Grazie al lavoro della nostra Gemma rivediamo alcuni dei momenti più significativi ed emozionanti del Viaggio di Benedetto XVI in Terra Santa ed in particolare in Giordania.
Il 10 maggio 2009 il Papa, accompagnato dai Reali, si recava sui luoghi del Battesimo di Gesù sul fiume Giordano (Betania oltre il Giordano-Sito del Battesimo) e dava la sua benedizione alle prime pietre delle Chiese dei Latini e dei Greco-Melkiti.
Rivediamo insieme le immagini. Il discorso è consultabile
qui.
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15 commenti:
Che bello!
Sembra tutto un sogno.
garzie per i video
da Sant'Agostino "L'amore delle verità cerca la quiete della contemplazione, il dovere dell'amore accetta l'attività dell'apostolato" E' stata questa la cifra della vita di Benedetto
Arcangela
Grazie davvero per questo bellissimo documento!!! Non voglio fare sciocchi confronti o sterili polemiche...Già leggendo e ascoltando gli entusiastici commenti odierni e andando a rivedere gli articoli che ho conservato del viaggio di papa Benedetto, ho notato che hanno spesso fatto un semplice copia-incolla cambiando i nomi dei papi...Lasciamo perdere il fatto dell'uso delle lingue...se uno non le sa, non lo svalutiamo per questo, però, almeno si può dare un riconoscimento a chi si è premurato di parlare in Inglese ,in modo da farsi capire da un numero maggiore di persone! Riconoscere questo, è doveroso- mi sembrerebbe...Ho visto che papa Benedetto ha baciato e abbracciato bambini e ragazzi, alla fine del filmato. Nessuno lo ha sottolineato, perché era cosa consueta. Chissà perché , adesso, questi sono gesti "straordinari di vicinanza "...Ho visto che papa Benedetto ha usato lui pure questi curiosi furgoncini, ma si è seduto dietro, in seconda fila, con tanta semplicità, ascoltando e parlando col principe Gazim che stava davanti...Ma chissà perché, solo adesso c'è la semplicità di usare mezzi "non lussuosi", e anche il dialogo con il mondo musulmano...Ho visto i gesti gentili di saluto, i sorrisi del papa...ma chissà perché, solo adesso c'è questa semplicità e affabilità del capo della Chiesa...Non finirei più...Vorrei solo aggiungere la mia grande meraviglia nel sentire oggi il patriarca di Gerusalemme Fouad Twall ( non so come si scrive)- che ha chiamato papa Francesco "il Giovanni Battista del nostro secolo" !!! Al di là di tutte le considerazioni, mi chiedo: ma nei 13 anni precedenti, ci sono stati altri DUE PAPI , che tanto hanno fatto per la pace e il dialogo. Se l"Innominabile Emerito" non si deve citare, ricordino almeno che il suo predecessore è stato appena proclamato Santo!Perciò, qualcosa avrà pure fatto! Poi , alla fine del secolo mancano 86 anni...Vogliamo ammettere che ci sarà qualche altro Papa di notevole valore?! Perché ipotecare così il futuro della Chiesa? Questi elogi eccessivi mi fanno venire l'allergia!!! Oltre tutto, perché suonano tanto "cortigiani"...Cari amici, fra due domeniche è Pentecoste: lo Spirito santo dia a TUTTI una "soffiatina", così che si diradi la polvere e possiamo vedere chiaramente la strada che il Signore vuole farci percorrere!
LiciaS. Devota di BXVI
Cara Licia, non facciamoci caso, come dice una mia cara amica siamo alla teologia della prima volta, su ogni gesto, parola ma anche su ogni evento. Si, anche Benedetto visitò luoghi Giordano su macchina scoperta, se vogliamo una specie di minibus. Visitò profughi, malati, benedisse pietre, pianto' un ulivo, parlo' di diritto ad avere due stati, contro i muri e per la pace. Ricordo quel viaggio e come per altri qui faremo in modo che non venga del tutto dimenticato riproponendo quel che abbiamo registrato e conservato
si mettano d'accordo questi entusiasti pastori profeti di nuovi avventi, Battista o Messia? Messia mi pare troppo per chiunque su questa terra, il Battista ci rimise la testa per condanna adulterio, oggi come allora la questione morale proprio non la si voleva sentire
Se la si smettesse e ci si limitasse a parlare del Papa in quanto Papa si farebbe un servizio a lui, al suo compito e al messaggio da conservare. Se il prossimo Papa non riuscirà a fare fuori onda che si fa? Davvero non possiamo diventare schiavi di fuori onda e culto della persona di turno, è quasi imbarazzante se si pensa che alcuni venivano qui ad accusare di papolatria in tempi in cui chi voleva seguire il Papa doveva arrangiarsi
Care bimbe, avete precorso i tempi in fatto di divulgazione papale minuto per minuto, non mi stupirei se i tanti che con disprezzo vi hanno apostrofato come vedove inconsolabili vi supereranno anche su questo
Carissimi ,che ne pensate di offrire il vaticano per i colloqui di pace? E' una bella mossa davvero! Premio Nobel per la pace prenotato!!! Teresa
E la pausa di fronte al muro di separazione con relativo momento di riflessione a testa bassa di totem Bergoglio rimarcato da un articolo addirittura del guardian che ha stigmatizzato come il gesto in questione sia, testuale, "remarkble in contrast to ppoe Benedict Who entered Bethleme through the rachel's tomb israeli checkpoint"??? Ne vogliamo parlare? Vogliamo parlare del fatto che "muro" e "ponte" sono tematiche che hanno caratterizzato le omelie nelle liturgie celebrate in terra di Israele da Benedetto?? Vogliamo ricordare il viaggio di Benedetto in libano a pochi giorni dall'attacco terroristico all'ambasciata usa in Libia e le conseguenti manifestazioni violente che si sono accese qui e li' in medio oriente nei giorni successivi e la guerra in Siria da poco scoppiata?? Vogliamo ricordare la inconfessata speranza nutrita dai commentatori di vedere Benedetto al centro di qualche sommossa (giusto per usarla come promemoria della presunta "gaffe del discorso di ratisbona") e poi, visti i fiori gettati sul percorso della papamobile durante gli spostamenti, il SILENZIO TOMBALE MEDIATICO SUL L'INTERO SOGGIORNO DI BENEDETTO IN LIBANO che e', pure quello, "REMARKABLE IN CONTRAST TO" il trattamento giornalistico riservato a totem Bergoglio e alle sue fulminanti riflessioni fuori programma. P.s. Lo so , Raffaella, anche questa finisce nel cestino. Non ce la faccio a resistere. La mia rabbia per l'ingiustizia subita da Benedetto non tende ad a andare via. Non si scioglie. Non evapora. Sta lì ferma a braccia conserte e ogniqualvolta viene provocata schizza fuori con la violenza di un geyser.
