giovedì 12 marzo 2015

Benedetto XVI: La nostra fede non la imponiamo a nessuno. Un simile genere di proselitismo è contrario al cristianesimo. La fede può svilupparsi soltanto nella libertà (YouTube)




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Grazie al lavoro della nostra Gemma ritorniamo idealmente in Baviera e precisamente al settembre 2006.
Il 10 settembre 2006, jn occasione del suo Viaggio Apostolico in Baviera, Benedetto XVI tenne un'omelia straordinaria, pietra miliare del suo Pontificato. Il testo si trova qui.


In particolare:


"Le popolazioni dell'Africa e dell'Asia ammirano, sì, le  prestazioni tecniche dell’Occidente e la nostra scienza, ma si spaventano di fronte ad un tipo di ragione che esclude totalmente Dio dalla visione dell'uomo, ritenendo questa la forma più sublime della ragione, da insegnare anche alle loro culture. La vera minaccia per la loro identità non la vedono nella fede cristiana, ma invece nel disprezzo di Dio e nel cinismo che considera il dileggio del sacro un diritto della libertà ed eleva l'utilità a supremo criterio per i futuri successi della ricerca. Cari amici, questo cinismo non è il tipo di tolleranza e di apertura culturale che i popoli aspettano e che tutti noi desideriamo! La tolleranza di cui abbiamo urgente bisogno comprende il timor di Dio – il rispetto di ciò che per l’altro è cosa sacra. Ma questo rispetto per ciò che gli altri ritengono sacro presuppone che noi stessi impariamo nuovamente il timor di Dio. Questo senso di rispetto può essere rigenerato nel mondo occidentale soltanto se cresce di nuovo la fede in Dio, se Dio sarà di nuovo presente per noi ed in noi.


La nostra fede non la imponiamo a nessuno. Un simile genere di proselitismo è contrario al cristianesimo. La fede può svilupparsi soltanto nella libertà. Ma è la libertà degli uomini alla quale facciamo appello di aprirsi a Dio, di cercarlo, di prestargli ascolto. Noi qui riuniti chiediamo al Signore con tutto il cuore di pronunciare nuovamente il suo "Effatà!", di guarire la nostra debolezza d'udito per Dio, per il suo operare e per la sua parola, e di renderci capaci di vedere e di ascoltare. Gli chiediamo di aiutarci a ritrovare la parola della preghiera, alla quale ci invita nella liturgia e la cui formula essenziale ci ha insegnato nel Padre nostro.


Il mondo ha bisogno di Dio. Noi abbiamo bisogno di Dio. Di quale Dio abbiamo bisogno? Nella prima lettura, il profeta si rivolge a un popolo oppresso dicendo: “La vendetta di Dio verrà” (vgl 35,4). Noi possiamo facilmente intuire come la gente si immaginava tale vendetta. Ma il profeta stesso rivela poi in che cosa essa consiste: nella bontà risanatrice di Dio. E la spiegazione definitiva della parola del profeta, la troviamo in Colui che è morto per noi sulla Croce: in Gesù, il Figlio di Dio incarnato che qui ci guarda così insistentemente.


La sua “vendetta” è la Croce: il “No” alla violenza, “l’amore fino alla fine”. È questo il Dio di cui abbiamo bisogno. Non veniamo meno al rispetto di altre religioni e culture, non veniamo meno al profondo rispetto per la loro fede, se confessiamo ad alta voce e senza mezzi termini quel Dio che alla violenza ha opposto la sua sofferenza; che di fronte al male e al suo potere innalza, come limite e superamento, la sua misericordia. A Lui rivolgiamo la nostra supplica, perché Egli sia in mezzo a noi e ci aiuti ad essergli testimoni credibili"

11 commenti:

Arcangela ha detto...

Benedetto non parla di proselitismo, ma di evangelizzazione (2007) "Ogni comunità cristiana nasce missionaria, ed è proprio sulla base del coraggio di evangelizzare che si misura l'amore dei credenti verso il loro Signore"
Arcangela

maura ha detto...

E anche quanto segue a maggior gloria e lode di Dio e della Sua Santa Madre ! Dio vi benedica !
http://www.iltimone.org/32892,News.html

Anonimo ha detto...

