giovedì 12 settembre 2013

12 settembre 2006: Benedetto XVI pronuncia la "lectio magistralis" di Ratisbona: Fede, ragione e università. Ricordi e riflessioni

Clicca qui per rileggere il testo della lectio magistralis la cui portata profetica e' ormai innegabile. Sia occasione per tutti di riflettere anche per coloro che l'hanno interpretata con i piedi invece di usare la testa ed il cuore.

24 commenti:

Anonimo ha detto...

I 4 pilastri del pontificato ratzingeriano,i discorsi di Ratisbona,ai Bernardins,a Westminster,al Bundesrat,ma non hanno voluto ascoltarlo e adesso ne paghiamo tutti le conseguenze,in questo contesto storico non conta dire la verità,ma solo frescacce e menzogne e tutti abboccano e ti incensano,che fare?Conservare le parole di BXVI come un tesoro prezioso cui attingere nei momenti difficili,una luce guida nel buio fitto di adesso.Grazie per averlo ripubblicato,è un discorso bellisssimo,amaramente vero,anche a distanza di anni.GR2

rosalia_72 ha detto...

a proposito di "fraintendimenti"... discorso lungo, complesso e difficilissimo, che riassunto in poche parole da persone incompetenti ha avuto le conseguenze che sappiamo.

Eugenia ha detto...

Un discorso memorabile che vigliaccamente manipolato contro Benedetto con tutto quello che ne seguì. Ma non dimenticherò mai quell'Angelus doveuna marea di fedeli ora saliti sul carro del vincitore testimoniarono il loro Amore e Vicinanza al nostro Papa!

sam ha detto...

Cara Raffaella GRAZIE per aver riproposto questo documento straordinario e centrale nel Magistero luminosissimo di Benedetto XVI sul dialogo con l'Islam.

Eppure proprio gli eventi di questi ultimi mesi in Egitto e in Siria, in cui è avvenuto proprio quanto Benedetto auspicava (con grande scornamento dei poteri forti e guerrafondai del mondo !) con l'alleanza di Musulmani e Cristiani contro la violenza islamista e la guerra, avrebbe dovuto far rivalutare, almeno all'interno della Chiesa, la valenza profetica di quel Magistero....
Invece nulla, soltanto una triste restaurazione buonista e politicamente corretta.

Eppure tanti Musulmani in Egitto e in Siria si stanno opponendo con forza all'islamizzazione forzata dei terroristi islamisti armati e finanziati dall'Occidente.

Per chi non lo sapesse, sono state fatte ricerche autorevoli, diffuse su alcuni siti di geopolitica, che dimostrano come il Salafismo sia nato nei circoli massonici in Egitto come strumento volto a destabilizzare e piegare il Medio Oriente e il Nord Africa agli interessi del capitalismo globale.

C'è una guerra in corso dell'Islamismo contro le grandi culture religiose del mondo, volta a colpirle al loro interno e a metterle le une contro le altre.

Questo Benedetto l'aveva perfettamente compreso e aveva dato vita ad un dialogo autentico e verace con i Musulmani,da fondarre sul comune rifiuto del relativismo e dalla secolarizzazione che esclude Dio dalla società, da un lato, e del fondamentalismo irrazionale e violento, dall'altro.

Benedetto ha seminato coraggiosamente frutti di verità e di pace di cui solo oggi vediamo il germoglio, ad esempio in Egitto, quando i Musulmani creano delle cinture umane a difesa delle chiese e rivendicano uno stato laico e multiconfessionale.

Benedetto aveva dato fiducia ai Musulmani, chiedendo loro di rigettare il fondamentalismo e la violenza, molto di più di quanto non facciano coloro che non sollevano mai le criticità nell'Islam per paura di offenderli, o forse soprattutto per paura delle loro reazioni...

Certo la reazione dei fondamentalisti c'era stata ed era morta persino una religiosa in Somalia, Suor Leonella... ma solo chi non segue da vicino il martirio quotidiano di tanti e tanti cristiani, ma anche le stragi di tanti e tanti musulmani, ad opera dei fondamentalisti, da ben prima del discorso di Ratisbona, può stracciarsi le vesti e attribuire a Benedetto e alla proclamazione della Verità la colpa di quella morte.

