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domenica 26 gennaio 2014

Mutare la dottrina, si può e si deve. Nelle parole del teologo novatore Mancuso, ecco la posta in gioco (Matzuzzi)

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Leggo: “Ma è inevitabile che ci debba essere un cambiamento di prospettiva, anche clamoroso. Se si è fedeli all’esigenza dei tempi, questo è inevitabile”.
Questo è esattamente il dramma attuale della chiesa. Che cosa accadrà quando le esigenze dei tempi muteranno? La chiesa dovra' rincorrerle? E se queste istanze guarderanno indietro capendo di avere sbagliato prospettiva? Quanto alla misericordia, il Prefetto della Cdf ha ragione: non puo' esistere senza giustizia. O vogliamo giustificare ogni peccato?

sabato 6 luglio 2013

Lumen Fidei, il malcelato fastidio di Vito Mancuso. Riflessioni (R.)

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Si nota in tutto il pezzo di Mancuso il fastidio verso un'enciclica che e' chiaramente ratzingeriana ma che Papa Francesco ha accettato di firmare facendo diventare quel testo suo Magistero.
Coraggio, Mancuso!
Certo che da uno studioso ci si aspetterebbe ben altro che le solite argomentazioni sulle scarpe, l'albergo e l'appartamento, la croce pettorale e bla bla bla...ma accontentiamoci!
Nella seconda parte dell'articolo l'autore passa all'analisi dell'enciclica e mostra un'insofferenza che non puo' nascondere verso la "teologia ratzingeriana e il suo intellettualismo". Secondo Mancuso si tratta di un limite. A mio modesto parere e' cio' che rende straordinario e incancellabile il pensiero di Joseph Ratzinger.
Mancuso guardi pero' al lato positivo: erano settimane che non si leggevano suoi interventi teologici su Repubblica. E' stato di nuovo Ratzinger a dargli questa opportunita' :-)
Non giriamoci troppo intorno: Papa Francesco ha messo la firma ad un testo chiaramente ratzingeriano e non possiamo che rallegrarci per questo suo atto di umilta', di coraggio e di coerenza.
Nello stesso tempo non possiamo dimenticare quanto accaduto ieri mattina: l'avere voluto accanto a se' Benedetto XVI nell'inaugurazione della statua di San Michele Arcangelo non e' un gesto di poco conto soprattutto alla luce del discorso di Francesco di fronte a buona parte della curia :-)
Non sfugge il grande rispetto che Francesco ha per Benedetto. La curia, invece, e' tutta un'altra questione...
A proposito di umilta' vorrei sottolineare sia quella di Papa Bergoglio nella scelta di fare proprio un testo preparato da Papa Ratzinger sia l'umilta' di quest'ultimo di avere fatto dono del suo lavoro al suo successore.
R.

domenica 5 maggio 2013