Salvatore Izzo
(AGI) - CdV, 16 apr.
Papa Francesco ha celebrato questa mattina la messa nella Cappella della Domus Santa Marta, alla presenza di alcuni dipendenti del Governatorato. Ne ha dato notizia la Radio Vaticana.
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PAPA: NELLA CHIESA ANDARE AVANTI DA' FASTIDIO AD ALCUNI
Salvatore Izzo
(AGI) - CdV, 16 apr.
"Per dirlo chiaramente: lo Spirito Santo ci da' fastidio. Perche' ci muove, ci fa camminare, spinge la Chiesa ad andare avanti". Sono parole di Papa Francesco nell'omelia della messa celebrata questa mattina nella Cappella della Domus Santa Marta. "E noi - ha denunciato il nuovo Pontefice - vogliamo che lo Spirito Santo si assopisca, vogliamo addomesticare lo Spirito Santo. E questo non va. Perche' Lui e' Dio e Lui e' quel vento che va e viene e tu non sai da dove. E' la forza di Dio, e' quello che ci da' la consolazione e la forza per andare avanti. Ma: andare avanti! E questo da fastidio. La comodita' e' piu' bella".
Oggi - ha proseguito il Papa - sembra che "siamo tutti contenti" per la presenza dello Spirito Santo, ma "non e' vero. Questa tentazione ancora e' di oggi, siamo come Pietro nella Trasfigurazione: 'Ah, che bello stare cosi', tutti insieme!', ma che non ci dia fastidio". "Di piu' - aggiunge Bergoglio - ci sono voci che vogliono andare indietro. Questo si chiama essere testardi, questo si chiama voler addomesticare lo Spirito Santo, questo si chiama diventare stolti e lenti di cuore". Nella sua omelia Francesco ha fatto un esempio preciso: il Concilio Vaticano II che si vorrebbe celebrare ma non vivere nelle sue conseguenze. Ed ha preso spunto dalla prima lettura del giorno che parla del martirio di Santo Stefano, il quale prima di essere lapidato annuncia la Risurrezione di Cristo risorto, ammonendo i presenti con parole forti: "Testardi! Voi opponete sempre resistenza allo Spirito Santo". Stefano ricorda quanti hanno perseguitato i profeti e dopo averli uccisi gli hanno costruito "una bella tomba" e solo dopo li hanno venerati. "Anche Gesu' - osserva il Papa - rimprovera i discepoli di Emmaus: 'Stolti e lenti di cuore, a credere a tutto quello che hanno annunciato i profeti!'". "Sempre, anche tra noi" - rileva il Pontefice - "c'e' quella resistenza allo Spirito Santo".
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PAPA: IL CONCILIO E' STATO IN CONTINUITA' MA RESTA INAPPLICATO
Salvatore Izzo
(AGI) - CdV, 16 ott.
"Dopo 50 anni, abbiamo fatto tutto quello che ci ha detto lo Spirito Santo nel Concilio? In quella continuita' della crescita della Chiesa che e' stato il Concilio?". A porre queste domande e' stato Papa Francesco, che utilizza il termine "continuita'" citando cosi' l'interpretazione di Benedetto XVI nell'importante discorso del 20 dicembre 2005 alla Curia Romana sull'ermeneutica della continuita' che si oppone a quella della rottura teorizzata dalla Scuola di Bologna. Il nuovo Pontefice risponde che "no", il Concilio e' rimasto largamente inapplicato.
"Festeggiamo - ha detto - questo anniversario, facciamo un monumento, ma che non dia fastidio. Non vogliamo cambiare. Di piu': ci sono voci che vogliono andare indietro. Questo si chiama essere testardi, questo si chiama voler addomesticare lo Spirito Santo, questo si chiama diventare stolti e lenti di cuore". "Succede lo stesso - ha affermato il Papa - anche nella nostra vita personale": infatti, "lo Spirito ci spinge a prendere una strada piu' evangelica", ma noi resistiamo. Questa l'esortazione finale: "non opporre resistenza allo Spirito Santo. E' lo Spirito che ci fa liberi, con quella liberta' di Gesu', con quella liberta' dei figli di Dio!". "Non opporre resistenza allo Spirito Santo: e' questa - ha concluso Francesco - la grazia che io vorrei che tutti noi chiedessimo al Signore: la docilita' allo Spirito Santo, a quello Spirito che viene da noi e ci fa andare avanti nella strada della santita', quella santita' tanto bella della Chiesa. La grazia della docilita' allo Spirito Santo".
