHIESA. CRONOLOGIA



I due schemi relativi alla lotta della Chiesa Cattolica nei confronti degli abusi commessi da sacerdoti. Premessa (Raffaella)

LA RISPOSTA DELLA SANTA SEDE ALLA PEDOFILIA NELLA CHIESA: CRONOLOGIA (1917-2005)

CHIESA E PEDOFILIA: LA TOLLERANZA ZERO DI PAPA BENEDETTO XVI 

25 marzo 2005: Via Crucis al Colosseo. Il mondo viene scosso dalla potenza delle meditazioni scritte dal cardinale Joseph Ratzinger. Particolarmente duro il commento composto per la Nona Stazione nel quale il Prefetto della Congregazione per la dottrina della fede parla di "sporcizia nella Chiesa" e di una Chiesa che "ci sembra una barca che sta per affondare, una barca che fa acqua da tutte le parti". Molti commentatori ritengono che il cardinale si stia riferendo proprio allo scandalo dei preti pedofili scoppiato anni prima negli Usa ed in Irlanda.

2 aprile 2005: muore Papa Giovanni Paolo II.

19 aprile 2005: elezione di Papa Benedetto XVI.

Maggio 2005: Benedetto XVI revoca ogni facoltà sacerdotale a Gino Burresi, fondatore dei Servi del Cuore immacolato di Maria, per abusi sessuali su alcuni giovani seguaci. Si inizia a parlare di "coperture" all'interno del Vaticano venute meno dopo l'elezione di Joseph Ratzinger.

19 agosto 2005: Benedetto XVI accetta le dimissioni immediate del vescovo della diocesi di Santiago del Estero (Argentina), Juan Carlos Maccarone, sorpreso in un video in atteggiamenti intimi con un giovane di 23 anni.

2005: la competenza in materia di dispensa sacerdotale passa dalla Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti alla Congregazione per il clero.

19 maggio 2006: Benedetto XVI condanna Marcial Maciel Degollado ad una vita riservata di preghiera e di penitenza, rinunciando ad ogni ministero pubblico. Gli viene risparmiato il processo canonico solo per ragioni di età ma ormai è chiaro a tutti che è colpevole delle accuse che gli sono state rivolte.

28 ottobre 2006: durissimo discorso di Benedetto XVI ai vescovi irlandesi ricevuti in Vaticano. Il Papa definisce gli abusi sessuali "crimini abnormi".

2007: Benedetto XVI annulla il cosiddetto "quarto voto dei Legionari di Cristo.
Tale voto vietava ai Legionari di criticare l'operato o la persona del superiore e li obbligava ad avvisare il superiore, qualora un confratello lo avesse fatto.

2007: la Santa Sede fissa l’obbligo di rifondazione della Comunità delle Beatitudini (Francia) dando direttive precise e nominando un commissario.

30 gennaio 2008: muore Maciel.

2 marzo 2008:all'Angelus il Papa afferma: "Prendiamoci cura dei piccoli! Bisogna amarli e aiutarli a crescere".

15-21 aprile 2008: Viaggio Apostolico negli Usa.

15 aprile 2008: intervista di Papa Benedetto sul volo per gli Usa. A proposito dei preti pedofili il Papa afferma: "Escluderemo rigorosamente i pedofili dal sacro ministero: è assolutamente incompatibile e chi è veramente colpevole di essere pedofilo non può essere sacerdote".

16 aprile 2008: Nel suo discorso ai vescovi statunitensi il Papa, fra l'altro, afferma: "Fra i segni contrari al Vangelo della vita ve n’è uno che causa profonda vergogna: l’abuso sessuale dei minori".

17 aprile 2008: nell'omelia presso il Nationals Stadium di Washington il Papa commenta: "Nessuna mia parola potrebbe descrivere il dolore ed il danno recati dall’abuso sessuale di minorenni. Proteggere i bambini!".

17 APRILE 2008: PER LA PRIMA VOLTA NELLA STORIA UN PAPA INCONTRA UN GRUPPO DI VITTIME DI PRETI PEDOFILI. L'incontro avviene nella Nunziatura a Washington D.C.. Qui lo speciale.

19 aprile 2008nell'omelia della Santa Messa presso la Cattedrale di St. Patrick a New York Benedetto XVI ammonisce: "L'abuso sessuale di minori da parte di sacerdoti ha causato tanta sofferenza. Questo sia un tempo di purificazione, sia un tempo di guarigione".

30 aprile 2008: nella catechesi dell'udienza generale, ripercorrendo il Viaggio negli Usa, il Papa ricorda il suo incontro con le vittime di abusi.

12-21 luglio 2008: Viaggio Apostolico a Sydney in occasione della Gmg

12 luglio 2008: Intervista a Papa Benedetto sul volo per l'Australia. A proposito dei preti pedofili il Papa avverte: "Dobbiamo riflettere su quanto è mancato nella nostra educazione, nel nostro insegnamento negli ultimi decenni".

19 luglio 2008nell'omelia della Santa Messa nella St. Mary’s Cathedral di Sydney il Papa afferma: "Gli abusi sessuali sui minori da parte dei preti sono misfatti che devono essere condannati in modo inequivocabile. Sono profondamente dispiaciuto".

21 GIUGNO 2008: BENEDETTO XVI INCONTRA UN GRUPPO DI VITTIME DI PRETI PEDOFILI AUSTRALIANI.
Qui lo speciale.

19 settembre 2008: Benedetto XVI riduce allo stato laicale Lelio Cantini accusato di pedofilia.

7 marzo 2009: il Papa accetta le "dimissioni" del vescovo irlandese, John Magee, già segretario di tre dei suoi predecessori.

31 marzo 2009: BENEDETTO XVI ORDINA UNA VISITA APOSTOLICA AI LEGIONARI DI CRISTO.
Clicca qui per lo speciale.

29 aprile 2009: BENEDETTO XVI INCONTRA UN GRUPPO DI ABORIGENI CANADESI.
Clicca qui per lo speciale.

20 maggio 2009: viene pubblicato il "Ryan report" (Rapporto Ryan) sugli abusi commessi da sacerdoti cattolici in Irlanda.
Qui la traduzione in italiano del Rapporto (a cura de "Il Regno").

16 giugno 2009: nella Lettera per l'indizione dell'Anno Sacerdotale il Papa scrive: "Ci sono, purtroppo, anche situazioni, mai abbastanza deplorate, in cui è la Chiesa stessa a soffrire per l’infedeltà di alcuni suoi ministri. È il mondo a trarne allora motivo di scandalo e di rifiuto".

1° ottobre 2009: Benedetto XVI accetta le "dimissioni" del vescovo canadese, Raymond John Lahey, sorpreso con materiale pornografico infantile nel suo pc portatile.

26 November 2009: viene pubblicato in Irlanda il "Murphy Report" (Rapporto Murphy), uno studio sugli abusi sessuali commessi dal clero nella diocesi di Dublino dal gennaio 1975 al maggio 2004.

11 dicembre 2009: Incontro di Benedetto XVI con alcuni vescovi irlandesi (comunicato)

17 dicembre 2009: Benedetto XVI accetta le dimissioni del vescovo di Limerick (Irlanda), Donal Murray, duramente criticato nel recente Rapporto Murphy sulla gestione dei casi di pedofilia tra i sacerdoti della diocesi di Dublino.

27 dicembre 2009: i vescovi irlandesi Eamonn Walsh e Raymond Field, ausiliari di Dublino, manifestano la volontà di rassegnare le dimissioni nelle mani del Papa. I due faranno poi marcia indietro ritirando le dimissioni medesime.

