venerdì 17 ottobre 2014

Gotterdammerung di teologi al Sinodo. Le "disavventure" di Kasper e Bruno Forte (Tosatti)

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Prima o poi i nodi vengono al pettine ma io non getto la croce addosso a Kasper. Ha avuto l'onore di essere il primo (e forse l'unico?) teologo citato dal nuovo Papa nel suo primo Angelus dopo l'elezione. Non una parola e' uscita dalle alte gerarchie ecclesiastiche per stigmatizzare le frasi sui vescovi africani. A casa mia 2+2 fa ancora 4 e non 5!
Provocazione: anche Joseph Ratzinger e' un teologo. Se avesse pronunciato un decimo delle parole dette da Kasper, sarebbe finito su ogni media mondiale con un'accusa ben precisa. Kasper ne e' immune primo perché e' considerato "progressista" e in secondo luogo perché e' uno dei teorici-teologi della primavera (???) che stiamo vivendo.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Se si volesse essere critici, non ho scrupoli a esserlo con chi lo merita, si potrebbe dire che l'imprudenza di negare la propria mancanza di sensibilità per le altrui ragioni non paga, al contrario procura un surplus di guai. Naturalmente, trattandosi del "progressista" Kasper, i pompieri si sono prontamente attivati per spegnere la miccia prima che raggiungesse l'innesco. Fatto sta che la figuraccia rimediata con Pentin non è facilmente cancellabile.
Alessia