lunedì 20 maggio 2013

L'ultimo scandalo dei Legionari di Cristo e l'opera di pulizia di Ratzinger (cardinale e Papa) nell'ottimo articolo di Rodari

“Ho un figlio, mi dimetto” l’ultimo scandalo dei Legionari di Cristo

di Paolo Rodari


Un anno fa aveva fatto una pubblica e clamorosa ammissione: «Ho avuto una relazione con una donna, dalla quale è nato un bambino. Sono profondamente pentito per questa trasgressione e ho cercato di riparare. I miei superiori e io abbiamo deciso che la cosa migliore per me sarà prendere un anno per riflettere sui miei doveri di sacerdote, senza esercitare ministero pubblico. Sono veramente mortificato per tutti coloro che saranno feriti da questa rivelazione e vi chiedo preghiere mentre cerco la maniera migliore di procedere per il futuro». E oggi, a un anno di distanza, padre Thomas Williams ha fatto di più. Ha scritto direttamente a Papa Francesco chiedendogli di essere dispensato dagli obblighi dell’ordinazione sacerdotale. In sostanza, la riflessione ha maturato in lui la decisione di non riprendere più il proprio ministero. E chiede al Papa di sottoscrivere questa scelta.

Non è altro che l’ultimo capitolo, l’epilogo, di uno scandalo che ancora una volta ha colpito un membro dei Legionari di Cristo, anche in questo caso un prete della vecchia guardia legata a padre Marcial Maciel Degollado, il fondatore degli stessi Legionari che abusò sessualmente di minori ed ebbe figli da diverse donne. Nella Legione, padre Williams non è uno qualunque: 51 anni, americano del Michigan, dal 2001 al 2007 decano della facoltà di teologia dell’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum, è un seguito commentatore per le catene televisive Nbc e Cbs, un volto noto, insomma, anche al grande pubblico.
Certo, la lettera inviata a Francesco, dice anche altro. A ben vedere, infatti, è uno dei frutti dell’operazione di pulizia messa in campo dal cardinale Velasio De Paolis, per volere di Benedetto XVI dal 2010 “commissario” presso gli stessi Legionari di Cristo.
Ratzinger, insomma, che nella curia romana di Karol Wojtyla fu uno dei pochi cardinali a non favorire l’ascesa romana di padre Maciel che nel 2004 festeggiò nella basilica di San Paolo Fuori le Mura i sessant’anni di sacerdozio.
Vi andò tutta la curia romana, vescovi e cardinali compresi. L’unico che rimase a casa fu appunto l’allora prefetto della Dottrina della fede. 
Ratzinger chiese a De Paolis di lavorare sodo per ricostruire dalle fondamenta un istituto religioso vessato dalle colpe del suo fondatore. In questo senso, la lettera di Williams a Francesco, seppure scritta autonomamente dal sacerdote statunitense, resta figlia del tentativo di De Paolis di dare ai Legionari una nuova vita, di portarli fuori da una condotta fatta di omissioni e coperture.
I dirigenti dei Legionari erano a conoscenza delle mancanze di Williams da tempo, almeno dal 2005. L’ha ammesso in una lettera l’ormai ex direttore generale Alvaro Corcuera, il quale, probabilmente non a caso, lo scorso ottobre è stato messo a riposo da De Paolis. Al suo posto, ha spiegato lo stesso De Paolis, «esercita le funzioni di direttore generale il vicario generale, padre Sylvester Heereman». Assieme a padre Heereman, De Paolis ha promosso al vertice della Legione
un altro prete, padre Deomar De Guedes Vaz, 51 anni, brasiliano. Sia De Guedes Vaz che Heerman,
sono stati fra i più decisi nel prendere le distanze dal fondatore quando vennero alla luce le sue colpe. Questa decisione li ha portati a collaborare con De Paolis nella difficile strada della trasparenza. A fine 2013 dovrebbe essere convocato un capitolo generale nel quale si dovranno eleggere i nuovi superiori dei Legionari e approvare anche le nuove costituzioni. Allora, si augura il Vaticano, l’“operazione De Paolis” potrà dirsi a tutti gli effetti conclusa.

© Copyright Repubblica, 20 maggio 2013

Ottimo articolo!
R.

16 commenti:

Biancamargherita ha detto...

ottimo articolo e su Repubblica!!....acquista più valore

Eugenia ha detto...

