Papa Francesco conferma la linea di Benedetto XVI sugli abusi sessuali Domani in Laterano inaugurerà Largo Giovanni Paolo II davanti al Vicariato
Andrea Acali
Tenerezza. È stata una delle prime parole del Vescovo di Roma venuto «quasi dalla fine del mondo». Durante l’omelia della Messa di inizio pontificato Francesco aveva invitato i cristiani, e non solo, a non aver paura della tenerezza. E il Papa sta mostrando a tutto il mondo come fare: dai ripetuti baci ai più piccoli alla visita nel carcere minorile fino alla dedica sul gesso della gamba rotta di una bambina nell’udienza di mercoledì scorso. I bambini, i giovani.
Il futuro della Chiesa e della società. Lo scandalo degli abusi sessuali è stato al centro delle riunioni che hanno preceduto il conclave, a dimostrazione di quanto sia sentito. Di quanto dolore abbia causato. Della necessità di riconquistare la fiducia della gente. Un tema che ieri mattina Papa Francesco ha affrontato con il prefetto della Congregazione per la dottrina della fede mons. Gerhard Ludwig Müller. Non è stato l’unico argomento di discussione nel corso dell’udienza. Ma è quello su cui si è concentrata la comunicazione da parte del Dicastero della S. Sede.
«Il Santo Padre - afferma una nota ufficiale - ha raccomandato in particolar modo che la Congregazione, continuando nella linea voluta da Benedetto XVI, agisca con decisione per quanto riguarda i casi di abusi sessuali, promuovendo anzitutto le misure di protezione dei minori, l’aiuto di quanti in passato abbiano sofferto tali violenze, i procedimenti dovuti nei confronti dei colpevoli, l’impegno delle Conferenze episcopali nella formulazione e attuazione delle direttive necessarie in questo campo tanto importante per la testimonianza della Chiesa e la sua credibilità. Il Santo Padre ha assicurato che nella sua attenzione e nella sua preghiera per i sofferenti le vittime di abusi sono presenti in modo particolare».
Chi voleva una parola esplicita del Papa, una direttiva chiara, è accontentato.
La linea della «tolleranza zero» adottata da Ratzinger prima da cardinale e poi da Pontefice è confermata senza tentennamenti.
Del resto, non era immaginabile che si potesse tornare indietro su un tema che mette in gioco, come viene sottolineato nel comunicato, la credibilità della Chiesa. Nonostante ci fosse una «corrente di pensiero» diversa, secondo la quale quanto è stato fatto sarebbe già abbastanza. No. Papa Francesco vuole continuare l’azione di pulizia e purificazione avviata dal suo predecessore con tanta efficacia, con grande coraggio e determinazione. E sarà bene che i vescovi di tutto il mondo si adeguino senza indugi, denunciando eventuali abusi e soprattutto agendo sul piano della prevenzione, in particolare con grande discernimento dei candidati al sacerdozio.
Ieri mattina, come di consueto, il Papa ha celebrato la Messa nella cappella di S. Marta alla quale hanno partecipato i dipendenti della Farmacia vaticana. Nella breve omelia, ha ricordato che «in questo mondo che ci offre tanti salvatori» è solo il nome di Gesù che salva. «In molti - ha sottolineato Francesco - per risolvere i loro problemi ricorrono ai maghi o ai tarocchi. Ma solo Gesù salva e dobbiamo dare testimonianza di questo! Lui è l'unico». E ha poi raccontato un aneddoto: «Nella curia di Buenos Aires - ha detto - lavora da 30 anni un uomo umile, padre di otto figli. Prima di uscire, prima di andare a fare le cose che fa, sempre dice: "Gesù!". E io, una volta, gli ho chiesto: "Ma perché sempre dici Gesù?". "Ma quando io dico Gesù - mi ha detto questo uomo umile - mi sento forte, mi sento di poter lavorare, e io so che Lui è al mio fianco, che mi custodisce". Quest'uomo - ha osservato il Papa - non ha studiato teologia, ha solo la grazia del Battesimo e la forza dello Spirito. E questa testimonianza - ha affermato il Papa - a me ha fatto tanto bene».
Domani Francesco prenderà possesso del Laterano e benedirà la targa con cui il piazzale antistante il Vicariato diventerà Largo Beato Giovanni Paolo II.
© Copyright Il Tempo, 6 aprile 2013 consultabile online anche qui.
2 commenti:
"Non è stato l’unico argomento di discussione nel corso dell’udienza. Ma è quello su cui si è concentrata la comunicazione da parte del Dicastero della S. Sede. "
"Lo scandalo degli abusi sessuali è stato al centro delle riunioni che hanno preceduto il conclave, a dimostrazione di quanto sia sentito. Di quanto dolore abbia causato"
E lo scandalo degli abusi liturgici e dottrinali non è stato sentito? Non merita attenzione?
Non ha causato, e non sta causando, una ferita e un dolore immenso alla Chiesa?
Ripeto qui quel che ho già detto più sotto, Papa Bergoglio ha ricevuto il Prefetto della CDF, strano che vengano menzionati solo gli abusi sessuali e non quelli dottrinali e liturgici, fra i quali quelli di un noto movimento che son stati oggetto della Feria IV, voluta da Benedetto XVI, tutto tace.
Liturgia e Dottrina, parenti poveri della Chiesa?
Alla stampa è stato dato quel che s'aspettano, il rancio quotidiano su cui poi costruiscono notizione a caratteri cubitali. E mi rassicura non solo la conferma, non scontata, della linea-Ratzinger sul tema pedofilia, ma anche che le altre questioni scottanti sul tavolo non vengano polverizzate con comunicati stampa.
Posta un commento