venerdì 31 maggio 2013

Papa Francesco: alcuni fedeli sembrano andare ad un funerale e non a lodare Dio. Perchè certe volte la Messa ci sembra lunga. Il presidente Onu regala al Pontefice un'icona del popolo serbo (Izzo)

PAPA: ALCUNI FEDELI SEMBRANO ANDARE A FUNERALE E NON A LODARE DIO

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 31 mag. 

"Tante volte i cristiani hanno faccia di andare piu' ad un corteo funebre che di andare a lodare Dio, no?". Papa Francesco interrompe la sua omelia di questa mattina alla Domus Santa Marta e interroga i 50 fedeli presenti. "Senza gioia - spiega - noi cristiani non possiamo diventare liberi, diventiamo schiavi delle nostre tristezze". In merito il Pontefice cita "il grande Paolo VI che diceva: 'non si puo' portare avanti il Vangelo con cristiani tristi, sfiduciati, scoraggiati'". 
"Non si puo' - conviene -. Questo atteggiamento e' un po' funebre, eh?" 

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PAPA: PERCHE' CERTE VOLTE LA MESSA CI SEMBRA LUNGA

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 31 mag. 

"Questa messa che lunga s'e' fatta!". Nell'omelia di questa mattina alla Domus Santa Marta, nella quale ha destritto come "un po' funebre" l'atteggiamento di molti fedeli, Papa Francesco presta la sua voce ad una sensazione abbastanza diffusa tra i fedeli: la noia che li assale durante le liturgie. E spiega che "se tu non lodi Dio, non sai quella gratuita' di perdere il tempo lodando a Dio, e' lunga la messa". "Ma - aggiunge - se tu vai con questo atteggiamento della gioia, della lode a Dio, quello e' bello!". "L'eternita' - assicura Francesco - sara' quello: lodare Dio! E quello non sara' noioso: sara' bellissimo! Questa gioia ci fa liberi".
Per il Pontefice, "il modello di questa lode, e di questa gioia, e' ancora una volta la Madre di Gesu'". "La Chiesa - ricorda Papa Francesco - la chiama 'causa della nostra gioia' perche' porta la gioia piu' grande che e' Gesu'". "Dobbiamo pregare la Madonna - esorta - perche' portando Gesu' ci dia la grazia della gioia, della liberta' della gioia. Ci dia la grazia di lodare, di lodare con una preghiera di lode gratuita, di lode, perche' Lui e' degno di lode sempre. Pregare la Madonna e dirle come le dice la Chiesa: Signora, tu che sei tanto grande, visita noi e donaci la gioia!". In realta' le messe di Papa Francesco fanno eccezione perche' nessuno si annoia ad assistervi, anzi le richieste sono tantissime, con un elenco di "prenotati" che la segreteria particolare del Pontefice fatica a smaltire. Ad esempio i giornalisti accreditati non sono stati ancora ammessi alla cappella della Domus Santa Marta, anche se sono proprio loro tutte le mattine a dare risalto alle parole di Francesco. Tra i concelebranti di oggi vi erano il cardinale Jozef Tomko, l'arcivescovo di Faridabad-Delhi, Kuriakose Bharanikulangara, e quello di Belo Horizonte, Walmor Oliveira de Azevedo. Tra i fedeli, un gruppo di dipendenti dei Servizi economici del Vaticano, con il direttore Sabatino Napolitano, e collaboratori delle Guardie Svizzere. 

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PAPA: PRESIDENTE ONU GLI REGALA ICONA DEL PADRE DEL POPOLO SERBO

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 31 mag. 

Colloquio di 20 minuti in Vaticano tra Papa Francesco e il presidente dell'Assemblea dell'Onu, il 38enne Vuk Jeremic gia' esponente del governo di Belgrado, che gli ha portato in dono un'icona di San Sava, patrono del popolo serbo. Il nuovo Papa, come e' noto, e' stato invitato a parlare all'Onu (come i suoi predecessori Paolo VI, Giovanni Paolo II e Benedetto XVI) dal segretario generale, Ban- Ki-moon, ricevuto in Vaticano lo scorso 9 aprile.
Il presidente dell'Assemblea dell'Onu si e' successivamente incontrato con il cardinale Tarcisio Bertone, segretario di Stato, il quale era accompagnato da monsignor Dominique Mamberti, segretario per i Rapporti con gli Stati. "Nei cordiali colloqui - informa una nota vaticana - sono state passate in rassegna alcune questioni di reciproco interesse, in particolare la risoluzione dei conflitti internazionali attraverso mezzi pacifici, con riferimento specifico al Medio Oriente, e alle gravi emergenze umanitarie da essi provocate". In tale contesto, si legge nel comunicato, "e' stata rilevata l'importanza della riconciliazione fra le comunita' che compongono le varie societa' e del rispetto dei diritti delle minoranze etniche e religiose".
Jeremic si e' confrontato con il Papa e con Bertone anche "sul problema della tratta delle persone e sul dramma dei rifugiati e dei migranti". Riguardo alla presente crisi economica mondiale, al centro dei colloqui e' stato "il ruolo che potrebbe assumere l'Assemblea Generale dell'ONU nei programmi per l'agenda di sviluppo sostenibile dopo il 2015, rispettoso dell'ambiente e nello stesso tempo capace di ridurre la distanza tra ricchi e poveri. "L'incontro odierno - sottolinea infine la nota - ha confermato l'apprezzamento della Santa Sede per il ruolo centrale dell'Organizzazione nella ricerca del bene comune dell'umanita'". E ugualmente "non si e' mancato di ricordare il contributo della Chiesa Cattolica, con i mezzi che le sono propri e nel rispetto della sua identita', a favore della promozione della dignita' umana integrale, della pace e di una cultura dell'incontro, auspicando che tali valori possano sempre ispirare i dibattiti e le deliberazioni dell'Assemblea Generale".