Gennaio 2010: scoppia lo scandalo pedofilia anche in Germania. Il primo ad essere coinvolto è il Canisius-Kolleg al Tiergarten.
Clicca qui per accedere allo speciale sulla Germania.

15-16 febbraio 2010: Incontro di Benedetto XVI con i Vescovi Irlandesi (comunicato prima giornatacomunicato seconda giornata)

Febbraio 2010: Benedetto XVI riduce allo stato laicale Marco Dessì, missionario in Nicaragua, prima della conclusione dei processi civili a suo carico per abuso sessuale di minori.

12 marzo 2010: Benedetto XVI riceve in udienza il Presidente dei vescovi tedeschi, Mons. Robert Zollitsch.

Marzo 2010: Benedetto XVI riduce allo stato laicale Andrea Agostini, prete della diocesi di Bologna che gestiva un asilo cattolico.

19 MARZO 2010PUBBLICAZIONE DELLA LETTERA PASTORALE DI BENEDETTO XVI AI CATTOLICI D'IRLANDA.
Qui lo speciale.
Il Papa dispone una visita apostolica per le diocesi irlandesi.

Marzo 2010 - giugno 2010: si scatena una ignobile campagna stampa contro Papa Benedetto. L'offensiva è a livello mondiale. Particolarmente attivi sono il NYT, lo Spiegel e l'agenzia di stampa Ap. Si insinua che l'allora card. Ratzinger possa essere coinvolto in coperture di preti pedofili avvenute prima del 2001 (cosa che e' semplicemente assurda perche' prima del 2001 la CDF non poteva trattare casi di pedofilia) e nel trasferimento di un sacerdote nell'arcidiocesi di Monaco negli anni in cui Ratzinger era arcivescovo.
I dettagli di tale campagna stampa saranno elencati in un successivo post che segnalero' in seguito.
In una prima fase la curia romana non si mostra molto sollecita nel difendere la persona del Santo Padre. Di seguito la situazione migliora ma spesso gli interventi di questo o quel prelato della curia si mostrano controproducenti. Il piu' equilibrato si mostra Padre Lombardi.

30 marzo 2010: il card. Schoenborn, stanco degli attacchi contro Benedetto XVI, buca violentemente il muro di gomma dei media e rivela: "Il card. Ratzinger voleva punire il vescovo pedofilo Groer. Fu bloccato da ambienti della Curia" (confronta qui).

2 aprile 2010 (Venerdì Santo): alcune espressioni utilizzate da Padre Cantalemessa nella celebrazione della Passione del Signore suscitano aspre polemiche.

4 aprile 2010 (Santa Pasqua): il cardinale Sodano manifesta solidarietà a nome di tutta la Chiesa al Papa ingiustamente attaccato. Aspre polemiche suscita la parola "chiacchiericcio".

12 aprile 2010: viene pubblicato il regolamento interno della Congregazione per la dottrina della fede redatto nel 2003 e strumento fondamentale nella lotta agli abusi.

17-18 aprile 2010: Viaggio Apostolico a Malta

17 aprile 2010intervista di Benedetto XVI sul volo per Malta. A proposito degli abusi il Papa afferma: "So che Malta ama Cristo e ama la sua Chiesa che è il suo Corpo e sa che, anche se questo Corpo è ferito dai nostri peccati, il Signore tuttavia ama questa Chiesa, e il suo Vangelo è la vera forza che purifica e guarisce".

18 APRILE 2010BENEDETTO XVI INCONTRA UN GRUPPO DI VITTIME DI PRETI PEDOFILI MALTESI.
E' LA QUARTA VOLTA CHE IL PAPA COMPIE QUESTO GESTO, PRIMO PONTEFICE DELLA STORIA.
Clicca qui per lo speciale.

20 aprile 2010: Benedetto XVI accetta le dimissioni di John C. Favalora, arcivescovo di Miami accusato di avere coperto preti pedofili. Recentemente le accuse contro Favalora si sono fatte ancora più gravi (confronta articolo di Rodari)

21 aprile 2010: nella catechesi dell'udienza generale, ripercorrendo il viaggio a Malta, il Papa ricorda il suo incontro con le vittime.

22 aprile 2010: Benedetto XVI accetta le dimissioni del vescovo di Kildare e Leighlin (Irlanda), Mons. James Moriarty, citato nel Rapporto Murphy.

23 aprile 2010: costretto alle dimissioni il vescovo di Bruges, Roger Joseph Vangheluwe, accusato di abusi.

25 aprile 2010: l'ex Primate del Belgio, l'iperprogressista card. Godfried Danneels, è costretto ad ammettere di avere partecipato a un incontro con la vittima degli abusi del vescovo di Bruges, Vangheluwe, senza avvertire la conferenze episcopale belga e la commissione sugli abusi. Si scatena una tempesta mediatica che poi finisce nel dimenticatoio.

1° MAGGIO 2010: SI CONCLUDE LA VISITA APOSTOLICA AI LEGIONARI. VENGONO RICONOSCIUTI SENZA ALCUNO SCONTO I CRIMINI COMMESSI DA MACIEL.
Il Papa dispone la nomina di un Delegato per i Legionari di Cristo ed una visita apostolica movimento "Regnum Christi".

4 maggio 2010: Benedetto XVI accetta le dimissioni del vescovo di Augsburg, Walter Mixa, oggetto di una aggressiva campagna stampa in Germania. Le accuse al vescovo Mixa si dimostreranno completamente infondate.

8 maggio 2010: Benedetto XVI riceve i vescovi del Belgio e tiene un discorso.

11-14 maggio 20110: Viaggio Apostolico in Portogallo.

11 maggio 2010intervista di Benedetto XVI sul volo per Lisbona. A proposito della piaga della pedofilia il Papa rivela: "La più grande persecuzione della Chiesa non viene dai nemici fuori, ma nasce dal peccato nella Chiesa e che la Chiesa quindi ha profondo bisogno di ri-imparare la penitenza, di accettare la purificazione, di imparare da una parte il perdono, ma anche la necessità della giustizia. Il perdono non sostituisce la giustizia".

16 maggio 2010: al Regina Coeli Benedetto XVI rammenta: "Il vero nemico da temere e da combattere è il peccato, il male spirituale, che a volte, purtroppo, contagia anche i membri della Chiesa".

25 giugno 2010: Perquisizione dell’Arcivescovado di Malines-Bruxelles: Dichiarazione del Portavoce della Conferenza Episcopale belga e nota della Segreteria di Stato.
Clicca qui per accedere allo speciale sul Belgio.

27 maggio 2010: nel suo discorso alla Cei Benedetto XVI ammonisce: "La volontà di promuovere una rinnovata stagione di evangelizzazione non nasconde le ferite da cui la comunità ecclesiale è segnata, per la debolezza e il peccato di alcuni suoi membri".

11 giugno 2010nell'omelia della Santa Messa per la chiusura dell'Anno Sacerdotale Benedetto XVI afferma commosso: "Anche noi chiediamo insistentemente perdono a Dio ed alle persone coinvolte, mentre intendiamo promettere di voler fare tutto il possibile affinché un tale abuso non possa succedere mai più".

27 giugno 2010: Benedetto XVI invia un Messaggio al Primate del Belgio.

