mercoledì 10 febbraio 2016
Benedetto XVI: La liturgia del Mercoledì delle Ceneri indica nella conversione del cuore a Dio la dimensione fondamentale del tempo quaresimale (YouTube)
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Grazie al lavoro della nostra Gemma ritorniamo al Mercoledì delle Ceneri di nove anni fa.
Il 21 febbraio 2007 Benedetto XVI celebrò la Santa Messa delle Ceneri presso la Basilica di Santa Sabina. Il testo dell'omelia è consultabile qui.
In particolare:
"Con la processione penitenziale siamo entrati nell’austero clima della Quaresima ed introducendoci nella Celebrazione eucaristica abbiamo poc’anzi pregato perché il Signore aiuti il popolo cristiano ad “iniziare un cammino di vera conversione per affrontare vittoriosamente con le armi della penitenza il combattimento contro lo spirito del male” (Orazione Colletta). Nel ricevere tra poco le ceneri sul capo, riascolteremo ancora un chiaro invito alla conversione che può esprimersi in una duplice formula: “Convertitevi e credete al vangelo”, oppure: “Ricordati che sei polvere e in polvere ritornerai”. Proprio per la ricchezza dei simboli e dei testi biblici e liturgici, il Mercoledì delle Ceneri viene considerato la “porta” della Quaresima. In effetti, l’odierna liturgia ed i gesti che la contrassegnano formano un insieme che anticipa in modo sintetico la fisionomia stessa dell’intero periodo quaresimale. Nella sua tradizione, la Chiesa non si limita ad offrirci la tematica liturgica e spirituale dell’itinerario quaresimale, ma ci indica pure gli strumenti ascetici e pratici per percorrerlo fruttuosamente".
"Non esitiamo a ritrovare l’amicizia di Dio perduta con il peccato; incontrando il Signore sperimentiamo la gioia del suo perdono. E così, quasi rispondendo alle parole del profeta, abbiamo fatto nostra l’invocazione del ritornello del Salmo responsoriale: “Perdonaci, Signore, abbiamo peccato”. Proclamando il Salmo 50, il grande Salmo penitenziale, ci siamo appellati alla misericordia divina; abbiamo chiesto al Signore che la potenza del suo amore ci ridoni la gioia di essere salvati".
"Mentre Gioele parlava del futuro giorno del Signore come di un giorno di terribile giudizio, san Paolo, riferendosi alla parola del profeta Isaia, parla di “momento favorevole”, di “giorno della salvezza”. Il futuro giorno del Signore è divenuto l’“oggi”. Il giorno terribile si è trasformato nella Croce e nella Risurrezione di Cristo, nel giorno della salvezza. E questo giorno è ora, come abbiamo ascoltato nel Canto al Vangelo: “Oggi non indurite il vostro cuore, ma ascoltate la voce del Signore”. L’appello alla conversione, alla penitenza risuona quest’oggi con tutta la sua forza, perché la sua eco ci accompagni in ogni momento della vita.
La liturgia del Mercoledì delle Ceneri indica così nella conversione del cuore a Dio la dimensione fondamentale del tempo quaresimale. Questo è il richiamo assai suggestivo che ci viene dal tradizionale rito dell’imposizione delle ceneri, che tra poco rinnoveremo. Rito che riveste un duplice significato: il primo relativo al cambiamento interiore, alla conversione e alla penitenza, mentre il secondo richiama la precarietà dell’umana condizione, come è facile cogliere dalle due diverse formule che accompagnano il gesto. Qui a Roma, la processione penitenziale del mercoledì delle Ceneri parte da sant’Anselmo per concludersi in questa basilica di santa Sabina, dove ha luogo la prima stazione quaresimale".
"Cari fratelli e sorelle, abbiamo quaranta giorni per approfondire questa straordinaria esperienza ascetica e spirituale. Nel Vangelo che è stato proclamato, Gesù indica quali sono gli strumenti utili per compiere l’autentico rinnovamento interiore e comunitario: le opere di carità (l’elemosina), la preghiera e la penitenza (il digiuno). Sono le tre pratiche fondamentali care pure alla tradizione ebraica, perché contribuiscono a purificare l’uomo davanti a Dio (cfr Mt 6,1-6.16-18). Tali gesti esteriori, che vanno compiuti per piacere a Dio e non per ottenere l’approvazione e il consenso degli uomini, sono a Lui accetti se esprimono la determinazione del cuore a servirlo, con semplicità e generosità. Ce lo ricorda anche uno dei Prefazi quaresimali dove, a proposito del digiuno, leggiamo questa singolare espressione: «ieiunio… mentem elevas: con il digiuno elevi lo spirito» (Prefazio IV).
Il digiuno, al quale la Chiesa ci invita in questo tempo forte, non nasce certo da motivazioni di ordine fisico od estetico, ma scaturisce dall’esigenza che l’uomo ha di una purificazione interiore che lo disintossichi dall’inquinamento del peccato e del male; lo educhi a quelle salutari rinunce che affrancano il credente dalla schiavitù del proprio io; lo renda più attento e disponibile all’ascolto di Dio e al servizio dei fratelli. Per questa ragione il digiuno e le altre pratiche quaresimali sono considerate dalla tradizione cristiana “armi” spirituali per combattere il male, le passioni cattive e i vizi".
