venerdì 23 ottobre 2015

La grande balla del complotto contro il Papa (Ferrara). Riflessioni (R.)

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In effetti ci vuole un bel coraggio a parlare oggi di complotto quando la triste faccenda Vatileaks, solo tre anni fa, veniva presentata come opera di trasparenza e pulizia.
Allora era lecito, e per qualcuno doveroso, sottrarre documenti nell'Appartamento del Papa e consegnarli al di fuori delle Mura (a proposito...non abbiamo mai conosciuto ufficialmente i nomi dei "referenti esterni"). 
Oggi si urla al complotto per la pubblicazione di una lettera che doveva rimanere riservata ma che non era anonima. Ci si scandalizza per notizie, vere o false, sulla salute del Pontefice dimenticando la valanga di inchiostro usato per Giovanni Paolo II e Benedetto XVI sullo stesso argomento.
Ora certe tematiche servono per screditare il Papa, allora si trattava di giornalismo. Oggi quanto sta avvenendo è colpa dei "cattivi", allora era merito dei "buoni" che avevano diritto ad esprimere un'opinione anche se coperti dall'anonimato e protetti da media compiacenti.
Due pesi e due misure che, francamente, fanno ridere e, direi, anche pena.
R.

16 commenti:

Anonimo ha detto...

L'intera faccenda è talmente grottesca che non varrebbe la pena parlarne se non fosse per i due pesi e due misure.
Alessia

gemma ha detto...

Aggiungerei che i "buoni" di allora (trama: entro un anno il papa morirà, corvi in prima su testate che oggi gridano al complotto che oscura, sottrazione e pubblicazione di documenti di governo di uno stato fino a prova contraria sovrano, libri, trasmissioni televisive), sono tutti al loro posto, alcuni hanno fatto carriera, la bella stampa oggi indignata a suo tempo si era pure adombrata per la detenzione del maggiordomo. Ad un certo punto sono comparsi pure bancomat bloccati, subito liberi dopo dimissioni di Benedetto XVI ma, nooooo, nessun complotto, nessuno gli ha reso la vita impossibile a quell'ultraottantenne che certo allora non ingrassava a vista d'occhio. Nessuna misericordia. Tutto è stato lecito per otto anni, ora se questi nuovi zelanti teorici del complotto per ciò che prima era toccabile e ora è diventato intoccabile, proprio sugli organi di stampa prima più agguerriti, facessero un'esame della tanto abusata coscienza, farebbero miglior figura, anziché vagheggiare su questa sorta di anticristo collettivo, su cui oltretutto fino a ieri ironizzavano come tragicomica figura invenzione della "reazione". Detto questo, le speculazioni sulle questioni di salute non mi sono piaciute in passato e non mi piacciono ora, e possono ferire i semplici. Costruire scoop su quelle è da avvoltoi, un pó come le inchieste nei confessionali

nonno ha detto...

io non ci vedo nessun complotto, anzi, questa notizia ha solo oscurato quella che avrebbero dovuto darci della bocciatura delle tesi kasperiane da parte della maggioranza dei padri sinodali. Invece si sta sorvolando e si parla d'altro, e sua eminenza Kasper è di nuovo sulle prime pagine. Altra linfa per la sua popolarità e occasione per rilancio delle sue tesi. Un pò di misericordia collegiale ed esercizio dell'arte del baciare anche verso chi non la pensa come loro però non guasterebbe

Anonimo ha detto...