28 giugno 2010: "chiarimento" fra i cardinali Schönborn e Sodano in Vaticano, alla presenza di Benedetto XVI. Un comunicato chiarisce che "quando si tratta di accuse contro un Cardinale, la competenza spetta unicamente al Papa". L'arcivescovo di Vienna, contrariamente ad alcune fantasiose ricostruzioni mediatiche, non viene rimproverato ne' costretto a ritrattare quanto affermato. Un ulteriore spunto qui.

1° luglio 2010: Benedetto XVI riceve in udienza il vescovo emerito di Augsburg, Mons. Walter Mixa. Nel comunicato diffuso dalla sala stampa si afferma che la decisione delle dimissioni è confermata. Il Papa però "striglia" duramente l'episcopato tedesco. In particolare leggiamo: "Soprattutto ai confratelli nel ministero episcopale il Sommo Pontefice domanda di offrire al Vescovo Mixa più che nel passato la loro vicinanza amichevole, la loro comprensione e il loro aiuto per trovare il retto cammino".

9 luglio 2010: Benedetto XVI nomina Mons. Velasio De Paolis Delegato Pontificio per la Congregazione dei Legionari di Cristo. Comunicato.

15 luglio 2010: vengono pubblicate le MODIFICHE INTRODOTTE NELLE NORMAE DE GRAVIORIBUS DELICTIS redatte dalla Congregazione per la dottrina della fede ed approvate da Benedetto XVI che le promulga e ne ordina la pubblicazione.
Qui lo speciale sulle nuove norme.
La nuova normativa prevede novita' di rilievo: il termine di prescrizione viene elevato da dieci a vent'anni. Le procedure vengono snellite e semplificate e, nei casi piu' gravi, si puo' chiedere al Papa la dimissione dalla stato clericale. Si precisa, come del resto gia' nelle procedure del 2003, che "Va sempre dato seguito alle disposizioni della legge civile per quanto riguarda il deferimento di crimini alle autorità preposte".

11 agosto 2010: il Papa respinge le dimissioni dei due vescovi irlandesi Raymond Field e Eamonn Walsh.
I due vescovi erano stati citati nel Rapporto Murphy che li aveva però scagionati. I due vescovi avevano rassegnato le dimissioni nel dicembre 2009 per poi ritirarle. Di qui la decisione del Santo Padre di respingerle. Il Vaticano, con un grave errore di comunicazione, non spiegherà mai la ragione della decisione del Papa generando ulteriori polemiche sui media. Per una corretta ricostruzione degli eventi rimando al commento di Andrea Tornielli.

16-19 settembre 2010: Viaggio Apostolico nel Regno Unito

16 settembre 2010nell'intervista concessa dal Papa sul volo per Edimburgo, Benedetto XVI risponde: "Siamo in un momento di penitenza, di umiltà e di rinnovata sincerità, come ho scritto ai Vescovi irlandesi. Mi sembra che dobbiamo adesso realizzare proprio un tempo di penitenza, un tempo di umiltà, e rinnovare e reimparare un’assoluta sincerità".

18 settembre 2010: nell'omelia della Santa Messa nella Cattedrale del Preziosissimo Sangue il Papa commenta: "Riconosco anche, con voi, la vergogna e l’umiliazione che tutti abbiamo sofferto a causa di questi peccati".

18 settembre 2010: nel discorso in occasione dell'incontro con un gruppo di professionisti e di volontari Benedetto XVI afferma: "È deplorevole che, in così marcato contrasto con la lunga tradizione della Chiesa di cura per i ragazzi, questi abbiano sofferto abusi e maltrattamenti ad opera di alcuni preti e religiosi".

18 SETTEMBRE 2010: BENEDETTO XVI INCONTRA UN GRUPPO DI VITTIME DI PRETI PEDOFILI INGLESI.
Qui lo speciale.

19 settembre 2010: nel discorso ai vescovi del Regno Unito il Papa rammenta: "Un altro argomento che ha ricevuto molta attenzione nei mesi trascorsi e che mina seriamente la credibilità morale dei responsabili della Chiesa è il vergogno abuso di ragazzi edi giovani da parte di sacerdoti e di religiosi".

22 settembre 2010: durante la catechesi dell'udienza generale il Papa, ripercorrendo il viaggio nel Regno Unito, ricorda commosso il suo incontro con le vittime di abusi.

Ottobre 2010: Benedetto XVI riduce allo stato laicale Nello Giraudo, prete della diocesi di Savona.

18 ottobre 2010: in una straordinaria Lettera ai seminaristi a conclusione dell'Anno Sacerdotale il Papa scrive: "Di recente abbiamo dovuto constatare con grande dispiacere che sacerdoti hanno sfigurato il loro ministero con l’abuso sessuale di bambini e giovani. Anziché portare le persone ad un’umanità matura ed esserne l’esempio, hanno provocato, con i loro abusi, distruzioni di cui proviamo profondo dolore e rincrescimento".

12 novembre 2010: inizia la visita apostolica in Irlanda. Comunicato.

24 novembre 2010: esce il libro-intervista di Benedetto XVI a Peter Seewald, "Luce del mondo". Il Papa apre il suo cuore su molti argomenti, fra cui lo scandalo dei preti pedofili.
Qui uno stralcio riferito all'Irlanda.

2 dicembre 2010: l'Osservatore Romano pubblica un articolo di Juan Ignacio Arrieta per "Civiltà Cattolica". Lo studio dimostra in modo inequivocabile che già nel 1988 l'allora cardinale Joseph Ratzinger si era prodigato affinchè venissero snellite le procedure canoniche per punire i preti pedofili. Qui il testo dell'articolo e qui il commento del blog. Questa ricostruzione storica costituisce la "pistola fumante" dell'impegno di Joseph Ratzinger nella lotta agli abusi. 

20 dicembre 2010: in un monumentale discorso alla curia romana Benedetto XVI ammonisce: "Nella visione di sant’Ildegarda, il volto della Chiesa è coperto di polvere, ed è così che noi l’abbiamo visto. Il suo vestito è strappato – per la colpa dei sacerdoti. Così come lei l’ha visto ed espresso, l’abbiamo vissuto in quest’anno".

21 dicembre 2010:: don Domenico Pezzini, famosissimo "prete del dissenso", viene condannato a dieci anni di carcere per avere abusato di un minore.
La vicenda finisce immediatamente nel dimenticatoio ed i giornalisti si guardano bene dal citare questo caso (confronta qui).

2010:: la Santa Sede nomina padre Henry Donneaud Commissario Pontificio straordinario per la Comunità delle Beatitudini (Francia).

Febbraio 2011: condanna del potente e influente sacerdote cileno Fernando Karadima, nonostante i reati siano prescritti.

25 aprile 2011: al Regina Coeli il Papa saluta l'Associazione Meter e prega per i bambini vittime della violenza, dello sfruttamento e dell’indifferenza.

14 maggio 2011: viene arrestato con l'accusa di pedofilia Riccardo Seppia, parroco di una chiesa di Sestri Levante. Il Presidente della Cei ed arcivescovo di Genova, card. Bagnasco, si attiva immediatamente e garantisce la collaborazione con la magistratura. Si scoprirà in seguito che Seppia faceva uso si stupefacenti ed è sieropositivo. la vicenda tiene banco sui media per un mese, poi tutto finisce nel dimenticatoio.

16 maggio 2011: pubblicata la Lettera Circolare della Congregazione per la dottrina della fede per aiutare le Conferenze Episcopali nel preparare Linee guida per il trattamento dei casi di abuso sessuale nei confronti di minori da parte di chierici.
Qui lo speciale.

