sabato 13 aprile 2013
Papa Francesco ha deciso di alternare l'uso della ferula di Paolo VI con quella di Benedetto XVI
Clicca qui per leggere il testo dell'Ufficio delle Celebrazioni Liturgiche del Sommo Pontefice segnalatoci da Alessia.
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12 commenti:
Il problema secondo me e' che la ferula e' proprio brutta e alterarla sarebbe stata la cosa migliore. Eufemia
:-))
R.
Gimme Five Youfemia!
(Scusa la vena obamiana..)
Vtyk
Certo che con questo papa non ci si annoia, ora alterna ache l´uso della ferula, oggi una domani l´altra,una sorpresa dopo l´altra.
Leggevo
la croce montiniana esprime disperazione, la disperazione del crocefisso per la morte. Un concetto, questo, che si è maturato pian piano nel tempo (fu proceduto da un certa tradizione "doloristica") ma che è divenuta disperazione bella e buona nelle espressioni contemporanee del Cristo in croce. Inutile dire che questi manufatti non sono cristiani, per quanto ne prendano l'apparenza. Il Cristo disperato non è illuminato dai raggi della resurrezione, come vorrebbe la vera iconografia cristiana.Oggettivamente dal punto di vista artistico la croce astile con Cristo pendente dalle lunghe scheletriche braccia a significare il ripiegamento della Chiesa su sè stessa -una Chiesa priva di quella forza invincibile promessa dallo Spirito Santo che in virtù dell’umile richiesta di perdono- “confiteor”- sempre si palesa oggi ieri oggi e per i secoli a venire; non debole, non cadente alla mercé dei venti contrari, ma come il Cristo potente e vincitore-.Anche se alcuni ribadiscono il concetto dell´uomo dolorante in questa croce osceana.Punti di vista.Oppure c´e´una chiave di lettura officiale?
E la nostra disperazione come si può esprimere?Tutti i giorni ore ed ore su PF,non ne possiamo proprio più esiste un posto dove poter esprimere il proprio dissenso dalle laudationes cotidianae?Desperados.
Dài, Desperado, abbiamo illustri antenati, come Jeremia Propheta..
Crocifisso disperato è, teologicamente, una contraddizione in termini, per non dire un'eresia. Cristo, fino alla morte, si è affidato completamente al Padre. O vogliamo scordare i Vangeli? Non so chi abbia scritto del "Cristo disperato", ma penso proprio che non sia un Cristiano. E dirò di più: se è vero che esiste una Tradizione iconografica relativa al Christus triumphans (occhi aperti e atteggiamento non sofferente), è altrettanto vero che essa fu già in tempi antichi accompagnata dal Christus patiens, che lentamente è diventata sempre più presente nell'arte Cristiana. Ben altro discorso è l'iconografia del Risorto in Croce, che snatura il senso del Sacrificio di Cristo ponendo la Croce in una dimensione non di provvisorietà (come deve essere) ma di subalternità, di inferiorità, di lontananza. Questo è l'atteggiamento da combattere, affinché la Croce venga compresa per quello che è: la porta necessaria alla Resurrezione. I piani sono separati, contigui e mai confusi. Quindi non capisco da dove salti fuori il Crocifisso illuminato dalla Resurrezione (e spero di non saperlo).
Infine, che diavolo significa che le lunghe braccia del Cristo indicano una Chiesa sconfitta? Arriviamo al paradosso di cancellare il motivo a Y presente anche sui paramenti liturgici (credo che anche a questo s'ispiri la postura scolpita da Scorzelli)? Bah!
Parere mio: quel contributo postato non so da dove venga ma le due grossolane distorsioni che vi ho letto me lo rendono cestinabile.
Ultima considerazione sul piagnisteo che imperversa su vari siti: si badi che la ferula di Paolo VI è accuratamente lavorata. Può piacere o meno, può incontrare o meno il nostro gusto, ma è un manufatto pregevole frutto di lungo e diligente lavoro (vedasi martellatura). Opinione mia "estetica": si sposa benissimo con l'architettura del Laterano e con i paramenti usati (vedasi foto).
Tengo a precisare che la mia non è l'ennesima laudatio, ma un piccolo tentativo di portare un po' di verità in mezzo alle strumentalizzazioni che le posizioni calcistiche ultimamente prese tra i Cattolici - si veda il web! - fanno di qualsiasi gesto di Papa Francesco!
Ester. :-)
Gentile Signore o Signorina Ester,
ma chi e´ lei per "commentare dall´ALTo"coloro che hanno espresso un sereno giudizio su questa non ORRENDA `OSCENA E PAurosa Croce,solo perche´´DISSENTONO dalla sua formazione dottrinale?
Gentile fratello o sorella in Cristo, Anonimo,
soddisfo la Sua curiosità: sono semplicemente Ester. Seguo il blog di Raffaella (anzi, i blog) di Raffaella, ho letto un brano riportato da un utente che ha chiesto cortesemente spiegazioni sul medesimo, oltre ad altri pareri in merito, e ho ritenuto opportuno rispondere per quanto mi è concesso dalla mia formazione che, mi creda, è tutt'altro che esaustiva. Infatti, mi sono limitata a ricordare il Vangelo, che riporta chiaramente un Cristo che si affida al Padre, non un disperato (i termini relativi a speranza e disperazione, qualora applicati all'ambito religioso, assumono un significato differente da quello comunemente inteso, non trova?).
Le ho dato forse l'idea di mettermi su di un piedistallo? No, La ringrazio per il sorriso che mi ha gentilmente regalato in questa domenica, ma quello va bene per le statue da portare in processione, per il Santissimo, non certo per me. Non giudico, non pontifico, esprimo le mie opinioni esattamente come qualsiasi commentatore. E se sobbalzo dalla sedia leggendo di un Crocifisso disperato, me ne faccia pure una colpa: sarò lieta di "essere stata giudicata degna di subire oltraggi per il nome di Gesù", per rimanere nel tema liturgico odierno.
Termino qui perché il buon senso e il vivere civile, anche virtuale, impone di non generare inutili flame. Ed è l'ultima cosa che auguro al blog della sempre attenta e sollecita Raffaella. Mi limito ad informare tutti, admin ed utenti, in quest'unica soluzione, che le mie risposte ai tentativi di generare flame si riducono unicamente a fornire spiegazioni su eventuali dubbi suscitati dai commenti in essere, in questo caso la mia presunta formazione (?) in ambito religioso. Chi cerca unicamente lo scontro sarà disatteso. Le critiche costruttive, invece, sono sempre bene accette, e cercherò di rispondere qualora possibile.
La saluto, gentile amico, o amica, e Le auguro di cuore una buona e Santa Domenica nell'Amore del Signore Risorto!
Ester. :-)
A mio mo modesto parere l´attuale pontefice puo´ realizzare un pastorale povero " in semplice legno che potrebbe essere di grande impatto emozionale ,ma la VERITA`´dell´anonimo delle 12.43,(la sottoscritta, ho riportato alcuni interessanti commenti)vale quanto la SUA signora o signorina ester
Le mando un abbraccio e un caloroso saluto in Cristo.
Ester. :-)
E il signore sia con te, evvia gesu cristo, evviva maria santissima, evviva la chiesa di 2000 anni di santi martiri papi e dottori della chiesa e comunione dei santi.
buon giorno, buon pranzo e ciao ester
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