mercoledì 24 aprile 2013

Incoerenza ecclesiale e omofobia (Besson)

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Capisco che il suo nome sia diventato quasi impronunciabile, ma il documento del 1986, esaltato nell'articolo, fu scritto dall'allora card. Ratzinger.

14 commenti:

Rossella ha detto...

I commenti di Besson mi lasciano senza fiato. Uniti alle dichiarazioni dei vari Paglia e Marini delineano un quadro molto preoccupante.
Ma è forse cambiata la Dottrina della Chiesa?L'omosessualità non resta un grave disordine e la sua pratica un peccato? Ma come possono questi personaggi fare esternazioni simili in totale contrasto col Magistero? e dov'è il papa? dov'è la sua voce?
Si confonde sempre l'accoglienza e il rispetto con la connivenza. accolgo la persona MA non il peccato, così come Gesù ha perdonato l'adultera, l'ha accolta ma ha anche ben messo in chiaro la verità: "Non lo fare più".
E anzi, la più grande carità è quella della Verità, che salva sempre la persona ma chiama il peccato con il suo nome.
Mi scuso per questo mio commento-fiume ma la situazione è sempre più tragica e io sono molto disorientata: ieri leggevo anche che sembra che l'allora cardinale Bergoglio avesse dichiarato di essere favorevole al riconoscimento delle unioni civili omosessuali.
Attendo con ansia la sua parola autorevole come papa....
cordialmente

Anonimo ha detto...

A parte che i baptisés internettisti sono sorti per contrastare i maggioritari siti "réac", e fanno appararire la nostra scuola di Bologna un modello di buonsenso se non di obbedienza al magistero, anche in Italia si stanno rialzando le penne abbassate. Oggi a Prima pagina, il sempre schierato Francesco Merlo non ha fatto di meglio che applaudire al coraggio e coerenza di François Hollande cui il proprio giornale ha dedicato l'articolo in prima pagina della neodeputata Marzano in cui si loda le aperture verso tutti di Papa Francesco che ha avuto il buon gusto di non benedire i giornalisti, automaticamente dimostrandosi favorevole alle nozze gay (deduzione azzardata na fcrse neanche tanto). Per fortuna che nelle edicole romane il libro dell'altro Francesco (Totti) ha soppiantato nella colonna accanto al piattino quello del Francesco pontefice.Eufemia

Anonimo ha detto...

Temo che per Papa Francesco il papato sia considerato solo occupazione di uno spazio notevole di potere, sia economico che spirituale, senza mai incidere sulle decisioni politiche degli stati che fanno dei presunti diritti civili la loro solo ragione di esistere. Infatti altri organismi dirigono sia l'economia che la politica internazionale e gli stati democratici occidentali sono abbastanza supeflui. Il Papa penserà che in questo modo si riesce ad occupare la scena spirituale a discapito degli evangelici, buddisti, ecc. e che ai gesuiti non mancheranno gli alunni nelle loro costose scuole e università. Poi per gli omosesessuali, aborti, ecc. s'arrangiassero i vescovi.Eufemia

Eugenia ha detto...



Cara Rossella credo che dovrai aspettare parecchio........ sempre ammesso che poi una parola venga emessa!

carmelina ha detto...

ma a nessuno viene in mente che in corrispondenza del pontificato di Benedetto si e' venuta creando una nuova forma di fobia insieme alle classiche (claustro, agora ecc) e alle post-moderme (omo ecc): la benedettofobia. questa pero', al contrario delle suddette, non e' ritenuta dannosa e patologica. di piu'. e' segno di grande apertura mentale e modernita'. scusate ma nessuno ha una seconda casa, che so, in alaska, in bhutan, in qualche isoletta al largo della tasmania in cui ospitarmi per i prossimi 50 anni??

Anonimo ha detto...

In effetti, al momento mi auguro, gli avvenimenti di Parigi, che ci precedono, vengono trattati da Vaticano e CEI in modo eufemisticamente discreto, realisticamente omissivo. Anni e anni di magistero paiono messi in sordina. Papa Francesco ha avuto il suo bagno di folla, registrato puntualmente dalla casa pontificia, e "tout va bien Mme la Marquise".
Speriamo che l'attesa di una "sua" parola non sia vana. Speriamo che quanto scritto da Eufemia sia pessimistico e non realistico.
Al momento ci consoli il fatto che Giuliano Amato non è diventato presidente del consiglio incaricato e Rodotà non è diventato Presidente.
Alessia

Raffaella ha detto...

E non lo e' diventato nemmeno Prodi.
Personalmente non ho mai digerito il "caso" Sapienza ed il ritorno di Prodi ed Amato non mi avrebbe fatto per nulla piacere.
Buon lavoro ad Enrico Letta.
R.

Eugenia ha detto...

Condivido i post di Raffaella ed Alessia...... Ci mancava solo Prodi ed eravamo a posto.................................

Anonimo ha detto...

Naturalmente è complottismo. Ma il solito caso vuole che tra i pochissimi partecipanti italiani al Bilderberg 2012 c'era "a sorpresa" Enrico Letta.
http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/06/03/bilderberg-dai-fratelli-agnelli-alla-gruber/250711/

Temo proprio che se non è zuppa, è pan bagnato. Spero di sbagliarmi.
Alberto

Rossella ha detto...

Eugenia perchè dici che la parola del papa non arriverà?

Anonimo ha detto...

Alberto, è tutto come da copione... (Magari "copione B", ma copione..)

Eugenia ha detto...

Non ho detto che non arriverà ho detto in primis che dovrai dovremo aspettare parecchio. Mi concedi il beneficio del dubbio in merito?

spina ha detto...

Quando la parola arriva tardi, a cose fatte, quando non disturba più, a quel punto è come non dirla

Eugenia ha detto...

Giusto spina!