domenica 28 aprile 2013

L’errore dei paesi occidentali sta nel non prestare attenzione all’insegnamento di Benedetto XVI a Regensburg (Mantovano)

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10 commenti:

gemma ha detto...

Ho letto che qualcuno parlava di critiche del card Bergoglio a quel discorso. Se qualcuno sa indicarmi dove poter leggere qualcosa al riguardo vorrei capirne di più

Anonimo ha detto...

qualche indicazione:

http://blog.messainlatino.it/2013/03/il-papa-piacione.html

http://www.telegraph.co.uk/news/religion/the-pope/9931030/Pope-Francis-run-in-with-Benedict-XVI-over-the-Prophet-Mohammed.html

per non parlare delle critiche contro l'anglicanorum coetibus:

http://www.telegraph.co.uk/news/religion/the-pope/9933614/Pope-Francis-dismissed-Anglican-branch-as-quite-unnecessary.html

Anonimo ha detto...

Estrapolarono un'unica frase di un contesto bellissimo,era una lectio magistralis accademica,lo massacrarono,lo costrinsero a chiedere scusa non so quante volte, fu obbligato ad andare in Turchia a pregare in moschea,non gliene perdonarono una, da lì in poi fuoco di fila incrociato su di lui,anche e soprattutto fuoco amico,fine di un pontificato che ,questo sì, si sarebbe dimostrato travolgente , entusiasmante e innovativo.....ma non glielo permisero,tutta Europa ed occidente fecero scontare le colpe pregresse di un'intera nazione a lui solo perchè tedesco,non posso dimenticarlo,mai potrò; dell'ex card.di Baires so tanta altre cose,ma le tengo per me.Buona domenica a tutti.GR2

gemma ha detto...

Grazie, leggero' e mediterò con calma. La vicenda Regensburg per me ha un gran significato, e non alludo alla frase sul Paleologo cui è stata strumentalmente ridotta. Difficilmente sono riuscita a riconciliarmi con chi ha attaccato Benedetto in quell'occasione

Eugenia ha detto...

Hanno usato ed abusato quella lectio magistralis per farlo diventare il bersaglio del mondo intero. Ma, oltre le minacce voglio ricordare la folla che sotto la pioggia partecipò all'Angelus subito dopo il ritorno dal viaggio in Germania e quindi dopo il bailamme di Ratisbona. Tanto affetto e partecipazione.
Parole sante GR2 che condivido e sottoscrivo come anche faccio miei i messaggi di gemma

gianniz ha detto...

Il papato di Bergoglio è 'all'altezza' del pensiero dei giornalisti quindi è accettabile. Giustifica (nel senso di rende giusto) il pensiero dei giornalisti e i giornalisti giustificano (nel senso di rendono 'giusto') Papa Bergoglio. Una mano lava l'altra.
Con Papa Ratzinger la distanza era siderale. I giornalisti (e la curia anche) avrebbero dovuto impegnarsi alla morte a studiare. Troppa fatica... per quattro soldi... E se poi capitava che mancasse anche la materia grigia...!!! Non potevano proprio! E allora?
Si sa che se non puoi raggiungere la luna è bene che tu ti impegni a convincere la gente che la luna non è luna. E' solo un puntolino, un'inezia persa nel cielo.
Nel regno dei 'ciechi' solo l'orbo può essere re!

Anonimo ha detto...

lo s'è detto e ripetuto: il livello sia degli uomini di mondo sia dalla maggior parte degli uomini di Chiesa è troppo basso per capire la profondità dei discorsi di Benedetto XVI. Purtroppo Benedetto XVI è di quei personaggi il cui pensiero sarà apprezzato solo dopo di lui. E non da tutti. E non da subito.
Aurelio

Antonio ha detto...

Nella mia amata Sardegna,in cui oggi ricorre la Festa Nazionale che ricorda la cacciata dei piemontesi dall'isola il 28 aprile 1794, per mille anni siam vissuti sotto il terrore degli arabi e ci siam difesi solo con le nostre forze.
I vescovi e i politici non capiscono nulla di quella religione tremenda che ha come unico fine la distruzione del cristianesimo.
Il Papa disse la verità e se non ascolteranno le sue parole l'Europa farà la fine di Costantinopoli.A Bisanzio neanche il clero ascoltò le parole dell'ottimo imperatore Manuele II!

Anonimo ha detto...

Noi'piccoli'senza essere teologi o eminenti tuttologi o eminens,l'abbiamo letto,ascoltato e capito alla perfezione,mi piacerebbe credere che siamo tutti con un IQ a livello Einstein,ma non è così,e allora......

Anonimo ha detto...

Secondo me il fatto che Benedetto XVI fosse un papa incomprensibile e difficile è una scusa per i mediocri. Certamente sono complessi alcuni suoi lavori teologici, quelli da "professore", ma il suo magistero è chiaro, preciso, capace di portare a tutti anche le cose più complesse in modo non solo comprensibile, ma spiritualmente "nutriente". Chi dice che era troppo complesso non l'ha mai letto, oppure ha bisogno di slogan che sostituiscano un minimo di ragionamento. Anzi, se Benedetto XVI ha avuto un dono, è stato quello di portare chiunque seguisse i suoi discorsi e le sue catechesi a livelli siderali, quasi che la verità e la bellezza si offrissero a noi senza sforzo per suo tramite. Se poi un giornalista non vuole neppure fare lo sforzo di leggere, ma deve riassumere tutto in una frasetta ad effetto... allora sì, è troppo difficile... non c'è proprio nulla da fare.
d.