6 giugno 2011: conclusione della prima fase della visita apostolica in Irlanda. Comunicato.

30 giugno 2011: Benedetto XVI accetta le dimissioni del vescovo di Santa Rosa, Daniel Walsh, accusato di avere coperto un prete pedofilo.

Luglio 2011: Benedetto XVI riduce allo stato laicale il sacerdote australiano John Denham.

13 luglio 2011: Luis Garza lascia la carica di vicario generale dei Legionari di Cristo. E' la svolta che si attende da un anno (confronta articoli di Bevilacqua Magister).

13 luglio 2011: in Irlanda viene pubblicato il "Cloyne Report" (Rapporto Cloyne), il terzo studio sulla pedofilia nella Chiesa irlandese. Il Rapporto si occupa degli abusi commessi nella diocesi di Cloyne.
Gravemente implicato il vescovo emerito della diocesi medesima, John Magee, segretario personale di Paolo VI, Giovanni Paolo I e Giovanni Paolo II. Il vescovo fu costretto alle dimissioni nel 2010.

14 luglio 2011: il ministro degli esteri irlandesi convoca il nunzio apostolico per sollecitare una risposta della Santa Sede a proposito del Rapporto Cloyne che in realtà cita il Vaticano solo per una lettera del 1997 della Congregazione per il clero la quale, peraltro, non impediva in nessuno modo ai vescovi di evitare di denunciare i preti pedofili.

19 luglio 2011: Benedetto XVI accetta le dimissioni dell'arcivescovo di Philadelphia, card. Justin F. Rigali.

19 luglio 2011: il direttore della sala stampa della Santa Sede, padre Lombardi, fa pubblicare sul sito della Radio vaticana un commento alla vicenda della diocesi di Cloyne precisando che si tratta di riflessioni personali e ribadendo che solo nel 2001 avvenne "la unificazione delle competenze sotto la Congregazione per la Dottrina della Fede".

20 luglio 2011: in un durissimo intervento davanti al Parlamento irlandese, il premier Enda Kenny attacca il Vaticano accusandolo di non aver agito per fermare i casi di abusi sessuali sui minori commessi dai preti cattolici. Nel suo discorso il primo ministro non accenna minimamente alla svolta impressa da Benedetto XVI nella lotta agli abusi.

20 luglio 2011: Mons. Martin, vescovo di Dublino, in una intervista radiofonica, afferma di capire la rabbia del popolo irlandese, espressa da Kenny, ma rammenta a gran voce che il vescovo di Cloyne ha disatteso le norme della Lettera "De delictis gravioribus" imposte dal cardinale Ratzinger a tutta la Chiesa Cattolica.

25 luglio 2011: la Santa Sede richiama per consultazioni il nunzio apostolico in Irlanda.

1° agosto 2011: la National Catholic Safeguarding Commission istituita dalla Conferenza episcopale d'Inghilterra e Galles rende noto che le denunce di abusi sono triplicate grazie alla visita di Benedetto XVI nel Regno Unito (2010)

3 agosto 2011: Benedetto XVI riduce allo stato laicale il sacerdote maltese Charles Pulis condannato solo per pedofilia da un tribunale penale. Il decreto del Santo Padre risale a due settimane prima ma l'Ordine dei missionari di San Paolo non ha dato la notizia finche' un quotidiano locale non ha anticipato il decreto.

7 agosto 2011: in una dichiarazione al "Sunday Times of Malta" Mons. Scicluna dichiara di aver sollecitato la Chiesa di Malta e i suoi organi investigativi ad accelerare il loro lavoro.

10 agosto 2011: la curia di Malta annuncia di avere intenzione di nuove procedure per la lotta agli abusi del clero.

12 agosto 2011: l'arcivescovo di Malta, Mons. Paul Cremona, incontra otto giovani, vittime di abusi sessuali da parte di sacerdoti.

17 agosto 2011: sul sito di Radio Vaticana viene pubblicata una nota in cui la Santa Sede respinge le accuse che sono al centro di un’azione legale presso il Tribunale statunitense di prima istanza nello Stato dell’Oregon. Viene reso noto un documento finora riservato che spiega la verità dei fatti unitamente ad una dichiarazione dell'avvocato Lena.

3 settembre 2011: dopo un'attesa di quasi due mesi la Santa Sede pubblica la risposta al Governo Irlandese, a riguardo del Cloyne Report.
Si tratta di un documento in inglese, della lunghezza di oltre venti pagine, strutturato con chiarezza, in modo da affrontare tutte le questioni sollevate, e dare ad esse risposte argomentate e documentate (Radio Vaticana).
Il testo integrale viene diffuso solo in lingua inglese. Nelle altre lingue una stringata sintesi (qui per quella italiana).
Qui la traduzione in italiano della risposta della Santa Sede. Ringraziamo la redazione de "Il Regno".

8 settembre 2011: il Governo irlandese rilascia una Dichiarazione a proposito della risposta della Santa Sede al Rapporto Cloyne: si ribadiscono le critiche alla lettera del 1997 della Congregazione per il clero, ma si ringrazia il Vaticano per la risposta e si plaude alla collaborazione. Non una solo parola di scusa per la citazione, fuori contesto, di una frase dell'allora cardinale Ratzinger.

9 settembre 2011: il Papa riduce allo stato laicale Thomas H. Teczar (Texas) condannato per pedofilia.

13 settembre 2011: due associazioni di preti pedofili (clicca qui per saperne di più) denunciano alla Corte penale internazionale dell’Aja Benedetto XVI ed i cardinali Bertone, Levada e Sodano per crimini contro l’umanità, perché avrebbero tollerato e reso possibile la copertura sistematica e diffusa di stupri e crimini sessuali contro i bambini in tutto il mondo.
Nessuna reazione da parte della Santa Sede nè il 9 settembre nè nei giorni successivi.

14 settembre 2011: i maggiori editorialisti e commentatori dei quotidiani, insieme a molti giuristi esperti di diritto penale ed internazionale, condannano la decisione di denunciare Benedetto XVI: da un lato mancano le basi giuridiche per un'operazione del genere, dall'altro non si tiene conto della verita': Joseph Ratzinger è il Papa che più di ogni altro nella storia ha combattuto la pedofilia nella Chiesa. Colpire lui non solo è assurdo ma lesivo dei diritti delle vittime.
Mentre le grandi firme si levano a difesa di Benedetto XVI, spiccano l'ostinato silenzio della Santa Sede e l'atteggiamento di alcuni vaticanisti che non fanno nemmeno lo sforzo di ricordare il bene fatto da Benedetto XVI. Qui lo speciale sull'intera vicenda.

20 settembre 2011: in una intervista a TMNews il gesuita tedesco Klaus Mertes, ex rettore del ginnasio Canisius di Berlino, elogia il ruolo di Benedetto XVI e dell'arcivescovo di Vienna nella lotta agli abusi sessuali commessi da sacerdoti e ricorda che la condanna di Maciel e di altri è avvenuta dopo l'elezione di Ratzinger al Pontificato. Mertes denuncia anche l'esistenza di un fronte di negazione presente nella Curia romana.

