mercoledì 8 maggio 2013

Papa Francesco: non è un buon cristiano (e invecchia) chi si lamenta troppo. Gesù ha parlato poco, seguiamo il suo esempio di pazienza. Dopo spray e la lavanderia arrivano i"signori lamentela" (Izzo)

PAPA: NON E' BUON CRISTIANO (E INVECCHIA) CHI SI LAMENTA TROPPO

Salvatore Izzo


(AGI) - CdV, 7 mag. 


"Un cristiano che continuamente si lamenta, tralascia di essere un buon cristiano". A lanciare questo monito e' Papa Francesco nell'omelia della messa alla Domus Santa Marta. Per il Pontefice 76enne, ma dal vigore assolutamente giovanile, il "sopportare gioioso" non ci fa invecchiare ma rimanere giovani. "Anche nelle tribolazioni - spiega - il cristiano e' sempre gioioso e mai triste".

Secondo Papa Francesco, "il paziente e' quello che, alla lunga, e' piu' giovane!". "Pensiamo - sottolinea - a quegli anziani e anziane nella casa del riposo, a quelli che hanno sopportato tanto nella vita: Guardiamo gli occhi, occhi giovani, hanno uno spirito giovane e una rinnovata giovinezza". "A questo - assicura il Pontefice - ci invita il Signore: a questa rinnovata giovinezza pasquale per il cammino dell'amore, della pazienza, del sopportare le tribolazioni e anche, mi permetto di dire, di sopportarci l'uno l'altro". "Perche' - esorta - questo dobbiamo farlo anche con carita' e con amore, perche' se io devo sopportare te, sono sicuro che tu mi sopporti a me e cosi' andiamo avanti nel cammino della strada di Gesu'". "Chiediamo al Signore - invoca dunque Bergoglio - la grazia di questo sopportare cristiano che ci da' la pace, di questo sopportare col cuore, di questo sopportare gioioso per diventare sempre piu' giovani, come il buon vino: piu' giovani con questa rinnovata gioventu' pasquale dello spirito". 

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PAPA: GESU' HA PARLATO POCO,SEGUIAMO IL SUO ESEMPIO DI PAZIENZA


Salvatore Izzo


(AGI) - CdV, 7 mag. 


Papa Bergoglio raccomanda ai cristiani di seguire l'esempio di Gesu' davanti alle tribolazioni. "Gesu' nella sua Passione - afferma nell'omelia di oggi alla Domus Santa Marta - non ha parlato di piu', soltanto due o tre parole necessarie. Ma anche non e' un silenzio triste: il silenzio del sopportare la Croce non e' un silenzio triste. E' doloroso, tante volte molto doloroso, ma non e' triste". 

"Quella della pazienza - ricorda Francesco - e' la strada che Gesu' insegna a noi cristiani. Il silenzio nel sopportare, il silenzio nella pazienza. Quel silenzio di Gesu'" che "non vuol dire essere tristi".
"No - assicura il Pontefice - la pazienza e' un'altra cosa rispetto alla tristezza: vuol dire sopportare, portare sulle spalle il peso delle difficolta', il peso delle contraddizioni, il peso delle tribolazioni". "Questo e' l'atteggiamento cristiano di sopportare: entrare in pazienza. Quello che nella Bibbia si dice con una parola greca, ma tanto piena, la Hypomone', sopportare nella vita il lavoro di tutti i giorni: le contraddizioni, le tribolazioni, tutto questo". I primi cristiani, esemplifica, "sopportano le tribolazioni, sopportano le umiliazioni" come "Gesu' le ha sopportate". Seguire questo esempio, secondo Bergoglio, e' iniziare "un processo di maturita' cristiana, attraverso la strada della pazienza. 
Un processo per il quale serve tempo, che non si fa da un giorno all'altro: si fa durante tutta la vita per venire alla maturita' cristiana" che "e' come il buon vino". In merito, il Papa ha ricordato che tanti martiri erano gioiosi, come per esempio i martiri di Nagasaki, si aiutavano l'uno con l'altro, "aspettando il momento della morte". Di alcuni martiri, ha poi rammentato, si diceva che "andavano al martirio" come a una "festa di nozze". Questo atteggiamento del sopportare, ha aggiunto, e' l'atteggiamento normale del cristiano, ma non e' un atteggiamento masochista. E' invece un atteggiamento che li porta "sulla strada di Gesu'". 

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PAPA: DOPO SPRAY E LA LAVANDERIA ARRIVANO I "SIGNORI LAMENTELA"


Salvatore Izzo


(AGI) - CdV, 7 mag. 


Papa Francesco continua a stupire con le immagini che evoca nelle sue omelie: alla galleria nella quale c'erano gia' lo spray (Dio non e' cosi'), la lavanderia (che differisce dalla confessione) e diversi personaggi tipici come la baby sitter (che non ha la stessa passione educativa di una mamma o di una nonna) e l'avvocato (il cui lavoro assomiglia a quello del Signore, che non si limita a fare il giudice ma difende, scusa e perdona) si aggiungono da oggi anche "il signore e la signora lamentela": cristiani che mal sopportano le difficolta' della vita.

"Quando vengono le difficolta', arrivano anche - spiega Bergoglio nell'omelia di questa mattina nella Domus Santa Marta - tante tentazioni. Per esempio il lamento: 'Ma guardi, dice qualcuno, quel che mi viene: un lamento’". 
Secondo Francesco, "un cristiano che continuamente si lamenta, tralascia di essere un buon cristiano: e' - scandisce - il signore o la signora lamentela, no? Perche' sempre si lamenta di tutto, no?". Sopportare, assicura, "e' doloroso, tante volte molto doloroso, ma non e' triste" perche' "il cuore e' in pace". Cosi', ad esempio, facevano i primi cristiani: "Paolo e Sila pregavano in pace. Avevano dolori, perche' si dice che poi il Signore del carcere ha lavato le piaghe, infatti avevano piaghe, ma sopportavano in pace. Questo cammino di sopportare - conclude il nuovo Pontefice - ci fa approfondire la pace cristiana, ci fa forti in Gesu'". 

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