mercoledì 12 settembre 2018

Attenzione: parla Mons. Gaenswein. E si sente l’eco di Benedetto (Valli)

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2 commenti:

maura ha detto...

Charles Curran, sì, proprio lui, il “teologo della sessualità”, la cui storia è emblematica di una certa teologia del dissenso cattolico.
Ordinato sacerdote nel 1958, Curran nel 1967 viene esonerato dalla docenza di teologia morale all’Università Cattolica di Washington per le sue idee decisamente poco cattoliche. Reintegrato in seguito alla protesta di una quarantina di docenti e qualche migliaio di studenti, nel 1968 diventa portavoce del dissenso contro l’enciclica Humanae vitae e continua imperterrito a sfidare la posizione ufficiale della Chiesa su argomenti come i rapporti sessuali prematrimoniali, la masturbazione, i metodi contraccettivi, l’aborto, l’omosessualità, il divorzio, l’eutanasia e la fecondazione in vitro. Si arriva così al 1986, quando la Congregazione per la dottrina della fede, presieduta da Joseph Ratzinger, dopo numerosi quanto inutili richiami, stabilisce la definitiva espulsione di Curran dalla facoltà dell’Università Cattolica d’America e la proibizione di insegnare teologia, in quanto l’aperto dissenso del teologo americano rispetto al magistero cattolico non può essere compatibile con la docenza. Di nuovo, alcuni professori protestano e il cardinale Joseph Bernardin (1928-1996) di Chicago propone una mediazione: mantenere Curran nell’università, a patto che non insegni etica sessuale, ma la mediazione non ha esito, e neppure una successiva causa legale intentata da Curran ha successo.

https://www.aldomariavalli.it/2018/09/11/dalle-donne-cardinale-ai-matrimoni-omosessuali-significative-connessioni-seguendo-le-tracce-del-gesuita-keenan/

Dopo numerosi quanto inutili richiami ecc.ecc.

Anonimo ha detto...

http://blog.messainlatino.it/2018/09/summorum-pontificum-deo-gratias.html
Obbedienza fino alla morte per la Gloria di Dio