E questo coraggio lo ha pagato caro!

carmelina ha detto...

letto articolo sulla rassegna stampa del sito www.finesettimana.org. ho inviato ai relatori la seguente mail perche' mi e' parso di notare una discrepanza tra il riepilogo del pezzo proposto in rassegna e il pezzo:
""Ho un figlio, mi dimetto" l'ultimo scandalo dei Legionari di Cristo di Paolo Rodari in la Repubblica del 20 maggio 2013
"padre Thomas Williams un anno fa aveva fatto una pubblica e clamorosa ammissione... un anno di riflessione... l'epilogo di uno scandalo che ancora una volta ha colpito un membro dei Legionari di Cristo... Ratzinger chiese a De Paolis di lavorare sodo per ricostruire dalle fondamenta un istituto religioso vessato dalle colpe del suo fondatore"
dal vostro riepilogo del pezzo si lascia intendere che l'autore voglia con il suo articolo -stigmatizzare la decisione di Benedetto di un salvataggio a tutti i costi di una realta' irrecuperabilmente marcia al midollo. letto l'articolo, ho scoperto che l'intenzione dell'autore era tutt'altro, considerando le dimissioni del tal williams come l'ennesimo passo verso l'auspicata definitiva depurazione del movimento in questione. e' un problema di elementare mancata comprensione del testo o la parola "Ratzinger" tende a farvi appannare la vista? "
dite che sono eccessivamente suscettibile sull'argomento "Ratzinger"?

maura ha detto...

Alleluja al Pontefice della Verita' ! Se non ricordo male Maciel era molto considerato da GPII e dal suo entourage Sodano , Dziwisz ed altri......e solo nel 2004 GPII autorizzo' una inchiesta .Nell'intervista di Seewald l'amato BXVI defini' Maciel "un falso profeta" .Dedico a Voi Santo Padre tanto amato BXVI la statua del Bernini "La verita' svelata dal tempo" . maura

Anonimo ha detto...

Un raggio di sole nell'acqua gelida...chapeau a rodari,che ogni tanto tira fuori verità nascoste dai più...

Anonimo ha detto...

Mia mamma mi ha appena raccontato che alla "Vita in diretta" stavano commentando le parole di Papa Francesco a proposito dei cristiani inamidati. Ecco, subito Sansonetti ha detto:
1. "beh è chiarissimo che ce l'ha con Ratzinger, che parlava di teologia bevendo caffè"
2. "Papa Francesco convochi un Concilio e apra la Chiesa a tutti"
In studio c'era però anche il sacerdote, che ha subito difeso Papa Benedetto XVI, ma alle prime avvisaglie di scontro, la presentatrice ha zittito l'acceso scambio di opinioni.

Insomma, tutte le maruzze escono dopo la pioggia: appena Papa Francesco dice o fa qualcosa di non allineato alla figura inesistente del Papa-piacione e sempliciotto, e alle loro teorie strampalate, immediatamente scatta il desiderio di dettargli l'agenda e di confrontarlo con Papa Benedetto a scapito di quest'ultimo, per cercare di far emergere non le idee di Papa Francesco, bensì le proprie! Che non saranno mai allineate ad alcun Papa perché sono fuori dalla Chiesa!

Nel frattempo, Libero ha pubblicato la notizia del (presunto) esorcismo operato ieri dal Papa. Ma la grande notizia è che il portale ha ricordato anche la stessa opera di Papa Benedetto e l'importanza che ha avuto il suo Pontificato nella lotta al maligno. Quasi mi passa l'amaro dell'infelicissima uscita di Sansonetti...

Ester. :-)

nonno ha detto...

Cara Ester, si vede che ci provi a chiarire a chi è scostante tante cose e in genere ti leggo con molta tenerezza, ma non ti viene in mente che gli equivoci tipo quello di sansonetti e simili si verifichino quando chi parla non lo fa in maniera tanto chiara? Non vorrei fare il solito vecchio trombone, ma io lo avevo previsto che certi, se non cristiani, commentatori da salotto, avrebbero dato questa interpretazione. Cosi come accade quando Francesco pare sempre avercela coi teologi, ma non coi dissidenti anticlericali, coi teologi in generale, e quindi con Ratzinger

Dante Pastorelli ha detto...

Via, nonno - son da vent'anni e passa nonno anch'io -, cerchiamo di non far dietrologia ad ogni frase pronunciata da Francesco.

Anonimo ha detto...

Caro "nonno", in primis grazie dell'affetto con cui mi leggi. :-)
Come ho avuto modo di dire anche nell'altra discussione, specie nel caso di Santa Marta il Papa parla a braccio, crede di esser chiaro dicendo poche cose, e poi magari finisce per far scoppiare qualche miccia perché ognuno si rigira le sue parole (poche e dette al volo) come vuole.
Non ho la pretesa di spiegare i concetti di Papa Francesco, perché non sto certo nella sua mente! :-) Però cerco di leggere quel che dice alla luce del Vangelo, di Gesù che sempre guida la Sua Chiesa: e se Gesù disse "bene scripsisti de me, Thoma" (ricevendone in risposta: "null'altro voglio se non Te, Signore", questo a far capire l'atteggiamento dei teologi dinanzi a Dio), come potrebbe poi redarguire tutti i teologi? Ecco, ho fatto un esempio che più pedestre non si può! :-)
So che molti stravolgono le parole del Papa, vorrebbero fargli dire ciò che non dice e fare ciò che non vuole: alcuni lo hanno fatto con tutti i Papi, perché erano mossi dall'anti-clericalismo di base; altri perché sgomitano in maniera indecente, pur di avere un riconoscimento di popolarità, e fanno sortite ben poco piacevoli; altri ancora perché si sono affezionati al Papa progressista e si aggrappano a questo fantasma per dare slancio alle loro idee.

