La Chiesa non è più un problema per Papa Bergoglio, secondo Crippa. Beato lui!
Se posso permettermi, suggerisco a Papa Bergoglio di guardare il video dei funerali di don Gallo. Lì non vedrà controllori della fede e nemmeno dogane pastorali. È quella la Chiesa che vuole?
Lì non vedrà "cristiani da museo" e quelli "da salotto educati ma sterili", non vedrà "cristiani tristi, trasformati in una sorta di collezionisti di antichità oppure di novità", è così che ci vuole Papa Bergoglio? Dobbiamo prendere esempio su di loro?
Papa Bergoglio vuole una Chiesa che esce da se stessa e va alla periferia. È quella che abbiamo visto a Genova la Chiesa che vuole il Papa?
Jorge Bergoglio dice che se la Chiesa non esce si ammala. La Chiesa che si vede in quelle immagini è sana? O è una Chiesa ammalata?
O allora Papa Bergoglio ci dirà che l`importante è uscire anche se non si possono evitare gli incidenti? Quel che è successo a Genova lo considererebbe solo un incidente? O riflette una situazione di malattia grave e incurata?
I problemi nella Chiesa ci sono, e sono gravi, lo scempio dottrinale e liturgico dilaga, non è solo uscendo ma anche restando dentro e riparando, restando dentro e confrontando i problemi, guardandoli in faccia e chiamandoli per nome, che si può riparare la Barca di Pietro che continua a prendere acqua da tutte le parti.
La Chiesa non è un problema neppure per i credenti, se è per questo. Sono certo "uomini di Chiesa" a costituire il problema!
... dimenticavo. A proposito dello "stupore", leggere qui per non fare confusione e non confondere lo stupore autentico come esperienza spirituale intima e profonda, da quello superficiale che colpisce il sentimento e può essere una porta d'accesso, ma non costituisce l'esperienza vera...
Ah, e questo cimento bergogliofilo di Crippa, fa perfettamente da pendant di quello (ancor più esplicito, e senza sconto alcuno per il Predecessore) di Caverzan, l'altro giorno sul Giornale..
(SÌ, c'è anche un "bergoglismo di destra (politica)" . Da Luxuria ai ciellini e berlusconiani, tutti amano, e citano, PF!!)
"...Ecco che tutte le pippe sul tradizionalismo, sul rinnovamento conciliare, svaniscono come un bel giorno nuovo...."
Pare di vedere la vignetta di Libero (oggi!) che ho notato nella rassegna stampa di mezzanotte in tv : Bergoglio contro parrocchie "rosse" e "nere" !
E immagino che in cambio di un pò di giussaniano "stupore" prezzemolino, ci si possa anche permettere un linguaggio parecchio disinvolto - che immagino il Crippa avrebbe parimenti usato, oggi 26 maggio 2013, se Il 13 marzo u.s., alla Loggia, fosse spuntato lo Scola, nevvero??
riguardo alla "vaccinazione" di prima, secondo me non e' un caso se c'e' un papa dimissionario ancora vivente che abita accanto ad uno regnante. questa serie di circostanze, ai miei occhi, ha l'aria di una dritta, di un suggerimento di Qualcuno che c'e' ma non si vede. una pizza....no,no facciamo un bacio (ideale) in fronte (vedete che sono obbediente ai dettami di Francesco: niente inutili sprechi di denaro) a chi indovina l'identita' del suggeritore.
credo che Crippa si faccia un viaggio. I problemi che sono sorti dopo il concilio sono ancora tutti lì e aspettano. Possiamo anche bearci del nostro stupore, magari rimanendo a bocca aperta 24 ore su 24 , ma basta navigare un po' per verificare che la chiesa rimane spaccata in cordate ideologiche. Questo è il mio modesto parere. E' che il bergoglismo, orribile dictu, è abbastanza elastico per prestarsi a quelle pezze di appoggio delle quali sono in disperata ricerca questo o quel gruppo ecclesiale o politico, gruppi anche opposti come impostazione ideale.Dispiace dirlo ma è anche la superficialità con la quale si "usa" papa Bergoglio che permette questo. Segnalo anche questo articolo di Allen, come al solito diligente quando un papa si appresta a un viaggio all'estero, sulla prossima giornata mondiale della gioventù. Ancora una volta Allen sottolinea il trattamento di favore che è riservato a Francesco e che non fu riservato a Benedetto e dice anche che l'atteggiamento ancora favorevole dei media nasce dal beneficio del dubbio. Alla faccia del beneficio del dubbio.
La gatta frettolosa fà i gattini ciechi.Come si può anticipatamente affermare che il percorso che Papa Bergoglio sta attuando sia errato ?.Seppure cosi fosse potrebbe correggersi .In fondo ha otto consiglieri anche se la decisione finale spetta a Lui.Bisogna aspettare e occorrerà molto tempo perchè il Papa si renda conto di chi deve o non deve fidarsi.Certamente a Lui occorre molta prudenza se i nemici di sempre si accorgessero che li sta tenendo d'occhio gli farebbero la festa.Abbiate fiducia nel Signore non disperate ....questo Papa è forte.Rita
Per favore, lasciate stare don Giussani. Non gli si può attribuire la responsabilità dell'utilizzo unilaterale che, alcuni dei suoi, fanno delle parole che gli erano care. Certo, Giussani, ci ha invitato, spesso allo "stupore" per l'incontro con Cristo, citando Gregorio di Nissa ed altri. Ma ci ha parlato anche di più della ragionevolezza della fede, della imprescindibile necessità che il "sentimento" (stupore) fosse ben messo a fuoco attraverso un'ascesi rigorosa così da favorire uno sguardo sulla realtà più appassionato alla Verità che alla risonanza emotiva che essa ci suscita. Ci ha invitato, sempre, all'esperienza. Cioè ad uno stare dentro la vita giudicando ogni cosa con l'intelligenza della fede e trattenendone il valore. E l'organo della conoscenza e del giudizio è la ragione, non lo "stupore". (Ha ragione Mic). Il senso religioso per il Gius è, innanzitutto, il vertice della ragione non la rinuncia ad essa. Certo una ragione non come "misura di tutte le cose" ma come finestra aperta (ricordate il bunker?) su tutti i fattori della realtà (il grande mondo di Dio). Un Papa, di cui adesso mi sfugge il nome l'ha chiamata "allargata". Crippa è "uno dei suoi" che sceglie, unilateralmente, un aspetto dell'insegnamento del Gius perché gli corrisponde. Siamo tentati di farlo un po' tutti. L'et et cattolico è un equilibrio sempre a rischio di spezzarsi. Come camminare su un filo a 100 metri d'altezza. Ma l'amico del Gius si chiamava Ratzinger. A lui sottoponeva regolarmente, perché correggesse o confermasse, le intuizioni con cui accompagnava il cammino di fede di coloro che gli erano stati affidati. E Ratzinger corresse e confermò. Una strada sicura. Oggi il papa è Francesco. CL, educata da don Giussani a riconoscere in Pietro la roccia dell'unità, ascolta e segue. Ma Crippa non è CL come ciascuno di noi, da solo,non è la Chiesa.