22 SETTEMBRE 2011: sull'aereo diretto a Berlino, il Papa afferma: "Distinguiamo forse anzitutto la motivazione specifica di quelli che si sentono scandalizzati da questi crimini che sono stati rivelati in questi ultimi tempi. Io posso capire che, alla luce di tali informazioni, soprattutto se si tratta di persone vicine, uno dice: “Questa non è più la mia Chiesa. La Chiesa era per me forza di umanizzazione e di moralizzazione. Se rappresentanti della Chiesa fanno il contrario, non posso più vivere con questa Chiesa”"

23 SETTEMBRE 2011BENEDETTO XVI INCONTRA UN GRUPPO DI VITTIME DI PRETI PEDOFILI TEDESCHI.
Qui lo speciale.

25 settembre 2011: nel discorso ai cattolici impegnati nella Chiesa e nella società nel Konzerthaus di Friburgo, il Papa afferma: "Questo scandalo, che non può essere abolito se non si vuole abolire il cristianesimo, purtroppo, è stato messo in ombra proprio recentemente dagli altri scandali dolorosi degli annunciatori della fede. Si crea una situazione pericolosa, quando questi scandali prendono il posto dello skandalon primario della Croce e così lo rendono inaccessibile, quando cioè nascondono la vera esigenza cristiana dietro l’inadeguatezza dei suoi messaggeri".

30 settembre 2011: costretto alle dimissioni il fondatore dell'agenzia Zenit, Jesus Colina. Qui il comunicato. Colina fa affermazioni importantissime come la seguente: "Le vicende di padre Marcial Maciel e il modo nel quale la congregazione ci ha informato, occultando fatti rilevanti, ha fatto che in occasioni non abbiamo adempito pienamente al nostro dovere di informare secondo la visione del Papa e la Santa Sede". I mass media non solo non esprimono solidarietà ad un collega giornalista ma ignorano completamente la vicenda. Fanno eccezione alcune agenzie ed Andrea Bevilacqua per "Italia Oggi".

10 ottobre 2011: lasciano i i sei caporedattori delle diverse edizioni in lingua di Zenit per dissenso con i Legionari di Cristo. Essi, fra l'altro affermano: "Dopo anni di feconda collaborazione con i Legionari di Cristo, deploriamo la decisione della Congregazione di sottolineare la dipendenza istituzionale dell'agenzia in questa nuova fase. Il progetto iniziale non voleva rappresentare una congregazione in particolare, ma tutta la Chiesa".
I mass media ignorano completamente anche questa notizia ad eccezione di TMNews e di Salvatore Izzo.

19 ottobre 2011: il Delegato Pontificio, card. De Paolis, traccia le prime conclusioni sul cammino dei membri consacrati del Regnum Christi dopo la visita apostolica.

20 ottobre 2011: Benedetto XVI riceve in udienza i vescovi australiani e dichiara: "È vero che il vostro impegno pastorale è stato reso più gravoso dai peccati e dagli errori del passato di altri, tra i quali purtroppo anche alcuni sacerdoti e religiosi; ma ora avete il compito di continuare a riparare agli errori del passato con onestà e apertura, al fine di costruire, con umiltà e decisione, un futuro migliore per tutte le persone coinvolte".

21 ottobre 2011: ricevendo in udienza il nuovo Ambasciatore dei Paesi Bassi presso la Santa Sede, il Papa ha così affermato: "Pur riconoscendo con umiltà che i suoi membri non sempre sono all’altezza degli alti criteri morali che essa propone, la Chiesa non può far altro che continuare a esortare tutti, inclusi i suoi membri, a cercare di fare qualsiasi cosa sia in accordo con la giustizia e la giusta ragione e a opporsi a qualunque cosa sia a esse contraria".

25 ottobre 2011: il Papa ordina un'inchiesta sugli abusi sessuali commessi nella Ealing Abbey e nella vicina scuola indipendente St Benedict a Londra.

3 novembre 2011intervento di mons. Scicluna sul ruolo della Chiesa nella tutela dei minori durante il Seminario internazionale promosso presso il Senato della Repubblica a Roma da Telefono Azzurro insieme all’International Centre for Missing & Exploited Children (ICMEC), ed in collaborazione con l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù e l’americana Mayo Clinic.

13 novembre 2011Durissime critiche al card. De Paolis per come sta gestendo la vicenda dei Legionari di Cristo.

15 novembre 2011: viene diffuso un comunicato della Comunità delle Beatitudini (Francia) in cui si prende atto con “lucidità, umiltà e pentimento” dei “gravi delitti” che un gruppo “ristretto” di suoi membri, tra cui il fondatore, ha commesso in materia di abusi sessuali al suo interno. Il comunicato è firmato dal Commissario pontificio nominato in maniera straordinaria dalla Santa Sede nel 2010, il padre domenicano Henry Donneaud, e dal Consiglio generale della Comunità. Qui lo speciale.

21 novembre 2011: Benedetto XVI nomina Arciprete della Basilica Papale di Santa Maria Maggiore Mons. Santos Abril y Castelló. Sostituisce il card. Bernard Law, arcivescovo emerito di Boston, contestato in Patria per la gestione dello scandalo dei preti pedofili. Nel Bollettino Ufficiale della Santa Sede non compare la rinuncia di Law, come nota Phil Lawler.

21 novembre 2011Lettera del card. De Paolis con cui il delegato pontificio per i Legionari di Cristo dà indicazioni concrete sul cammino che i consacrati del “Regnum Christi” devono percorrere dopo il “commissariamento”. Qui il commento di Giacomo Galeazzi.

26 novembre 2011: Benedetto XVI nomina Nunzio Apostolico in Irlanda Mons. Charles John Brown, Officiale della CDF e collaboratore dell'allora cardinale Ratzinger per molti anni.
Qui lo speciale sulla storica nomina.

26 novembre 2011: ricevendo in udienza i vescovi degli Stati Uniti, Benedetto XVI, fra l'altro, afferma: "Ho voluto riconoscere personalmente la sofferenza inflitta alle vittime e gli sforzi onesti compiuti per garantire l'incolumità dei nostri bambini e per affrontare in modo appropriato e trasparente le accuse quando vengono mosse. Auspico che gli sforzi coscienziosi della Chiesa per affrontare questa realtà aiuteranno tutta la comunità a riconoscere le cause, la vera portata e le conseguenze devastanti dell'abuso sessuale e a rispondere con efficacia a questa piaga che affligge tutti i livelli della società. Per lo stesso motivo, proprio come la Chiesa si attiene giustamente a parametri precisi a questo proposito, tutte le altre istituzioni, senza eccezioni, dovrebbero attenersi agli stessi criteri".

29 novembre 2011: La Corte d'appello di Bruxelles dichiara non valide le perquisizioni effettuate nel giugno 2010 nella sede dell'arcidiocesi di Malines-Bruxelles nell’ambito dell’inchiesta sugli abusi sessuali da parte di membri del clero.

8 dicembre 2011: durante il tradizionale Atto di Venerazione alla Madonna Immacolata, in Piazza di Spagna, Benedetto XVI ha, fra l'altro, affermato: "L’unica insidia di cui la Chiesa può e deve aver timore è il peccato dei suoi membri. Mentre infatti Maria è Immacolata, libera da ogni macchia di peccato, la Chiesa è santa, ma al tempo stesso segnata dai nostri peccati".

16 dicembre 2011: In Olanda viene pubblicato il Rapporto della commissione Deetman sugli abusi sessuali nel clero. L'ex ministro Deetman è stato incaricato nel 2010 dalla Conferenza episcopale e dai responsabili degli ordini religiosi dei Paesi Bassi con il compito di verificare le accuse.

2 gennaio 2012: a dieci anni dall'esplosione dello scandalo dei preti pedofili, l'arcivescovo di Boston, card. O'Malley, rilascia un'intervista in cui parla dei progressi fatti in questo decennio.