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13 commenti:
Spero di vivo cuore che a nessuno salti l'uzzolo di strumentalizzare le parole di Papa Francesco, perché - ma tu guarda la combinazione - sono molto vicine a quelle di Papa Benedetto XVI sulla lettura di un Concilio come continuità e non come frattura nella Storia della Chiesa. Splendido il riferimento ad un Concilio disatteso che, dal mio punto di vista, è una sacrosanta verità, appesantito com'è dalle derive conciliariste e da mille sovrastrutture estranee in primis alla Costituzione Sacrosanctum Concilium. Spero di essermi spiegata senza offendere alcuno.
A mio avviso, poi, pesanti come macigni le successive frasi: Oggi sembra che "siamo tutti contenti" per la presenza dello Spirito Santo, ma "non e' vero. Questa tentazione ancora e' di oggi, siamo come Pietro nella Trasfigurazione: 'Ah, che bello stare cosi', tutti insieme!', ma che non ci dia fastidio".
Per me Papa Francesco ha tirato una cannonata, che non ha bisogno di essere ulteriormente spiegata: proprio per questo spero vivamente nell'assenza di falsificazioni e strumentalizzazioni di questa omelia. Un'autentica carezza a Papa Benedetto XVI nel bel mezzo di un simposio "di coloro che perseguitano i profeti, li uccidono, poi fanno loro una bella tomba e solo dopo li venerano".
Grazie, Papa Francesco!
Ester. :-)
Sono in perfetta sintonia .Il tempo dimostrerà la continuità con Papa Ratzinger .Nei tempi futuri succederanno cose insperate bisognerà solo attendere .beati quelli che hanno creduto senza aver visto!!!Rita S.Girolamo
Brava Ester!
Il conciliarismo è il male peggiore del quadro ecclesiale odierno, tanto quanto esso ha fuorviato la primavera dello Spirito santo per farla diventare presto l'inverno della fede e la serra della religione umanitaria, psicologica e sociologica, secolarizzata come sa essere una serra rispetto alla natura vera.
Serve solo roba fuori stagione, bellissima, senza diversità, buona per i supermercati e le standardizzazioni, come le "direttive comunitarie" che ti obbligano a buttare tutto ciò che non cresce secondo le pianificazioni dei "tecnici"...
Un vero tradimento!
W il Papa Francesco.
W il Papa emerito.
W chi non è fatto con lo stampino, ma è ancora del "vecchio stampo", quello buono, che sa fare futuro perchè lo affida a Dio e non agli uomini.
ruggero
Condivido in pieno i commenti di chi mi ha preceduto. Deploro con la massima convinzione il fatto che in un sito dedicato ai Pontefici e alla Chiesa Cattolica, proveniente dagli "Amici di Papa Ratzinger", una persona si trovi, non certo per sua colpa, a dover sperare di essersi spiegata "senza offendere nessuno" per il fatto di prendere per oro colato - come dev'essere! - e di lodare l'Omelia del Romano Pontefice felicemente regnante.
Spero, per parte mia, che il sintomo sia attenzionato in rapporto al clima, che a volte assomiglia a una strategia della tensione, creato da chi non cessa di giudicare la Santa Chiesa di Cristo sotto parvenza di criticare gli errori di alcuni, strumentalizza tutto per proiettare sulla Chiesa le proprie ossessioni e, col pretesto di difendere il Papa di prima a spese di quello di dopo, finisce per falsificare e infangare il Magistero dell'uno e dell'altro.
VV BENEDETTO XVI!
VV FRANCESCO!
VV LA CHIESA CATTOLICA APOSTOLICA E ROMANA!
gianni
Non capisco a che cosa ti riferisci, caro Gianni.
Non mi sembra ci siano post irrispettosi e comunque cerco di dare spazio a tutti.
R.
Cari Gianni e Raffaella, sapevo di star scrivendo un post in controtendenza rispetto alla lettura a prima vista dell'Omelia.