Non ci si poteva pensare anche un po' prima che bastava parlare semplicemente della fede rinunciando a qualunque discorso divisivo e politicamente scorretto, perchè tutto il mondo vivesse una rinnovata primavera di gioia e di pace? Indossati i calzari della pace del mondo, non si poteva deporre prima il cingolo della verità e la corazza della giustizia? Ora sì che ci vogliamo tutti più bene, non ci sono più problemi, siamo uniti, pieni di calore umano, allegria ed entusiasmo, che bello... ecco realizzato il Paradiso in terra: è la Chiesa 2.0! Ma perchè, in un momento così straordinario, in cui in cui lo spirito della Chiesa e lo spirito del mondo hanno fatto finalmente pace nei vivaci colori dell'arcobaleno, delle carogne bigotte si ostinano a voler rovinare la festa?
Sono davvero dei pessimi... gente senza pudore, gente che non comprende cosa sia la carità fraterna, la misericordia e quindi è doveroso che il furto d'amore venga punito dall'ordine costituito ..
Mi scusi Luisa ma ai funerali di don Gallo i cristiani saranno stati 5 o 6.....quelli sono atei che hanno usato questo prete solo come un pretesto e lo dico io che sono di sinistra. Sono come quelli che commentano al Fatto Quotidiano della religione non gliene frega niente
Gli occorrerà molto tempo....certo a lui tutto è concesso,benevolenza,pazienza,affetto,condiscendenza,ma soprattutto un supporto da stadio maracanà,tutte cose,beninteso,che vennero concesse anche al suo predecessore,non è così?Può darsi pure che sarà forte,al momento non ci è pervenuto alcun segnale né di fermezza,né di Magistero vero e proprio,adesso andrà a Rio e sarà un successone megagalattico,perchè lui tiene il palco come pochi,ho sentito parlare di una fiction su di lui,manco aspettano il decesso come per GP2,certo lui è simpatico,informale,non ingessato e inamidato,vuoi mettere quel vecchio tedesco antipatico sempre vestito in maniera elegante e da papa????No,non è un problema suo,ma nostro,di noi piccoli miseri fedeli che andavano dietro a discorsi bellissimi e hanno imparato tanto e adesso vedono solo bagni di folla,gesti accattivanti,frasi da baci e abbracci,volendo da cioccolatini,noi poveri illusi che credevamo di avere trovato quello giusto,il Pietro che ti accompagnava ad imparare...zitelle,vedove inconsolabili,nostalgici,innamorati senza speranza quante ce ne hanno dette....il problema sono loro,che sono cambiati, non noi,Genova docet...poi non siamo solo donne in questo blog,che è evidente che sta molto sulle scatole a parecchi papaveri....mi rammarico per Eugenia,forza,ce la farai.Il Gattopardo.
Carmelina, lo vedi che prima o poi finirete per pagarmela la pizza (costa poco poco).
"Ratzinger ha preso su di sé la croce di ricapitolare un secolo di subbuglio teologico, e dipanare la matassa del Concilio per il verso giusto..." (Crippa) C'azzecca in questo.
La Lezione di Benedetto XVI ha chiuso un capitolo, un'era. Basta, finish. Lo capisce solo chi ha seguito il Suo consiglio: quello di NON LEGGERE PIU' testi "sul" Concilio. Lo capisce un Papa che non è più "centrato" sulla diatriba. L'ultimo c'é già stato perché era necessario, ha completato l'opera ed è stato il più Grande.
Sam, prima non si poteva; ora, dopo Benedetto, sì. Grazie a Lui. Occorre conservarne e assimlarne ogni parola, anche da chi finora non l'ha fatto. Finisce la malintesa torsione "antropocentrica" coi suoi grovigli. Poco importa che ci sia ancora chi si ostina non uscire dalla gabbia. gianni
"Se gettiamo ora uno sguardo sulla sorte di questi individui storico-universali, vediamo che essi hanno avuto la fortuna di essere gli agenti di un fine, che costituisce un grado nello sviluppo dello spirito universale. In quanto, però, essi sono anche stati soggetti distinti da questa loro sostanza, non hanno avuto quella che comunemente si dice felicità. Ma neppure volevano averla, bensì attingere il loro fine; e l'hanno attinto col loro faticoso lavoro. Essi hanno saputo soddisfarsi, hanno saputo realizzare il loro fine, il fine universale. Di fronte a un fine così grande, si sono proposti audacemente di tendervi, contro ogni opinione degli uomini. Ciò che scelgono non è quindi la felicità, bensì fatica, lotta, lavoro per il loro fine. Raggiunto il loro scopo, non son passati alla tranquilla fruizione, non son diventati felici. Ciò che sono, è stata la loro opera: questa loro passione ha determinato l'ambito della loro natura, del loro carattere. Raggiunto lo scopo, essi somigliano a involucri vuoti che cadono. E' forse stato duro, per loro, assolvere il loro compito; e, nel momento in cui ciò è accaduto, sono morti come Alessandro, o sono stati assassinati come Cesare, o deportati come Napoleone. Si può chiedere: che cosa ci han guadagnato per sè? Ciò che hanno guadagnato è il loro concetto, il loro fine, quello che essi hanno compiuto. Guadagno di altra specie, godimento tranquillo non ne hanno avuto."