3 gennaio 2012: il giudice Ann Mesle (USA) inguaia il presidente dello Snap che si era rifiutato di consegnare documentazione e corrispondenza su un sacerdote del Missouri accusato di abusi.

16-17 gennaio 2012perquisizioni nelle diocesi di Malines-Bruxelles, di Anversa, Hasselt e Bruges.

13-20 gennaio 2012: sul numero 3 dell'Espresso viene pubblicato un importante dossier di Sandro Magister con la ricostruzione del "caso" Maciel.

24 gennaio 2012: Documenti della Corte del Missouri dimostrerebbero che lo SNAP cospira con alcuni avvocati e media per diffamare il clero prima del processo (clicca qui).

2 febbraio 2012: in una intervista alla Radio Vaticana mons. Scicluna, fra l'altro, afferma: "La leadership molto forte del Santo Padre Benedetto XVI è di grande ispirazione per tutti perché si faccia bene e si faccia prima di tutto quello che possiamo per prevenire e, dove c’è la ferita, per curarla con attenzione e con amore".

6 febbraio 2012-9 febbraio 2012: SI SVOLGE A ROMA IL SIMPOSIO PER I VESCOVI CATTOLICI E I SUPERIORI DEGLI ORDINI RELIGIOSI SUGLI ABUSI SESSUALI SUI MINORI "VERSO LA GUARIGIONE ED IL RINNOVAMENTO"

I TESTI DEGLI INTERVENTI DEI RELATORI AL SIMPOSIO "VERSO LA GUARIGIONE ED IL RINNOVAMENTO"

6 febbraio 2012: in un Messaggio al Simposio scritto dal card. Bertone a nome del Papa si legge: "la cura delle vittime deve essere una preoccupazione prioritaria della comunità cristiana, e vada di pari passo con un profondo rinnovamento della Chiesa ad ogni livello".

6 febbraio 2012: nella prolusione del card. Levada al Simposio vi si legge, fra l'altro: "in questi ultimi anni in varie parti del mondo, il Papa ha dovuto subire attacchi da parte dei media, quando invece avrebbe dovuto ricevere la gratitudine di tutti noi, nella Chiesa e fuori...Il Papa "ha dato l'esempio personale dell'importanza di ascoltare le vittime in molte sue visite pastorali, in Gran Bretagna, Malta, Germania, Australia e Stati Uniti".

7 febbraio 2012: al Simposio drammatica testimonianza di una vittima di abusi in Irlanda, Marie Collins. In conferenza stampa la signora afferma: "Il Papa è "dietro” a questo simposio. È stato il primo a dare l’esempio mettendosi lui stesso in ascolto delle vittime..."

9 febbraio 2012: dopo il Simposio nasce il centro e-learning per la prevenzione delle violenze sessuali sui minori finanziato anche dal Papa.

10 febbraio 2012: l’avvocato Jeff Anderson deposita presso la Corte distrettuale del Wisconsin una notifica di archiviazione relativa all’azione legale denominata "John Doe 16 v. Holy See”. Si tratta del famigerato "caso" Murphy che nel 2010 diventò una sorta di simbolo nella battaglia del New York Times contro Benedetto XVI e la Santa Sede.
Qui il commento di Andrea Tornielli e qui la traduzione della dichiarazione dell'avvocato della Santa Sede, Jeffrey S. Lena.

14 febbraio 2012: Benedetto XVI riduce allo stato laicale tre preti colombiani accusati di pedofilia. Altri due sotto processo in CDF.

15 febbraio 2012: Legionari di Cristo, si dimette Malen Oriol, la leader della branca femminile. Lasciano anche una trentina di altre donne. Qui la notizia.

15 febbraio 2012: muore Lelio Cantini, ridotto allo stato laicale nel 2008 da Papa Benedetto XVI. Qui i particolari della vicenda.

16 febbraio 2012Lettera del Cardinale Velasio De Paolis ai membri consacrati del Regnum Christi.

17 febbraio 2012: il delegato pontificio per i Legionari di Cristo, cardinale Velasio de Paolis, nomina vicario generale della Congregazione il 37enne tedesco padre Sylvester Heereman.
Il 50enne brasiliano padre Deomar De Guedes viene cooptato nel governo centrale dei Legionari come secondo consigliere generale. Qui i particolari.

3 marzo 2012: il direttore dello SNAP Clohessy rifiuta di rispondere a molte domande della Corte del Missouri e ammette che lo SNAP ha emesso comunicati stampa con informazioni false (clicca qui).

6 marzo 2012: il direttore dello SNAP Clohessy ammette di avere pubblicato informazioni false e di avere utilizzato personale non qualificato per sostenere le vittime. Clicca qui. In italiano solo qui e qui.

8 marzo 2012intervento dell’arcivescovo Silvano M. Tomasi, osservatore permanente della Santa Sede presso l’ufficio delle Nazioni Unite e Istituzioni Specializzate a Ginevra, durante la 19ª sessione ordinaria del Consiglio dei diritti dell’uomo

9 marzo 2012: il rappresentante vaticano presso le agenzie dell'Onu di Ginevra, monsignor Silvano Tomasi, ha così affermato: "La Chiesa Cattolica si e' veramente impegnata a prendere delle misure molto strette e molto esigenti" per contrastare il fenomeno della pedofilia".

9 marzo 2012: ricevendo alcuni vescovi degli Stati Uniti in visita "ad limina", Benedetto XVI ha, fra l'altro, affermato: "È mia speranza che la Chiesa negli Stati Uniti, per quanto frenata dagli eventi dell'ultimo decennio, perseveri nella sua missione storica di educare i giovani e, in tal modo, di contribuire al consolidamento di quella sana vita familiare che è la garanzia più sicura della solidarietà intergenerazionale e della salute della società nel suo insieme".

10 marzo 2012: Italia Oggi è l'unico quotidiano italiano a riportare, in un articolo di Bevilacqua, la notizia della deposizione di David Clohessy, leader dello Snap, relativa alla pubblicazione di notizie false. Assordante ed imbarazzante il silenzio di tutti gli altri media, laici e cattolici.

15 marzo 2012: in una intervista all'Osservatore Romano, l'arcivescovo di Dublino, Mons. Diarmuid Martin, ha fra l'altro affermato: "La nostra comunità è ferita, addolorata per le sofferenze che ancora oggi sopportano i minori vittime degli abusi subiti, per quelle dei loro familiari. Ma è anche una Chiesa che ha decisamente preso la strada del rinnovamento più profondo, sulle linee tracciate da Benedetto XVI nella sua lettera ai vescovi del Paese".

15 marzo 2012: in un articolo pubblicato su "Civiltà Cattolica", il gesuita Hans Zollner, fra l'altro, afferma: "Esortando la Chiesa Cattolica a confrontarsi con quella che egli stesso ha definito la piaga aperta degli abusi, Benedetto XVI sostiene e incoraggia ogni sforzo per rispondere con carita' evangelica alla sfida di offrire ai bambini e agli adulti indifesi un ambiente che conduca alla loro crescita umana e spirituale".

20 marzo 2012: pubblicato il documento conclusivo della Visita Apostolica ordinata da Benedetto XVI nella Lettera ai Cattolici Irlandesi. Qui lo speciale del blog e qui la sintesi dei risultati della Visita Apostolica alla chiesa d'Irlanda.

