venerdì 19 aprile 2013

Francesco incontra di nuovo Mons. Scicluna. Poi la visita ad limina dei vescovi del Triveneto. Invece che gratifica ai dipendenti una elargizione ai poveri (Izzo)



PAPA: INCONTRA DI NUOVO L'EX PG SCICLUNA

Salvatore Izzo


(AGI) - CdV, 18 apr. 


Papa Francesco ha incontrato questa mattina alla Domus Santa Marta monsignor Charles Scicluna, ex promotore di giustizia della Congregazione per la Dottrina della Fede, attuale vescovo ausiliare di Malta. Il presule, con il quale il nuovo Papa si era trattenuto ieri per qualche minuto in piazza San Pietro dopo l'Udienza Generale, figura oggi - secondo quanto riporta l'Osservatore Romano - tra i concelebranti alla messa presieduta alle ore 7 da Francesco. Per decisione di Benedetto XVI, pur avendo lasciato la conduzione delle inchieste sugli abusi al successore, padre Robert Oliver, gia' giudice ecclesiastico di Boston, monsignor Scicluna continua a seguire il dossier "pedofilia" in qualita' di membro della CDF. 


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PAPA: ARCIVESCOVO UDINE, DIALOGO E COLLEGIALITA' IN VISITE AD LIMINA



Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 18 apr. 

Papa Francesco ha ricevuto oggi un secondo gruppo di presuli della Conferenza episcopale del Triveneto, in visita 'ad Limina'. 

L'incontro, ha riferito alla Radio Vaticana monsignor Andrea Bruno Mazzocato, arcivescovo di Udine, "per il clima immediatamente fraterno che il Santo Padre ha creato". "Mi pare - ha notato il presule - che il desiderio di collegialita' lo stia traducendo anche nel modo immediato e fraterno con cui dialoga con noi vescovi".
"E' stato un dialogo  molto reciproco, ascoltato", ha raccontato ancora monsignor Mazzocato rivelando che il Pontefice "ha sottolineato molto il tema delle vocazioni, delle vocazioni di vita consacrata,  femminile e maschile, e quindi, di conseguenza, la necessita' di dare un messaggio forte ai giovani, di entusiasmo e di desiderio di scelte grandi di vita". "Su questo - ha detto l'arcivescovo di Udine - lo abbiamo immediatamente incoraggiato, perche' e' un punto delicato che sentiamo tutti".
 Da parte sua, monsignor Mazzocato ha poi auspicato nell'intervista che il Pontificato di Papa Francesco "continui come e'  iniziato, nel senso che e' arrivato come una ventata di speranza, ma anche traducendo in maniera immediata i grandi messaggi evangelici". Secondo l'arcivescovo di Udine, "questo ha toccato la gente in maniera straordinaria, mostrando una Chiesa che ha una riserva interiore di spiritualità che le permette di rinnovarsi continuamente". "Quindi - ha esortato - preghiamo lo Spirito Santo che questo nostro Papa continui su questa linea, con cui ha iniziato" e "che dia un segnale di speranza, affinche' le persone ritrovino come un respiro profondo di speranza nella fede, nel riferimento alla Chiesa, per non restare soffocate dalle contingenze politico-economiche che si stanno mostrando molto pesanti. Ecco, questo, un respiro profondo. E mi pare - ha concluso Mazzocato - che le persone lo stanno avvertendo". 

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PAPA: PATRIARCA VENEZIA, CI HA MESSO IN GUARDIA DA DERIVE SOCIOLOGISTE



Salvatore Izzo


(AGI) - CdV, 18 apr. 

"Il primo messaggio 'forte' ricevuto da Papa Francesco e' stato l'incoraggiamento a camminare quotidianamente con la gente del nostro tempo, stare accanto alla gente, ma guardandosi da ogni possibile deriva sociologista e psicologista". 

