sabato 1 settembre 2018

Viganò Report, le quattro contraddizioni in cui incorrono i giornalisti cercando anche di sminuire il lavoro di Papa Benedetto (R.)

Cari amici,
credo che sia venuto il momento di evidenziare le tante contraddizioni degli avvocati difensori improvvisati che tentano in tutti i modi di evitare di rispondere a una semplice domanda: il Viganò Report è vero oppure no?
Il tentativo di sminuire il lavoro di Papa Benedetto o, peggio, di coinvolgerlo non ha ragione d'essere e risulta viziato da almeno quattro contraddizioni.
Procediamo con ordine.

1) In un primo momento gli avvocati difensori in servizio permanente attivo ci hanno detto che non esisteva alcuna prova di sanzioni comminate da Benedetto XVI all'ex cardinale McCarrick.
Di fronte alla pressione di moltissimi fedeli, parte dei vescovi e di gran parte di coloro che scrivono sui social alcuni commentatori hanno cambiato strategia (elemento di elevata pericolosità per qualsiasi difensore);

2) Nuova strategia dei media/avvocati: sì...forse esistevano quelle sanzioni però, cari lettori, dobbiamo ricordare che all'epoca (intorno al 2008-2010) non esisteva alcuna accusa di pedofilia nei confronti di McCarrick (assolutamente vero!). Si trattava semplicemente di un comportamento scandaloso perchè egli avrebbe intrattenuto relazioni e rapporti omosessuali con seminaristi e adulti (consenzienti). Nessuna sanzione per il crimine di pedofilia, quindi, ma punizione per condotta scandalosa. Un vaticanista che sicuramente non possiamo accusare di essere un "ratzingeriano" conferma questa versione. Clicca qui.
Tutto vero e allora perchè non si è indagato immediatamente? Diciamo che in tanti "ci hanno provato". E non ha funzionato...
Ma torniamo a noi, ai fatti e alle norme. 
Stiamo parlando della fattispecie di "trasgressione occulta" di cui parla il Codice di diritto canonico al Canone 1340, comma 2? E' questo il caso? 
PRIMA CONTRADDIZIONE: nonostante i tentativi di screditare Viganò, questi dice il vero sulle sanzioni. Esse esistevano e riguardavano la condotta peccaminosa del presule. Il fatto che l'ex nunzio dica la verità su una circostanza tanto importante non è cosa di poco conto. O sbaglio? Prima non sapevamo delle sanzioni, ora sì.
Bastava ragione e attingere alle fonti. E vai con la terza strategia.

3) Terza strategia (pericolosissima per le conseguenze): se anche quelle sanzioni ci sono state, ricordatevi, cari lettori, che esse rimasero sempre segrete, che McCarrick non le ha mai rispettate e che è stato visto in pubblico più volte. Ci sono le foto e i video.
In questa fase gli avvocati danno per scontata l'esistenza delle sanzioni (ma come?) e insistono sul fatto che esse erano segrete.
Bene, andiamo a leggere che cosa ci dice il Canone 1340, comma 2:

"Per una trasgressione occulta non s'imponga mai una penitenza pubblica".

Il Canone è ancora in vigore quindi chiediamoci: è questa la norma applicata?
Il Codice parla di penitenza e la penitenza, a casa mia, è una sanzione.
E' vero che McCarrick non ha rispettato in pieno la prescrizione ma ciò non toglie che la sanzione esistesse e che i vescovi (non il nunzio) avessero l'obbligo di farla rispettare. Lo stesso Codice fa infatti riferimento all'ordinario.
E' ragionevole pensare che le sanzioni risultino da qualche parte perchè, ex Canone 1339, comma 3, "Dell'ammonizione e della riprensione deve sempre constare almeno da un qualche documento, che si conservi nell'archivio segreto della curia".
Il Codice prevede che esista un documento persino per una semplice ammonizione.
SECONDA CONTRADDIZIONE: parlare e scrivere senza andare a spulciare il codice di diritto canonico e non pretendere dal Vaticano o dai vescovi interessati l'esibizione del documento su cui sono scritte le sanzioni. 
E' ovvio che tale documento esiste per due ragioni: come fa un Papa a sapere di una sanzione comminata dal predecessore se essa non risulta da nessuna parte? Come fa il nunzio a riferire, anche oralmente, la sanzione all'interessato se essa non gli viene trasmessa? Considerato l'enorme consumo di cartucce e di toner per stampanti e fotocopiatrici all'epoca di Benedetto chissà quante copie del documento circolano... E veniamo all'ennesima strategia.

4) Quarta strategia: ricordatevi, cari lettori, che solo nel 2018 McCarrick è stato punito pubblicamente, addirittura gli è stata tolta la porpora! Prima no!
E ci mancherebbe! Ormai lo scandalo era scoppiato, tutto era di dominio pubblico, ma soprattutto non eravamo più di fronte a una condotta scandalosa ma a un caso di pedofilia.
E qui vediamo alla TERZA CONTRADDIZIONE (quella più grave per i difensori): è vero che la sanzione del 2018 è gravissima ed è pubblica, ma è ancora più importante che, nel 2008-2009, quando nessuno conosceva la condotta scandalosa (non pedofila!) di McCarrick, Benedetto XVI lo abbia punito. Questa è l'ennesima prova della tolleranza zero e dell'assoluta trasparenza e moralità di Joseph Ratzinger. Ma non è ancora finita.

