lunedì 29 aprile 2013

Benedetto XVI torna in Vaticano (Tempi)

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9 commenti:

Biancamargherita ha detto...

Sono emozionatissima e pensare che non lo posso vedere!!!!

Anonimo ha detto...

Cara Raffaella, cari amici. Non potevo più reggere il peso sul cuore e il disagio spirituale che io e anche tanti di noi esprimiamo e abbiamo espresso in queste settimane. Ne ho parlato con il Vescovo ausiliare emerito della mia città, che è coetaneo di Benedetto e persona moderata, saggia e lucida. Ho avuto modo di chiedere suoi consigli in altre occasioni, perciò gli ho manifestato tutte le mie difficoltà e perplessità, che- gli ho detto - sono condivise da tante persone che frequentano i blog . Lui mi ha rassicurato che non è necessario provare "simpatia o antipatia" o particolari sentimenti nei confronti del Papa, anzi, a volte può essere controproducente,; Si deve provare rispetto,, disposizione a seguirne gli insegnamenti in materia di fede e morale, onorarlo e riconoscerlo come successore di Pietro e capo della Chiesa universale. Ha consigliato di ascoltare o leggere quello che dice e cercare il messaggio centrale, al di là delle modalità di espressione. Si vedrà che sono messaggi tratti dal Vangelo e, perciò, conformi all'invariato magistero della Chiesa e di tutti i Papi. Non ascoltare i media, quelli che parlano con enfasi e che vogliono far credere che tutto è nuovo, Chiesa nuova ecc. Lasciar perdere le cose esteriori. Il fatto che riconosciamo in tante frasi del nuovo Papa frasi dette o scritte da Benedetto, indica che Francesco lo tiene in considerazione, come dimostrano le telefonate,l'incontro, ecc. Anche i primi interventi di conferma di decisioni prese da B XVI, mostrano che, alla base, c'è volontà di continuare la sua linea. Ha esortato a non perdere la serenità, a cercare di leggere gli avvenimenti nella fede. Insomma, mi sono sentita sollevata un bel po'. Perciò ho voluto condividere tutto questo con voi, che provate gli stessi miei sentimenti ! Un caro abbraccio a tutti !IL SIGNORE SOSTENGA IL NOSTRO CARO BENEDETTO!
LiciaS. Devota di BXVI

Anonimo ha detto...

Che benedizione, Licia, queste parole del tuo saggio Vescovo: sembra di ascoltare San Paolo, che mise in guardia i primi Cristiani dalle divisioni!
Con le belle parole che hai voluto condividere con tutti noi, mi sento un po' meno sola anche io: ti ringrazio per il tuo splendido post!
Spero sia illuminante per tutti quelli che vorrebbero creare fazioni calcistiche nella Chiesa, confrontando stile powerpoint i Pontificati!
Un abbraccio a te, grande grande: camminiamo insieme, allora? :-)

Ester. :-)

Anonimo ha detto...

Ti ringrazio Licia, mi spiace solo di non essere in grado di seguire i saggi consigli del tuo buon vescovo ausiliare emerito. Riconosco Bergoglio come legittimo Papa della Chiesa cattolica, ci mancherebbe, ma tutto finisce qui, non mi riconosco in lui, non lo sento. Mi dispiace, possibile che un giorno mi penta. Se così dovrà essere spero non sarà troppo tardi.
Alessia

laura ha detto...

Per Licia, devota d i B XVI: Anche io provo lo stesso disagio e ho cercato di essere illuminata. E' giusto quello che ti ha detto il tuo vescovo, ma, purtroppo, non riesco a seguire papa Francesco. Non ce la faccio. Ho messo tanta buona volontà, ma non c ison riuscita.
Grazie per aver condiviso

laura ha detto...

Per Licia, devota d i B XVI: Anche io provo lo stesso disagio e ho cercato di essere illuminata. E' giusto quello che ti ha detto il tuo vescovo, ma, purtroppo, non riesco a seguire papa Francesco. Non ce la faccio. Ho messo tanta buona volontà, ma non c ison riuscita.
Grazie per aver condiviso

mariateresa ha detto...