A dire il vero, nel caso di specie mi son girate le scatole per almeno tre motivi:
1. vorrei sapere in quale caso Papa Benedetto XVI abbia fatto il cristiano inamidato.
2. Papa Francesco ha detto apertamente che va applicato il CVII, quindi pare non avere alcuna intenzione di convocare un CVIII.
3. Anche Papa Francesco è teologo: è stato addirittura Rettore della Facoltà di Teologia! Starebbe dunque parlando male...del Papa!
Infine: Sansonetti è non credente. Perché diavolo pontifica (è il caso di dirlo) su cose che evidentemente non conosce, non lo interessano e dunque non lo riguardano?

Come al solito, io sono l'opposto del Papa: uso troppe parole! :-D

Ester. :-)

carmelina ha detto...

cara ester, a sansonetti gli e' semplicemente partita la brocca. Benedetto, a gente come il suddetto, fa lo stesso effetto della luce del sole ai vampiri. solitamente tendono a reprimere simili insofferenze perche', presumendosi spiriti iluminati perche' laici, sono abituati a dissimulare atteggiamenti intolleranti di/da rigetto (quegli atteggiamenti che attribuiscono a tutti coloro ai quali affibbiano l'etichetta di "integralisti"). i sansonetti non fanno testo.

Anonimo ha detto...

Quoto al 100% Dante Pastorelli e Ester. Non cadiamo nel gioco di che cerca di dividere i cattolici dall'esterno utilizzando superficiali interpretazioni di citazioni parziali delle affermazioni del Papa.
Klaus

Anonimo ha detto...

in tanti hanno capito ciò che ha capito sansonetti.
non facciamo gli ingenui.
succede quando non si parla chiaro e si vuole piacere a sansonetti come a veneziani.

nonno ha detto...

Mi pareva di aver fatto un commento, come tanti se ne fanno, in base a quel che sento in giro da tanti, perché di fatto io Sansonetti in genere poco lo ascolto. Se mons Celli dice che Francesco riformerà non solo la curia ma anche la chiesa, come ho letto, non c'è solo dietrologia nei dubbi che aleggiano, qualcosa forse c'è. Mi pare di non essere il solo a percepire divisione riguardo al senso di quel che dice il Papa, si percepisce in parrocchia, al bar, in famiglia, accade un pò quel che accadeva quando parlava Martini, anche se lui usava un linguaggio più forbito. Comunque, se si vuole evitare che i vecchi deficienti facciano dietrologia, non citate sansonetti (che ha studiato dai gesuiti) nè gli altri vip dei salotti televisivi più inamidati di me

Stiletto ha detto...

Il rischio di essere fraintesi esiste laddove si preferisce un linguaggio generico a uno chiaro e correttamente indirizzato.
Se Papa Francesco parla di teologi che prendono il tè senza precisare chi sono può capitare che l'ingenuo pensi a Papa Benedetto.
L'equazione Papa teologo=Ratzinger è dietro l'angolo.
Quando parla di cristiani inamidati e tutti insistono sul vestiario diverso ecco che balza alle cronache l'equazione abiti inamidati=Ratzinger.
Basta essere un cicinin più chiari e tanti equivoci si eviterebbero.

Anonimo ha detto...


In tanti hanno capito quello che ha capito Sansonetti. Io no, per il poco che conto.
Klaus

Anna Maria ha detto...

Bha,quelle parole,accompagnate da un gesto che poteva sembrare un po'canzonatorio (riguardate le immagini del servizio deltg1:io quelle ho visto)potevano dare spazio ad interpretazioni"maliziose":io ho provato una sgradevolissima sensazione a vederle.Non che Benedetto abbia mai avuto atteggiamenti "inamidati",ma da alcuni,nella loro superficialità, cosi viene percepito e da molti commentatori rappresentato in questo modo con malevolenza.
Chiarezza e compostezza non dovrebbero mai mancare quando si parla da cosi' alti pulpiti,altrimenti si rischia da un lato di essere utilizzati da uno come Sansonetti,dall'altro di irritare e ferire.
Per quanti sforzi io faccia,non riesco proprio ad abituarmi a certe novità.
BENEDETTO MI MANCA OGNI GIORNO DI PIU'.