5 maggio 2012: in occasione della Giornata nazionale contro la pedofilia, Don Fortunato Di Noto così dichiara a Radio Vaticana: "Credo che scopriremo sempre di più la grandezza di Benedetto XVI per aver, con paternità, con fermezza e lucidità, affrontato veramente il problema. Un problema che non è legato solo allo scandalo con il quale alcuni sacerdoti hanno macchiato il volto bello della Chiesa e quindi il volto stesso di Cristo e così i bambini stessi coinvolti in questo turpe abuso. Credo che l’intenzione non sia solo quella, ma sia anche nel dire che la Chiesa, nata dalla Croce di Cristo – nata in un certo senso da un Bambino “crocifisso” – ancora ribadisce la forza pedagogica, la forza risanatrice di un possibile cammino di redenzione e di liberazione. La forza del nostro Pontefice è la forza che nasce veramente dalla verità: è una verità che ci sta rendendo liberi, è la verità che afferma che il sacerdozio è un dono straordinario, grande, che non possiamo assolutamente strumentalizzare per alcun fine, se non soltanto per ribadire la bellezza di una fede che può generare nuovi uomini, nuove donne. Soprattutto attraverso i bambini, la Chiesa si sta totalmente rinnovando".

11 maggio 2012: L'agenzia Ap riferisce che la Congregazione per la dottrina della fede sta indagando sugli abusi commessi da sette sacerdoti appartenenti ai Legionari di Cristo.

11 maggio 2012: Padre Lombardi conferma la notizia dell'indagine sui Legionari di Cristo precisando che "sono stati direttamente i superiori ecclesiastici competenti" a segnalare alla Congregazione per la dottrina della fede i casi sottoposti ad indagine.
15 maggio 2012Comunicato relativo alle accuse di delitti gravi commessi da Legionari di Cristo.
15 maggio 2012Il card. De Paolis nomina i nuovi responsabili del Regnum Christi.
17 maggio 2012: Benedetto XVI riduce allo stato laicale il vescovo Raymond Lahey per possesso di materiale pedopornografico.
22 maggio 2012pubblicate le "Linee guida per i casi di abuso sessuale nei confronti di minori da parte di chierici" della Cei. Qui il testo integrale, qui lo speciale del blog.

13 giugno 2012il card. Marc Ouellet, legato pontificio per la celebrazione del 50° Congresso eucaristico internazionale di Dublino incontra un gruppo rappresentativo di vittime di abusi sui minori nella Chiesa. Il cardinale celebra anche una Messa nella basilica di St.Patrick e durante l’omelia afferma : "Papa Benedetto XVI mi ha chiesto, come suo legato pontificio, di venire a Lough Derg e chiedere perdono a Dio per i tempi in cui membri della Chiesa hanno abusato sessualmente di bambini, non solo in Irlanda, ma ovunque nella Chiesa. Vengo qui - ha aggiunto - con il preciso intento di cercare il perdono di Dio e delle vittime, per il grave peccato di abuso sessuale sui bambini compiuto dai chierici. Abbiamo imparato nel corso degli ultimi decenni quanto dolore e quanta disperazione hanno causato gli abusi alle migliaia di vittime. Abbiamo imparato anche che la risposta a questi crimini data da alcune autorità della Chiesa è stata spesso inadeguata e inefficiente per fermare i crimini, nonostante le chiare indicazioni contenute nel Codice di diritto canonico" (clicca qui).

17 giugno 2012: nel videomessaggio registrato in occasione della chiusura del 50° Congresso Eucaristico Internazionale che si è svolto a Dublino (Irlanda), il Santo Padre, fra l'altro, afferma: "Ringraziamento e gioia per una così grande storia di fede e di amore sono stati di recente scossi in maniera orribile dalla rivelazione di peccati commessi da sacerdoti e persone consacrate nei confronti di persone affidate alle loro cure. Al posto di mostrare ad essi la strada verso Cristo, verso Dio, al posto di dar testimonianza della sua bontà, hanno compiuto abusi su di loro e minato la credibilità del messaggio della Chiesa. Come possiamo spiegare il fatto che persone le quali hanno ricevuto regolarmente il corpo del Signore e confessato i propri peccati nel sacramento della Penitenza abbiano offeso in tale maniera? Rimane un mistero. Eppure evidentemente il loro cristianesimo non veniva più nutrito dall’incontro gioioso con Gesù Cristo: era divenuto semplicemente un’abitudine".

2 luglio 2012: Benedetto XVI nomina Mons. Gerhard Ludwig Müller nuovo Prefetto della Congregazione per la dottrina della fede. Succede al card. William Joseph Levada che va in pensione.

6 luglio 2012: in una intervista al mensile Jesus, Mons. Scicluna afferma, a proposito del Simposio tenutosi nel febbraio 2012: "Non è che in queste poche settimane abbiamo visto una rivoluzione di mentalità, ci vorrà tempo e pazienza, ma sotto la guida umile e coraggiosa del Santo Padre il seme giusto è stato messo nel solco della Chiesa".

7 luglio 2012Disponibili in libreria gli Atti del Simposio sugli abusi sessuali su minori (febbraio 2012).

7 luglio 2012: in una intervista a Radio Vaticana padre Hans Zollner, fra l'altro, afferma: "Il segnale più forte sono stati gli incontri del Santo Padre con le vittime; le parole che ha usato nella Lettera ai cattolici in Irlanda: tutto rappresenta un grande ed impressionante sforzo di tornare nel passato e di vedere tutte queste colpe, tutti questi peccati, tutti questi crimini che sono stati commessi da parte di ministri della Chiesa, ma anche di quei superiori che hanno nascosto, che hanno cercato - anche - di negare il fatto. Il Papa stesso è testimone per eccellenza del fatto che così non è possibile andare avanti: dobbiamo fare giustizia alle vittime del passato e dobbiamo fare tutto ciò che è possibile per prevenire abusi".

11 luglio 2012Resoconto del card. De Paolis sul processo di rinnovamento della Legione di Cristo della vita consacrata nel movimento Regnum Christi. Clicca qui per leggere il testo della lettera. 

11 luglio 2012: L'Osservatore Romano pubblica la prefazione del volume "Verso la Guarigione e il Rinnovamento. Simposio 2012 della Pontificia Università Gregoriana sugli abusi sessuali su minori".

17 luglio 2012: il sito del settimanale Jesus pubblica il testo integrale dell'intervista di Vittoria Prisciandaro a Mons. Charles Scicluna, Promotore di giustizia per la Congregazione per la dottrina della fede.

20 agosto 2012: Michael Mosman, giudice della Corte distrettuale federale di Portland (Oregon), stabilisce che la Santa Sede «non può essere considerata come il datore di lavoro» dei sacerdoti e dunque responsabile in sede civile per gli abusi sessuali commessi dai chierici. Clicca qui per i accedere allo speciale del blog.

5 settembre 2012: a Twickenham, nel Regno Unito, presso il St. Mary’s University College, si tiene un incontro sul tema “Redeeming Power: Overcoming Abuse in Church and Society”. Mons. Scicluna ha così risposto ad una domanda sulla disponibilità del Vaticano a guardare a fondo i problemi che hanno creato le situazioni in cui si sono potuti verificare gli abusi sessuali: "Secondo me, questa volontà è chiara, quando si segue veramente il Magistero del Santo Padre. Sappiamo che la sua parola è una parola limpida, chiara, e che è teologicamente fondata, ma anche di grande ispirazione per tutti. Direi anche che il Vaticano è fatto di persone ed evidentemente siamo tutti su un cammino di conversione, ma se vogliamo dire dove va la “Barca di Pietro”, bisogna guardare chi la guida. E Benedetto XVI è un ottimo timoniere a questo riguardo e ha una leadership indiscussa e apprezzata da tutti".