(Hegel, Lezioni sulla filosofia della storia)
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Pensavo che la citazione potesse andar bene per far vedere che in fondo, il Ferrara-pensiero ha radici filosfiche abbastanza profonde.. Vedo però che Ferrara non è solo, anche qui..
(Chissà, quale grande "astuzia della Ragione" avrà scorto Ferrara negli eventi, palesi o meglio ancora nascosti, che hanno portato alle dimissioni di Benedetto, e all'elezione di Francesco. Non escludo che la Storia dello Spirito sia passata a un certo punto anche per la redazione del Foglio, o almeno così crederà l'ateo già devotissimo..)
Gianni, Benedetto non ha proposto solo una sorta di riepilogo delle puntate precedenti della realta' ecclesiastica pre e post conciliare. ha proposto un nuovo modello di servizio e di relazione tra il singolo e la comunita' in relazione al Cristo. non gli e' stato permesso di esporlo compiutamente, di esprimersi. che ci siano stati dei papi meno amati e' cosa naturale ma di casi in cui a un papa e' stato impedito di portare a termine la sua missione con la violenza verbale e ideologica, io ne conosco uno solo. io mi sento come quando ti ritrovi a vedere un film strepitosamente bello (quindi un racconto che sai, metti in conto che avra' un epilogo) in una sala in cui c'e' gente che alza la voce, ti si mette di fronte per impedirti di vedere lo schermo, ti mette le mani in faccia per bendarti gli occhi, di tanto in tanto toglie la corrente per interrompere la visione e di punto in bianco ti dice che il film non verra' piu fatto vedere e al suo posto ce ne sara' un altro. durante quella nuova visione (di una narrazione che non trovi neanche tanto avvincente), improvvisamente cala il silenzio, non vola una mosca, nessuna interruzione, applausi a sfascio ad ogni cambio di scena. perdonami, gianni, ma io con tutta la mia buona volonta' non riesco ad entusiasmarmi alle informalita' in odore di pecora di Bergoglio. io non riesco a entusiasmarmi per una genuinita', una schiettezza che 50 anni fa avrebbero avuto un valore deflagrante e rivoluzionario , ma oggi, in un mondo desacralizzato comer il nostro, e ' una posa alla portata di cani e porci: un valore troppo inflazionato per poter essere credibile se non per coloro di bocca buona (la maggioranza).
Scusate... volevo precisare che il mio era un intervento ironico, anzi diciamo pure sarcastico....
Gianni, ma hai preso davvero sul serio e in un certo senso persino condiviso le mie parole ???!!!
Quando mi scrivi "Sam, prima non si poteva; ora, dopo Benedetto, sì" ho cercato di capire a cosa ti riferissi e, dopo essermi riletta il mio commento, ne ho dedotto che tu reputi che solo dopo Benedetto si possano finalmente fare tutte quelle cose - per me terribili - che, con amara ironia, ho scritto che si sarebbero potute fare anche prima... compreso lo spogliarsi del cingolo della verità e della corazza della giustizia, vale a dire un sovvertimento delle indicazioni forniteci per il combattimento spirituale niente meno che da San Paolo!
"Prendete perciò l'armatura di Dio, perché possiate resistere nel giorno malvagio e restare in piedi dopo aver superato tutte le prove. State dunque ben fermi, cinti i fianchi con la verità, rivestiti con la corazza della giustizia, e avendo come calzatura ai piedi lo zelo per propagare il vangelo della pace." Ef 6,13-15
Sono sconcertata...
Come può l'euforia aver così ubriacato l'aria, da poter ritenere:
- che la verità e la giustizia siano subordinabili alla causa del "volemose bene - akuna matata"
- che quest'euforia collettiva possa significare la fine dei problemi e il raggiungimento dell'unità della Chiesa
- che il Paradiso in terra sia a portata di mano
- che la mentalità del mondo e quella di Dio possano fare pace
- che parlare della grave situazione dei seminari ecclesiastici e della lobby gay nella Chiesa possa contravvenire alla carità e alla misericordia
....
Ma che razza di impostura sta venendo avanti nella Chiesa cattolica italiana, se persino dei cattolici ben formati ritengono superabili le Sacre Scritture in nome di un diffuso sentimentalismo?! Manco i protestanti....
Davvero il tuo fraintendimento (ed io mi scuso per essere stata equivocabile!) e la tua paradossale risposta mi hanno sconvolto più di quanto non mi avessero sconvolto finora le francescolatrie mediatiche.
Continuo pervicacemente a credere e sperare che il buon Francesco non centri nulla in tutto questo e sto aspettando che prima o poi si sottragga a questo gioco, perchè i fans lo stanno francamente trasformando in una specie di Felsemburgh e la cosa mi fa abbastanza paura.
Io non so che cosa hai capito tu Gianni di Benedetto... a me ha insegnato che la verità, per quanto amara, imbarazzante e scomoda, non si nasconde mai sotto il tappeto, che la Chiesa non si piega ai plausi facili del mondo a prezzo di compromessi contro la verità e contro la giustizia, che il male della Chiesa non va nascosto o oscurato, ma va tirato a galla, combattuto senza complicità, anche a costo di perdere popolarità e allegria, perchè la popolarità mondana e la pax mediatica non sono e non possono essere il criterio ispiratore della Chiesa.
Mi ha anche insegnato un'emeneutica della continuità, tutto l'opposto della chiusura di "un'era, basta, finish".. un'ermeneutica per cui la Chiesa o è una nel tempo o, nel caso sorgesse davvero una Chiesa 2.0, quella non sarebbe più la Santa Chiesa di Cristo.
Dunque ribadisco: il mio intervento va letto esattamente al contrario di come tu lo hai letto.
E, soprattutto, onore a Riscossa Cristiana che ha avuto il coraggio di disturbare i manovratori, ricordando che la Chiesa ha ancora i suoi gravi problemi aperti e irrisolti!
Spero di aver chiarito il mio pensiero nella speranza di non essere stata fraintesa da altri e chiedendo nuovamente scusa a tutti per l'equivoco.
Chiudo le trasmissioni, perchè davvero a fare queste discussioni c'è solo da avvelenarsi l'anima.
Ormai non resta che pregare, ha ragione Benedetto.
Umanamente parlando considero persa la partita.
Penitenza, penitenza, penitenza. Alla fine il Cuore Immacolato di Maria trionferà.