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7 commenti:

Luisa ha detto...

"In realta' le messe di Papa Francesco fanno eccezione perche' nessuno si annoia ad assistervi, anzi le richieste sono tantissime, con un elenco di "prenotati" che la segreteria particolare del Pontefice fatica a smaltire"

!?!
No comment.

Eugenia ha detto...

Ma si deve partecipare ad una celwbrazione oppure ad uno spettacolo? Peraltro ke file interminabili c'erabo anche con Benedetto io stessa quando dovevo richiedere i biglietti lo facevo mesi prima. E smettiamola di scrivere e dire queste boiate ma, non vi accorgete che fate passare PF per un arruffapopoli?
Adesso soero di non essere stata troppo indisciplinata ma questa è la verità

Anonimo ha detto...

Eh beh certo...se voglio andare a Messa dal Papa lo faccio sicuramente perché sono un buon cristiano che vuole ascoltare il proprio pastore, e di certo non perché mi viene l'uzzolo di andare alla Messa di Santa Marta, dove andrò una volta e poi chissà...

Mah, quest'appunto potevano risparmiarselo...molto "mercatesco" e pure ridicolo, non perché siano molte le persone che vogliano andare a Santa Marta (è comprensibile e fa piacere saperlo), ma perché si dà per scontato che tutti partecipino con reale desiderio (ma se ieri erano tanti a pensare di fotografare il Papa piuttosto che adorare il Ss.mo Sacramento - e lo dico da persona che ama fotografare le infiorate, le processioni...) e che nessun altro prete sia in grado di celebrare degnamente e santamente il Divin Sacrificio!

Comunque, leggendo l'omelia di Santa Marta, riguardo la Messa lunga e l'atteggiamento orante, non poteva che venirmi in mente la grande Udienza Generale del 26 settembre 2012, che secondo me molti ricordano quasi a memoria... ;-)

http://www.vatican.va/holy_father/benedict_xvi/audiences/2012/documents/hf_ben-xvi_aud_20120926_it.html

Ester. :-)

Luisa ha detto...

Fra un viso triste e un viso raccolto e serio perchè quel che succede nella Santa Messa è serio, c`è una certa differenza, fra un alleluia delle lampadine, o certe canzonette pietose, e un canto gregoriano c`è una certa differenza, fra chi si comunica stando al suo posto e seduto, e chi lo fa dopo essersi messo, in modo raccolto e composto, in processione, perchè sa CHI va a ricevere, pure.
Non si può certo dire che l`ambiente sia da funerale nelle messe odierne, c`è tanta allegria, tanta partecipazione, tanto movimento, lo scambio della pace è un momento festoso che ti fa traversare la chiesa per non dimenticar nessuno, perfino il sacerdote scende e va verso i fedeli, allegria, evviva l`inventività, perfino i funerali sono allegri, e non mancano gli applausi.
Quanto alla lunghezza della Santa Messa non è forse Papa Bergoglio a raccorciarne i tempi, anche limitando le letture come lo ha fatto per la Veglia Paquale?
Ha forse paura che i fedeli si annoiano se la Messa è troppo lunga?

Luisa ha detto...


Benedetto XVI:

"Cari amici, celebriamo e viviamo bene la liturgia solo se rimaniamo in atteggiamento orante, non se vogliamo “fare qualcosa”, farci vedere o agire, ma se orientiamo il nostro cuore a Dio e stiamo in atteggiamento di preghiera unendoci al Mistero di Cristo e al suo colloquio di Figlio con il Padre. Dio stesso ci insegna a pregare, afferma san Paolo (cfr Rm 8,26). Egli stesso ci ha dato le parole adeguate per dirigerci a Lui, parole che incontriamo nel Salterio, nelle grandi orazioni della sacra liturgia e nella stessa Celebrazione eucaristica. Preghiamo il Signore di essere ogni giorno più consapevoli del fatto che la Liturgia è azione di Dio e dell’uomo; preghiera che sgorga dallo Spirito Santo e da noi, interamente rivolta al Padre, in unione con il Figlio di Dio fatto uomo (cfr Catechismo della Chiesa Cattolica, n. 2564). "

Grazie, Ester, per averci ricordato quell`udienza!

Eugenia ha detto...

Grazie Ester.

SERAPHICUS ha detto...

Veramente: non comprendo tutta questa acidità presente in questi commenti. Che cosa si vuole manifestare con una cosa del genere?

Anche questa è una mancanza di rispetto di fronte al Papa. Una cosa per la quale qui non dovrebbe esserci posto.