PAPA: VESCOVI SIANO ANNUNCIATORI SEMPLICI E POVERI DEL VANGELO
Salvatore Izzo
(AGI) - CdV, 13 mag.
Papa Francesco chiede ai vescovi "di essere annunciatori semplici e poveri del Vangelo". Lo sottolinea l'arcivescovo di Bari, Francesco Cacucci, ricevuto dal Pontefice con gli altri presuli della regione.
"Ci ha detto con molta semplicita' - spiega Cacucci - che e' importante che noi viviamo il rapporto con la liturgia e con la fede con semplicita' e senza sovrastrutture, perche' viviamo, forse eccessivamente, di burocratizzazione anche nella Chiesa". La Radio Vaticana, che ha intervistato l'arcivescovo a margine delal Visita ad Limina, ha sintetizzato con un titolo: "Meno sovrastrutture nella Chiesa, annunciare il Vangelo sine glossa".
L'esortazione del Papa e' stata "soprattutto a essere pastori semplici e bisognosi di annunciare il Vangelo 'sine glossa': questo e' qualcosa che abbiamo colto tutti. Poi soprattutto abbiamo colto un aspetto della sua umanita', della sua tenerezza di padre", commenta ancora Cacucci che, "a caldo", ha voluto testimoniare come quello di oggi sia stato "uno dei piu' begli incontri di fraternita' episcopale, perche' il Papa parla con una paternita', fraternita', e con una liberta' di spirito che ci ha conquistati".
Da parte nostra, riferisce inoltre il presule, "abbiamo soprattutto sottolineato la ricchezza vocazionale che caratterizza le nostre chiese di Puglia" ma "accanto a questi aspetti positivi abbiamo manifestato difficolta' che riguardano qualche sacca, per esempio, di criminalita' che tocca alcune zone per fortuna in fase di ridimensionamento".
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PAPA: ARCIVESCOVO BARI, NOBILE SEMPLICITA' SUO SEGNO DISTINTIVO
Salvatore Izzo
(AGI) - CdV, 13 mag.
"Il segno particolare di Papa Francesco e' quello della nobile semplicita'. Cio' che si dice della liturgia si puo' dire di lui".
Lo afferma ai microfoni della Radio Vaticana l'arcivescovo di Bari, monsignor Francesco Cacucci, ricevuto dal Pontefice in occasione della "Visita ad Limina" della Conferenza Episcopale della Puglia. "Ogni volta che il Signore dona alla Chiesa un Papa, un Successore di Pietro, lo fa - sottolinea il presule - per dirci qualcosa e dire qualcosa oggi. E' uno dei segni dei tempi che tutti nella Chiesa e nel mondo dobbiamo raccogliere".
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