mercoledì 10 aprile 2013

Sodano e Comastri concelebrano col Papa a Santa Marta. Presente anche il ministro Cancellieri. Francesco: a volte pensiamo che i soldi potranno salvarci. Il Pontefice scrive alla Corte Suprema Argentina: serve imparzialità (Izzo)


PAPA: SODANO E COMASTRI CONCELEBRANO CON LUI A SANTA MARTA

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 10 apr. 

Il cardinale Angelo Sodano, decano del Collegio Cardinalizio, e il cardinale Angelo Comastri, arciprete della Basilica di San Pietro, hanno concelebrato questa mattina con Papa Francesco nella Cappella della Domus Santa Marta alla messa per i dipendenti della Fabbrica di San Pietro. 

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PAPA: MINISTRO CANCELLIERI ALLA DOMUS S. MARTA PER LA MESSA


Salvatore Izzo


(AGI) - CdV, 10 apr. 

Il ministro dell'Interno Anna Maria Cancellieri ha partecipato questa mattina alla messa celebrata da Papa Francesco nella Cappella della Domus Santa Marta. Cancellieri era accompagnata dai familiari. 

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PAPA: A VOLTE PENSIAMO CHE I SOLDI POTRANNO SALVARCI


Salvatore Izzo


(AGI) - CdV, 10 apr. 

A volte vogliamo salvarci da soli "e crediamo di farcela", basando per esempio le nostre sicurezze sui soldi e pensiamo: "sono sicuro ho dei soldi, tutto si puo' fare, non c'e' problema". 
Papa Francesco ha fotografato cosi' la situazione di quanti cadono nella tentazione di confidare sulla ricchezza. Altre volte - ha proseguito nell'omelia della messa celebrata questa mattina alla Domus Santa Marta - "pensiamo di salvarci con la vanita', con l'orgoglio di crederci potenti. Anche quello non va". "Mascheriamo - ha osservato - la nostra poverta', i nostri peccati con la vanita', l'orgoglio, ma anche quello finisce".
Per Papa Francesco, "la vera salvezza" sta nella dignita' che Dio ci ridona, nella speranza che Cristo ci ha dato nella Pasqua. Dio ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito perche' chiunque crede in Lui non vada perduto ma abbia la vita eterna". "Il Signore - ha detto il Pontefice nel testo diffuso dalla Radio Vaticana - ci salva con il Suo amore: non ci salva con una lettera, con un decreto, ma ci ha salvato con il suo amore". Un amore cosi' grande che lo spinge ad inviare suo Figlio che "si e' fatto uno di noi, ha camminato con noi ? e questo ci salva". Ma - si chiede il Papa - "cosa significa, questa salvezza? Che significa essere salvati?". Significa - spiega - riavere dal Signore "la dignita' che abbiamo perduto", la dignita' di essere figli di Dio. Significa riavere la speranza. Questa dignita' cresce "fino all'incontro definitivo con Lui. Questa e' la strada della salvezza, e questo e' bello: lo fa l'amore soltanto. Siamo degni, siamo donne e uomini di speranza. Questo significa essere salvati dall'amore". Ma il problema - ha sottolineato - e' che a volte vogliamo salvarci da soli "e crediamo di farcela", basando per esempio le nostre sicurezze sui soldi. Pensiamo a quella parabola del Vangelo, di quell'uomo che aveva il granaio tutto pieno e disse: 'Ne faro' un altro per avere di piu' e poi dormiro' tranquillo'. E il Signore gli dice: 'Sciocco! Questa sera morirai'. Quella salvezza non va, e' una salvezza provvisoria, e' anche una salvezza apparente!". "Facciamo oggi un atto di fede - e' stato l'invito del nuovo Papa - 'Signore, io credo. Credo nel Tuo amore. Credo che il Tuo amore mi ha salvato. Credo che il Tuo amore mi ha dato quella dignita' che non avevo. Credo che il Tuo amore mi da' la speranza". E "soltanto l'amore di Dio" puo' dare la vera dignita' e la vera speranza. "E' bello credere nell'amore - ha concluso Francesco - questa e' la verita'. E' la verita' della nostra vita. Facciamo questa preghiera: 'Signore, credo nel Tuo amore. E apriamo il cuore perche' questo amore venga, ci riempia e ci spinga ad amare gli altri'". 

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PAPA: SCRIVE A CORTE SUPREMA ARGENTINA, "SERVE IMPARZIALITA'"


Salvatore Izzo


(AGI) - CdV, 10 apr. 

I magistrati debbono essere impegnati nella "continua ricerca di dare in ogni momento a ognuno quel che gli e' dovuto". Lo scrive Papa Francesco in una lettera personale inviata al presidente della Corte Suprema dell'Argentina, Ricardo Lorenzetti. Per il Pontefice, "amministrare la giustizia e' uno dei piu' insigni compiti che l'uomo puo' esercitare", sebbene "certamente non e' facile e spesso non mancano le difficolta', i rischi e le tentazioni". "Si tratta - infatti - di rispettare l'ordine, sconfiggere il male, tutelare la verita'". "Coloro che vi si dedicano - afferma Bergoglio - devono essere dotati di virtu' umane, in particolare grandezza di spirito, prudenza, saggezza, integrita' e forza".
Ai giudici argentini, il Pontefice suggerisce di non perdersi d'animo e ricorda quanto siano "belli gliideali di equita' , imparzialita' e visioni nobili che hanno caratterizzato i grandi giudici che sono passati alla storia per la rettitudine della loro coscienza, i sostanziosi valori che li distinguevano e la irreprensibilita' con la quale hanno svolto il loro servizio al popolo". La lettera del Papa al presidente della Corte Suprema e' in risposta alle felicitazioni inviategli dall'alto magistrato a nome dell'organismo. Proprio il presidente Lorenzetti ha difeso nei giorni scorsi in un'intervista Papa Francesco, affermando che non ha mai collaborato con la dittatura dei militari ne' ovviamente con i crimini compiuti. 