Il problema e' molto semplice, cara Raffaella: il sinodo non e' andato finora come alcuni volevano (vedi questo commento interessante di S.Magister:

http://magister.blogautore.espresso.repubblica.it/2015/10/22/sorpresa-tra-kasper-e-ratzinger-vince-il-cardinale-muller-ratzingeriano/

e quindi bisogna cercare di far passare l'immagine del papa come "vittima" di qualcosa. Cosa di meglio che ritirare il fuori il termine "vatileaks" - per il quale dovresti chiedere i diritti, visto che e' appparso per la prima volta su questo blog - che in automatico genera pensieri di complottismo a tutti i livelli?
Ma ha ragione Ferrara: chi volete prendere per scemi?
Paragonare UNA lettera - non anonima - che poi ha circolato in forma neanche corretta, quindi una bozza o velina, e una boutade da mercatino rionale con il furto sistematico di documenti e l'accanimento mediatico e non di certo terapeutico verso Benedetto XVI e' come paragonare le dimensioni del tacco di una scarpa all'universo.

gemma ha detto...

Qualcuno mi corregga se sbaglio, ma pare che relazione che i padri sinodali dovranno votare è di ben 100 pagine e tutte in italiano. Pensare che chi ha sponsorizzato questo sinodo erano gli stessi che si lamentavano della macchina troppo complicata, dei documenti prolissi incomprensibili al popolo di Dio, di una chiesa troppo centrata su Roma e l'Europa è che ignorava le istanze dei popoli del terzo mondo. Ora, c'è da augurarsi che i vescovi, soprattutto quelli che vengono dalle zone più lontane conoscano l'italiano ma perché deve aleggiare il sospetto che il modo migliore per raggirare gli altri sia tenerli nell'ignoranza di ciò su cui si devono esprimere? La Chiesa aveva una lingua universale, che era il latino, ma nei tempi del 2.0 la parola universale a quanto pare è da cancellare

Anonimo ha detto...

Ieri ci fu il concilio dei media, oggi il sinodo dei media. La lezione di Papa Benedetto ai suoi preti è valida anche oggi. Con la differenza che, forse, allora si respirava più santità di oggi.
Il duro articolo di Magister.
http://chiesa.espresso.repubblica.it/articolo/1351164
Alessia

Anonimo ha detto...

Chapeau a Ferrara, che si può discutere o può non piacere, ma che scrive quel che pensa e non fa sconti, l'unica cosa su cui dissento è la frase dei milioni di laici inginocchiati, ma dove? Guardarsi le ultime udienze, sono pochissimi,forse visto che lo show non attira più, si attaccano al gomblotto......a me non fanno né pena, né ridere, mi danno il voltastomaco. A.

laura ha detto...

in ogni caso, e parlo da benedettina covinta! mi sembra che tute queste falsità sulla salute del papa, qualunque papa e il coming out del prete gay alla vigilia del sinodo (la letterea dei 13 ? caedinali è un caso a parte) siano molto socrrrette e non facciano latro che screditare la Chiese e togliere autorità al papa. Forse che va all'angelus o alle udienze non sa neppure che è in corso il sinodo e fa caso solo al cambio dello zuzzhetto, al giro dei bambini in papamobile.................. e ad altre sciocchezze simili ,ritenendole segno di grande umanità da parte del papa, ma ci vorrebbe più seretà da parte dei giornalisti e più responsabilità dentro il vaticano. Papa Benedetto ha lasciato il ministero attivo sapendo, in coscienza, di non farcela più da solo!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Se avesse potuto contare su collaboratori e cardinali responsabili e fedeli, sarebbe ancora nel palazzo apostolico e non in clausura. Sono molto amareggiata. mi sa che le preghiere di papa Bendetto fanno da parafulmine e funzionano davvero!

laura ha detto...

Mi correggo: nessuno ha levato una parola a sostegno di papa Benedetto. Ora fanno pena , allora hanno fatto schifo, ma dovranno rendere conto a Dio e alla loro coscienza del male fato a un Uomo che ha donato la vita e la dona ancor, alla Chiese e ha rinunciato a tutto, anche alla parola, che aveva ed ha cos' lumibosa e illuminante!
Abiiamo perso un padre e una Guida anche se prega per noi "nascosto al mondo".
Grazie Raffaella.

carmelina ha detto...