Solo per restare in Somalia, prima di Suor Leonella e del discorso di Ratisbona erano stati martirizzati il Vescovo Mons.Colombo, Padre Turati, le missionarie laiche Graziella Fumagalli e Annalena Tonelli.. e allora, di cosa parliamo?

E' evidente che il messaggio di Benedetto è stato compreso più dai Musulmani buoni che non dai Cattolici buonisti!

Oggi assistiamo al fatto che gran parte dei Musulmani del Medio Oriente si stanno rivoltando al disegno di islamizzazione forzata deciso per loro da potentati e nazioni stranieri e lo stanno facendo fianco fianco ai Cristiani, con grande disappunto dei poteri forti e guerrafondai del mondo.

Come non ricordare, a questo punto, il viaggio in Libano, mentre tutto intorno infuriava la tempesta e già sullo sfondo si stagliava la crisi siriana, con i giovani musulmani festanti affianco ai giovani cristiani a Bkerke, mentre ascoltavano quelle parole:

"E' tempo che musulmani e cristiani si uniscano per mettere fine alla violenza e alle guerre."

Grazie Benedetto, Benedetto Magno!

un passante ha detto...

Discorso lungo, complesso e difficilissimo... Ennesima frecciatina?
Era il discorso di commiato, il sunto del pensiero di un vecchio professore nella sua ex Università, al cospetto di un uditorio universitario, inchiodato alla croce per una frase da chi, non riuscendo a capire il resto, ha pensato di colpirlo per quella. .

Fabiola ha detto...

rosalia_72

Discorso lungo, complesso e difficilissimo...per chi, eventualmente, si sia data la pena di leggerlo.
Certo, rivolto alle "periferie universitarie" e a loro adeguato.
Manipolato e strumentalizzato scientemente anche da chi (forse) avrebbe potuto provare a capirlo. Attaccato ferocemente dai nemici e dai (presunti) amici. Su su fino a un certo card. Bergoglio. Ma resterà.
Quanto a quell'Angelus, io c'ero, Eugenia, e non sono salita su nessun carro di nessun presunto vincitore. Nella Chiesa vince chi perde.

rosalia_72 ha detto...

@un passante
no, affatto, è che ci ho messo due giorni per leggerlo e ho dovuto "chiedere aiuto" ad altre fonti per capire le citazioni... non mi ritengo del tutto ignorante, ma penso che voi sopravvalutiate la cultura dell'italiano medio, o meglio, del cattolico medio (e anche del giornalista medio). quanti, come me, hanno consultato enciclopedie e fatto ricerche per capire meglio o hanno semplicemente dato un'occhiata al testo? pochi, pochissimi, di questo sono più che certa.

gemma ha detto...

Una brutta ferita per quanto mi riguarda, soprattuto per la parte prodotta da chi ha sparso sale dall'interno della chiesa.

mariateresa ha detto...

sì, una brutta ferita e non è l'unica.

rosalia_72 ha detto...

ragazzi, se fosse stato semplice e lineare nessuno l'avrebbe manipolato e modificato. sfido io se qualcuno conosceva Paleologo, a meno di non avere fior di dottorati in filosofia.

Eugenia ha detto...



Cara Fabiola non vedo la ragione del tuo risentimento, visto che non c'è nel mio post nessun riferimento alla tua persona. Fra l'altro non potevo davvero essere a conoscenza della tua presenza. Ribadisco comunque, che molti di coloro che in quell'occasione erano presenti, si sono dimenticati di cosa è e sarà Benedetto XVI per la Chiesa con l'avvento primaverile dell'argentino Bergoglio.

Anonimo ha detto...

La lectio di Ratisbona, ha dimostrato, come del resto tutto il Pontificato, come sia difficile in questo mondo essere al servizio della Verità.

Silvia

Anonimo ha detto...

Una ferita insanabile, per quanto mi riguarda e immensa delusione verso chi, nella Chiesa, invece di sostenerlo e chiarire l'immenso e voluto equivoco, ha duramente criticato Papa Benedetto. Già, purtroppo anche l'oggi arcivescovo emerito di Buenos Aires si accodò.
Alessia

medievAle ha detto...

rosalia72, guarda Papa Francesco com'è semplice e lineare, eppure i giornalisti medi manipolano anche lui
: )
e comunque, non credo ci fosse bisogno di conoscere la biografia del Paleologo per capire la lectio, quei riferimenti storici erano per introdurre la questione.

