venerdì 24 maggio 2013

Professione di Fede con i Vescovi della Conferenza Episcopale Italiana: omelia

Clicca qui per leggere il testo dell'omelia.

4 commenti:

non è un processo alle intenzioni ma... ha detto...

Nel tempo pasquale il santo padre ha quasi sempre commentato la prima lettura del giorno nei fervorini mattutini a S. Marta.
Ieri aspettavo una parolina su Siracide 5, 1-10...molto, molto interessante....e attuale:

"Non confidare nelle tue ricchezze
e non dire: «Basto a me stesso».
Non seguire il tuo istinto e la tua forza,
assecondando le passioni del tuo cuore.
Non dire: «Chi mi dominerà?»,
oppure: «Chi riuscirà a sottomettermi per quello che ho fatto?»,
perché il Signore senza dubbio farà giustizia.
Non dire: «Ho peccato, e che cosa mi è successo?»,
perché il Signore è paziente.
Non essere troppo sicuro del perdono
tanto da aggiungere peccato a peccato.
Non dire: «La sua compassione è grande;
mi perdonerà i molti peccati»,
perché presso di lui c’è misericordia e ira,
e il suo sdegno si riverserà sui peccatori.
Non aspettare a convertirti al Signore
e non rimandare di giorno in giorno,
perché improvvisa scoppierà l’ira del Signore
e al tempo del castigo sarai annientato.
Non confidare in ricchezze ingiuste:
non ti gioveranno nel giorno della sventura".

...mi sono dovuto accontentare... inteligenti pauca...

sam ha detto...

@anonimo 7.09 :-)

Sono cattiva a pensare che terminare la preghiera, in alcuni tratti ermetica, con una precisa inversione dei termini ("con la verità nella carità") sia un altro piccolo segno di presa di distanza e discontinuità?

Anonimo ha detto...

anche oggi....
prima lettura "comoda", vangelo "scomodo" (sul matrimonio...adulterio...)
e il santo padre preferisce ...la prima lettura...per il fervorino del mattino.
La strada pare proprio quella che sospettiamo...

Anonimo ha detto...

Sospettate, gente, sospettate.. (Che in effetti pare ci imbrocchiate, purtroppo.. Mi viene in mente una locandina di Vanity Fair che ho visto ieri per strada: "Jovanotti: sono un papà che non sa dire no." - Ecco, forse per mantenere una certa narrativa sul papa nuovo, bisogna che giocoforza egli appaia come un pastore che pur di non dare l'idea della "Chiesa dei No", piuttosto sceglie oculatamente persino le Scritture da commentare..)