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13 commenti:

Anonimo ha detto...

Ragazzi che ne dite di questo articolo`?Per me ha dell´incredibile.

da Katholisches.info

Vatikan ordnet Feiertage neu

Der 13. März, Tag der Wahl Jorge Mario Bergoglios zum Papst und sein Namenstag am 23. April, der Gedenktag des heiligen Georg, sind im Vatikan zu arbeitsfreien Tagen erklärt worden, wie es Artikel 50 der Generalordnung der Römischen Kurie vorsieht. Gleichzeitig wurde der 19. April (Wahl Benedikts XVI.) als freier Tag gestrichen. Die Angestellten des Vatikans habe damit ab 2014 wieder gleichviel arbeitsfreie Tage wie unter Johannes Paul II., weil der Namenstag Benedikts, das Fest des heiligen Josef, im Vatikan ohnehin Feiertag ist. Die staatlichen italienischen Feiertag (Tag der Befreiung, Tag der Republik) gelten im Vatikan natürlich nicht.


IL VATICANO ORDINA NUOVE FESTIVITA
non so come tradurre ordina o riorganizza ma il concetto é quello`

il 13 marzo giorno delle elezioni di Jorge Bergoglio papa e il suo nome, il 23 aprile, l´anniversario di San Giorgio sono stati dichiarati non lavorativi come prevede l´articolo 50 del decreto generale della Curia Romana.

Allo stesso tempo, e´ stato rimosso
il 19 aprile(elezione di Benedetto XVI)come giorno non libero.I dipendendi del Vaticano hanno percio´dal 2014 gli stessi giorni non lavorativi come sotto il pontificato Di Giovanni PaoloII,perche il giorno´e´ Benedetto, la festa di San Giuseppe,che in ogni caso e´ in Vaticano e´festa.La festa Nazionale italiane (festa della Liberazione, festa della Repubblica non e´ applicata in Vaticano

Raffaella ha detto...

Che cosa c'e' di strano?
R.

nonno ha detto...

Le messe private per governanti e famiglia però.... Mah Spero di non mancare di rispetto se dico quel che penso in questo senso ma se prima un ministro metteva piede in Vaticano era il finimondo
Come fa uno a starsene zitto dopo aver sentito e visto quel che ha sentito e visto in otto anni?

corvo di rovo ha detto...

si è parlato del ministro degli interni come possibile candidata al quirinale.
se fosse andata in vaticano solo due mesi fa,b-xvi sarebbe stato accusato di ingerenza e insultato.
ora invece è tutto normale.
la colpa non è del papa ma dei giornalisti che vedevano il male allora e solo fiorellini di campo oggi.
a proposito di urli all'ingerenza,si hanno notizie di politi?
è un bel po' che non lo leggo.

Anonimo ha detto...

forse ora e´ papa emerito e´ il 19 aprile giorno della sua elezione non e´ piú dichiarata festivitá, no?

Anonimo ha detto...

perche´ e ´stato rimosso il 19 aprile ma e´ consuetudine?

Raffaella ha detto...

Certo! E' festivo il giorno di elezione del Papa regnante.
R.

gemma ha detto...

Una cena privata di Benedetto con Napolitano finì tra le corvate mi pare

Anonimo ha detto...

L'onomastico del Papa (nome di battesimo, non il nome da pontefice) e l'anniversario dell'elezione sono sempre stati festivi in Vaticano. Ovviamente, quando cambia il Papa, cambiano anche le date delle festività (nel pontificato di GPII erano festivi il 16 ottobre, anniversario dell'elezione, e il 4 novembre, san Carlo) anche perché se si dovessero mantenere festivi anniversario e onomastico di tutti i pontefici probabilmente non si lavorerebbe più :)

gemma ha detto...

A me sono queste le cose che mi fanno dispiacere, che ciò che prima era scandaloso ora sia bello e normale. Non voglio mancare di rispetto nessuno e per esempio poco mi importa se Francesco non sa le lingue o non ha preso la laurea. Non sono queste le cose sulle quali si possono giudicare un uomo e un Papa, come non lo erano quelle su cui forzatamente si giudicava Benedetto

Raffaella ha detto...

Si', Gemma, in bella mostra sul libro di Nuzzi.
Ovviamente sappiamo nome e cognome della fonte.
A proposito: come si sentira' in queste settimane?
Me lo chiedo spesso ma ovviamente la domanda non turba il mio sonno.
R.

Anonimo ha detto...

scusate , ma chiaro se uno ci ragiona e´ ovvio.

Anonimo ha detto...


Occhio al dettaglio : DonGuido-GeistderLiturgie resiste al centro, ma sulla fascia laterale si inseriscono minacciose due candeline PieroBugniniane...


Il finale di partita (ampiamente previsto, direi quasi a tavolino, dalla sera del 13 marzo) si avvicina inesorabile..

Dice una adagio : "E' più facile negoziare con un terrorista, che con un liturgista."

Sancte Anselme, ora pro nobis!