Anonimo ha detto...

La lectio di Ratisbona, così come tutto il Pontificato, dimostra come in questo mondo, è difficile essere servitori della Verità.
Silvia

Eugenia ha detto...

Concordo con Alessia e Medievale! La frase del Paleologo era uno spunto che invece è stato usato contro Benedetto XVI. Mio padre che non è teologoper la prima volta lesse un discorso papale e non lo trovo' incomprensibile. Benedetto era incomprendibile solo per chi trivava scomode le sue parole che facevano usare il cervello cosa molto pericolosa se vuoi imporre alla massa certi punti dista o di vita. '

rosa ha detto...

Io sono medico, e cierco sempre di farmi capire dai pazienti e dai loro familiari. Nella mia professione ormai trentennale ho scoperto che piu' un paziente e' poco istruito - ho anche pazienti semianlfabeti - e piu' capisce se si usa un linguaggio chiaro e netto. Piu' i pazienti o ii loro familairi sono istruiti, e meno si peritano di capire e seguire cio' che dico loro, e interpretano le mie parole alla luce delle loro presunte conoscenze scientifiche. Ecco ho l' impressione che con Benedetto XVI e anche con Francesco i giornalisti si comportino cosi. Penso anche che molti vaticanisti siano in realta' completamnte a digiuno di dottrina cattolica, per non parlare di teologia, e si occupino della Chiesa cattolica solo perche' altri si occupano di politica, economi,a cronace,ecc. Questo almeno vale per molti giornalisti cosiddetti scientifici.
E se molti non conoscevano prima come si esprimeva Bergoglio, molti ben conoscevano come si esprimeva Ratzinger, che e' divenato Papa dopo piu' di 20 anni di Congrgazione Dottrina della Fede
Rosa

laura ha detto...

le reazion ia quella lecyio magistralis furono terribili e quella fu la prima delle tante crocifissioni di Papa Benedetto. Il ritorno nella Sua Baviera ebbe un epilogo tremendo. Ricordo quei giorni con orrore e una ferita sanata solin parte dal viaggio in Turchia del novembre dello stesso anno, quando Lo acettarono più i musulmani che i cattolici

sam ha detto...

I giornalisti estrapolano e mistificano, si sa, ma non mettiamo sullo stesso piano tutte le estrapolazioni e mistificazioni... con Benedetto, per attaccarlo sul discorso di Ratisbona, dovettero estrapolare e attribuirgli una frase non sua!
Come se citando Marx all'interno di un dibattito intellettuale, io potessi esser tacciata di comunismo!
Quante volte Benedetto ha citato atei, eretici e relativisti... eppure non si trova alcuna sua sentenza tacciabile di eresia o di relativismo.

Fabiola ha detto...

Cara Eugenia, mi dispiace che tu abbia colto nel mio scritto una forma di risentimento, in particolare verso di te.
Non era per nulla nelle mie intenzioni. Se mi sono spiegata male me ne scuso davvero.
Sono d'accordo con te: molti hanno dimenticato. Pochi no.
Ma davvero non c'era alcun rimprovero nei tuoi confronti.

Eugenia ha detto...

Non preoccuparti però ho voluto chiarire. Purtroppo gran parte delle reazioni che abbiano sono dovute al momento critico che stiamo vivendo per me in gran parte e' così. Dopo aver vissuto, sofferto, gioito 8 anni accanto a Benedetto mi sento all'improvviso come svuotata e malgrado la mia volontà di capire il cambiamento in atto, riesco solo a provare confusione, tristezza e tanta nostalgia di vere parole di conforto !

gemma ha detto...

Un po' accadde lo stesso anche con il discorso su Galileo, dove il il Papa svolgeva un ragionamento su una frase non sua, e per quella venne attaccato

Unknown ha detto...

Già hai ragione Gemma

medievAle ha detto...

verissimo, d'altra parte squadra che vince non si cambia, e visto che i media erano già andati a segno con Ratisbona...