Ferrara può scorgere tutte le "astuzie della ragione" che vuole, ammesso che lo abbia fatto e anche Crippa eventualmente. Un credente, quando riflette sul senso della storia, scorge la mano della Provvidenza e si affida. La differenza è che questo fa VIVERE - non solo pensare - e rende felici, perché non ci fa padroni né sconfitti, ché in tal caso non saremmo neanche cristiani. Benedetto è un uomo felice e vi prego sempre di non dimenticare le parole che ci ha lasciato prima di... salutarci. Le ho prese sul serio e alla lettera.
Rispondo anche a Carmelina. Le cose starebbero come dici se Benedetto XVI avesse realizzato o tentato di realizzare un suo progetto. Uso una diversa prospettiva. E vedo che non c'é stato impedimento che non abbia superato, vinto di slancio, anche i più colossali. Per questo ha lasciato una eredità unica, non revocabile (come ho scritto prima). Non so chi altri ne sarebbe stato capace, credo nessuno. Questa forza non è sua, anche si appoggiava sulle sue straordinarie risorse.
Infatti, quando si è visto "incapace", e ha saputo che era il momento, si è allontanato da sé per lasciare il posto a chi avrebbe continuato sotto la guida di quel Qualcuno. Ed è ciò che sta accadendo, nel modo che non mi aspettavo e proprio questo mi conferma. Non mi entusiasmo, se mi entusiasmassi mi preoccuparei. Mi afferro... non a J. M. Bergoglio... non a J. Ratzinger, e ringrazio Dio. Caspita, non nego di essere una buona forchetta, ma non so se siamo la maggioranza. gianni
...e per concludere su cani e porci. Il corso legale di quella moneta chiamata Fede non scade col succedersi dei tempi. Riflette uno Sguardo che non si può bendare, e che non guarda le miserie: le cerca e le trova sempre di nuovo, senza sottomersi al giudizio nostro o dei nostri aguzzini. gianni
Sam, non ti spaventare e scusa me se ti ho fatto equivocare. Ho tolto tutta l'ironia amara dal tuo commento e ho risposto a quel che copriva. Si può rilanciare a partire dai passi avanti che Benedetto ha donato alla Chiesa, e che non sono revocabili. Senza timore, nella continuità, NULLA va perduto. :) gianni
"Le cose starebbero come dici se Benedetto XVI avesse realizzato o tentato di realizzare un suo progetto.", gianni. ricordi le parole usate da Benedetto quando si presento' alla folla dopo la sua elezione a pontefice? sono un umile lavoratore nella vigna del Signore. lo sai quello che mi piace di Benedetto? che fa quello che dice e dice quello che pensa e quello che fa e fara'. e quella presentazione era la precisa definizione di chi non era venuto, come una sorta di mezzadro, a tagliare tralci, a piantarne di nuove o a cambiare l'organizzazione dell'azienda vinicola sulla base di un nuovo organigramma o su un rilancio dell'attivita' in nome e per conto del Principale. e' venuto per svolgere le sue mansioni di semplice operaio e in quel suo servizio mostrare agli altri operai il senso e la logica del loro servizio alla vigna e al suo Proprietario. un senso e una logica da riconquistare e consolidare in attesa, quando la lezione sara' digerita, di un nuovo organigramma. Francesco e' uno che evita di definire esplicitamente il suo ruolo, che parla di servizio da operaio della vigna con il piglio del mezzadro, che nelle sue omelie riflette l'anima di un pragmatico riflessivo ma con degli slanci da inquieto impulsivo. dici bene tu gianni: bisogna affidarsi alla Provvidenza. nel caso di Benedetto, oltre alla Provvidenza, ci si poteva affidare anche su un'evidente coerente consequenzialita' tra pensiero e azione nel suo operato. nel caso di Francesco per adesso c'e' solo la Provvidenza.
A mio modesto ed opinabilissimo parere,qui non si tratta di contorsionismi o convulsioni mentali o altro,non c'è bisogno di scomodare Hegel o Kant,che non brillavano certo per ispirazioni religiose,si tratta di prendere atto che i gravissimi problemi che attanagliano la chiesa da decenni,che hanno causato la fuga irreversibile dei fedeli,sono aumentati in maniera esponenziale e non ci se ne vuole rendere conto o non si vogliono affrontare di petto,Ratzinger ha tentato di fare quello che poteva,l'hanno legato,imbavagliato e messo da parte e adesso guai a nominarlo,neanche per ricordare chi ha indetto l'anno della fede,si preferisce questo clima da exaltatio populi,gesti più che parole,e quando queste arrivano sono blande,zuccherose,in caso qualcuna fosse un po'forte parte la censura;pensare di risolvere i mille problemi facendo finta che,vista l'affluenza,piazze piene e teste vuore,i guai siano volati via col refolo della primavera....la CC o scende veramente con tutti i suoi componenti in piazza,nelle banlieues,borderlines,periferie o come volete chiamarle,ci mette il coraggio di dire verità scomode,non quelle di gallo,ma di puglisi,romero,il vescovo decapitato in Turchia,insomma ha bisogno di testimoni credibili fino al martirio per riacquistae un minimo di credibilità,con questa aria da arrivederci roma,scende al livello del mondo attuale cioè infimo e così segue la corrente, scusate,ma io non vedo questa voglia di rinnovamento,di cambiamento radicale, sono ancora tutti lì,ben saldi sulle poltrone di comando...sapete cosa mi ha detto un amico ateo da generazioni per militanza politica,però intelligente"francesco è un elemento di rottura,darà una scossa alla chiesa?La rottura e la scossa,da terremoto, l'ha data Ratzinger,adesso non possono pù nascondersi,o si danno una mossa,o non saranno più".GR2
26 commenti:
La Chiesa non è più un problema per Papa Bergoglio, secondo Crippa.
Beato lui!
Se posso permettermi, suggerisco a Papa Bergoglio di guardare il video dei funerali di don Gallo.
Lì non vedrà controllori della fede e nemmeno dogane pastorali.
È quella la Chiesa che vuole?
Lì non vedrà "cristiani da museo" e quelli "da salotto educati ma sterili", non vedrà "cristiani tristi, trasformati in una sorta di collezionisti di antichità oppure di novità", è così che ci vuole Papa Bergoglio?
