Mons. Gänswein dice: "la diversità è anche una ricchezza.", almeno questo rapporta la Ambrogetti, il titolo diventa:" La diversità ....è una ricchezza per la Chiesa". Noi le diversità le vediamo, e sempre di più, che siano una ricchezza per la Chiesa, come dice l`Ambrogetti, aspetterei un pò per dirlo.
”ho cercato di fargli cambiare idea, senza riuscirci. Aveva preso una decisione“. Un momento difficile da vivere poi quel 28 febbraio “mi sentivo come in una anestesia” Quanti di noi si son augurati e hanno pregato perché cambiasse idea.!!! a me l'anestesia non è mai passata, o meglio, continua l ostato di coma vigile e vivo un incubo dal quale non si esce. Mi fa piacere quello che dice Mons. Georg. Credo abbia sofferto molto anche lui. Grazie per la segnalazione.
Raffaella che articolo straordinario.Si sono convinta anch'io che Benedetto XVI -sotto il pontificato di Giovanni Paolo II fosse il suo pilastro teologico. E qui, vorrei ampliare le parole di Mons.Gänswein con questa foto ,la quale,trasmette tanta serenitá ed allegria.Semplicemente Divini.
@Anonimo delle 16.14: giusto! Ma allora la regola non dovrebbe valere anche per tutti quelli che esaltano Papa Francesco per demonizzare il suo predecessore? Spero che, per coerenza, tu vada spesso nei siti cosiddetti "progressisti" a ricordare che un cattolico dovrebbe amare anche Papa Benedetto, semplicemente per il fatto che era il Papa.
a me hanno insegnato che un cattolico deve amare solo Cristo e che anche una virgola della sua parola vale mille volte più di libri di migliaia di uomini siano essi anche papi. e quindi quando un uomo, sia anche papa, si mette contro Cristo sulla liturgia, sulla transustanziazione, sul bene e sul male, sul divorzio, bah io so da che parte stare
7 commenti:
Mons. Gänswein dice:
"la diversità è anche una ricchezza.", almeno questo rapporta la Ambrogetti, il titolo diventa:" La diversità ....è una ricchezza per la Chiesa".
Noi le diversità le vediamo, e sempre di più, che siano una ricchezza per la Chiesa, come dice l`Ambrogetti, aspetterei un pò per dirlo.
”ho cercato di fargli cambiare idea, senza riuscirci. Aveva preso una decisione“. Un momento difficile da vivere poi quel 28 febbraio “mi sentivo come in una anestesia”
Quanti di noi si son augurati e hanno pregato perché cambiasse idea.!!! a me l'anestesia non è mai passata, o meglio, continua l ostato di coma vigile e vivo un incubo dal quale non si esce.
Mi fa piacere quello che dice Mons. Georg. Credo abbia sofferto molto anche lui. Grazie per la segnalazione.
Raffaella che articolo straordinario.Si sono convinta anch'io che Benedetto XVI -sotto il pontificato di Giovanni Paolo II fosse il suo pilastro teologico.
E qui, vorrei ampliare le parole di Mons.Gänswein con questa foto ,la quale,trasmette tanta serenitá ed allegria.Semplicemente Divini.
http://www.formiche.net/2013/02/12/ratzinger-e-wojtyla-papa-a-confronto/
@laura
a me hanno insegnato che un cattolico deve amare il papa chiunque esso sia, non un papa e basta.
@Anonimo delle 16.14: giusto! Ma allora la regola non dovrebbe valere anche per tutti quelli che esaltano Papa Francesco per demonizzare il suo predecessore? Spero che, per coerenza, tu vada spesso nei siti cosiddetti "progressisti" a ricordare che un cattolico dovrebbe amare anche Papa Benedetto, semplicemente per il fatto che era il Papa.
a me hanno insegnato che un cattolico deve amare solo Cristo e che anche una virgola della sua parola vale mille volte più di libri di migliaia di uomini siano essi anche papi. e quindi quando un uomo, sia anche papa, si mette contro Cristo sulla liturgia, sulla transustanziazione, sul bene e sul male, sul divorzio, bah io so da che parte stare
Max
Giusto Luisa
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