sabato 4 maggio 2013

Concertone, Vallini: "ostensione" preservativo è nota stonata. Scuola, Bagnasco: no a scuole supermarket ed ai tagli, sì alla parità (Izzo)

CONCERTONE: VALLINI, OSTENSIONE PRESERVATIVO E' NOTA STONATA 

Salvatore Izzo


(AGI) - CdV, 3 mag. 


"Una nota stonata". Cosi' il cardinale Agostino Vallini ha definito l'elevazione di un profilattico a mo' di ostia con parole che ricordano quelle della consacrazione durante la messa, da parte di uno dei protagonisti del concerto del primo maggio promosso dai sindacati confederali Cgil-Cisl-Uil proprio nel piazzale antistante la Basilica di San Giovanni in Laterano, Cattedrale di Roma. L'episodio, afferma Vallini, "rivela una pochezza culturale senza eguali e manifesta la deriva dell'intelligenza cui la crisi morale in atto sta conducendo".

"Facendosi anche eco dell'amarezza dei credenti", il cardinale Vallini, sottolinea una nota del Vicariato, "deplora fortemente" l'accaduto ed esprime "dolore per il fatto che simili esibizioni, animate da un'ostilita' contro la religione e i sentimenti piu' vivi nel popolo, si inseriscano in una manifestazione musicale che da anni intende celebrare la festa dei lavoratori". "E' forse questo - si chiede il cardinale vicario - il modo di porgere la propria solidarieta' a disoccupati e cassintegrati e di sottolineare la necessita' di un rilancio delle politiche del lavoro nel nostro Paese?". 

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SCUOLA: BAGNASCO, NO A SCUOLE SUPERMARKET E TAGLI, SI' A PARITA' 


Salvatore Izzo


(AGI) - CdV, 3 mag. 


"La parita' tra le scuole statali e non deve divenire effettiva, per evitare dannose conflittualita' e far si' che tra esse si stabilisca un rapporto realmente costruttivo". 

Lo chiede al nuovo Governo il presidente della Cei, Angelo Bagnasco, per il quale "il sostegno giustamente rivendicato per tutte le scuole paritarie, di ispirazione cattolica o non, si basa sul fatto che esse si adoperano per fornire un servizio a chi altrimenti non potrebbe averlo, o a chi sceglie consapevolmente l'orientamento educativo da offrire ai propri figli". 
Bagnasco prende inoltre le distanze da "una scuola-supermarket" e dalla politica dei tagli indiscriminati.
Per Bagnasco "sono numerose, oggi le carenze che presenta l'istituzione scolastica, che spesso non riesce a fare sintesi tra le varie nozioni che fornisce, finendo per separare le dimensioni costitutive della persona, in special modo la razionalita' e l'affettivita', la corporeita' e la spiritualita". 
"La scuola va valorizzata,rinnovata e sostenuta, e noi siamo persuasi che solo una societa' che le da' il giusto valore, promuovendola e sostenendola, puo' guardare con fiducia al futuro", ha detto il presidente della Cei aprendo a Roma i lavori del laboratorio nazionale "La Chiesa per la scuola", prima tappa di un percorso di sensibilizzazione sulle tematiche della scuola (statale e paritaria) e della formazione professionale, promosso dalla Presidenza della Conferenza Episcopale Italiana. 
"La Chiesa - ha assicurato Bagnasco - e' per la scuola, perche' interessata ad una formazione integrale e armonica dell'individuo".
In questo contesto, Bagnasco ha criticato i tagli indiscriminati subiti dalla scuola e la mentalita' efficientistica che vorrebbe trasformarla proponendo "conoscenze quasi fossero prodotti di uguale valore tra i quali scegliere, diviene incapace di indicare i fini che conferiscono significato ai mezzi proposti".
"La frammentarieta' di questo scenario - ha spiegato - deve essere contrastata con un'educazione che offra una visione alta della vita e valorizzi tutte le dimensioni della persona, non solo gli aspetti tecnici e scientifici, ne' solo quelli emotivi, ma 'l'uomo considerato nella sua unita' e nella sua totalita', corpo e anima, l'uomo cuore e coscienza, pensiero e volonta"" 
Secondo il cardinale, "una societa' che "non investa energie economiche e umane nella scuola, nella formazione e nell'innovazione finisce per subordinare l'uomo al lavoro e al denaro, come appare in modo drammatico nella finanziarizzazione dell'economia e nella conseguente subordinazione del lavoro alla finanza, elemento che interpella fortemente l'ambito educativo". 
"Il contesto culturale nel quale siamo inseriti - ha concluso Bagnasco - e' spesso segnato da uno scetticismo e un individualismo che sfaldano i presupposti stessi dell'educazione, finendo per ridurla a mera trasmissione di conoscenze e capacita' tecniche". 

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