Dobbiamo prendere esempio su di loro?
Papa Bergoglio vuole una Chiesa che esce da se stessa e va alla periferia.
È quella che abbiamo visto a Genova la Chiesa che vuole il Papa?
Jorge Bergoglio dice che se la Chiesa non esce si ammala.
La Chiesa che si vede in quelle immagini è sana?
O è una Chiesa ammalata?
O allora Papa Bergoglio ci dirà che l`importante è uscire anche se non si possono evitare gli incidenti?
Quel che è successo a Genova lo considererebbe solo un incidente?
O riflette una situazione di malattia grave e incurata?
I problemi nella Chiesa ci sono, e sono gravi, lo scempio dottrinale e liturgico dilaga, non è solo uscendo ma anche restando dentro e riparando, restando dentro e confrontando i problemi, guardandoli in faccia e chiamandoli per nome, che si può riparare la Barca di Pietro che continua a prendere acqua da tutte le parti.
La Chiesa non è un problema neppure per i credenti, se è per questo.
Sono certo "uomini di Chiesa" a costituire il problema!
La Chiesa non è un problema neppure per i credenti, se è per questo.
Sono certo "uomini di Chiesa" a costituire il problema!
... dimenticavo. A proposito dello "stupore", leggere qui per non fare confusione e non confondere lo stupore autentico come esperienza spirituale intima e profonda, da quello superficiale che colpisce il sentimento e può essere una porta d'accesso, ma non costituisce l'esperienza vera...
Ah, e questo cimento bergogliofilo di Crippa, fa perfettamente da pendant di quello (ancor più esplicito, e senza sconto alcuno per il Predecessore) di Caverzan, l'altro giorno sul Giornale..
(SÌ, c'è anche un "bergoglismo di destra (politica)" . Da Luxuria ai ciellini e berlusconiani, tutti amano, e citano, PF!!)
"...Ecco che tutte le pippe sul tradizionalismo, sul rinnovamento conciliare, svaniscono come un bel giorno nuovo...."
Pare di vedere la vignetta di Libero (oggi!) che ho notato nella rassegna stampa di mezzanotte in tv : Bergoglio contro parrocchie "rosse" e "nere" !
E immagino che in cambio di un pò di giussaniano "stupore" prezzemolino, ci si possa anche permettere un linguaggio parecchio disinvolto - che immagino il Crippa avrebbe parimenti usato, oggi 26 maggio 2013, se Il 13 marzo u.s., alla Loggia, fosse spuntato lo Scola, nevvero??
riguardo alla "vaccinazione" di prima, secondo me non e' un caso se c'e' un papa dimissionario ancora vivente che abita accanto ad uno regnante. questa serie di circostanze, ai miei occhi, ha l'aria di una dritta, di un suggerimento di Qualcuno che c'e' ma non si vede. una pizza....no,no facciamo un bacio (ideale) in fronte (vedete che sono obbediente ai dettami di Francesco: niente inutili sprechi di denaro) a chi indovina l'identita' del suggeritore.
credo che Crippa si faccia un viaggio. I problemi che sono sorti dopo il concilio sono ancora tutti lì e aspettano. Possiamo anche bearci del nostro stupore, magari rimanendo a bocca aperta 24 ore su 24 , ma basta navigare un po' per verificare che la chiesa rimane spaccata in cordate ideologiche. Questo è il mio modesto parere. E' che il bergoglismo, orribile dictu, è abbastanza elastico per prestarsi a quelle pezze di appoggio delle quali sono in disperata ricerca questo o quel gruppo ecclesiale o politico, gruppi anche opposti come impostazione ideale.Dispiace dirlo ma è anche la superficialità con la quale si "usa" papa Bergoglio che permette questo.
Segnalo anche questo articolo di Allen, come al solito diligente quando un papa si appresta a un viaggio all'estero, sulla prossima giornata mondiale della gioventù. Ancora una volta Allen sottolinea il trattamento di favore che è riservato a Francesco e che non fu riservato a Benedetto e dice anche che l'atteggiamento ancora favorevole dei media nasce dal beneficio del dubbio. Alla faccia del beneficio del dubbio.
http://ncronline.org/blogs/all-things-catholic/beneath-hype-rio-major-test-francis
La gatta frettolosa fà i gattini ciechi.Come si può anticipatamente affermare che il percorso che Papa Bergoglio sta attuando sia errato ?.Seppure cosi fosse potrebbe correggersi .In fondo ha otto consiglieri anche se la decisione finale spetta a Lui.Bisogna aspettare e occorrerà molto tempo perchè il Papa si renda conto di chi deve o non deve fidarsi.Certamente a Lui occorre molta prudenza se i nemici di sempre si accorgessero che li sta tenendo d'occhio gli farebbero la festa.Abbiate fiducia nel Signore non disperate ....questo Papa è forte.Rita
Per favore, lasciate stare don Giussani.
Non gli si può attribuire la responsabilità dell'utilizzo unilaterale che, alcuni dei suoi, fanno delle parole che gli erano care.
Certo, Giussani, ci ha invitato, spesso allo "stupore" per l'incontro con Cristo, citando Gregorio di Nissa ed altri. Ma ci ha parlato anche di più della ragionevolezza della fede, della imprescindibile necessità che il "sentimento" (stupore) fosse ben messo a fuoco attraverso un'ascesi rigorosa così da favorire uno sguardo sulla realtà più appassionato alla Verità che alla risonanza emotiva che essa ci suscita. Ci ha invitato, sempre, all'esperienza. Cioè ad uno stare dentro la vita giudicando ogni cosa con l'intelligenza della fede e trattenendone il valore. E l'organo della conoscenza e del giudizio è la ragione, non lo "stupore". (Ha ragione Mic).
Il senso religioso per il Gius è, innanzitutto, il vertice della ragione non la rinuncia ad essa. Certo una ragione non come "misura di tutte le cose" ma come finestra aperta (ricordate il bunker?) su tutti i fattori della realtà (il grande mondo di Dio). Un Papa, di cui adesso mi sfugge il nome l'ha chiamata "allargata".
Crippa è "uno dei suoi" che sceglie, unilateralmente, un aspetto dell'insegnamento del Gius perché gli corrisponde. Siamo tentati di farlo un po' tutti. L'et et cattolico è un equilibrio sempre a rischio di spezzarsi. Come camminare su un filo a 100 metri d'altezza.
