domenica 25 gennaio 2015

Benedetto XVI: Deus caritas est (1 Gv 4,8.16), Dio è amore. Su questa solida roccia poggia tutta intera la fede della Chiesa. In particolare, si basa su di essa la paziente ricerca della piena comunione tra tutti i discepoli di Cristo (YouTube)




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Buona domenica a tutti!!! Grazie alla nostra Gemma rivediamo e riascoltiamo una delle perle del Magistero di Papa Benedetto.
Il 25 gennaio 2006, in occasione della Celebrazione dei Secondi Vespri della solennità della Conversione di San Paolo, a conclusione della Settimana di Preghiera per l’Unità dei Cristiani, Benedetto XVI tenne un'omelia molto importante in cui parlò dell'Unità fra i credenti in Cristo. Accennò anche alla sua prima enciclica, la Deus caritas est. Il testo integrale si trova qui.


In particolare:

"In questo giorno, nel quale si celebra la conversione dell’apostolo Paolo, concludiamo, riuniti in fraterna assemblea liturgica, l’annuale Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani. E’ significativo che la memoria della conversione dell’Apostolo delle genti coincida con la giornata finale di questa importante Settimana, in cui con particolare intensità domandiamo a Dio il dono prezioso dell’unità tra tutti i cristiani, facendo nostra l’invocazione che Gesù stesso elevò al Padre per i suoi discepoli: "perché tutti siano una sola cosa".

"Deus caritas est (1 Gv 4,8.16), Dio è amore. Su questa solida roccia poggia tutta intera la fede della Chiesa. In particolare, si basa su di essa la paziente ricerca della piena comunione tra tutti i discepoli di Cristo: fissando lo sguardo su questa verità, culmine della divina rivelazione, le divisioni, pur mantenendo la loro dolorosa gravità, appaiono superabili e non ci scoraggiano. Il Signore Gesù, che con il sangue della sua Passione ha abbattuto "il muro di separazione" dell’"inimicizia" (Ef 2,14), non mancherà di concedere a quanti lo invocano con fede la forza per rimarginare ogni lacerazione. Ma occorre sempre ripartire da qui: Deus caritas est. Al tema dell’amore ho voluto dedicare la mia prima Enciclica, che proprio oggi è stata pubblicata e questa felice coincidenza con la conclusione della Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani ci invita a considerare questo nostro incontro, ma, ben più in là, tutto il cammino ecumenico nella luce dell’amore di Dio, dell’Amore che è Dio. Se già sotto il profilo umano l’amore si manifesta come una forza invincibile, che cosa dobbiamo dire noi, che "abbiamo riconosciuto e creduto all’amore che Dio ha per noi" (1 Gv 4,16)? L’amore vero non annulla le legittime differenze, ma le armonizza in una superiore unità, che non viene imposta dall’esterno, ma che dall’interno dà forma, per così dire, all’insieme. E’ il mistero della comunione, che come unisce l’uomo e la donna in quella comunità d’amore e di vita che è il matrimonio, così forma la Chiesa quale comunità d’amore, componendo in unità una multiforme ricchezza di doni, di tradizioni. Al servizio di tale unità d’amore è posta la Chiesa di Roma che, secondo l’espressione di sant’Ignazio di Antiochia, "presiede alla carità" (Ad Rom 1,1). Davanti a voi, cari fratelli e sorelle, desidero oggi rinnovare l’affidamento a Dio del mio peculiare ministero petrino, invocando su di esso la luce e la forza dello Spirito Santo, affinché favorisca sempre la fraterna comunione tra tutti i cristiani".

"Fra coloro che prendono parte a questa nostra assemblea vorrei specialmente salutare e ringraziare il gruppo dei delegati di Chiese, di Conferenze Episcopali, di Comunità cristiane e di organismi ecumenici che avviano la preparazione della Terza Assemblea Ecumenica Europea, in programma a Sìbiu, in Romania, nel settembre del 2007, sul tema: "La luce di Cristo illumina tutti. Speranza di rinnovamento e unità in Europa". Sì, cari fratelli e sorelle, noi cristiani abbiamo il compito di essere, in Europa e tra tutti i popoli, "luce del mondo" (Mt 5,14). Voglia Iddio concederci di raggiungere presto l’auspicata piena comunione. La ricomposizione della nostra unità darà maggiore efficacia all’evangelizzazione. L’unità è la nostra comune missione; è la condizione perché la luce di Cristo si diffonda più efficacemente in ogni angolo del mondo e gli uomini si convertano e siano salvati. Quanta strada sta dinanzi a noi! Eppure non perdiamo la fiducia, anzi con più lena riprendiamo il cammino insieme. Cristo ci precede e ci accompagna. Noi contiamo sulla sua indefettibile presenza; da Lui umilmente e instancabilmente imploriamo il prezioso dono dell’unità e della pace".

9 commenti:

Arcangela ha detto...

Mi piace aggiungere sempre da Benedetto 2011 "La forza della Parola non dipende anzitutto dalla nostra azione, dal nostro fare, ma da Dio, che nasconde la sua potenza sotto i segni della debolezza, che si rende presente nella brezza leggera del mattino"
Arcangela

Anonimo ha detto...

OT si vede che in vaticano sono superstiziosi, niente colomba quest'anno, solo palloncini, pari con le palle che sparano, piazza semivuota, altro che mln....... audience in netto calo.....buona domenica, Raffaella,sai che io ci sarò sempre con te a difendere il nostro amatissimo Papa.A.

laura ha detto...



http://www.antoniosocci.com/2015/01/anche-i-bergogliani-sono-ormai-sconcertati-da-bergoglio-la-mia-risposta-alla-canonista-sullinvalidita-del-conclave-2013/

Anonimo ha detto...

OT ti passo un link da cath.herald.'No, the jesuits didn't start the world war I' D.Thompson, prendilo con beneficio di inventario, ma qualcosa e forse più di qualcosa di vero c'è.A.

carmelina ha detto...

caro anonimo delle 13:34, la colomba c'e'.
sta nel "retrobottega" e continua ad essere usato come bersaglio senza vergogna.
mi spiace raffaella ma lo devo dire.
che Iddio faccia pagare con lacrime di sangue queste zecche infilzate nella carne della Chiesa.
lo so, e' orribile quello che ho scritto ma lo penso e me ne assumo la responsabilità'.

Anonimo ha detto...

OT dopo l'incontro col trans, Huffington post propone pacchetti viaggio gayfriendly per andare a Roma in p.zza S.Pietro a incontrare il vdr.No comment.

Anonimo ha detto...

Stimata Raffaela, stimati frequentatori del Blog,
frequento occasionalmente questo blog.
Il motivo del mio post è per chiedervi un favore, sempre che sia possibile.

Sto cercando il testo IN DIGITALE che papa Ratzinger ha scritto come PREFAZIONE alla pubblicazione in ITALIANO della sua tesi di laurea su san Bonaventura e la teologia della storia.

Potete darmi qualche indicazione, qualche link, ecc.?

Grazie anticipate!!!
Marco

floriana ha detto...

concordo pienamente con anonimo del 25 gennaio i3,34

floriana

Arcangela ha detto...

E' tornato il circo in Vaticano. Un'altra scena. Che tenerezza Benedetto accarezzante un leoncino che tentava di morderlo e sorridente come un fanciullo per le prodezze dei giocolieri!
Arcangela