Lo ha riferito il patriarca di Venezia Francesco Moraglia, intervistato dal Servizio Informazione Religiosa all'indomani della visita ad limina compiuta con il primo gruppo dei vescovi del Trivenento. "Papa Francesco - ha dichiarato Moraglia - ci ha detto: 'ricordatevi una cosa: nella vita ecclesiale esiste una dimensione psicologica e sociologica, ma esse non debbono mai trasformarsi in deriva dalla quale guardare la realta' o le persone. Il discepolo del Signore deve sempre avere, anzitutto, lo sguardo del credente'".
"Con grande disponibilita' e cordialita', il Papa - sono ancora le parole di monsignor Moraglia - ha condiviso con noi la sua esperienza di pastore che fino a poche settimane fa ha retto una realta' ecclesiale come Buenos Aires, importante ma anche difficile nella sua richiesta d'incontrare l'uomo in situazioni di poverta' per noi inimmaginabili, la nostra poverta' e' la loro abbondanza". "Questo ci e' stato di grande aiuto", ha commentato Moraglia descrivendo il nuovo Pontefice come "un uomo che ascolta molto, parla dopo avere ascoltato, ma poco" in quanto "e' soprattutto desideroso di ascoltare e recepire". "Ho avuto la grande gioia - ha poi confidato il patriarca di Venezia - di essere stato invitato da lui a pranzo e, pur essendo consapevole di essere di fronte a un convitato particolarissimo, ho avuto l'impressione di essere a tavola con una persona di famiglia". "Il Papa - ha infine sintetizzato  Moraglia - non s'impone nella conversazione: parla, ascolta, risponde, chiede di nuovo con grande attenzione per l'interlocutore". "Alla sua straordinaria carica di umanita' si accompagna - ha detto ancora il presule - una forte personalita' radicata nella preghiera. E della preghiera ha parlato con tutti quelli che ha incontrato, me compreso. Anche al mio segretario ha chiesto di pregare per lui. Fin dalla sua apparizione, lo scorso 13 marzo, ci ha del resto chiamati a questa dimensione teologica della vita cristiana". "Secondo me - ha concluso Moraglia - oltre alla sua straordinaria capacita' di stare in mezzo alla gente, e' un uomo che trascorre molte ore di fronte a Dio". 

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PAPA: INVECE CHE GRATIFICA AI DIPENDENTI UNA ELARGIZIONE AI POVERI



Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 18 apr. 

Papa Francesco ha deciso che in occasione della sua elezione, invece della tradizionale gratifica ai dipendenti vaticani, "venga fatta una elargizione per alcuni enti assistenziali e caritativi attingendo ai fondi disponibili per la carita' del Papa, come segno dell'attenzione della Chiesa per le molte persone in difficolta'". Lo ha reso noto il portavoce della Santa Sede, padre Federico Lombardi. "In passato - ha ricordato il religioso - in occasione dell’inizio di un pontificato fu accordata una gratifica per i dipendenti vaticani" ma, ha aggiunto, "nel caso attuale, data la difficile situazione economica generale, non e' apparso possibile ne' opportuno gravare i bilanci degli enti vaticani di una considerevole spesa straordinaria non prevista".

Come e' noto i dipendenti vaticani sono circa 4000. 
Nel 2005 per l'elezione di Benedetto XVI ricevettero circa 1500 euro ciascuno.
Confermando la notizia anticipata dall'agenzia specializzata I Media, padre Lombardi ha pero' sottolineato "la distinzione fra una gratifica da inserire nel bilancio di tutti gli organismi e una offerta tratta dai fondi per la carita' del Papa". "Sono due cose - ha spiegato - da non collegare direttamente, e di importo certamente diverso, anche se ora non so dire la dimensione dell'elargizione e le sue destinazioni concrete". 

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2 commenti:

Guido ha detto...

Penso che i dipendenti laici del Vaticano non abbiano apprezzato molto ... anche loro hanno famiglia, e qualche euro in più avrebbe certo aiutato ...

Anonimo ha detto...

La loro abbondanza, è la nostra povertà..