Ma l'amico del Gius si chiamava Ratzinger. A lui sottoponeva regolarmente, perché correggesse o confermasse, le intuizioni con cui accompagnava il cammino di fede di coloro che gli erano stati affidati. E Ratzinger corresse e confermò. Una strada sicura.
Oggi il papa è Francesco. CL, educata da don Giussani a riconoscere in Pietro la roccia dell'unità, ascolta e segue. Ma Crippa non è CL come ciascuno di noi, da solo,non è la Chiesa.
Ma sì, dai... non è meraviglioso questo clima?!
Non ci si poteva pensare anche un po' prima che bastava parlare semplicemente della fede rinunciando a qualunque discorso divisivo e politicamente scorretto, perchè tutto il mondo vivesse una rinnovata primavera di gioia e di pace?
Indossati i calzari della pace del mondo, non si poteva deporre prima il cingolo della verità e la corazza della giustizia?
Ora sì che ci vogliamo tutti più bene, non ci sono più problemi, siamo uniti, pieni di calore umano, allegria ed entusiasmo, che bello... ecco realizzato il Paradiso in terra: è la Chiesa 2.0!
Ma perchè, in un momento così straordinario, in cui in cui lo spirito della Chiesa e lo spirito del mondo hanno fatto finalmente pace nei vivaci colori dell'arcobaleno, delle carogne bigotte si ostinano a voler rovinare la festa?
http://www.corrispondenzaromana.it/il-dramma-della-sodomia-nella-diocesi-di-roma/
Sono davvero dei pessimi... gente senza pudore, gente che non comprende cosa sia la carità fraterna, la misericordia e quindi è doveroso che il furto d'amore venga punito dall'ordine costituito ..
http://www.corrispondenzaromana.it/avviso-importante/
La Santa Trinità ci salvi e ci liberi. Buona Domenica.
E se posso aggiungere ancora qualcosa sono atei ma non intelligenti, perchè i veri atei rispettano tutti....
Mi scusi Luisa ma ai funerali di don Gallo i cristiani saranno stati 5 o 6.....quelli sono atei che hanno usato questo prete solo come un pretesto e lo dico io che sono di sinistra. Sono come quelli che commentano al Fatto Quotidiano della religione non gliene frega niente
Gli occorrerà molto tempo....certo a lui tutto è concesso,benevolenza,pazienza,affetto,condiscendenza,ma soprattutto un supporto da stadio maracanà,tutte cose,beninteso,che vennero concesse anche al suo predecessore,non è così?Può darsi pure che sarà forte,al momento non ci è pervenuto alcun segnale né di fermezza,né di Magistero vero e proprio,adesso andrà a Rio e sarà un successone megagalattico,perchè lui tiene il palco come pochi,ho sentito parlare di una fiction su di lui,manco aspettano il decesso come per GP2,certo lui è simpatico,informale,non ingessato e inamidato,vuoi mettere quel vecchio tedesco antipatico sempre vestito in maniera elegante e da papa????No,non è un problema suo,ma nostro,di noi piccoli miseri fedeli che andavano dietro a discorsi bellissimi e hanno imparato tanto e adesso vedono solo bagni di folla,gesti accattivanti,frasi da baci e abbracci,volendo da cioccolatini,noi poveri illusi che credevamo di avere trovato quello giusto,il Pietro che ti accompagnava ad imparare...zitelle,vedove inconsolabili,nostalgici,innamorati senza speranza quante ce ne hanno dette....il problema sono loro,che sono cambiati, non noi,Genova docet...poi non siamo solo donne in questo blog,che è evidente che sta molto sulle scatole a parecchi papaveri....mi rammarico per Eugenia,forza,ce la farai.Il Gattopardo.
"Noi delle cose non conosciamo a priori, se non quello che noi stessi vi mettiamo."
(Kant, riferibile al Crippa, & Alii)
Carmelina, lo vedi che prima o poi finirete per pagarmela la pizza (costa poco poco).
"Ratzinger ha preso su di sé la croce di ricapitolare un secolo di subbuglio teologico, e dipanare la matassa del Concilio per il verso giusto..." (Crippa) C'azzecca in questo.
La Lezione di Benedetto XVI ha chiuso un capitolo, un'era. Basta, finish. Lo capisce solo chi ha seguito il Suo consiglio: quello di NON LEGGERE PIU' testi "sul" Concilio. Lo capisce un Papa che non è più "centrato" sulla diatriba. L'ultimo c'é già stato perché era necessario, ha completato l'opera ed è stato il più Grande.
Sam, prima non si poteva; ora, dopo Benedetto, sì. Grazie a Lui. Occorre conservarne e assimlarne ogni parola, anche da chi finora non l'ha fatto.
Finisce la malintesa torsione "antropocentrica" coi suoi grovigli.
Poco importa che ci sia ancora chi si ostina non uscire dalla gabbia.
gianni
"Se gettiamo ora uno sguardo sulla sorte di questi individui storico-universali, vediamo che essi hanno avuto la fortuna di essere gli agenti di un fine, che costituisce un grado nello sviluppo dello spirito universale. In quanto, però, essi sono anche stati soggetti distinti da questa loro sostanza, non hanno avuto quella che comunemente si dice felicità. Ma neppure volevano averla, bensì attingere il loro fine; e l'hanno attinto col loro faticoso lavoro. Essi hanno saputo soddisfarsi, hanno saputo realizzare il loro fine, il fine universale. Di fronte a un fine così grande, si sono proposti audacemente di tendervi, contro ogni opinione degli uomini. Ciò che scelgono non è quindi la felicità, bensì fatica, lotta, lavoro per il loro fine. Raggiunto il loro scopo, non son passati alla tranquilla fruizione, non son diventati felici. Ciò che sono, è stata la loro opera: questa loro passione ha determinato l'ambito della loro natura, del loro carattere. Raggiunto lo scopo, essi somigliano a involucri vuoti che cadono. E' forse stato duro, per loro, assolvere il loro compito; e, nel momento in cui ciò è accaduto, sono morti come Alessandro, o sono stati assassinati come Cesare, o deportati come Napoleone. Si può chiedere: che cosa ci han guadagnato per sè? Ciò che hanno guadagnato è il loro concetto, il loro fine, quello che essi hanno compiuto. Guadagno di altra specie, godimento tranquillo non ne hanno avuto."