vorrei far presente un altro particolare.
durante lo scempio di spiate, accoltellamenti dietro le spalle e perfidie di vario genere dirette a Benedetto xvi durante il suo pontificato, su "L'osservatore romano" NON SI E' MAI LETTO UN ARTICOLO CHE DICHIARAVA APERTAMENTE L'IPOTESI DI UN COMPLOTTO (almeno io non lo ricordo. sono disposta comunque a recedere da quanto ho scritto se qualcuno ricorda il contrario).
OGGI SI.
quando c'e' stato veramente, la vittima (Benedetto xvi) ha preferito non aggravare la divisione all'interno della Chiesa facendo gridare dalla redazione del suo giornale al complotto.
oggi che IL COMPLOTTO NON C'E' MANCO PE' CACCHIO, l'attuale pontefice fa scrivere dalla redazione del suo giornale di riferimento UNA DENUNCIA CIRCOSTANZIATA DI PERSECUZIONE AI SUOI DANNI.

laura ha detto...

http://www.antoniosocci.com/da-una-parte-la-sacra-scrittura-e-la-chiesa-cattolica-e-dall-altra-parte-bergoglio/

Anna Maria ha detto...

Mi sembra che la cc sia scesa a livelli infimi;in passato.anche con tutti i suoi errori,colpe e scandali,cercava di mantenere un certo contegno che intendeva almeno salvaguardare la sua funzione di istituzione di carattere religioso e spirituale.Ora,dopo la sceneggiata dell'aereo,ecco L'Osservatore che grida al complotto come un qualsiesi giornaluccio di partito.Più "cambiamento"di cosi'

laura ha detto...

http://www.avvenire.it/Chiesa/Pagine/briefing-del-23-ottobre.aspx
Dal Sinodo la Chiesa della tenerezza | Chiesa | www.avvenire.it
non è giusto scrivere certe cose sul giornale della CEI e poi dire che prima nella chiesa sifaceva solo la distinzione tra buoni e cattivi è una cattiveria assurda. lasciamo stare papa Benedetto che per molti non è mai esistito, ma se pensiamo solo a Giovanni <paolo II che è andato in carcere per abbracciare chi voleva ucciderlo e che non ha accettato il suo perdono................. si potrebbe conrinuare all'infinito. questa chiesa bob è più credibile. vle solo il criterio dell'omologazione. Non seguirò più nulla, tanto trovo solo quesllo che non mi serve.
Le messse son diventate penose e le omelòie fanno pena. Nessuno dice più qualcosa che risvegli le coscienze. si parla solo di misericordia. va benissimo, ma la misericordia esige il pentimento e l'espiazione. Basta! Sno tropo amarerggiata!

laura ha detto...

http://www.lanuovabq.it/it/articoli-sinodo-e-teorici-della-cospirazione-14186.htm

nonno ha detto...

Allora, visto che facevo parte della chiesa della non tenerezza la dico con poca tenerezza. Ci vuole proprio un gran coraggio dopo anni di incontri segreti in Svizzera e ammissione candida candida di "una specie di mafia club" che ora ci si lamenti di complotti e di lesa maestà. Siccome ho smesso di seguire le vicende dottrinali e pastorali lo chiedo a voi: alla fine questa tenerezza è stata "concretizzata"? Siamo alla comunione ai divorziati e gay? Se no, è tutto come prima, comunque la si racconti per farsi considerare uomini di chiesa come non ce ne sono mai stati prima. Le pacche sulle spalle me le dava pure il mio vecchio parroco quando da giovane non mi facevo mancare nulla

Anonimo ha detto...

Cara Laura, non ti conosco ma vorrei dirti che anch'io mi sento orfana di San Giovanni Paolo II e di Benedetto XVI (che il Signore lo conservi fra noi!). Io da quando frequento la santa Messa in forma straordinaria con il Populus Summorum Pontificum mi sono "ritrovata". Non so dove abiti, ma sicuramente ne troverai vicino a te. Vedrai, sarà come bere acqua pura dopo anni di melma!
Marcella