5) Quinta strategia. Visto che ormai tutto il mondo conosciuto dà per scontata l'esistenza di sanzioni comminate da Benedetto, ecco che i solerti avvocati cambiano di nuovo strategia (a questo punto, nel processo, qualsiasi difensore sarebbe stato messo alla porta...) e affermano che in realtà non si trattava di sanzioni ma di "raccomandazioni". Possiamo anche chiamarle "ignazio" ma pur sempre sanzioni erano! Se il Papa raccomanda di fare una cosa o di non farne un altra, si tratta di raccomandazione o di ordine? Non credo si tratti di consigli...
Per arrivare a questa strategia i media si sono ricordati di "attingere alle fonti".
QUARTA CONTRADDIZIONE: perchè i giornalisti non chiedono alle loro fonti privilegiate che cosa pensano della faccenda? Sotto il Pontificato di Benedetto era tutto un pullulare di fonti anonime, rane dalla bocca larga, informatori e fotocopiatori. Ora la parola d'ordine è: prudenza. Peccato che Ratzinger non abbia goduto di questo trattamento di favore (e ora sappiamo perchè...).

Ci sarebbero tante altre contraddizioni da evidenziare ma per adesso "me le riservo" :-)

Riflettiamo su un altro punto.
Ormai è assodato che, prima del 2018, non esisteva alcuna denuncia contro McCarrick per il crimine di pedofilia. Siamo sicuri che i media avrebbero appoggiato le sanzioni comminate da Benedetto XVI se esse fossero state rese pubbliche?
Ripetiamo: non si trattava di pedofilia ma di condotta scandalosa, ossia di condotta omosessuale.
I media avrebbero appoggiato un provvedimento contro un cardinale omosessuale? Non si sarebbero piuttosto indignati per una decisione del genere? Chi lo sa...non lo sapremo mai!

Un altro dato è sicuro.
McCarrick riprende intensamente la sua attività pubblica dopo la rinuncia di Benedetto XVI. In molti lo danno attivo già nel preconclave (egli non aveva diritto di voto per superamento degli 80 anni) e c'è anche un articolo scritto in tempi non sospetti dal Washington Post, nel 2014 (post Benedetto), intitolato: "Globe-trotting Cardinal Theodore McCarrick is almost 84, and working harder than ever".
Nel 2014 McCarrick lavorava più che mai? E perchè? Non aveva ricevuto sanzioni?
Nell'articolo si dice chiaramente che sotto Papa Benedetto, l'ormai ex cardinale era stato emarginato salvo poi recuperare la sua attività a partire dal marzo 2013. Diamo una rispostina anche a questo?
Clicca qui per il riassunto dell'articolo del WP.

Ultima considerazione.
Cari media, vogliamo occuparci un po' dei seminari dell'Honduras? Sembra che anche lì ci sia molta carne al fuoco. Non riesco proprio a capire perché nessuno (a parte La Verità che oggi dedica l'apertura al "caso") se ne occupi con la necessaria serietà. Cari giornalisti, abbiamo fiducia in voi. Buon lavoro.
E lasciate in pace Benedetto...il suo lavoro parla per lui.
Alla prossima...
R.

p.s. Oh Signore!!! Trasgressione non è sinonimo di delitto.
La pedofilia fa parte dei "delicta graviora", non siamo di fronte a una trasgressione.

1 commento:

carmelina ha detto...

raffaella

quello che dici è sacrosanto.
sta di fatto che monsignor viganò agisce come un elefante nella cristalleria. questa è la seconda volta che lo fa ed è la seconda volta che quanto denuncia colpisce Benedetto xvi.
papa bergoglio ha i suoi avvocati difensori d'ufficio. bada...le organizzazioni di abusati e avvocati non ne hanno approfittato per attaccare papa bergoglio per questa storia a dimostrazione di come queste organizzazione non seguano l'istinto ma una politica cinica ben precisa in cui si sceglie la gallina dalle uova d'oro (in questo caso papa bergoglio) evitando di colpirla mimetizzando il tutto tra borbottamenti di facciata.
Benedetto xvi invece è solo. lo è stato in passato e lo è ancora di più oggi. la sua figura viene colpita in maniera viscida. i suoi nemici strumentalizzano i paolo gabriele di turno fingendo di voler colpire nel mucchio ma mirando ad uno solo: Benedetto.
riassumendo, in tutta questa storia,
la menzogna continua a dominare su cosa sia successo in quegli 8 anni di pontificato di Benedetto. e i suoi nemici (=NEMICI DELLA CHIESA) continuano ad accoltellarlo con la inconsapevole complicità di polli di curia e consapevole complicità di vipere di curia e dei media.