il punto è , Licia, che c'è un ostacolo grosso come una casa, almeno per me, per superare la situazione che si è verificata con questo pontificato: la consapevolezza dell'ingiustizia , anzi delle ingiustizie, che sono maturate in questi otto anni e l'ulteriore consapevolezza che non è finita qui. E non è finita qui anche per una parte della Chiesa stessa.
Mi trovo nella stessa situazione di una persona che in una stanza si è storta una caviglia, sta in terra in preda al dolore e le persone intorno invece ballano il valzer felici e contente e non ascoltano altro che la musica e non si interessano di nient'altro. Allora provi ad attirare l'attenzione e dici "ehi, aspettate, mi sono fatta male, anzi non sono sola, ce ne sono altri, guardate che questa musica è troppo alta, così forte non riesco ad ascoltare , aspettate, ragioniamo un attimo..."
Ma non c'è niente da fare, hanno scoperto il valzer e non ascoltano ragioni, men che meno i musicisti.
Sono sinceramente preoccupata perchè avevo trovato la mia strada e sono tornata ad essere Diogene con la lanterna, ma forse il cammino di fede è proprio questo.
Ma per prima cosa è questa sensazione di ingiustizia che va tolta di dosso, di indelicatezza, di voltafaccismo nella Chiesa , di superficialità.
Se non fosse che Benedetto per fortuna è ancora con noi, chiuderei la saracinesca e aspetterei che la situazione si decantasse. Ma lui è qui e non voglio farlo.
Ma la sensazione di fastidio complessivo è enorme.

Luisa ha detto...

Posso, anzi, devo rispettare il Papa e riconoscere in lui il Successore di Pietro, ma ciò non significa, effettivamente, doverlo amare, ciò non significa mettere il cervello e la coscienza in cantina e accogliere ogni singola parola che esce dalla sua bocca come se fosse infallibile, ciò non vuol dire capire e approvare ogni suo singolo gesto.
Con tutto il mio profondo affetto per Papa Benedetto non ho capito certe sue parole o silenzi, certi suoi gesti mi hanno interpellato, non ho nessun problema a dirlo, ma malgrado quelle perplessità, so quanto e come il suo Magistero e la sua presenza, hanno influito sulla mia vita in questi otto anni, so tutto quello che gli devo, oggi mi manca non solo come persona ma come Papa, come Pastore Universale, come Maestro nella Fede, mi mancano la profondità e la chiarezza del suo pensiero.
Papa Bergoglio, per il momento, non arriva né al mio cuore né alla mia mente, non provo antipatia, semplicemente sono in fondo alla Chiesa, seduta su quel famoso banco, e osservo, sicura che il Signore non abbandonerà mai la Sua Chiesa, non posso non vedere i segni di rottura, perchè negarli, perchè dire che c`è continuità quando la discontinuità (vedi Liturgia) è palese, osservo e aspetto che alle parole vaghe, generali, alle frasi ripetute più volte che diventano poi slogan mediatici, seguino i fatti.

Anonimo ha detto...

Cari amici, grazie per l'attenzione! Capisco le difficoltà che manifestate...Lo dite a me (!!!???), che sto facendo una FATICA GRANDISSIMA per cercare di far tacere il mio istinto, che sembra un campanello di allarme che suona per mettermi in guardia da qualcosa che non va?! Anche il Vescovo ha ammesso che ho ragione nel dire che i sentimenti non si possono comandare e costruire con la ragione e la volontà, che sono istintivi.Però, per non continuare a "farsi male" soffrendo , mi ha esortato a lasciar perdere l'antipatia e a concentrarmi sul messaggio essenziale ,ricordando che Chi dà senso alla vita è Gesù Cristo. E' una cosa difficile, ma necessaria per ritrovare la pace del cuore. L'ingiustizia brucia e fa ancora piangere, ma devo cercare di affidare questa sofferenza , nella fede, al Signore, per Benedetto e per la Chiesa. Vedete, oggi ho cercato di "fare il compito", leggendo l'omelia di questa mattina, col metodo suggeritomi dal Vescovo. Così ho trovato tanti punti di contatto con quello che dice Benedetto. Ho ricopiato l'ultima frase, che suona "familiare" e ci mediterò su. Carissimi,vi sento vicini! Vedete, probabilmente potrei essere vostra zia, visto che sono già in pensione- ero insegnante- perciò sento grande simpatia per tutti voi e vorrei che poteste trovare serenità. Io ci sto faticosamente provando e mi pare di essere quasi alla fine del tunnel. Nessuno ci chiede di dimenticare il nostro AMATISSIMO PAPA BENEDETTO, né di smettere di leggerlo , ascoltarlo e riguardarlo nelle registrazioni; tanto meno di lasciarlo offendere impunemente senza difenderlo ! Tuttavia dobbiamo imparare a farlo senza amarezza, rabbia, rivalsa. Tutte le critiche, voltafaccia, "amnesie", ci hanno fatto bere il loro veleno. Siamo NOI e non LORO,
( i diffamatori), a essere stati avvelenati! NON DOBBIAMO LASCIARE CHE VINCANO, CHE CI FACCIANO DEL MALE; DOBBIAMO DISINTOSSICARCI. Così saremo più efficaci nel dare ragione della nostra speranza", come dice S.Pietro nella sua prima bellissima lettera.
UN ABBRACCIO A TUTTI!!!LA VERITA' TRIONFA SEMPRE!!!
LiciaS.-Devota di BXVI