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13 commenti:
http://www.news.va/it/news/benedetto-xvi-il-papa-che-ha-unito-fede-e-ragione
Benedetto XVI, il Papa che ha unito fede e ragione, speranza e carit
Benedetto "Il pregare è un cammino, direi una scala: dobbiamo imparare sempre più per quali cose possiamo pregare e per quali non possiamo, perché sono espressioni del nostro egoismo" 2010
Arcangela
http://www.farodiroma.it/2016/02/11/ciao-papissimo-don_lazzara-in-ricordo-della-rinuncia-di-benedetto-xvi/
carmelina
http://chiesa.espresso.repubblica.it/articolo/1351228
Sull'abbraccio tra Francesco e Kirill c' l'ombra di Putin
http://giulianoguzzo.com/2016/02/11/tre-anni-dalla-rinuncia-di-benedetto-xvi-papa-calunniato/
bravissimo l''Autore!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
http://www.cruxnow.com/church/2016/02/11/three-years-ago-brought-historys-greatest-act-of-papal-humility/
Three years ago brought history s greatest act of papal humility CRUX
http://magister.blogautore.espresso.repubblica.it/2016/02/13/enzo-bianchi-e-il-sismografo-gli-oracoli-di-francesco-non-sono-infallibili/
tanto va tutto bene lo stesso
http://www.cooperatoresveritatis.net/it/i-neuroni-di-ravasi-sono-certamente-evasi
Naturalmente la colpa e' sempre sua !
Perche' non ha fatto , perche' non ha detto , perche' ha nominato tizio al posto di caio.....!
Il disastro e' iniziato con Papa Benedetto ? Negli otto anni di Pontificato gliene hanno fatte di cotte e di crude e mai nulla ha scalfito la sua mite fermezza , ma evidentemente il suo fisico delicato ne ha risentito fino ad ammalarsi .
Aveva al suo fianco un fedele , devoto e scaltro Cardinale come Dziwisch che lo avrebbe potuto affiancare e e sostenere e proteggere nel tempo della malattia ? E, e se avesse avuto uno svenimento improvviso durante una cerimonia pubblica e/o dei vuoti di memoria e/o se le parole si fossero inceppate ? Ogni lugnello ( lupo travestito da agnello ) avrebbe avuto campo libero , avrebbe spadroneggiato , chissa' cosa gli avrebbero fatto dire e/o firmare....Pensiamo all' angoscia che ha dovuto sopportare al pensiero del gregge di Dio lasciato allo sbando....!!! Nelle mani di gente smaliziata...!!! Per il governo della Chiesa di Dio ha preso la grave decisione : si e' fatto da parte... . Eppure .., non basta !
Continuano ad inchiodarlo , fanno di tutto per mandarlo via , per farlo uscire dal recinto di Pietro , per farlo tornare in Germania e i mass media ci mettono il loro carico da 90 . Perche'? A chi gioverebbe ? Il resto e' storia recente , molti volti hanno finalmente gettato la maschera e svelato l'autentico pensiero .
Sembra di assistere ad una valanga .
Ma noi con Papa Benedetto ci abbandoniamo alla Divina Volonta' , continuiamo a pregare il Rosario ed anche la Corona Angelica .
Con la Benedizione e la Paterna, rasserenante immagine di Papa Benedetto sara' una lieta giornata !
https://www.facebook.com/1664598070441782/photos/a.1664604447107811.1073741828.1664598070441782/1730175040550751/?type=3&theater
"Non bisogna avere paura di rivendicare con determinazione il rispetto della propria storia e della propria identità religiosa e culturale. Alcune voci amareggianti contestano con sorprendente regolarità la realtà delle radici religiose europee. Affermare che l'Europa non ha radici cristiane equivale a pretendere che un uomo possa vivere senza ossigeno e senza cibo. Non bisogna vergognarsi di ricordare e di sostenere la verità rifiutando, se necessario, ciò che è contrario ad essa." (Dal Discorso di Sua Santità Benedetto XVI a S.E. Filip Vučak, Ambasciatore di Croazia presso la Santa Sede,11 aprile 2011)
Dire la verita' e' carita' . Questo e' essere uomini ! E questo e' prima di tutto un uomo , nobile , coraggioso ,leale , risoluto , fermo ,
responsabile , in una parola : virile ! Grazie a Dio
"Il vero profeta non obbedisce ad altri che a Dio e si mette al servizio della verità, pronto a pagare di persona. E’ vero che Gesù è il profeta dell’amore, ma l’amore ha la sua verità. Anzi, amore e verità sono due nomi della stessa realtà, due nomi di Dio." (Papa Benedetto XVI - Angelus del 3 febbraio 2013)
http://www.antoniosocci.com/la-lettera-che-mi-ha-scritto-il-papa-su-la-profezia-finale-e-la-mia-risposta/#more-4304
LA LETTERA CHE MI HA SCRITTO IL PAPA SU "LA PROFEZIA FINALE" E LA MIA RISPOSTA - Lo StranieroLo Straniero
https://twitter.com/DomenicoMusso/status/700832991996731392/photo/1
DOMENICO MUSSO su Twitter: "Grazie Santo Padre, per aver cambiato la mia vita ed aver indirizzato ancor di pi il mio sguardo verso Cristo. https://t.co/d1s0Ct8Xz5"
farodiroma Un pomeriggio (da) Benedetto. Due redattori di FarodiRoma.it in visita dal Papa Emerito
http://www.farodiroma.it/2016/02/19/un-pomeriggio-da-benedetto/
La Vigna del Signore su Twitter: "Benedetto XVI con don Salvatore Lazzara e suoi accompagnatori (19 febbraio 2016) https://t.co/V6tHDRMLVF"
https://twitter.com/vignadelsignore/status/700752186104385536/photo/1?ref_src=twsrc%5Etfw
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