Il blog è letto anche da chi non commenta, non dimentichiamolo. Sapevo - e purtroppo è stato così, non qui su questo blog, ma in giro per il web - che le parole del Papa sarebbero state strumentalizzate ai fini dell'ennesima rottura con Papa Benedetto, nell'enfasi della figura del Papa irrispettoso della Tradizione, e via dicendo. Molti hanno plaudito al Papa progressista - nonostante l'episodio delle suore americane dimostri il contrario -, altri hanno guardato con terrore all'abolizione del Motu Proprio perché il Papa ha detto che molti guardano indietro. Forse è sfuggito loro un inciso importante: "vogliamo che lo Spirito Santo si assopisca, vogliamo addomesticare lo Spirito Santo". E questo non va. E diciamocelo francamente: chi ha più motivo di "dormire sugli allori"? Non sono forse quelli che alle Messe fanno il bello e cattivo tempo (intendo: orpelli vari se non abusi) e si giustificano dicendo: "ma c'è stato il Concilio"!? Come se il Concilio fosse un semaforo sempre verde per qualsiasi libertà o improvvisazione...io batto e ribatto sempre sulla Sacrosanctum Concilium perché "fa parte del mio mestiere": è un libretto chiaro, semplice e pure economico, tutti possono leggere la bella Costituzione della Chiesa!
Se tutti la leggessero...ah! Finirebbero tante cose: la Musica Liturgica sarebbe di nuovo condensata nei tre principi che resistono da San Pio X pressoché immutati nella storia della Chiesa (e se non è continuità questa...): sacralità, arte vera, universalità. Scomparirebbero così tante schifezze, il che non è un bene meramente estetico ma anche didattico!
E non avremmo più chiese hangar, perché c'è il bel capitolo sull'Arte sacra che, se fosse applicato, sarebbe una salvezza per lo stesso motivo di cui sopra. E potrei andare avanti per ore...insomma, se il Concilio avrà un'applicazione corretta, si avrà il recupero della Tradizione. Lo diceva Benedetto, oggi lo ripete Francesco.
Scusate la lunghezza!
Ester. :-)
Fai benissimo a dare spazio a tutti nei limiti del rispetto, cara Raffaella, e non mi riferisco certo a questo, né al tuo lavoro. Chiediti, però, perché a volte - e qui c'é un caso - si ha l'impressione di dover usare... prudenza a dir bene del Papa e a ricavare insegnamenti dalle Sue parole. E' un aspetto molto delicato e me ne rendo conto. Ci sono persone, non qui spero, che stanno vivendo tragedie esistenziali e mettono a rischio la propria fede, e non mi riferisco - attenta - alla dimensione affettiva che ci arricchisce anche quando fa soffrire. Non credo di dover aggiungere altro.
Il mio appello - dei cui toni mi scuso - è rivolto a tutti gli amici che liberamente partecipano.
Grazie per aver reso possibile questo chiarimento.
gianni
"insomma, se il Concilio avrà un'applicazione corretta, si avrà il recupero della Tradizione. Lo diceva Benedetto, oggi lo ripete Francesco. "
Non vedo affatto nelle parole di Papa Bergoglio un riferimento alla Tradizione.
È vero, cara Ester, abbiamo una lettura opposta dell`omelia quotidiana di Papa Bergoglio nella quale fa gli auguri a Benedetto XVI.
Purtroppo puoi dare alle sue parole interpretazioni diverse e anche, come per noi, opposte.
Non è la prima volta che il vescovo di Roma usa parole che si prestano a diverse interpretazioni, quelle di ieri sono state sfruttate da chi, servendosi dello Spirito Santo, e presentandosi come un suo frutto, ha fatto scempio della Liturgia e della Dottrina....vedete che il Papa è d`accordo con noi? Vedete che non bisogna mai andare indietro=guardare indietro?
E via alle picche ai cattolici detti tradizionalisti servendosi delle parole del Papa:
" Di più: ci sono voci che vogliono andare indietro. Questo si chiama essere testardi, questo si chiama voler addomesticare lo Spirito Santo, questo si chiama diventare stolti e lenti di cuore»"
Siete, siamo, stolti e duri di cuore!
Ed ecco Galeazzi che può dire:
"Dunque il Concilio Vaticano II ha rappresentato un’occasione storica per una grande rivoluzione ecclesiastica, che, però, non si è ancora del tutto concretizzata. Grazie allo spirito conciliare, la Chiesa si è aperta al mondo, ma numerosi passi avanti devono essere ancora compiuti."
Un Papa deve confermarci nella nostra Fede, il suo linguaggio deve essere chiaro, di false interpretazioni e errate applicazioni ne abbiamo avute fin troppe, la Chiesa ne soffre, la confusione è immensa.