10-11 settembre 2012: preso atto dell'ennesimo silenzio vaticano sugli attacchi sferrati da più parti a Papa Benedetto XVI, il blog ripropone i post relativi alle tre lettere scritte dall'allora cardinale Ratzinger nel 1988 e rese note nel dicembre del 2010. Clicca qui per la segnalazione.

19 settembre 2012: Indagine della Santa Sede su un sacerdote scozzese accusato di pedofilia ma rimesso in libertà dalla magistratura perchè il reato è prescritto.

9 ottobre 2012: il Papa "accetta le dimisioni" del vescovo di Iquique (Cile), Marco Antonio Ordenes Fernandez, accusato di aver abusato sessualmente di minori.

11 ottobre 2012: il direttore generale dei Legionari di Cristo, nonché responsabile del movimento laicale Regnum Christi, padre Alvaro Corcuera, ottiene un "tempo di riposo per motivi di salute" dal cardinale Velasio De Paolis. Clicca qui per i particolari.

11 ottobre 2012: al termine della fiaccolata organizzata nel giorno dell'apertura dell'Anno della Fede, Benedetto XVI, fra l'altro, afferma: "In questi cinquant’anni abbiamo imparato ed esperito che il peccato originale esiste e si traduce, sempre di nuovo, in peccati personali, che possono anche divenire strutture del peccato. Abbiamo visto che nel campo del Signore c’è sempre anche la zizzania. Abbiamo visto che nella rete di Pietro si trovano anche pesci cattivi. Abbiamo visto che la fragilità umana è presente anche nella Chiesa, che la nave della Chiesa sta navigando anche con vento contrario, con tempeste che minacciano la nave e qualche volta abbiamo pensato: «il Signore dorme e ci ha dimenticato»".

Ottobre 2012: Pubblicato il testo "Con il Papa contro la omoeresia". Traduzione dell'articolo di Don Dariusz Oko, dottore di ricerca del Dipartimento di Filosofia.

27 ottobre 2012: il Vaticano condanna con durezza gli abusi sessuali compiuti da Jimmy Savile (BBC). Decaduta l'onoreficenza concessa nel 1990 da Papa Wojtyla.

24 novembre 2012: il Papa nomina mons. William Crean vescovo di Cloyne (Irlanda). 

13 dicembre 2012: abusi all'Istituto Provolo di Verona, la Curia condanna due sacerdoti. Applicata la "riforma Ratzinger". Clicca qui.

22 dicembre 2012: il Papa nomina don Robert W. Oliver (Boston) nuovo promotore di giustizia della Congregazione della Dottrina della Fede. Clicca qui.

10 gennaio 2013: il Papa nomina padre Brendan Leahy vescovo della diocesi di Limerick (Irlanda).

18 gennaio 2013: il Papa affianca al card. Brady (Primate d'Irlanda) un Vescovo Coadiutore, Mons. Eamon Martin. Clicca qui.

30 gennaio 2013: il Papa ha voluto manifestare personalmente il suo incoraggiamento e apprezzamento per le nuove iniziative di lotta agli abusi sessuali compiuti da ecclesiastici e prevenzione della pedofilia scaturite dal Simposio internazionale del 2012 alla Gregoriana. Consegnati al Santo Padre gli atti del medesimo Simposio. Clicca qui.

1° febbraio 2013: l'arcivescovo di Los Angeles, José Gómez, annuncia di aver sollevato il suo predecessore, cardinale Roger Mahony, da tutti i suoi impegni pubblici nella Chiesa per la cattiva gestione dei presunti abusi sessuali su bambini. Clicca qui.

1° febbraio 2013: l’arcidiocesi di Los Angeles rende pubblici i dossier personali di 126 sacerdoti accusati di molestie e abusi sessuali sui minori. I documenti coprono un arco di 75 anni. Clicca qui.

3 febbraio 2013: un libro del giornalista olandese Ekke Overbeek denuncia: "In Polonia potrebbero esserci migliaia di vittime di preti pedofili". Clicca qui.

5 febbraio 2013: presentazione del volume che raccoglie gli atti del Simposio "Verso la guarigione e il rinnovamento". Clicca qui.

5 febbraio 2013: a margine della presentazione del volume che raccoglie gli atti del Simposio "Verso la guarigione e il rinnovamento", il nuovo Promotore di Giustizia della CDF, padre Robert W. Oliver, incontrando i giornalisti ha così affermato: "A Roma intendo muovermi in continuita' con gli sforzi dei superiori della CDF e del mio predecessore, monsignor Scicluna, portando certamente però anche la mia esperienza maturata negli Stati Uniti. Ma una voce si distingue tra tutte nella Chiesa: è quella di Papa Benedetto che ci dice come dobbiamo affrontare il dramma degli abusi".  
Ha inoltre aggiunto: "Anche nei Paesi dove questo aspetto non è regolato da leggi specifiche, resta per la Chiesa un obbligo morale di collaborazione con le autorità civili". Clicca qui.

6 febbraio 2013: Radio Vaticana pubblica il testo integrale dell'intervento del  Promotore di Giustizia della CDF, padre Robert W. Oliver, in occasione della presentazione del volume che raccoglie gli atti del Simposio "Verso la guarigione e il rinnovamento".

11 febbraio 2013: Benedetto XVI annuncia la sua intenzione di rinunciare al Ministero Petrino.

11 febbraio 2013 - 28 febbraio 2013: una miriade di articoli riconosce la strenua lotta di Benedetto XVI nel combattere la pedofilia nella Chiesa. Fra i tantissimi attestati di stima ricordiamo le interviste di Mons. Scicluna al Secolo XIX ed a Repubblica. In quest'ultima l'ex promotore di giustizia della CDF, fra l'altro, afferma: "Nel 2004 Maciel festeggiò nella basilica di San Paolo Fuori le Mura i sessant' anni di sacerdozio. Andò tutta la curia romana, vescovi e cardinali compresi. L' unico che rimase a casa fu Ratzinger, allora prefetto della Dottrina della fede. Sapeva bene, infatti, chi aveva davanti tanto che un mese dopo diede ufficialmente l' abbrivio all' investigazione vaticana nei suoi confronti. Fu una sofferenza enorme per lui perché era ben consapevole di quanta considerazione Maciel godesse nella curia romana. Eppure agì andando contro corrente per amore della verità...".

28 FEBBRAIO, ORE 20: SI CONCLUDE IL LUMINOSO PONTIFICATO DI PAPA BENEDETTO XVI

5 aprile 2013: ricevendo in udienza il Prefetto della CDF, Mons. Gerhard Ludwig Müller, il nuovo Papa Francesco ha riconosciuto la strenua lotta di Benedetto XVI contro la pedofilia nella Chiesa.
Si legge nel comunicato: "il Santo Padre ha raccomandato in particolar modo che la Congregazione, continuando nella linea voluta da Benedetto XVI, agisca con decisione per quanto riguarda i casi di abusi sessuali...". Qui tutti gli articoli.

Vedi anche:

IL PAPA E GLI ABUSI NELLA CHIESA. L'INTERVENTO DECISIVO DI BENEDETTO XVI. UNA CRONOLOGIA (Armin Schwibach)

Dossier: der Papst und der Missbrauch in der Kirche (Armin Schwibach)