domenica 26 maggio 2013

Parità scolastica, Agesc: nel referendum di Bologna è in gioco la scelta educativa (Izzo)

PARITA' SCOLASTICA: AGESC, A BOLOGNA E' IN GIOCO MODELLO SOCIETA'

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 25 mag. 

"Sono in pericolo diritti fondamentali. Nel referendum di Bologna e' in gioco la scelta educativa". Lo afferma Roberto Gontero, presidente dell'Agesc, l'associazione dei genitori delle scuole cattoliche, che in un'intervista al sito "Vaticaninsider" rileva come "in questa battaglia referendaria si sia parlato di tutto tranne che dei bambini e dei genitori. 
I promotori, il comitato Articolo 33 vogliono abolire - spiega - il sistema integrato pubblico privato rivelatosi vincente e alla base di un'offerta scolastica plurale, e complementare, nel rispetto delle diverse tradizioni culturali e della liberta' di educazione delle famiglie". 
"Da parte loro - sottolinea il presidente dell'Agesc - i promotori del referendum considerano, erroneamente, incostituzionale la legge Berlinguer che ha sancito la parita' scolastica e credono che Bologna sia solo l'inizio di un’offensiva che punta ad abrogarla, nonostante la scuola paritaria non statale gestisca oltre un milione di studenti". 
In sintesi dunque e' in gioco "la dottrina della sussidiarieta' che si basa su una visione di reciprocita' tra Stato e individuo, in cui la pubblica amministrazione favorisce, come e' avvenuto dal ’94 a Bologna con gli asili privati, la libera iniziativa dei corpi intermedi".

 © Copyright (AGI)

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Ripeto ma perchè in Italia ci sono scuole che possono essere definite cattoliche?o non piuttosto cattocomuniste?a quest'ultime meglio no finanziamenti.

gianniz ha detto...

Ma non abbiamo proprio più nè la voglia, nè la forza, nè la lucidità di opporci al l'avanzante 'pensiero unico e unicizzante'???

Elio ha detto...

Scusate ma i fedeli dovrebbero stare sulle barricate e lottare per chi? per che cosa? per quali principi? avete visto Bagnasco con Luxuria e altri ?
dovremmo prenderci le pallotole mentre i generali(i vescovi) non fanno nulla anzi stanno col nemico? Suvvia...sia quel che sia non ci importa più nulla.

Anonimo ha detto...

Infatti a Bologna l'affluenza è stata così bassa che hanno vinto gli statalisti che avevano goduto dell'appoggio di persone come Riccardo Scamarcio e Valeria Golino. Dove si tratta di mettersi in mostra ovviamente chi lo fa per mestiere è sempre pronto, spostandosi da una città all'altra. Eufemia