Il lemma "concilio" ha in alcuni un effetto destabilizzante che ottunde e disabilita le stesse facoltà di intellezione. In altri conserva la caratura ideologica risalente alla originaria falsificazione "spiritista".
Sono strascichi destinati a estinguersi. Il secondo fenomeno si incarna in coloro che possono ormai considerarsi degli zombi destinati a tornare sotto terra. Il primo in quelli che hanno solo bisogno di riacquistare la "sicurezza" necessaria, e spero che trovino gli aiuti opportuni.
Il Magistero di Benedetto XVI non è stato inutile, e ha messo la parola FINE.
Se per scherzo immaginassi di poter dare un consiglio al Santo Padre, suggerirei di non pronnciare quella parola almeno per due - tre anni.
gianni
Ogni Papa è stato travisato da chi lo voleva travisare, perché faceva comodo travisarlo. Non è certo un trattamento riservato solo a Francesco. La differenza è che se il Papa regnante ci piace, sono i travisatori ad essere in malafede, se invece il Papa non ci piace, è lui che non parla chiaro.
Cara Luisa, ti segnalo un bell'articolo di un sacerdote a proposito dell'omelia di Papa Francesco. Esso è presente nella Home Page di MiL, che, come saprai, non è certo un sito "modernista"! :-D Sono rimasta molto colpita dalle parole di questo prete, che ha visto nei "retrogradi" non gli amici del Vetus Ordo, ma le anime adagiate su una scorretta visione del Concilio, posizione che condivido pienamente.
Chi è rimasto indietro, cara Luisa? :-) Sei sicura che siamo noi - noi, perché sai, mi ci metto anche io nella grande famiglia del Motu Proprio! - che partecipiamo alle Missae nella F.E. del Rito? O è rimasto indietro chi ha fatto di testa sua, combinando papocchi su papocchi e dunque disattendendo il Concilio, rifiutandolo, manipolandolo, facendosi un'immagine inesistente di Esso?
Siamo rimasti indietro noi amanti della Tradizione - che passa attraverso il Concilio - che chiediamo per la Chiesa un adeguamento alle Sue norme (Liturgie curate, Musiche degne, Arte decorosa...), o è rimasto indietro il visionario aggrappato agli stilemi vagamente anni '70 (in senso profano) i cui effetti li vediamo tutti?
Poi, ripeto, un'omelia non è un pronunciamento ufficiale. Ma, allo stesso modo, non è ufficiale nemmeno l'interpretazione che ne dà il buon Galeazzi. E, per inciso, quando parlavo di strumentalizzazione delle parole del Papa ho pensato proprio a una roba tipo quella scritta da lui che, puntuale come la zanzara d'agosto, è arrivata a commentare l'omelia. Insomma, ancora stanno ad aspettare il Papa sceriffo, quello delle carnevalate, delle merendine, della cacciata dal Tempio, il femminista, il progressista beyond the Church, il nuovo che avanza...basta, davvero, certa stampa è stucchevole nella sua tenacia, non si rassegna, vuole plasmare il Papa, lo esalta nel "com'è bello così" MA...devi fare quello che ci aspettiamo noi, senza contraddire l'immagine che abbiamo di te...insomma, certa stampa in odore di modernismo "è rimasta indietro", non trovi?
Un grande abbraccio!
Ester. :-)
Cara Ester, prego il Signore perchè sia tu ad aver ragione, ti confesso che non sono ottimista se guardo agli atti già posti da Papa Bergoglio, ma spero veramente di essere ( come si dice da noi) delusa in bene!
Ricambio l`abbraccio!
Cara Luisa, sempre in merito alla questione conciliare liturgica, leggi con me queste parole:
E’ ormai da alcuni anni che nella Chiesa, a più voci, si parla della necessità di un nuovo rinnovamento liturgico. Di un movimento, in qualche modo analogo a quello che pose le basi per la riforma promossa dal Concilio Vaticano II, che sia capace di operare una riforma della riforma, ovvero ancora un passo avanti nella comprensione dell’autentico spirito liturgico e della sua celebrazione: portando così a compimento quella riforma provvidenziale della liturgia che i Padri conciliari avevano avviato, ma che non sempre, nell’attuazione pratica, ha trovato puntuale e felice realizzazione.
Ti do un indizio: non sono state scritte da Papa Francesco... :-)
Un altro abbraccio ancora più grande!
Ester. :-)
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