OT imperdibile su Traditio catholica '13 marzo 2013 cronaca dell'ultimo concave' da leggere il primo QUI su tv 2000. A.

laura ha detto...

va benissimo l'anno della misericordia, ma nessuno fece.... caso all'anno della fede dopo il 13 marzo di 2 annu fa. Chissà perché? Non voglio pensare male date le circostanze di allora e il contesto attuale di tut'altro tono, ma c'è qualcosa che non funziona.

laura ha detto...

http://www.antoniosocci.com/il-primo-giubileo-della-storia-che-non-celebrera-gesu-e-avra-al-centro-bergoglio/
PRIMO GIUBILEO DELLA STORIA CHE NON CELEBRERA GESU (E AVRA AL CENTRO BERGOGLIO) - Lo Straniero

maura ha detto...

Bellissima analisi, splendida , attualissima , profumata e fragrante come un pane appena sfornato .
E' tutto lì : torniamo a Dio con tutto il cuore , torniamo ad aver timore di Lui ! Quante volte ci ha esortato a fare silenzio per poter ascoltare la voce di Dio ! Quante volte ci ha ricordato la responsabilita' che ciascuno deve avere per camminare in cio' che Dio vuole ! La responsabilita' ! Se le macerie e le desolazioni si moltiplicano e aumentano e' solo per colpa nostra che Lo sfidiamo , Lo fronteggiamo come se fosse un nostro pari . Abbassiamo quella benedetta cresta di argilla, quella inutile alterigia e con preghiere , pianti e lamenti , così come fece Abramo , bussiamo al Suo cuore affinche' almeno questa volta trovi 10 giusti per salvare Sodoma .
Signore accresci la nostra fede !

Arcangela ha detto...

Consiglio un articolo di Giuliano Ferrara "TROPPA GRAZIA, CARO PAPA"
Arcangela

Anonimo ha detto...

Laura, ma di cosa parliamo? ...perchè questo in corso non dovrebbe essere l'anno della vita consacrata, indetto da papa Francesco? ne parla qualcuno, è in corso qualche iniziativa per valorizzarlo? a me non sembra o, per lo meno, io non ne sono a conoscenza; il che è segno che non se ne parla affatto! mi chiedo questo famoso anno giubilare straordinario quanto sarà vissuto e sentito nella Chiesa? l'unica cosa che sento in giro è questa "entusiastica" attesa del sinodo di ottobre ... che tristezza!!! maria pia

gemma ha detto...

In occidente un vescovo è ancora libero di proporre la morale cattolica o dovrà passare per la lama del tribunale del mondo? E Roma che dice? Esiste ancora la morale cattolica o è cosa da dottori della legge?
Si fa un po' fatica a capire chi siano oggi i dottori della legge, se quelli della legge del mondo o se non piuttosto i dottori "della chiesa di ieri" . Si chiarisse meglio questo concetto si eviterebbero lotte ormai quasi inutilmente fratricide
ECCEZIONALE: C'E' UN CORDILEONE FRA I VESCOVI. NON SOLO CONIGLI...

http://www.iltimone.org/32899,News.html

gemma ha detto...

L'articolo col titolo sopra citato su Corildeone è preso dalla pagina facebook di socci
https://it-it.facebook.com/pages/Antonio-Socci-pagina-ufficiale/197268327060719

maura ha detto...

Desidero esprimere la mia solidarieta' e il mio grazie al Vescovo Cordileone che indica ai giovani la retta Dottrina , quella trasmessa dai Santi Padri e dalla Chiesa Cattolica di sempre. Coraggio , non molli noi siamo con lei con la preghiera ! Cosa ci potra' mai capitare : la derisione , l'insulto ? E chissene.....noi Crediamo in Dio Padre Onnipotente , Creatore e Signore del cielo e della terra e da lui saremo giudicati ( non dal new york times ) . L'omicida fin dal principio sta schiumando di rabbia perche' teme il tallone dell' Immacolata.. ! Per grazia di Dio non e' il solo ad indicare la retta via , ad esempio qui c'e' un altro Leone Sacerdote dell'ordine di Melchisedec che fa la stessa cosa :
https://www.youtube.com/watch?v=Sjw4sT0ribg
Lei e' sotto il vessillo del Salvatore e di S.Giuseppe suoi patroni non ha nulla da temere , come l'amato Pietro Benedetto XVI continuiamo a difendere la Verita'.
Ave Maria Gratia plena....