"Senza proclami, senza invettive, il Papa “preso” quasi alla fine del mondo si muove intorno alle ferite aperte del conflitto arabo-israeliano con inerme libertà e senza prevenzioni cautelari. Senza curarsi dei fraintendimenti alimentati dal pregiudizio. Abbraccia il senso d’impotenza dei contadini palestinesi con lo stesso sguardo libero con cui domani deporrà fiori sul Monte Herzl, che prende il nome dal fondatore del movimento sionista. Così Papa Francesco guarda alle sofferenze, alle ingiustizie e alle piaghe del mondo: con una libertà disarmata che interroga le coscienze di tutti, e non è contro nessuno."
Proporre il vaticano come luogo di intermediazione tra leader politici e' iniziativa di chi delle " ferite " non ci gira intorno "con inerme libertà' ecc ecc". E' di chi le ferite le scansa. Esempio: tu puoi proporre una simile iniziativa se in gioco ci sono degli interessi politici che sovrastano quello del popolo, per esempio come accade in Siria con la guerra civile. Si invitano le parti in lotta ad una mediazione, col rischio di essere strumentalizzati e di farsi veramente molto male. Come ha fatto Benedetto che lancio' l'iniziativa di inviare in Siria, nel bel mezzo della guerra, una delegazione di vescovi della Santa Sede. Iniziativa (snobbata, Ma guarda un po', dai media) che è' stata misteriosamente abbandonata, pochi mesi prima dalla sua rinuncia al pontificato. Nella realtà' attuale israeli-palestinese la questione non riguarda più' le elite politiche ma la gente, la volontà' popolare, le due comunità, l'evoluzione democratica di quelle genti. Invitare oggi abu mazen e peres e' una inutile pantomima. E' pura propaganda perché' dietro quei due ormai c'è' solo fuffa. Il problema si e' spostato altrove e non capirlo da parte di totem Bergoglio denota o una sua incapacità' di comprensione del problema o una sua, perdonatemi, capacità di saper furbescamente sfruttare a proprio vantaggio quei "fraintendimenti dettati dal pregiudizio" e "prevenzioni cautelari" che tanto accorano l'autore del suddetto pezzo (tal valente di vatican insider). P.s. "Offro la mia casa per incontro ecc ecc" la Santa Sede e' la casa della Chiesa e il papa ci abita in quanto vicario di Cristo e dunque il capo del corpo della Chiesa. Di suo, un papa non ha di fatto nulla neanche la casa in cui abita. Non e' un modo di dire definirlo "Servo dei servi". Queste sbavature mi fanno parecchio pensare.
A quanto pare il Vescovo di Roma ha preso seriamente la propria candidatura al nobel per la pace. Il vaticano in procinto di diventare un novello Camp David. Da come parlano e scrivono gli esaltati pennivendoli pare che sia il primo papa a sbarcare in Terra Santa da 50 anni, gli aggettivi roboanti si sprecano. Anche il suo costante ricorso all'italiano è stato trasformato in titolo di merito.
Alessia
Ahh ! Qui si respira !
Per riflettere :
http://www.tempi.it/l-ennesima-ribalta-del-terrorismo-islamico-e-quelli-che-ancora-hanno-il-coraggio-di-dire-che-e-colpa-dell-occidente#.U4UDdJR_t98
Per tutti i devoti di Papa Benedetto XVI ( io in primis )
" Tanti tanti Auguri , Santita' " !!
https://twitter.com/vignadelsignore/status/471611555155808256/photo/1
Consiglio di leggere sul Corriere della Sera di oggi 28 maggio un articolo di Messori "Ratzinger non si è ritirato a vita privata"
Arcangela
Cara Carmelina, come sempre sottoscrivo in toto.
Shimon Peres è un novantenne a fine mandato, Abu Mazen conta come il due di briscola, ora poi che si è riconciliato con Hamas.
Trattasi della solita parata mediatica condita di oh...compiacenti.
Passando alle cose serie, spero che la tua mamma stia un po' meglio.
Per la cronaca anche la mia rabbia non si scioglie ne' evapora.
Grazie Fabiola per il pensiero dedicato a mia madre. No, purtroppo non sta meglio. Ma non sta neanche peggio. Mi sono abituata al triste andazzo e come accade in questi casi il dispiacere sembra mitigarsi ma è' solo un' "illusione ottica". Di dolore non parlo. E' una parola troppo grossa e mi fa impressione solo a pronunciarla collegata alla mia povera persona. Che Dio mi assista ad accompagnare mia madre.
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