(Hegel, Lezioni sulla filosofia della storia)
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Pensavo che la citazione potesse andar bene per far vedere che in fondo, il Ferrara-pensiero ha radici filosfiche abbastanza profonde.. Vedo però che Ferrara non è solo, anche qui..
(Chissà, quale grande "astuzia della Ragione" avrà scorto Ferrara negli eventi, palesi o meglio ancora nascosti, che hanno portato alle dimissioni di Benedetto, e all'elezione di Francesco. Non escludo che la Storia dello Spirito sia passata a un certo punto anche per la redazione del Foglio, o almeno così crederà l'ateo già devotissimo..)
Gianni, Benedetto non ha proposto solo una sorta di riepilogo delle puntate precedenti della realta' ecclesiastica pre e post conciliare. ha proposto un nuovo modello di servizio e di relazione tra il singolo e la comunita' in relazione al Cristo. non gli e' stato permesso di esporlo compiutamente, di esprimersi. che ci siano stati dei papi meno amati e' cosa naturale ma di casi in cui a un papa e' stato impedito di portare a termine la sua missione con la violenza verbale e ideologica, io ne conosco uno solo. io mi sento come quando ti ritrovi a vedere un film strepitosamente bello (quindi un racconto che sai, metti in conto che avra' un epilogo) in una sala in cui c'e' gente che alza la voce, ti si mette di fronte per impedirti di vedere lo schermo, ti mette le mani in faccia per bendarti gli occhi, di tanto in tanto toglie la corrente per interrompere la visione e di punto in bianco ti dice che il film non verra' piu fatto vedere e al suo posto ce ne sara' un altro. durante quella nuova visione (di una narrazione che non trovi neanche tanto avvincente), improvvisamente cala il silenzio, non vola una mosca, nessuna interruzione, applausi a sfascio ad ogni cambio di scena. perdonami, gianni, ma io con tutta la mia buona volonta' non riesco ad entusiasmarmi alle informalita' in odore di pecora di Bergoglio. io non riesco a entusiasmarmi per una genuinita', una schiettezza che 50 anni fa avrebbero avuto un valore deflagrante e rivoluzionario , ma oggi, in un mondo desacralizzato comer il nostro, e ' una posa alla portata di cani e porci: un valore troppo inflazionato per poter essere credibile se non per coloro di bocca buona (la maggioranza).
Scusate... volevo precisare che il mio era un intervento ironico, anzi diciamo pure sarcastico....
Gianni, ma hai preso davvero sul serio e in un certo senso persino condiviso le mie parole ???!!!
Quando mi scrivi "Sam, prima non si poteva; ora, dopo Benedetto, sì" ho cercato di capire a cosa ti riferissi e, dopo essermi riletta il mio commento, ne ho dedotto che tu reputi che solo dopo Benedetto si possano finalmente fare tutte quelle cose - per me terribili - che, con amara ironia, ho scritto che si sarebbero potute fare anche prima... compreso lo spogliarsi del cingolo della verità e della corazza della giustizia, vale a dire un sovvertimento delle indicazioni forniteci per il combattimento spirituale niente meno che da San Paolo!
"Prendete perciò l'armatura di Dio, perché possiate resistere nel giorno malvagio e restare in piedi dopo aver superato tutte le prove.
State dunque ben fermi, cinti i fianchi con la verità, rivestiti con la corazza della giustizia,
e avendo come calzatura ai piedi lo zelo per propagare il vangelo della pace." Ef 6,13-15
Sono sconcertata...
Come può l'euforia aver così ubriacato l'aria, da poter ritenere:
- che la verità e la giustizia siano subordinabili alla causa del "volemose bene - akuna matata"
- che quest'euforia collettiva possa significare la fine dei problemi e il raggiungimento dell'unità della Chiesa
- che il Paradiso in terra sia a portata di mano
- che la mentalità del mondo e quella di Dio possano fare pace
- che parlare della grave situazione dei seminari ecclesiastici e della lobby gay nella Chiesa possa contravvenire alla carità e alla misericordia
....
Ma che razza di impostura sta venendo avanti nella Chiesa cattolica italiana, se persino dei cattolici ben formati ritengono superabili le Sacre Scritture in nome di un diffuso sentimentalismo?! Manco i protestanti....
Davvero il tuo fraintendimento (ed io mi scuso per essere stata equivocabile!) e la tua paradossale risposta mi hanno sconvolto più di quanto non mi avessero sconvolto finora le francescolatrie mediatiche.
Continuo pervicacemente a credere e sperare che il buon Francesco non centri nulla in tutto questo e sto aspettando che prima o poi si sottragga a questo gioco, perchè i fans lo stanno francamente trasformando in una specie di Felsemburgh e la cosa mi fa abbastanza paura.
Io non so che cosa hai capito tu Gianni di Benedetto... a me ha insegnato che la verità, per quanto amara, imbarazzante e scomoda, non si nasconde mai sotto il tappeto, che la Chiesa non si piega ai plausi facili del mondo a prezzo di compromessi contro la verità e contro la giustizia, che il male della Chiesa non va nascosto o oscurato, ma va tirato a galla, combattuto senza complicità, anche a costo di perdere popolarità e allegria, perchè la popolarità mondana e la pax mediatica non sono e non possono essere il criterio ispiratore della Chiesa.
Mi ha anche insegnato un'emeneutica della continuità, tutto l'opposto della chiusura di "un'era, basta, finish".. un'ermeneutica per cui la Chiesa o è una nel tempo o, nel caso sorgesse davvero una Chiesa 2.0, quella non sarebbe più la Santa Chiesa di Cristo.
Dunque ribadisco: il mio intervento va letto esattamente al contrario di come tu lo hai letto.
E, soprattutto, onore a Riscossa Cristiana che ha avuto il coraggio di disturbare i manovratori, ricordando che la Chiesa ha ancora i suoi gravi problemi aperti e irrisolti!
Spero di aver chiarito il mio pensiero nella speranza di non essere stata fraintesa da altri e chiedendo nuovamente scusa a tutti per l'equivoco.
Chiudo le trasmissioni, perchè davvero a fare queste discussioni c'è solo da avvelenarsi l'anima.
Ormai non resta che pregare, ha ragione Benedetto.
Umanamente parlando considero persa la partita.
Penitenza, penitenza, penitenza. Alla fine il Cuore Immacolato di Maria trionferà.
Ferrara può scorgere tutte le "astuzie della ragione" che vuole, ammesso che lo abbia fatto e anche Crippa eventualmente.
Un credente, quando riflette sul senso della storia, scorge la mano della Provvidenza e si affida. La differenza è che questo fa VIVERE - non solo pensare - e rende felici, perché non ci fa padroni né sconfitti, ché in tal caso non saremmo neanche cristiani.
Benedetto è un uomo felice e vi prego sempre di non dimenticare le parole che ci ha lasciato prima di... salutarci. Le ho prese sul serio e alla lettera.
Rispondo anche a Carmelina.
Le cose starebbero come dici se Benedetto XVI avesse realizzato o tentato di realizzare un suo progetto.
Uso una diversa prospettiva. E vedo che non c'é stato impedimento che non abbia superato, vinto di slancio, anche i più colossali. Per questo ha lasciato una eredità unica, non revocabile (come ho scritto prima). Non so chi altri ne sarebbe stato capace, credo nessuno. Questa forza non è sua, anche si appoggiava sulle sue straordinarie risorse.
Infatti, quando si è visto "incapace", e ha saputo che era il momento, si è allontanato da sé per lasciare il posto a chi avrebbe continuato sotto la guida di quel Qualcuno. Ed è ciò che sta accadendo, nel modo che non mi aspettavo e proprio questo mi conferma.
Non mi entusiasmo, se mi entusiasmassi mi preoccuparei. Mi afferro... non a J. M. Bergoglio... non a J. Ratzinger, e ringrazio Dio.
Caspita, non nego di essere una buona forchetta, ma non so se siamo la maggioranza.
gianni
...e per concludere su cani e porci.
Il corso legale di quella moneta chiamata Fede non scade col succedersi dei tempi. Riflette uno Sguardo che non si può bendare, e che non guarda le miserie: le cerca e le trova sempre di nuovo, senza sottomersi al giudizio nostro o dei nostri aguzzini.
gianni
Applausi a Carmelina!
Sam, non ti spaventare e scusa me se ti ho fatto equivocare. Ho tolto tutta l'ironia amara dal tuo commento e ho risposto a quel che copriva. Si può rilanciare a partire dai passi avanti che Benedetto ha donato alla Chiesa, e che non sono revocabili. Senza timore, nella continuità, NULLA va perduto. :)
gianni
"Le cose starebbero come dici se Benedetto XVI avesse realizzato o tentato di realizzare un suo progetto.", gianni. ricordi le parole usate da Benedetto quando si presento' alla folla dopo la sua elezione a pontefice? sono un umile lavoratore nella vigna del Signore. lo sai quello che mi piace di Benedetto? che fa quello che dice e dice quello che pensa e quello che fa e fara'. e quella presentazione era la precisa definizione di chi non era venuto, come una sorta di mezzadro, a tagliare tralci, a piantarne di nuove o a cambiare l'organizzazione dell'azienda vinicola sulla base di un nuovo organigramma o su un rilancio dell'attivita' in nome e per conto del Principale. e' venuto per svolgere le sue mansioni di semplice operaio e in quel suo servizio mostrare agli altri operai il senso e la logica del loro servizio alla vigna e al suo Proprietario. un senso e una logica da riconquistare e consolidare in attesa, quando la lezione sara' digerita, di un nuovo organigramma. Francesco e' uno che evita di definire esplicitamente il suo ruolo, che parla di servizio da operaio della vigna con il piglio del mezzadro, che nelle sue omelie riflette l'anima di un pragmatico riflessivo ma con degli slanci da inquieto impulsivo. dici bene tu gianni: bisogna affidarsi alla Provvidenza. nel caso di Benedetto, oltre alla Provvidenza, ci si poteva affidare anche su un'evidente coerente consequenzialita' tra pensiero e azione nel suo operato. nel caso di Francesco per adesso c'e' solo la Provvidenza.
per essere ancora più chiaro faccio un'aggiunta al commento che porta l'ora 5:59.
...le cerca e le trova sempre di nuovo "per toglierle"...
gianni
Gianni, il Professor Pangloss del blog! :)
A mio modesto ed opinabilissimo parere,qui non si tratta di contorsionismi o convulsioni mentali o altro,non c'è bisogno di scomodare Hegel o Kant,che non brillavano certo per ispirazioni religiose,si tratta di prendere atto che i gravissimi problemi che attanagliano la chiesa da decenni,che hanno causato la fuga irreversibile dei fedeli,sono aumentati in maniera esponenziale e non ci se ne vuole rendere conto o non si vogliono affrontare di petto,Ratzinger ha tentato di fare quello che poteva,l'hanno legato,imbavagliato e messo da parte e adesso guai a nominarlo,neanche per ricordare chi ha indetto l'anno della fede,si preferisce questo clima da exaltatio populi,gesti più che parole,e quando queste arrivano sono blande,zuccherose,in caso qualcuna fosse un po'forte parte la censura;pensare di risolvere i mille problemi facendo finta che,vista l'affluenza,piazze piene e teste vuore,i guai siano volati via col refolo della primavera....la CC o scende veramente con tutti i suoi componenti in piazza,nelle banlieues,borderlines,periferie o come volete chiamarle,ci mette il coraggio di dire verità scomode,non quelle di gallo,ma di puglisi,romero,il vescovo decapitato in Turchia,insomma ha bisogno di testimoni credibili fino al martirio per riacquistae un minimo di credibilità,con questa aria da arrivederci roma,scende al livello del mondo attuale cioè infimo e così segue la corrente, scusate,ma io non vedo questa voglia di rinnovamento,di cambiamento radicale, sono ancora tutti lì,ben saldi sulle poltrone di comando...sapete cosa mi ha detto un amico ateo da generazioni per militanza politica,però intelligente"francesco è un elemento di rottura,darà una scossa alla chiesa?La rottura e la scossa,da terremoto, l'ha data Ratzinger,adesso non possono pù nascondersi,o si danno una mossa,o non saranno più".GR2
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